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07-10-2012, 17:05
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Prima non ci facevo troppo caso, ma soprattutto da quando sto qui mi sento un po' ignorante.
Io divoro libri su libri su libri ma, sinceramente, non ho mai letto classici o libri di autori molto datati che vengono considerati diciamo dei "Must" per gente un attimino di cultura.
Ecco io ho una strana diffidenza verso i libri datati perchè mi sento disorientata all'interno dei contesti narrati, non posso immedesimarmici poichè son troppo lontani dalla mia realtà, o per lo meno la cosa che mi frena dal leggerli è soprattutto questa.
In più ho paura che i linguaggi adottati mi possano risultare alquanto indigesti e dopo un paio di righe ci rinuncerei.
Però è anche vero che i libri datati che ho letto ( principalmente di psicologia o ultimamente libri per ragazzi, perchè sto studiando la letteratura infantile a scuola ) mi hanno preso anche se in alcuni tratti per capirne il senso dovevo rileggere più volte le frasi.
Questo mi fa venire una terribile paura di essere limitata mentalmente, solo io non riesco a farmi venir voglia di leggere libri troppo "pesanti", o perlomeno penso di non riuscirci?
Dovrei leggerli comunque?
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07-10-2012, 17:13
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 1,298
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Se frequenti il liceo, alla tua età non dovresti avere simili limiti e propensione negativa ad un certo tipo di letture. Altrimenti, non me ne preoccuperei troppo.
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07-10-2012, 17:14
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,687
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Dovrei leggerli comunque?
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Non mi stancherò mai di ripeterlo: nessun libro deve essere letto. La lettura dev'essere un piacere o un bisogno, mai un'imposizione: se un un libro ti annoia, buttalo via: non è stato scritto per te. Questo è l'unico criterio per scegliere un libro. Ovviamente, il valore letterario di un'opera è un'altra cosa: se ti annoia la Divina Commedia, la colpa è del lettore. Nonostante questo, nel caso ti annoi la lettura del capolavoro di Dante, faresti meglio ad abbandonarlo, piuttosto che leggerlo con un sentimento crescente di noia e disgusto.
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07-10-2012, 17:15
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#4
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Avanzato
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 317
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Secondo me l'importante è leggere, leggere quotidianamente, leggere tanto, ma soprattutto leggere ciò che piace!
Credo sia assurdo impelagarsi nella lettura dell'opera omnia di Proust se uno non se la sente a priori, tanto va a finire che lasci la lettura prima della metà del libro!! Certo, ci sono libri che arricchiscono, ma se uno li legge solo per sentirsi "superiore" (e ribadisco è ridicolo) non ha proprio senso!!!!!
Però se non hai proprio mai provato a leggere "i classici" potresti tentare, magari invece alcuni generi particolari ti potrebbero piacere!
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07-10-2012, 17:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: Mulholland dr.(Roma)
Messaggi: 16,099
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io non ho letto tanti classici considerati must da molti, ma non per questo mi sento una lettrice meno appassionata di tanti.
Leggi quello che ti piace, magari ti verrà prima o poi la curiosità di leggere libri lontani dal tuo genere, ma non ti fare problemi.
L'importante è leggere, davvero.
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07-10-2012, 17:34
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#6
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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L'importante è leggere, come è già stato ricordato.
E' innaturale imporsi letture indigeste, però e consigliabile spaziare un po' e non fossilizzarsi sulla consuetudine di letture che appartengono sempre allo stesso genere e allo stesso ambito. Per esempio, chi legge sempre romanzi potrebbe trovare in un'evasione nel mondo della poesia nuovo interesse e insospettati spunti.
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07-10-2012, 17:45
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#7
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Però è anche vero che i libri datati che ho letto ( principalmente di psicologia o ultimamente libri per ragazzi, perchè sto studiando la letteratura infantile a scuola ) mi hanno preso anche se in alcuni tratti per capirne il senso dovevo rileggere più volte le frasi.
