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Vecchio 12-05-2010, 22:40   #1
Banned
 

Forse Eros stava pensando alla fobia sociale quando ha scritto questa canzone... se la sento mi vengono in mente tanti brutti ricordi... peccato perchè è una bella canzone...


dedicato a tutti quelli che
sono allo sbando
dedicato a tutti quelli che
non hanno avuto ancora niente
e sono ai margini da sempre
dedicato a tutti quelli che
stanno aspettando
dedicato a tutti quelli che
rimangono dei sognatori
per questo sempre più da soli


edit: uhm.... forse questa invece proprio no YouTube- Eros Ramazzotti-Affetti Personali
Vecchio 13-05-2010, 00:23   #2
Esperto
 

Non male, ma questa penso sia meglio

The lunatic is in my head
You raise the blade, you make the change
You re-arrange me 'till I'm sane
You lock the door
And throw away the key
There's someone in my head but it's not me.
And if the cloud bursts, thunder in your ear
You shout and no one seems to hear
And if the band you're in starts playing different tunes
I'll see you on the dark side of the moon
Vecchio 13-05-2010, 00:43   #3
Banned
 

Questa è un pò troppo melensa, però mi commuove quasi tutte le volte che l'ascolto..

Non parli mai perché
se c'è un motivo dai prova a dirmelo
non chiuderti così!
Non parli mai perché
un po' ti invidio sai
in quel silenzio chissà che cosa c'è?
Non parli mai va bè!!
sarà che sei diversa o che stai troppo in te
dovresti uscire un po'
e scrivi mille parole in mille lettere e poi
ti addormenti pensando se spedirle o no
e ti spaventi dei sogni che non hai fatto mai
e poi ti svegli non è mattina senza un caffè
Non parli mai pero' mi affaccio nei tuoi occhi
c'è un universo in te e un sole solo tuo
Non parli mai e allora io ascolto il tuo silenzio
è come una canzone arriva chi la vuole
ho sbagliato a dirti che stai troppo in te
non uscire stai lì che hai tutto quello che vuoi
non parlare c'è chi può amarti anche così
scrivi e se ti và vorrei una lettera per me
con tutto quello che vuoi....
con tutto quello che sei....
con tutto quello che hai....
scrivi mille parole in mille lettere e poi
ti addormenti pensando se spedirle o no
e ti spaventi dei sogni che non hai fatto mai
e poi ti svegli non è mattina senza un caffè
Non parli mai e allora io ascolto il tuo silenzio
è come una canzone arriva chi la vuole

http://you tube - non parli mai
Vecchio 13-05-2010, 01:11   #4
Esperto
L'avatar di calinero
 

questa invece non sembra fatta x i fobici, lo è
YouTube- fobiasociale.compiri pì
Vecchio 13-05-2010, 13:12   #5
Esperto
L'avatar di Dasil
 

YouTube- Tiziano Ferro - Scivoli Di Nuovo
Tiziano Ferro - Scivoli di nuovo

Conti ferito le cose che non sono andate come volevi
temendo sempre e solo di apparire peggiore
di ciò che sai realmente di essere.
Conti precisi per ricordare quanti sguardi hai evitato
e quante le parole che non hai pronunciato
per non rischiare di deludere.
La casa, l'intera giornata,
il viaggio che hai fatto per sentirti più sicuro
più vicino a te stesso,
ma non basta, non basta mai.

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.

Torni a sentire
gli spigoli di quel coraggio mancato
che rendono in un attimo
il tuo sguardo più basso
e i tuoi pensieri invisibili
torni a contare i giorni
che sapevi non ti sanno aspettare
hai chiuso troppe porte
per poterle riaprire
devi abbracciare
ciò che non hai più
La casa, i vestiti, la festa
ed il tuo sorriso trattenuto e dopo esploso
per volerti meno male,
ma non basta, non basta mai

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.

E non vuoi nessun errore
però vuoi vivere
perché chi non vive lascia
il segno del più grande errore.

Scivoli di nuovo
e ancora come tu fossi una mattina
da vestire e da coprire
per non vergognarti
scivoli di nuovo e ancora
come se non aspettassi altro
che sorprendere le facce
distratte e troppo assenti
per capire i tuoi silenzi
c'è un mondo di intenti
dietro gli occhi trasparenti
che chiudi un po'.
Che chiudo un po'.
Che chiudi...
Vecchio 14-05-2010, 00:42   #6
Esperto
 

YouTube- Eleanor Rigby- The Beatles

Ah, look at all the lonely people
Ah, look at all the lonely people

Eleanor Rigby, picks up the rice
in the church where a wedding has been
Lives in a dream
Waits at the window, wearing the face
that she keeps in a jar by the door
Who is it for

All the lonely people
Where do they all come from?
All the lonely people
Where do they all belong?

