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Vecchio 15-03-2015, 18:42   #1
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Per evitare OT in altri luoghi, eccoci qua zitelle e zitelloni amanti del genere.
Parliamone insomma...

Vecchio 15-03-2015, 19:05   #2
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Pubblico un pezzo che mi ero trascritta quando lessi un breve libricino di Dora Lessing che parla dei gatti che ha avuto nella sua vita.

Quote:
Originariamente inviata da Gatti molto speciali, pag. 107-108
I gatti possono starsene per ore intere ad osservare altre creature, le cose che avvengono attorno a loro, o lo svolgersi di attività che a loro non sono note. Un letto che viene aggiustato, un pavimento che viene spazzato, una valigia che viene fatta o disfatta, il cucire, il lavorare a maglia - qualunque cosa si faccia, essi la osservano. Ma che cos'è che vedono? Un paio di settimane fa la gatta nera e due dei suoi gattini si sono seduti al centro del pavimento a vedere me che tagliavo della stoffa. Guardavano le forbici che si agitavano, il modo in cui si muovevano le mie mani, il modo in cui la stoffa veniva disposta in mucchietti diversi. Sono rimasti là, totalmente rapiti, per tutta la mattina. Ma non credo che i gatti vedano quel che noi pensiamo. Che cosa vede, ad esempio, la gatta grigia quando rimane immobile ad osservare, per mezz'ora alla volta, i granellali di polvere che si muovono in sospensione in un raggio di sole? O quando guarda le foglie che tremano sull'albero fuori dalla finestra? O quando alza gli occhi verso la luna che si affaccia sopra i comignoli?
La gatta nera, meticolosa educatrice dei suoi gattini, non perde mai un'occasione per una lezione o un insegnamento morale. Perché mai trascorrerebbe, altrimenti, un'intera mattina, un micio per parte, a guardarlo scintillio del metallo che entra nella stoffa scura, perché mai annusa le forbici, annusa il tessuto, poi fa un giro attorno al teatro delle operazioni e infine comunica qualche osservazione ai suoi gattini, cosicché essi eseguono gli stessi gesti - inframezzati, perché sono dei cuccioli - da ogni sorta di scherzi e di giochi? Ma i gattini annusano le forbici, annusano la stoffa, e fanno quello che la loro madre ha appena fatto. Poi si siedono e guardano. Non c'è dubbio che la gatta sta imparando qualcosa e al tempo stesso la sta insegnando anche a loro.
Ringraziamenti da
zoe666 (15-03-2015)
Vecchio 15-03-2015, 19:18   #3
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Io invece sono stato un lettore precoce di Conrad:p

Un passo di Heart of Darkness,testo densissimo di significati

Che bizzarra cosa la vita – questo misterioso congegnarsi di implacabile logica in vista di uno scopo tanto futile. Il piú che se ne possa sperare è una certa qual conoscenza di se stessi – che giunge troppo tardi – e una messe di inestinguibili rimpianti. Ho lottato con la morte. È la contesa meno eccitante che immaginar si possa. Ha luogo in un grigiore impalpabile dove non s'ha più nulla sotto i piedi, nulla tutt'attorno; senza spettatori, senza clamori, senza glorie; senza un gran desiderio di vincere e senza gran paura della sconfitta, in un'atmosfera malaticcia di scetticismo tepido, senza una gran fede nel proprio diritto, e ancor meno in quello dell'avversario. Se questa è la forma suprema della conoscenza, allora la vita è un enigma ancor piú oscuro di quanto non vogliano credere certuni. (Marlow: cap. III )



...e poi Lord Jim,per il moltiplicarsi delle focalizzazioni e di conseguenza i numerosissimi punti di vista che si intrecciano
Ringraziamenti da
clizia (15-03-2015)
Vecchio 15-03-2015, 19:25   #4
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Sì, hai ragione, decisamente ragione.....siamo andati veramente off topic dall'altra parte, visto l'argomento di partenza!

