|
|
12-05-2022, 12:29
|
#41
|
Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
|
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Mancare una tappa ti condiziona terribilmente la vita (anche se non ti interessa).
Non aver per esempio nessuna esperienza lavorativa significa essere alieni.
Non ti capiscono, l'individuo comune non riesce a capacitarsene come tu a 30 o 40 anni non abbia mai avuto un lavoro.
Ti ripetono la domanda come se la risposta non gli arrivasse nel cervelletto, perché loro a ventenni già lavoravano da tutta la vita.
E questo vale anche per tutto il resto.
Se non hai lavorato che hai fatto? Ti sei laureato un paio di volte? Hai suonato in una rock band in giro per l'Europa?
Non ci arrivano, non comprendono cosa significa non fare niente.
Socialmente poi uguale, come se la normalità fosse conoscere una persona nuova al giorno.
Prova a dire a una possibile conoscenza che non hai mai avuto un amico negli ultimi dieci o quindici anni, non lo capirà.
Credo che non lo capiscono nemmeno molti utenti di questo forum.
Sono realtà parallele, queste tappe non sono considerate tappe perché spesso sono scontate, ci si aspetta che tutti le abbiano.
|
Esatto. Prova a dire a una, all'alba dei 40 o 50 anni, che non hai mai avuto nessuna esperienza con nessuna ragazza /donna ne dà ragazzino, ne a 30 anni, e mentre gli altri si divertivano alle varie età, tu hai fatto lo spettatore rimanendo fuori da tutto, e da sempre, poi vediamo se le tappe non contano. Ma anche se non dici niente della tua vita (non vita), se ne accorgono al volo se uno è un inetto sociale.
A 40 anni, se non hai avuto le varie fasi, ma invece hai il vuoto cosmico alle spalle, sei fottuto
|
|
12-05-2022, 12:36
|
#42
|
Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,072
|
Poi se una ti chiede alcune cose per sondarti, non ricordo chi, ma qualcuno mi ha risposto "eh gli dici non sono cazzi tuoi, non sono obbligato a dirti della mia vita"...
E già, prova davvero a rispondere così a una, poi vediamo se dopo 2 minuti è ancora lì...
|
|
12-05-2022, 19:09
|
#43
|
Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,688
|
Io ho imparato a leggere prima di imparare a disegnare. Ognuno ha i suoi tempi. Sapevo che cosa fosse una radice quadrata prima di sapere che Mussolini fece la marcia su Roma (io fino agli 11 anni non ne avevo mai sentito parlare, mentre avevo scoperto le radici quadrate decisamente prima).
Poi ci sono persone che hanno figli prima del matrimonio e si sposano dopo aver avuto il primo o il secondo figlio.
|
Ultima modifica di choppy; 12-05-2022 a 19:12.
|
12-05-2022, 19:18
|
#44
|
Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
|
Quote:
Originariamente inviata da choppy
Ognuno ha i suoi tempi.
|
concordo, ma veniamo giudicati secondo i tempi standard e senza pietà.
|
|
12-05-2022, 19:19
|
#45
|
Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
|
Quote:
Originariamente inviata da Svalvolato
Non esistono ufficialmente, ma non si può pensare per esempio di laurearsi a 32 anni, e di pensare che gli altri la vedano come una cosa normale perchè abbiamo "i nostri tempi".
Ci sono tappe, imposte dalla biologia o dalla società in cui bene o male viviamo, che non si possono ignorare più di tanto.
|
infatti, è proprio un modo di pensare autistico quello di seguire i propri tempi fregandosene di tutti gli altri.
|
|
12-05-2022, 21:41
|
#46
|
Esperto
Qui dal: Mar 2022
Messaggi: 1,709
|
Secondo me è una questione estremamente soggettiva ,come dipendente anche da svariati fattori culturali. Non ha senso bruciare le tappe o sentirsi sottopressione per non averle ancora fatte. L'importante è stare bene.
