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Vecchio 03-10-2008, 21:43   #1
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L'avatar di wakeup
 

Ciao a tutti, torno dopo un po' di pausa, sia per alcune cose successe in chat, sia per l'inizio di scuola\sport, sia perchè ho voluto cominciare a sperimentare alcune nozioni apprese...

Ho letto da qualche parte (credo nel libro "Pensiero Positivo" di De Mello, ma non sono sicuro) che quando ci creiamo un'opinione su una persona (opinione negativa), raramente cambieremo idea.
Questa è una cosa veramente potente, ma potente a livello negativo.
Mi capita da sempre, vedo una faccia nuova, non mi sta simpatico, lo etichetto come "Rompicoglioni" - "Stronzo" - "Bastardo" - "Truzzo" ecc... E non mi schiodo da quella idea. La volta dopo che lo vedrò starò lontano da lui, e avanti di questo passo. Niente di male, sembrerebbe: evitiamo una persona che non ci piace.
Invece NO! Secondo me è qui che c'è l'errore. Per chi ha l'intenzione di cominciare a fare amicizia con più gente, e non sentirsi più solo, questo è un atteggiamento da evitare. Categoricamente.

Questo argomento si collega direttamente a un altra "teoria" (che è una cosa testabile da tutti): Il mondo che ci circonda è solo il frutto dei nostri pensieri, delle nostre impressioni, dei nostri sentimenti.

Se reputo una persona stronza, senza volerlo la guarderò con uno sguardo poco amichevole, e questo non mi aiuta di certo a conoscere nuova gente. Non sto dicendo di andare da chi vi sembra antipatico e parlare. No. Vi sto dicendo solo di provare, se volete, a immaginare che il mondo, al di fuori di voi, sia un insieme di persone che potrebbero essere vostri amici.

Scommetto che avete centinaia di esempi di vostri amici che, se non li conosceste, reputereste degli antipatici stronzi egoisti...

Quello che trasmettiamo al mondo è poi quello che ci viene restituito. Cominciare con cazzate, tipo salutare una persona che prende l'autobus con te, cambia completamente una situazione che prima era fredda, trasformandola in amichevole.

Allenandomi ad essere in pace con il mondo, alla fine il mondo sarà in pace con me e mi accetterà, e non leggete queste righe come se leggeste parole di un filosofo greco pensando "Si parli parli ma alla fine sono cazzate".
Ci si dovrebbe mettere in gioco se si ha voglia di cambiare.

Per raggiungere il nostro obiettivo dovrò accettare per forza cose che non mi piacciono.
Io non sono una persona propensa a uscire, spesso mi trovo al venerdi sera (tipo oggi) o al sabato mattina e mi chiedo: "Chiedo a qualcuno cosa fa domani\stasera o no?" - "Esco anche se non ho tanta voglia o sto a casa?".
Il wakeup di un anno fa diceva "sto a casa" senza farsi troppi problemi. Quello di oggi si è rotto i co***oni di vedere la gente intorno a lui che si diverte, (ragazzi belli\brutti, poveri\ricchi, cioè non partono avvantaggiati rispetto a me), e dice "Esco anche se mi rompe cambiarmi\prendere l'autobus\stare con quella persona che mi sta antipatica".

Ho cominciato da una ventina di giorni a provare ad essere contento con il mondo. Non incazzato. Se alla fine mi trovo in questa situazione non è colpa del mondo. È molta colpa mia è anche colpa delle situazioni in cui mi sono trovato. Non delle persone.
Per ora ho raccolto saluti, visi distesi, e mi sono accorto che ci sono tante persone come me, che senza accorgersene mi guardano "sospettose"; vedendo loro capisco cosa trasmettevo alla gente. Capisco cosa devo evitare.
Vecchio 03-10-2008, 22:20   #2
eze
Banned
 

anch,io credo che se esco cn il viso piu disteso sn apprezzato di piu, saluti ,sorrisi ecc ma dopo questo cs cambia se l,aspetto e brutto ,saluti sorrisi ecc usciranno mai cn me dico ,mi capita spesso belle commesse fai i saluti 2 parole un sorriso poi quando esco dal negozio a cs mi serve quel sorriso quel ciao nn buongiorno ad illudermi ancora x farmi piu male
Vecchio 03-10-2008, 22:30   #3
Principiante
L'avatar di wakeup
 

Quote:
Originariamente inviata da eze
anch,io credo che se esco cn il viso piu disteso sn apprezzato di piu, saluti ,sorrisi ecc ma dopo questo cs cambia se l,aspetto e brutto ,saluti sorrisi ecc usciranno mai cn me dico ,mi capita spesso belle commesse fai i saluti 2 parole un sorriso poi quando esco dal negozio a cs mi serve quel sorriso quel ciao nn buongiorno ad illudermi ancora x farmi piu male
Hai ragione ma devi vedere l'ombra di questo comportamento proeittata nei tuoi prossimi giorni\settimane\mesi\anni. Se la signora al bar mi dice buongiorno, non mi cambia niente, rimango sempre una persona sola che non esce mai. Ma se la signora al bar mi dice buongiorno, l'autista mi dice buongiorno, con la commessa scambio due battute, dopo un po' di tempo (se continuo a farlo) questo sarà per me normale, e questo porta a minimo due conseguenze (le prime che mi vengono in mente):
-l'opinione che si faranno le persone che non conosco di me sarà già un pochino diversa rispetto a prima.
-essendo allenato ad essere sorridente mi verrà automatico anche con amici e conoscenti; e questo conta.