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Io a questo proposito sto leggendo Il "Giannettino" di Carlo Collodi
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07-10-2012, 17:48
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Quote:
Originariamente inviata da dany91
Io a questo proposito sto leggendo Il "Giannettino" di Carlo Collodi
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Io ho letto Tom Sawyer, Il meraviglioso mago di Oz, ora sto leggendo il Vento nei salici e mi propongo di leggere "Il giardino segreto" e "David Copperfield"
La copertina mi ricorda un po' Gian Burrasca, che da piccola lo leggevo C O N T I N U A M E N T E, meraviglioso.
Penso che farò un pensierino anche su questo "Giannettino" se il fil rouge è lo stesso
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07-10-2012, 17:49
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#9
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Se leggi tanto non dovresti neanche porti questo problema della limitazione mentale.
Ognuno legge quello verso cui si sente più portato, leggere libri di un certo spessore non accresce la propria intelligenza, ma la propria erudizione. In effetti non è l'atto del leggere che fa l'intelligenza, ma quanto poi uno riesce a trarne per sè di quello che ha letto.
C'è gente che ha letto tanto nella vita e ti assicuro che non ha capito niente cmq della sensibilità del rispetto e altro.
Anzi, è palese a tutti che i maggiori crimini, vengono commessi da gente con un alto tasso di istruzione e ottima cultura.
La cultura non è una qualità umana, è una voce in più nel capitolo personalità, può raffinare un carattere, ma non dargli una nascita.
L'indole umana è data da ben altre esperienze.
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07-10-2012, 17:53
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Verissimo, è anche vero che tra i libri "più di spessore" che ho letto, alcuni non mi hanno lasciato niente, come magari altri meno considerati dall'opinione pubblica mi hanno segnato in modo particolare.
Magari non è un dato di fatto che un libro accresca il tuo bagaglio, magari dipende dalle persone
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07-10-2012, 17:53
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#11
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Io ho letto Tom Sawyer, Il meraviglioso mago di Oz, ora sto leggendo il Vento nei salici e mi propongo di leggere "Il giardino segreto" e "David Copperfield"
La copertina mi ricorda un po' Gian Burrasca, che da piccola lo leggevo C O N T I N U A M E N T E, meraviglioso.
Penso che farò un pensierino anche su questo "Giannettino" se il fil rouge è lo stesso
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No, bè il Giannetino è una grammatica per ragazzi, scritta nell'Ottocento da Carlo Collodi, autore di Pinocchio. Era uno dei libri di grammatica che i ragazzi italiani leggevano nell'Ottocento fino agli inizi del Novecento per imparare l'italiano. E' didattica, non narrativa, non gioverebbe a molto.
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07-10-2012, 17:54
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Quote:
Originariamente inviata da dany91
No, bè il Giannetino è una grammatica per ragazzi, scritta nell'Ottocento da Carlo Collodi, autore di Pinocchio. Era uno dei libri di grammatica che i ragazzi italiani leggevano nell'Ottocento fino agli inizi del Novecento per imparare l'italiano. E' didattica, non narrativa, non gioverebbe a molto.
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Ahahahah Gaffe, non lo sapevo mi son lasciata prendere dalla copertina.
Che gnurant, allora niente
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07-10-2012, 18:08
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#13
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 4,737
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Puoi leggere opere importanti con le note, la spiegazione e la parafrasi degli autori in fondo alla pagina.
Per esempio leggersi Petrarca da qui http://it.wikisource.org/wiki/Canzon...ium_fragmenta) puo risultare alquanto difficoltoso, sebbene il linguaggio adottato dal poeta non sia eccelso con la parafrasi diventa tutto più semplice.