Poi ci sono anche l'eccezioni ,tipo le persone geniali o che hanno disturbi mentali gravi altamente debilitanti e sono costrette in case di cura.
In entrambi i casi c'è il 90% delle probabilità che sia il genio ,che il "pazzo"(inteso ovviamente come malato) abbiano carenze esperienziali su fattori differenti.
In sintesi ,stai tranquillo. Io avrei fretta di fare la qualunque solo se consapevole di una morte diagnosticata esperienza personale ,credo che siano gli unici momenti in cui le persone diventino seriamente ossessionate dalle proprie tappe, fallimenti ecc.
|
|
14-05-2022, 13:06
|
#47
|
Banned
Qui dal: Jan 2022
Messaggi: 494
|
Quote:
Originariamente inviata da Hor
Noto che spesso nel forum si parla di "tappe della vita". Determinate cose vanno fatte a una determinata età, e se non si segue questa tabella di marcia prestabilita si dice che si è "fottuti", o comunque che la propria vita rischia di essere compromessa, di andare seriamente alla deriva, se non alla rovina.
Giocare e svagarsi nell'infanzia, fare le prime esperienze sentimentali nell'adolescenza, studiare all'università nella prima giovinezza, lavorare e mettere su famiglia nell'età adulta, ecc. ecc. Questo sarebbe un percorso di vita "normale".
Ora, è vero che ci sono cose che si possono fisiologicamente fare solo a una determinata età: una donna non può partorire a settant'anni, un uomo non può pretendere di fare bungee jumping a novant'anni, un bambino di sei anni non potrà mai laurearsi in ingegneria aerospaziale. Ma tolti questi casi estremi, ci sono davvero delle tappe fisse nella vita?
Io posso riportare il mio caso: ho avuto un'infanzia e un'adolescenza di forte conflitto coi coetanei e di solitudine pronunciata, per arrivare a costruirmi una vita sociale solo all'università. In pratica, molte esperienze che le persone "normali" fanno prima dei 18 anni io le ho fatte dopo i 20. Ho trovato un lavoro serio ancora prima di laurearmi, poi l'ho mollato, poi mi sono laureato molto tardi rispetto alla norma, poi ho trovato di nuovo lavoro, e questo ancora tardi rispetto alla norma. Non ho mai avuto alcun interesse a formarmi una famiglia.
In pratica la mia vita ha seguito un percorso piuttosto sballato in quanto a tempi rispetto alla norma, ma non penso affatto sia questo ad avermi "rovinato". Ho semplicemente seguito i miei tempi, nel bene come nel male.
Io non ritengo esistano tappe fisse nella vita, e penso che in tutte le cose c'è chi ci arriva prima e c'è chi ci arriva dopo (c'è anche chi non ci arriva mai, vuoi per difficoltà o vuoi per temperamento o disinteresse), e che forse l'idea che all'età tot corrisponda un determinato modo di vita sia anche uno stereotipo sociale. Esistono gli stereotipi di genere che attualmente vengono fortemente criticati, perché non dovrebbero esistere e non dovrebbero poter essere passibili di critica anche gli stereotipi riguardo all'età?
|
Certo che esistono e vanno rispettate.
Secondo te, un 30enne senza titolo di studio, che non sa fare alcun lavoro, che non ha la patente, che non ha mai avuto una ragazza, ha una vita compromessa o pensi gli vada tutto liscio?
Non sono stereotipi. Una persona che vuole avere uno sviluppo psicofisico normale e soddisfacente, dovrebbe rispettare queste tappe.
Io ho sempre cercato di rispettarle, almeno quelle che dipendevano unicamente da me. Mi sono iscritto a scuola guida l'indomani dei miei 18 anni, ho preso la patente 6 mesi dopo, mi sono iscritto all'università subito dopo il liceo senza anni sabbatici, giri intercontintali per il mondo o pause zen alla scoperta di me stesso. Mi sono laureato entro i 25, ho cominciato a fare qualche lavoretto saltuario in parallelo ai miei studi, ho fatto dei brevi viaggi in solitaria, ho imparato a guidare sul serio facendo anche lunghi viaggi (non come alcuni che prendono la patente e poi la tengono chiusa nel cassetto). Insomma, su per giù credo di aver rispettato le tappe. Questo è quello che mi ha permesso di fare la mia volontà. Poi ci sono cose come l'ansia, la fobia sociale, l'agorafobia, e il modo in cui ci vedono gli altri, su cui ho poco o nessun controllo.
