Quote:
Originariamente inviata da Repatame
Quel che mi chiedo io è: dove andremo a finire?
|
Verosimilmente la possibilità di fare sesso - da un punto di vista macrospico - tenderà ad accentrarsi maggiormente verso coloro che di più rispondono a determinati canoni (fighi e fighe, insomma) rispetto al passato, seguendo un po' lo stesso effetto del liberismo economico sulla distribuzione delle risorse.
* inserire citazione da Estensione del dominio della lotta qui *
Ciò che più mi preoccupa comunque è tutta la mole di confronti, insicurezza e disagio che questo mercato del sesso sviluppatosi nella realtà virtuale sta generando. Oltre ad una maggiore pressione omologatrice verso certi " standard".
Sia dal lato maschile che femminile, vedo ormai un botto di gente che sta diventando dipendente dalle conferme sul poter attrarre sessualmente il sesso opposto per darsi un senso e riconoscersi valido a livello umano.
Perdendosi in confronti con canoni artificiosi contro i quali è quasi matematico uscir sconfitti o che è disumanizzante pretender da altri.
Da esterno a 'ste dinamiche, pare che ormai più che dal ficcare il piacere del sesso derivi dal sentirsi quello che ha vinto il biglietto della lotteria, dalla validazione sociale del " vincente" che si scopa quella, o quello, col voto più alto.
Mi rifaccio in parte a quello che ha scritto pure Angus, in pratica.
Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma è stato Michel Houellebech che ha ispirato in parte questi movimenti? Le sue idee non sono molto dissimili. I personaggi dei suoi primi libri somigliano molto a queste persone frustrate di sesso maschile. Io mi sono identificato spesso con i suoi alter ego.
|
ecco, manco a far apposta.
Mi ci potrei identificare pure io sotto certi aspetti; non ridurrei solo a questo i personaggi di M.H. (sessualmente frustrati), sono spesso perdenti a livello relazionale/sessuale perchè sono in primis dei disadattati rispetto a tutta la società nel complesso, oppure sono disillusi cronici.
Non credo sia così ampiamente conosciuto in quei circoli, ad ogni modo non son certo uno studioso delle loro origni quindi: bho, potrei sbagliarmi.
Probabilmente è uno di quegli scrittori che son stati scoperti e rivalutati da questi movimenti
Quote:
La realtà attuale permette ad una donna di accedere rapidamente al miglior maschio che può avere a disposizione, anche se solo per una cosa da una botta e via.
|
messa così pare che questo rapporto tra i sessi l'abbia costruito l'arcangelo Gabriele o chi per esso.
Ci può stare parlare di diversità nella possibilità di avere rapporti occasionali e suscitare interesse nel sesso opposto, con tutto quello che ne deriva anche come impatto emotivo.
Si può, si deve, parlare di come i siti di incontro (e i social) portino a modi di relazionarsi da mercato della carne, rafforzando esponenzialmente alcune dinamiche di (pre)selezione ad un punto da essere fabbriche di frustrazione. Di come questi stiano diventando pervasivi nella vita comune e abbiano cambiato le modalità di relazionarsi.
Si può, si deve, però anche riflettere sul fatto che i 3/4 (volo basso) dell'utenza dei siti d'incontro sono uomini, a mantenerli in piedi sono loro.
Se si avverte una situazione come ingiusta, se le donne sono mostri mitologici pronti a massacrare chiunque non sia l'Ercole di turno, perchè allora ci si sottopone a tutto questo ?
In fondo, a creare questa situazione di disparità tra i sessi non è che sia tanto quello femminile sui SI, quanto quello maschile col suo stesso operato.
Ci son altri luoghi e contesti dove poter conoscere persone, anche per sesso, che permettono di risultare interessanti per altri aspetti oltre a quello fisico.
Se uno ritiene che la logica dei siti d'incontro sia tutta basata sull'estetica e si sente sconfitto in tal ambito, perchè farsi del male perseverando nel sottoporcisi ed alimentarla ?
Sforzo per sforzo, meglio guardare altrove e impegnarsi nell'espandere la propria rete sociale mediante attività varie in contesti che permettano ad altri lati di sè d'emergere - o dove quantomeno non devi competere con 50 persone in una volta.