Comunque la domenica sera su la effe, alle 21,00 stanno facendo tutta una serie di sceneggiati bbc proprio tratti dalla letteratura inglese del XIX secolo. Stasera trasmetteranno la terza puntata di "Ragione e sentimento" sempre della zia Jane, a seguito di "Emma", finito qualche settimana fa. Insomma, questi sceneggiati non sono da perdere per gli amanti del genere!

A dirla tutta tra la Austen e le Bronte la mia predilizione va a quest'ultime. Sarà che trovo nei loro romanzi un'atmosfera gotica e un po' dark che da sempre mi affascina, senza dimenticare a quanto la vita delle tre sorelle scrittrici abbia influenzato la loro produzione letteraria; pensiamo solo al fatto che vivevano recluse in casa, di fronte al cimitero annesso alla chiesa in cui il loro padre, pastore protestante, esercitava le sue funzioni; vivevano isolatissime nella brughiera ventosa delle Yorkshire e a stare dalla biografia della Gaskell su di loro, erano di indole introversa e lunare, oltre ad aver ricevuto un'educazione rigida e spartana, non incline alle smancerie o ai sentimentalismi.
I loro libri sono difatti impregnati di atmosfere gotiche, soprattutto "Cime tempestose", così cupo e ancestrale nel suo mettere in scena la rappresentazione di una passione devastante, debordante, quasi violenta, ben diversa dagli amori della Austen, sempre molto ancorati a una visione realistica e concreta della vita, sempre ricondotti nell'alveo della società.
Ciò che viene messo in scena da Emily - attraverso la rappresentazione dell'amore tra Heatcliff e Catherine - è decisamente sopra le righe: un amore cupo, torbido, non scevro da sentimenti ambigui come vendetta o gelosia...insomma, per gli animi più delicati tutto ciò può apparire quasi disturbante perché nulla appare soffuso della retorica dei buoni sentimenti, ma a me piace proprio per questo. All'epoca il suo romanzo destò scalpore appunto per la violenza che questo romanzo sottendeva, per una sorta di "eccesso" nascosto nelle pieghe dell'animo di una donna che non aveva mai conosciuto veramente l'amore passionale, visto la vita "fobica" ( concedetemelo! ) che conduceva...

Comunque amo anche molto Dickens, anche se le sue storie sono eclettiche e molto varie; si concentrano meno sulla dimensione amorosa/sentimentale e affrontano diversi temi. Al centro della sua scrittura c'è sempre però la rappresentazione impietosa della società del tempo e lo amo proprio per questo, oltre che per la sua capacità di creare storie con intrecci romanzeschi molto suggestivi, dal sapore a tratti fiabesco, condite da una dose di humor e ironia a rendere le sue narrazioni ancor più piacevoli.

Vorrei invece approfondire la Eliot.....se vi va, si potebbe anche leggere qualcosa assieme, che ne dite? Una specie di gruppo di lettura, per intenderci!
Vecchio 15-03-2015, 19:42   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio

Vorrei invece approfondire la Eliot.....se vi va, si potebbe anche leggere qualcosa assieme, che ne dite? Una specie di gruppo di lettura, per intenderci!
A me piacerebbe questa idea di leggere qualcosa insieme.
Se non altro sapere di leggerlo e condividerlo con altri mi spronerebbe a portare a termine quel che inizio.
Ma si può partecipare anche se non si garantisce di commentare o discutere della lettura una volta terminata?
Vecchio 15-03-2015, 19:56   #6
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Quote:
Originariamente inviata da berserk Visualizza il messaggio
Io invece sono stato un lettore precoce di Conrad:p
Il mio primo libro di Conrad l'ho letto attorno ai 14-15 anni. I suoi libri sono molto interessanti, anche se trovo la sua scrittura un po' faticosa e il tema "marino" non mi attrae molto di primo acchito. Però vorrei approfondire questo autore e da tanto vorrei leggere "La linea d'ombra", visto che affronta il tema dell'impercettibile passaggio tra giovinezza ed età adulta e che mi riguarda molto da vicino. Anche "Cuore ti tenebra" deve essere molto intrigante ed "esistenziale". Di suo per ora ho letto "Il compagno segreto" e "Tifone".