Sicuramente non sarò un milionario, un figo alla brad pitt o uno superfamoso, ma almeno non appaio come un freak fuori dal mondo senza sbocchi lavorativi e che a 30 anni gira in autobus.
|
|
14-05-2022, 13:44
|
#48
|
Banned
Qui dal: Jan 2022
Messaggi: 494
|
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
@Nitch
Molto crudo ma vero, il mondo è pieno di persone "normali" che definiscono scherzi della natura chi ha mancato quelle tappe della vita.
Forse è anche la differenza fondamentale tra chi soffre di fobie e disturbi sociali.
C'è chi dai suoi disturbi è stato azzoppato totalmente e invece chi nonostante questo ha mantenuto le apparenze.
Non c'è paragone, chi rispetta le tappe realisticamente non è grave allo steso modo di chi mancando le tappe è senza fondamenta.
|
Io non giudico nessuno, ognuno ha avuto la vita che ha avuto, la mia risposta non ha un tono inquisitorio perchè ognuno di noi ha una sua storia e va rispettata, ma non si può negare che mancare tappe fondamentali per il proprio sviluppo di cittadino, a una certa età ti penalizza in vari aspetti: sentimentale, lavorativo, relazionale, familiare.
La storia delle "tappe" che non devono essere rispettate rigidamente, si riferisce a chi, ad esempio, si diploma a 20 anni (bocciato 1 o 2 volte), anno sabbatico, inizia a lavorare a 22 anni, si mette in proprio a 24, 3 anni dopo chiude l'azienda e si butta sui libri, si laurea a 35 anni, 2 anni dopo viene assunto a tempo indeterminato e fa il lavoro che aveva sempre sognato. Allora si dice: beh, non ci sono delle tappe fondamentali da rispettare, ti puoi laureare a 25 anni come a 35, non cambia nulla.
Oppure a chi si sposa a 22 anni, divorzia a 32, e poi trova l'amore della vita alla soglia dei 40 anni: ci fa due figli, e vissero per sempre felici e contenti. Anche stavolta, si può dire che non ci sono tappe da rispettare e l'amore vero lo puoi trovare a 20 come a 40 anni.
Se si parla in questi termini, sono d'accordo, sempre sostenuto che la nostra vita non è una linea retta e non c'è una età per amare, una per lavorare e una per divertirsi.
Però parliamo di gente che ha vissuto nel mondo e lo ha afferrato a piene mani, che ha prodotto qualcosa e ha lasciato un segno, non di reclusi senza un passato e senza un futuro.
|
|
14-05-2022, 14:00
|
#49
|
Esperto
Qui dal: Dec 2021
Ubicazione: Nel limbo
Messaggi: 780
|
Nel mondo in cui viviamo, fare le esperienze cadenzate secondo le tappe di cui si parla, può dare una sicurezza in più di avere una vita adattata al resto della comunità.
Fare il bambino quando si è bambini è diverso dal farlo a 30 anni.
Cominciare a lavorare tra i 20 e i 30, è diverso dal cominciare a 40.
È così via.
La competizione sfrenata che c'è praticamente in ogni settore della vita, impone al singolo di essere già preparato all'età che vive. È una cosa bella? Per niente. Io stesso sono vittima, come tanti, di questo sistema.
|
|
14-05-2022, 14:04
|
#50
|
Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
|
Quote:
Originariamente inviata da Nitch
Io non giudico nessuno, ognuno ha avuto la vita che ha avuto, la mia risposta non ha un tono inquisitorio perchè ognuno di noi ha una sua storia e va rispettata, ma non si può negare che mancare tappe fondamentali per il proprio sviluppo di cittadino, a una certa età ti penalizza in vari aspetti: sentimentale, lavorativo, relazionale, familiare.
