Unison

Si, tutti i miei vecchi compagni di classe. Per evitarli mi sono fatto bocciare, pensa te.

Equilibrium

Non me ne sono andato io, ce l ho mannato

Equilibrium

Un mio zio che mi rompeva sempre i coj...
e ce l avevo sempre avanti ai coj...
Lo sopportai fino sll eta di 25 anni
Poi arrivo un pranzo di natale e lo mannai, ma malamente
E ci andó
Nn se lo aspettava, rimase talmente scioccato che prese la macchina e ando via sgommando

Da allora....e sono passati piu di 10 anni, non si e piu permesso di mancarmi il minimo rispetto.

barclay

Io ci sono riuscito soltanto una volta e solo perché ero stato appena ferito da un'altra donna

Da'at

Il punto è capire se sono davvero sbagliate. Di solito le persone di cui vorremmo liberarci sono quelle che ci procurano le emozioni più intense. La negatività delle stesse è alta, ma in senso assoluto l'emozione è talmente travolgente da essere quasi godibile; specie per chi ha vissuto lunghi periodi di limbo emozionale.

Inoltre finiremo quasi certamente a sperare che queste emozioni possano volgere di verso, diventare benevole, il ché vista la loro intensità è considerabile alla stregua di un miracolo.

Non ne capitano tutti i giorni di persone così.



Per questo stiamo lì a farci ferire. Sperando.





Di solito son bravo a tagliare i ponti, ma questa volta non lo so.

argeo.94

Sei per me un faro di speranza u.u (io non l'ho ancora mandato a ******* )
Ho un'insano pudore verso le frasi inopportune, non ci riuscirei

Vale90

Ho un amico che non mi molla, non so come fare. Mi manda messaggi ogni giorno, mattina, pomeriggio e sera...non ce la faccio più.

alien boy

si dovrebbe arrivare al punto di non aver bisogno più di quel legame, della considerazione che quella persona ha per te o del sapere che ti ritiene importante, e superare i sensi di colpa e il dispiacere nel capire che tale persona potrebbe essere ferita da quello che poi diventa un rifiuto.

coyotezen

ne ho incontrate tante sia fra amici, che fra colleghi di lavoro e in alcuni casi per i primi ho cambiato compagnia e per i secondi il lavoro!

tuttavia quando mi è capitato di non farcela più a sopportare delle persone sbagliate, ovvero che mi hanno fatto del male, le ho proprio tagliate fuori, tolta la parola, non rispondo più al telefono, ai messaggi e nemmeno al campanello...è come se fossero morte per me...

con il tempo qualcuno l'ho perdonato e il rapporto è tornato perlomeno cordiale...

Pangis

Il mio migliore amico è molto nocivo per me.. lo odio e vorrei prenderlo a pugni ogni volta..
lo odio veramente tanto ma non so come, io a lui sto simpatico.
È nocivo perché egocentrico, bugiardo, truffatore e altro ancora e usa il suo forte carisma per farmi diventare come lui.. sttronzo puro in pratica. .
vorrei non vederlo più ma sono troppo sfigato dentro per avere altri amici..

Per liberarsi delle persone nocive non bisogna dimenticarle ed eliminarle ma rimpiazzarle con qualcuno di meglio

cancellato15324

Se lo odi e lo consideri nocivo, perchè lo chiami "migliore amico"?
Direi che "unico amico" sarebbe più corretto.

Pangis

È vero è più sensato chiamarlo unico amico! Solo che chiamarlo così mi fa sentire ancora più sfigato . Ma in fondo se è l unico amico è allo stesso tempo il migliore (e/o il peggiore)

cancellato15324

Sì, per nocivo si possono intendere due situazioni:
•La persona mi piace, ma mi fa del male, quindi dovrei eliminarla dalla mia vita, ma sono talmente "legata" che non riesco a sfancularla come dovrei e continuo ad illudermi in un modo o nell'altro.
•La persona non mi piace, ma vivo la situazione con un senso di colpa talmente forte che non riesco ad eliminarla.

Quindi sì, ho incontrato entrambe le opzioni.
A volte gliel'ho detto, più spesso sono semplicemente sparita (sono molto brava nelle sparizioni ), altre volte si sono allontanati loro togliendomi il peso della decisione.
In tutti i casi non è stato facile, non lo è mai per me.

kitsungi

Buona parte del loro essere nocive è determinato dal fatto che non riesco a liberarmene.

Blue Sky

Sono molti i motivi per i quali, in un determinato momento, una persona può diventare nociva per noi. Non per forza quella persona è da condannare nei suoi comportamenti, semplicemente si creano situazioni per le quali è meglio prenderne le distanze e andare ognuno per la propria strada.

Un problema ricorrente nelle persone insicure è la difficoltà nel troncare i rapporti, che è una delle tante manifestazioni della nostra più generale difficoltà nel "dire di no".
Le ragioni secondo me possono essere due: da una parte la paura di far arrabbiare l'altra persona, di subirne il giudizio negativo, l'attacco personale, la critica, l'aggressione (insomma è la nostra incapacità di essere assertivi ed affrontare serenamente il giudizio negativo altrui); dall'altra parte c'è la paura di rimanere soli.

Bisogna combattere questi pensieri ricordandosi che la prima persona a cui dobbiamo voler bene siamo noi stessi, che alleggerire le nostre vite da rapporti che le appesantiscono ci può permettere di stare anche molto meglio, che il fallimento di un rapporto è una circostanza che può capitare anche senza colpa di nessuno. Infine, ricordarsi che ognuno è responsabile della propria vita: se tronchiamo un rapporto, quella persona continuerà il proprio cammino e troverà le sue soluzioni.

alien boy

però come si fa a dirlo chiaramente alla persona in questione, se questa magari la conosci da un sacco di tempo?
Non puoi mica limitarti a dire: 'non voglio più frequentarti, non mi interessa più l'amicizia con te, ecc.', senza fornire nessuna spiegazione?

Prima di tutto bisognerà capire i motivi reali che spingono ad allontanarsi così come quelli (oltre a sensi di colpa e possibili reazioni negative), se ve ne sono, che fanno indugiare in tale scelta.
Ma la spiegazione all'altro la vedo comunque difficile se non ci sono stati prima di allora scontri particolari o azioni scorrette, di uno nei confronti dell'altro, che non siano superabili.