Fai un salto in biblioteca uno di questi giorni e vedi
Magari però l'avevi già fatto
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07-10-2012, 18:11
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#14
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Avanzato
Qui dal: Jun 2008
Messaggi: 349
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Anch'io penso che nessun libro deve essere letto! Insomma che ognuno scelga quello che ama senza farsi problemi. Ci sono persone intelligentissime che stimo tantissimo e leggono solo gialli o fumetti o niente libri e altri che leggono "mattoni" e non lo sono.
Diciamo che specie da quando c'è internet e in generale i ritmi di vita sono velocizzati, la gente si secondo me si è un pò disabituata alle letture impegnative. Anch'io che leggo molto da quando ho 10 anni mi rendo conto che leggo di solito libri con una prosa semplice e diretta. Se vuoi approfondire prova a orientarti sui classici di questo tipo che comunque possono essere profondi al pari degli autori più difficili!
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07-10-2012, 18:28
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#15
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Banned
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Circolo dei matti
Messaggi: 1,734
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Non è che devi. Se non te la senti evita. Io sono molto selettivo, se la lettura non mi coinvolge subito è difficile che continui a leggere, più facile che chiuda il libro e lo butti via da qualche parte. Non ho molta pazienza, me ne rendo conto. Io credo nell'intensità, non nella quantità. Nella mia vita non ho letto moltissimi libri, e non mi sono neanche piaciuti tutti, ma di quei pochi ce ne sono almeno una decina che mi hanno segnato più o meno profondamente. Quindi cerca quello che ti piace, non quello che dovrebbe servirti. I libri in sè non servono a niente, almeno io la vedo così. Leggere è un piacere, il sapere che da esso ne consegue è un in più, una diretta conseguenza, ma non deve diventare una cosa noiosa e autoimposta. Percarità!
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07-10-2012, 19:28
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#16
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Banned
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,754
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a me non attirano il libri che sono sia "spessi" (come dei "must" insomma) sia spessi fisicamente...tipo i Buddenbrook
i libri sopra le 500 pagine non mi entusiasmano perchè, c'è l'alto rischio di passaggi per nulla memorabili.
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07-10-2012, 19:35
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Prima non ci facevo troppo caso, ma soprattutto da quando sto qui mi sento un po' ignorante. Io divoro libri su libri su libri ma, sinceramente, non ho mai letto classici o libri di autori molto datati che vengono considerati diciamo dei "Must" per gente un attimino di cultura.
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Ti abbraccerei (castamente) se potessi: anch'io mi sento cosí, certe volte
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07-10-2012, 19:36
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Quote:
Originariamente inviata da pesco
a me non attirano il libri che sono sia "spessi" (come dei "must" insomma) sia spessi fisicamente...tipo i Buddenbrook
i libri sopra le 500 pagine non mi entusiasmano perchè, c'è l'alto rischio di passaggi per nulla memorabili.
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Si infatti, per invogliarmi a comprare un libro alto cinque dita deve proprio costare una miseria.
Tempo fa lessi un libro di seicento pagine che, come dici tu, eran tutte fatte di ripetizioni e passaggi superflui, descrizioni esageratamente approfondite di qualsiasi cosa.
Se toglievi il surplus e lasciavi l'essenziale rimanevan si e no 200 pagine probably, questi giochetti non mi piaccion proprio.
Pago un libro di seicento pagine che ne valgon 200?! Mah!
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07-10-2012, 19:37
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#19
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Banned
Qui dal: Jun 2005
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,754
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ti metterò nella mia divisione "marketing"
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07-10-2012, 19:38
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#20
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,731
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Ie mi propongo di leggere "Il giardino segreto" e "David Copperfield"
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David Copperfield è un libro di spessore, anche per il suo numero di pagine, temo però che possa risultare indigesto. Non in tutti i lettori le qualità del Dickens umorista, narratore brillante e tratteggiatore impareggiabile di caratteri umani, riescono a rendere sopportabili le numerose scene patetiche, i personaggi troppo insopportabilmente buoni e maltrattati e i cattivi troppo stereotipati.
Il tuo proposito rimane buono .
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