La storia delle "tappe" che non devono essere rispettate rigidamente, si riferisce a chi, ad esempio, si diploma a 20 anni (bocciato 1 o 2 volte), anno sabbatico, inizia a lavorare a 22 anni, si mette in proprio a 24, 3 anni dopo chiude l'azienda e si butta sui libri, si laurea a 35 anni, 2 anni dopo viene assunto a tempo indeterminato e fa il lavoro che aveva sempre sognato. Allora si dice: beh, non ci sono delle tappe fondamentali da rispettare, ti puoi laureare a 25 anni come a 35, non cambia nulla.
Oppure a chi si sposa a 22 anni, divorzia a 32, e poi trova l'amore della vita alla soglia dei 40 anni: ci fa due figli, e vissero per sempre felici e contenti. Anche stavolta, si può dire che non ci sono tappe da rispettare e l'amore vero lo puoi trovare a 20 come a 40 anni.
Se si parla in questi termini, sono d'accordo, sempre sostenuto che la nostra vita non è una linea retta e non c'è una età per amare, una per lavorare e una per divertirsi.
Però parliamo di gente che ha vissuto nel mondo e lo ha afferrato a piene mani, che ha prodotto qualcosa e ha lasciato un segno, non di reclusi senza un passato e senza un futuro.
|
sì, il vero problema è rimanere fermi e non riuscire a far nulla, vivere da fantasmi, è quello che ti uccide, se invece hai esperienze disordinate puoi ancora fare qualcosa nella vita
comunque sbagli a dire che studiare, prendere la patente ecc sia qualcosa di completamente nel controllo di una persona, non è così, soprattutto lo studiare, soprattutto in italia
|
|
14-05-2022, 17:29
|
#51
|
Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
|
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Esatto rispettare le tappe non è qualcosa su cui si può avere pieno controllo.
Molti fattori della vita ti portano fuori percorso e tu semplicemente vieni sbattuto fuori strada.
Per esempio si può essere vittima di bullismo e non completare mai nemmeno il liceo, perdere tutto l'entusiasmo e non spendere mai più un minuto in tutta la vita nel istruirsi, e quindi rimanere senza, non la laurea, ma il diploma se non addirittura la terza media.
E questo riguarda un po tutto.
Realtà molto lontane dal individuo comune che ti giudica uno scherzo della natura per tutto questo.
Per alcuni è un disagio non aver mai mangiato il sushi e per altri non essere mai stati considerati essere umani.
|
Io sono con la terza media a 25 anni per colpa del bullismo, non perdonerò mai certe cose, una volta che vedi come gira il mondo e come ragionano le persone davvero sei fottuto a vita, le cose viste non si possono ignorare, non mi fido più dell'essere umano, e per colpa loro ora mi ritrovo senza aver fatto un cazzo, un fallito per la società.
|
|
14-05-2022, 17:34
|
#52
|
Banned
Qui dal: Jan 2022
Messaggi: 494
|
Visto che si è parlato di tappe, tra cui sono inclusi lavoro, casa, matrimonio, aggiungiamo un tocco di ottimismo alla discussione.
per chi non mastica l'inglese:
Sono una madre single, cerco un ragazzo alto almeno 190 cm (nessuna eccezione), casa e lavoro stabile, che ama i bambini, che è aperto all'idea di sposarsi, che vuole altri bambini, che è intelligente, che viene da una buona famiglia e tutto. Cerco anche qualcuno che mi aiuti a realizzare i miei sogni.