Father McKenzie, writing the words
of a sermon that no one will hear
No one comes near
Look at him working, darning his socks
in the night when there's nobody there
What does he care

All the lonely people
Where do they all come from?
All the lonely people
Where do they all belong?

Ah, look at all the lonely people
Ah, look at all the lonely people

Eleanor Rigby, died in the church
and was buried along with her name
Nobody came
Father McKenzie, wiping the dirt
from his hands as he walks from the grave
No one was saved

All the lonely people
Where do they all come from?
All the lonely people
Where do they all belong
Vecchio 17-05-2010, 01:10   #7
Principiante
L'avatar di Valis
 

YouTube- Uochi Toki - Il Ballerino
Uochi Toki
Il ballerino


Avevo undici anni, a scuola odiavo quasi tutti i miei compagni: impossibile adeguarmi, non riuscivo a riprodurre le dinamiche viste nei programmi di Gianni Boncompagni. Andavo a scuola a piedi con mia sorella: non c’era nessuno ad accompagnarmi, i rapporti con gli altri erano traumi per ribellarmi. Ero un pirla. Disegnavo animali e mostri, frequentavo corsi di danza moderna, in modo da oppormi a quella tendenza che porta un ragazzo verso il calcio, lontano dalla scienza. “Gli sport di squadra sono una merda!”: fu proprio questo il motore della mia scelta. Ascoltavo Michael Jackson e la dance più zarra in cassetta. Due giorni la settimana ballavo in palestra, poi, a casa, provavo passi nella mia cameretta. L’insegnante di danza era efebico. Io vestivo con la tuta da ginnastica e le espadrilles, ed ero supremo e patetico; e sopratutto l’unico maschio in mezzo a ragazze che ballano, che si cambiano nella stanza di fianco, che mi fanno pat pat sulla testa: uno smacco per coloro che dopo gli allenamenti di calcio passavano il tempo a constatare reciprocamente le misure del loro cazzo. Purtroppo, è considerato più eterosessuale guardarsi tra maschi per determinare chi sta nel club dell’età puberale, piuttosto che farsi circondare da ragazzine vestite attillate che fanno discorsi sulle loro relazioni presenti e passate.

Per questa dicrepanza la situazione cominciò a pesare: le categorie create dagli adulti mandano sempre tutto a puttane. Una ragazza più grande in palestra mi interpella con in mano una cartella e una penna: vuole farmi un test per verificare se inizio a manifestare qualche tendenza omosessuale. Fu quella la prima volta che ebbi a che fare con la scienza dozzinale di molte studentesse universitarie iscritte a psicologia. A parte, quando tornavo a casa, fuori dalla palestra mi aspettavano gruppetti di coetanei che mi motteggiavano: facevano il gesto della fellatio, mi chiedevano se mi facessi le seghe, se fossi pazzo. Avrei saputo cosa rispondergli, se le mie scelte fossero state inerenti agli argomenti che questi ragazzi mi sottoponevano, ma di fatto stavo zitto e tiravo dritto. Al tempo i miei genitori non mi avevano ancora spiegato tutto – anzi, niente, a parte la morte – quindi per me esistevano solo i cartoni animati, le merende, le guerre contro gli altri, combattute con armi incomprensibili, eserciti che parlano lingue diverse, con genitori come generali che estinguono i moti naturali, determinano le cause perse, facendo sì che battaglioni di figli si fronteggino, si sparino addosso reciprocamente perché non riescono a capire la lingua con cui l’avversario dice “mi arrendo Siamo amici?”. Altrimenti, io in primis avrei smesso di sparare subito. A tredici anni, ho capito che la mia voglia di muovermi a tempo, di partecipare in modo dinamico all’ascolto, si concretizzava nella batteria. Se ci fossero dei metodi per incanalare le propensioni di un ragazzino, avrei iniziato a suonare la batteria a undici anni e non dai sedici in avanti, senza amici batteristi od insegnanti: così adesso sarei super tecnico, farei il turnista, il purista del metal o delle salse merengue, farei cover hard rock invece di queste arringhe, berrei whiskey invece di succo di frutta ed aringhe, parlarei di lavoro invece di Omote Renge e Sharingan. Potrei fare invidia a tutti quei miei coetanei con la macchina un po’ costosa, che hanno imparato la sessualità dalle spiegazioni del fratello più grande, che dicono di saperne sulle donne perché ne hanno avute tante. È come dire di saperne di meccanica avendo posseduto questa e quest’altra macchina, ma non avendone mai smontato un pezzo. Vi basta vedere che sto zitto e tiro dritto per essere convinto? Posso distruggerti in un attimo, facendo una piroetta in pubblico!
Vecchio 06-06-2010, 14:18   #8
Principiante
 