Certo, rimarrò ancora per un tempo indefinito (settimane \ mesi \ anni )una persona sola che non esce mai, ma sicuramente avrò già possibilità in più per cambiare questo mio stato.
Vecchio 03-10-2008, 22:33   #4
Banned
 

Si. Ma anche no, però. C'è un certo grado di auto-suggestione nel pensare positivo, nel solo atto di pensare intendo, come un "Non mi fa male! Non mi fa male!" o come "Io non ho paura! Non ho paura!". Queste ultime funzionano per qualche secondo, giusto il tempo di distrarsi per poi soccombere al dolore o alla paura, mentre sempre secondo me pensare di essere positivi può durare qualche giorno, forse, ma di più la vedo dura... Io ho provato, ho provato anch'io a più riprese, ma dopo l'iniziativa perde slancio.

Semplicemente mi stanco di essere sempre positivo, cosa che a volte sono e a volte no, e mi stanco anche di salutare sempre, con la stessa formula per altro, anche quando non ne ho voglia. Basterebbe un cenno della testa, magari un sorriso accennato per apprezzare la presenza di un altro, senza dover per forza richiamarsi verbalmente e iniziare una piccola discussione, il classico "come va?" quando a nessuno dei due frega niente ne di chiederlo, ne di rispondere.

E' un pò la stessa storia che c'è quà sul forum, cioè la netta distinzione tra chi fa posts positivi e chi li scrive negativi. I due ruoli però, poi si scambiano spesso, così abbiamo improbabili sfigati che in un mese diventano normali, e normali che si scoprono sfigati (non sto indicando nessuno in particolare, ce ne sono a frotte). Questo non può che indicare che la maggioranza delle persone di entrambe le parti, comprese l'autore di questo post (io) e forse l'OP, forse non hanno le idee molto chiare quando si schierano per l'una o l'altra parte.

Io cerco di non credere a tutto quello che penso, a volte riuscendoci e più spesso fallendo, essendo semplicemente negativo quando sono negativo, e positivo quando sono positivo. Non ci vedo nulla di male in questo.
Vecchio 03-10-2008, 23:19   #5
Principiante
L'avatar di wakeup
 

Quote:
Originariamente inviata da Prassi
Questo non può che indicare che la maggioranza delle persone di entrambe le parti, comprese l'autore di questo post (io) e forse l'OP, forse non hanno le idee molto chiare quando si schierano per l'una o l'altra parte.
Questo è vero, ma si tratta a volte di situazioni così complicate che spesso è difficile capire davvero a fondo e completamente ciò che si sta facendo, le intenzioni, gli obiettivi, le aspettative, ecc...
Quando non si ha un quadro completo è difficile poter affermare con certezza una cosa o essere sicuri di stare da una parte o dall'altra.
Il fatto è che raramente una persona ha il quadro completo della sua situazione.


Quote:
Originariamente inviata da Prassi
Io cerco di non credere a tutto quello che penso, a volte riuscendoci e più spesso fallendo, essendo semplicemente negativo quando sono negativo, e positivo quando sono positivo. Non ci vedo nulla di male in questo.
Qui non ti capisco, potresti per favore spiegarmi?
Cerchi di non credere a quello che pensi, con che obiettivo?

Quello che faccio io è pensare e a volte dirmi le bugie da solo, ingannando me stesso ma a fin di bene (e momentaneamente, sia chiaro).
Se è lo stesso pensiero che intendi te (cioè pensare positivo per essere positivi anche quando non si ha voglia), perchè non gli credi?

È un controsenso sforzarsi di pensare a una cosa per migliorarsi, e poi non credere a tale pensiero.


In ogni caso credo e spero di aver capito male.
Vecchio 04-10-2008, 01:24   #6
Avanzato
 

Quote:
Ho cominciato da una ventina di giorni a provare ad essere contento con il mondo. Non incazzato. Se alla fine mi trovo in questa situazione non è colpa del mondo. È molta colpa mia è anche colpa delle situazioni in cui mi sono trovato. Non delle persone.
Sono d'accordo con te wakeup però io preferisco dire che non è COLPA mia ma RESPONSABILITA' mia. Lo so è una piccola sottiliezza però se ci pensi bene la colpa implica sentimenti di vittimismo la responsabilità no.
Vecchio 04-10-2008, 01:33   #7
Esperto
L'avatar di calinero
 

che cosa è successo in chat?
il male?
Vecchio 04-10-2008, 01:35   #8
Esperto
L'avatar di Who_by_fire
 

--
Vecchio 06-10-2008, 22:25   #9
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L'avatar di wakeup
 

Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Quote:
Originariamente inviata da J4ck
Sono d'accordo con te wakeup però io preferisco dire che non è COLPA mia ma RESPONSABILITA' mia. Lo so è una piccola sottiliezza però se ci pensi bene la colpa implica sentimenti di vittimismo la responsabilità no.
Idem: è capitato anche a me di fare questa stessa identica osservazione per il passato. Ne sono profondamente convinto.

Responsabilità, intenzioni, fini. Cause, conseguenze.
Non colpe.
Avete ragione, il senso della frase non cambia di per sè, ma il significato alla fine è molto diverso se ci si pensa bene.
Giusta osservazione

@calinero: nulla di importante
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