Ragazzi, chi si candida? Questa è un affarone
|
|
14-05-2022, 18:41
|
#53
|
Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
|
Quote:
Originariamente inviata da Nitch
Visto che si è parlato di tappe, tra cui sono inclusi lavoro, casa, matrimonio, aggiungiamo un tocco di ottimismo alla discussione.
per chi non mastica l'inglese:
Sono una madre single, cerco un ragazzo alto almeno 190 cm (nessuna eccezione), casa e lavoro stabile, che ama i bambini, che è aperto all'idea di sposarsi, che vuole altri bambini, che è intelligente, che viene da una buona famiglia e tutto. Cerco anche qualcuno che mi aiuti a realizzare i miei sogni.
Ragazzi, chi si candida? Questa è un affarone
|
Fa bene è una sua preferenza
|
|
14-05-2022, 18:54
|
#54
|
Banned
Qui dal: Jan 2022
Messaggi: 494
|
Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Fa bene è una sua preferenza
|
Che a quanto pare è possibile esprimere solo se arriva dal fronte rosa.
Se la preferenza arriva dal fronte azzurro, arrivano pure le accuse di maschilismo e bodyshaming.
https://www.linkiesta.it/2020/07/tinder-foto-italia-sessista/
|
|
14-05-2022, 18:58
|
#55
|
Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
|
Quote:
Originariamente inviata da Nitch
|
Io sono d'accordo ognuno ha le sue preferenze. Io mi metto nei panni di una madre single, chi me lo fa fare di stare con uno che non ha certe qualità?
Come non vorrei mai stare con uno come me se fossi del sesso opposto...
Per quanto riguarda il sessismo dipende, dai modi in cui viene detto, e se c'è rispetto, ma penso che da ambo i lati c'è chi ha più preferenze e chi meno, ognuno è diverso quindi...
|
|
14-05-2022, 20:51
|
#56
|
Banned
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,259
|
Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Già capisco bene, sopratutto la fiducia ma anche tutta queste etichette, e se smetti di curartene anche solo per poco tempo, hai perso...
E poi arrivano le bugie, per lavorare, per rapportarsi, per qualunque cosa, e si sta male il doppio.
Pensare come sarebbe stata la vita senza quei branchi di bulli, studenti e professori, a demolire l'esistenza, e dei genitori più attenti e decisi...
Ma niente, fortune e privilegi che non ci sono stati, solo un esistenza vuota e squallida, senza motivazioni.
|
bastano anche solo dei genitori che non ti danno gli strumenti per farcela da solo, e al contempo non ti aiutano a prendere titoli di studio o certificati, o non ti aiutano ad indirizzarti nei posti giusti (anche solo un valido professionale), e che si aspettano che tu faccia tutto da solo, senza aiuti
purtroppo genitori menefreghisti che ti lasciano al tuo destino sono forse peggio di genitori violenti ma che almeno ti preparano al mondo
|
|
14-05-2022, 22:13
|
#57
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Penso di sì, mi ha colpito il fatto che negli ambienti delle accademie militari certe cerimonie di "iniziazione" (non penso a nonnismo o cose simili ma a quella antiche istituzioni che iniziano per "b" e finiscono per "o" ma mi scoccia scriverlo) erano in vigore e prese sul serio almeno fino a una decina di anni fa a cui risalgono le chiacchierate che ho fatto con chi apparteneva a quel mondo. Chiarisco che non sto pensando a ordini di superiori ma a quella specie di "universo" che si perpetua parallelamente a quello delle varie catene di comando, roba che resta tra gli allievi e cambia con molta lentezza nei decenni se mai cambia.
Immagino tutte le obiezioni, la prima è quella morale, poi c'è quella dello squallore, poi ci sarà quella del "non sono fatto così", poi altre. Non dico siano sbagliate anche se tra me e me penso che siano in parte i frutti di una civiltà morente. Ma esattamente come dicevo altrove che per pressione evolutiva uno psicoterapeuta con atteggiamento giudicante non potrebbe restare sulla piazza, allo stesso modo penso sia saggio capire il perché di certe dinamiche. In quei casi si vedono meglio perché parliamo dell'antitesi dell'utente medio: gente determinata, positiva, che non deve essere sopraffatta dallo stress, saper vivere, essere assertiva eccetera. E guarda caso è molto sentita l'importanza di una serie di tappe, quella a cui ho alluso non è la sola. Ancora, non credo certo che ci sia una relazione diretta, probabilmente esisterà qualche ammiraglio che ha saltato qualche tappa, tutto può essere e il singolo caso non prova niente.