Ho apprezzato molto questo pezzo:

Quote:
Originariamente inviata da Valis Visualizza il messaggio
YouTube- Uochi Toki - Il Ballerino

Uochi Toki
Il ballerino
e vi propongo questo:
YouTube- Sonata Arctica - Shy
si intitola "shy", che tradotto significa: "timido".
Vecchio 30-06-2010, 09:09   #9
Banned
 

YouTube- GIORGIO CANALI E ROSSOFUOCO - QUELLO DELLA FOTO -

Ditemi qualcosa di più
Vorrei avere, per favore, notizie di me
Datemi un indizio in più
Qualcosa che mi aiuti a capire
Che fine ho fatto, che cosa mi è successo di nuovo,
Che cosa ho fatto, dove mi trovo

Io non esisto, io sono il vuoto,
sono quello tagliato via nella foto
Io sono il margine, sono la sponda
Io sono quello che resta all’ombra
Io sono il mai, Io sono il senza
Io sono l’inesistenza
Io sono il buio, non ci sono e non c’ero
Io sono la dissolvenza al nero

Ditemi qualcosa di più
Qualcosa che mi aiuti a capire
Datemi un indizio in più
Vorrei sapere
Che fine ho fatto, che cosa mi è successo di nuovo,
Che cosa ho fatto, dove mi trovo
Chissà che faccia ho adesso
Che cosa mi è successo

Io non esisto, io sono il vuoto,
sono quello tagliato via nella foto
Io sono il margine, sono la sponda
Io sono quello che resta all’ombra
Io sono il mai, Io sono il senza
Io sono l’inesistenza
Io sono il buio, non ci sono e non c’ero
Io sono la dissolvenza al nero

Io sono niente, sono il non vivo
Io sono il punto interrogativo
Sono lo zero, sono il cancellato
Io sono il bambino mai nato
Sono il mancante, sono l’assenza
Sono l’eroe della desistenza
Io sono il no, sono il disperso
Sono il filo interrotto del discorso

Io sono il nulla, io sono il vuoto
sono quello che manca nella foto
Io sono il forse, Io sono il mai
Io sono ciò che non ricorderai
Io sono fumo, Io sono aria
Io sono il buco di memoria
Io sono il non so il presente negato
Io sono quello che non c’è mai stato

Io sono quello di cui non si chiede
Io sono quello che non si vede
sono la fuga, il cammino perduto
Io sono il disertore ignoto
sono il refuso, la latitanza
la distrazione, la dimenticanza
sono il dilemma, sono il non saprei
Io sono quello che non c’è mai

Io sono il nulla, Io sono il vuoto
Io sono quello che non viene in foto

Ultima modifica di Essere Inutile; 30-06-2010 a 09:38.
Vecchio 02-07-2010, 00:50   #10
Esperto
L'avatar di CodaDiLupo
 

Non è propriamente dedicata a un timido ma il testo si adatta particolarmente...

Fabrizio de André - Un malato di cuore

"Cominciai a sognare anch'io insieme a loro
poi l'anima d'improvviso prese il volto."

Da ragazzo spiare i ragazzi giocare
al ritmo balordo del tuo cuore malato
e ti viene la voglia di uscire e provare
che cosa ti manca per correre al prato,
e ti tieni la voglia, e rimani a pensare
come diavolo fanno a riprendere fiato.

Da uomo avvertire il tempo sprecato
a farti narrare la vita dagli occhi
e mai poter bere alla coppa d'un fiato
ma a piccoli sorsi interrotti,
e mai poter bere alla coppa d'un fiato
ma a piccoli sorsi interrotti.

Eppure un sorriso io l'ho regalato
e ancora ritorna in ogni sua estate
quando io la guidai o fui forse guidato
a contarle i capelli con le mani sudate.

Non credo che chiesi promesse al suo sguardo,
non mi sembra che scelsi il silenzio o la voce,
quando il cuore stordì e ora no, non ricordo
se fu troppo sgomento o troppo felice,
e il cuore impazzì e ora no, non ricordo,
da quale orizzonte sfumasse la luce.

E fra lo spettacolo dolce dell'erba
fra lunghe carezze finite sul volto,
quelle sue cosce color madreperla
rimasero forse un fiore non colto.

Ma che la baciai questo sì lo ricordo
col cuore ormai sulle labbra,
ma che la baciai, per Dio, sì lo ricordo,
e il mio cuore le restò sulle labbra.

"E l'anima d'improvviso prese il volo
ma non mi sento di sognare con loro
no non si riesce di sognare con loro."
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