Ma una tendenza generale al rispetto di una tabella di marcia in senso lato, in un ambiente "in linea di fronte" sulle cose della vita fa pensare o almeno fa pensare me che cerco sempre di individuare questo genere di meccanismi.
|
|
14-05-2022, 22:18
|
#58
|
Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
|
Quote:
Originariamente inviata da Nitch
Visto che si è parlato di tappe, tra cui sono inclusi lavoro, casa, matrimonio, aggiungiamo un tocco di ottimismo alla discussione.
per chi non mastica l'inglese:
Sono una madre single, cerco un ragazzo alto almeno 190 cm (nessuna eccezione), casa e lavoro stabile, che ama i bambini, che è aperto all'idea di sposarsi, che vuole altri bambini, che è intelligente, che viene da una buona famiglia e tutto. Cerco anche qualcuno che mi aiuti a realizzare i miei sogni.
Ragazzi, chi si candida? Questa è un affarone
|
non soddisfo nessuno dei suoi requisiti.
|
|
14-05-2022, 22:25
|
#59
|
Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
|
Quote:
Originariamente inviata da Varano
non soddisfo nessuno dei suoi requisiti.
|
In questo caso è da considerare una fortuna perché altrimenti il rischio di cascarci esiste (ne ho ottimo esempio in famiglia). Ammesso che non sia un annuncio fasullo è quasi un invito a nozze a dare ragione al mainstream del forum cugino-antagonista Posso capire chiedere un uomo "alto circa", posso capire che però scrivendo così la contatterebbero uomini alti come un protozoo, ma non credo che con persone così selettive si possa avere una vita di coppia serena.
|
|
14-05-2022, 22:43
|
#60
|
Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,737
|
Quote:
Originariamente inviata da Nitch
Io non giudico nessuno, ognuno ha avuto la vita che ha avuto, la mia risposta non ha un tono inquisitorio perchè ognuno di noi ha una sua storia e va rispettata, ma non si può negare che mancare tappe fondamentali per il proprio sviluppo di cittadino, a una certa età ti penalizza in vari aspetti: sentimentale, lavorativo, relazionale, familiare.
La storia delle "tappe" che non devono essere rispettate rigidamente, si riferisce a chi, ad esempio, si diploma a 20 anni (bocciato 1 o 2 volte), anno sabbatico, inizia a lavorare a 22 anni, si mette in proprio a 24, 3 anni dopo chiude l'azienda e si butta sui libri, si laurea a 35 anni, 2 anni dopo viene assunto a tempo indeterminato e fa il lavoro che aveva sempre sognato. Allora si dice: beh, non ci sono delle tappe fondamentali da rispettare, ti puoi laureare a 25 anni come a 35, non cambia nulla.
Oppure a chi si sposa a 22 anni, divorzia a 32, e poi trova l'amore della vita alla soglia dei 40 anni: ci fa due figli, e vissero per sempre felici e contenti. Anche stavolta, si può dire che non ci sono tappe da rispettare e l'amore vero lo puoi trovare a 20 come a 40 anni.
Se si parla in questi termini, sono d'accordo, sempre sostenuto che la nostra vita non è una linea retta e non c'è una età per amare, una per lavorare e una per divertirsi.
Però parliamo di gente che ha vissuto nel mondo e lo ha afferrato a piene mani, che ha prodotto qualcosa e ha lasciato un segno, non di reclusi senza un passato e senza un futuro.
|
Intervento migliore della discussione.
Non è comune che una persona tutto sommato inserita e che le tappe le ha rispettate riesca a comprendere la condizione dei "reclusi senza un passato e senza un futuro".
|
|
|
|
|