Quote:
Originariamente inviata da SUBurbe Visualizza il messaggio
A me piacerebbe questa idea di leggere qualcosa insieme.
Se non altro sapere di leggerlo e condividerlo con altri mi spronerebbe a portare a termine quel che inizio.
Ma si può partecipare anche se non si garantisce di commentare o discutere della lettura una volta terminata?
Non so, io l'ho proposta perchè mi capita di fare gruppi di lettura su altri siti, poi non so come verrà recepita la mia proposta qua sopra.
Di solito sono abituata a dividere il libro in tappe e a commentare alla fine di ogni tappa quanto letto, così come sto facendo ora a proposito di "Anna Karenina" (che è meraviglioso e consiglio a tutti! )
Vecchio 16-03-2015, 05:41   #7
Banned
 

@ _Diana_ hai avuto un'ottima idea ad aprire questa discussione.

Per chi volesse sapere qualcosa di più sulla vita di Charlotte Bronte la biografia scritta da E. Gaskell si legge volentieri. Interessante per chi frequenta questo forum la reazione di Emily al trasferimento all'estero, sembra inoltre che avessero un legame molto forte con gli animali domestici.. Un episodio riportato in "Shirley" (di C. Bronte) inerente l'incontro con una cagnolina maltrattata, pare sia effettivamente accaduto ad Emily Bronte.


@clizia Anna Karenina mi è piaciuto molto, ho letto "I cosacchi" e "Guerra e pace", il secondo è quello che più ho apprezzato per capacità descrittiva. Prima o poi riprenderò con Tolstoj. Sono molto umorale nella lettura.


Io vorrei iniziare a leggere qualcosa di letteratura asiatica ma sono totalmente ignorante in materia, qualche consiglio mi è stato già dato sul forum ma se qualcuno aprisse una discussione in merito la seguirei con molto interesse, se già ne esistesse una prego indirizzarmi...

Ultima modifica di rosadiserra; 16-03-2015 a 12:10. Motivo: un'... vergogna...
Vecchio 16-03-2015, 11:54   #8
Esperto
L'avatar di zoe666
 

io ho anche studiato letteratura inglese al liceo, ma la mia prof era fissata con dickens e wilde e la woolf e joyce, e ricordo che molti autori li trattammo velocemente perchè non le piacevano
Devo leggermi cime tempestose, è una vita che me lo dico.
Vecchio 16-03-2015, 12:01   #9
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Piccolo OT

Per Rosa: ti consiglio come scrittore giapponese Kobo Abe,in particolare i due romanzi:

La donna di sabbia (Suna no onna)

La mappa bruciata (Moetsukita chizu)

Li ho letti prima dei film a cui ero interessato e non posso che confermarne la bontà


Poi ovviamente per le zitellone,il classico


Io sono un gatto di Natsume Soseki
Ringraziamenti da
rosadiserra (16-03-2015)
Vecchio 16-03-2015, 14:10   #10
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Della Woolf consiglierei Le onde. Difficile ma sublime.
Vecchio 16-03-2015, 18:51   #11
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
I romanzi delle sorelle Bronte sono in lista desideri da quasi un decennio, ora mi sa che le proverò, spero sia la volta buona. Sembrano molto selvagge da come le descrivi tu, Clizia, mi ispira molto!

Di Dickens ho letto poco e non è scattata la scintilla... :P

Non ho mai partecipato ad un gdl, potrebbe essere stimolante come dice Suburbe, per me quindi si può provare iniziando con George Eliot che non conosco.
Buona lettura! Concordo, merita di essere letto; ricordo però la difficoltà avuta nel momento in cui Levin inizia a fare quei monologhi filosofici e religiosi più impegnativi.
Avevo letto "La signora Dalloway" e poi "Gita al faro" che abbandonai, incapace di continuare la lettura (non so che problema ho con i suoi romanzi, è frustrante).
Ciao Diana, per me sono entrambi bellissimi sia "Cime tempestose" che "Jane Eyre". Il primo appunto è più impetuoso e attraversato da stati d'animo distruttivi (non è insomma un romanzo di buoni sentimenti), ma a me è piaciuto proprio perchè sonda le zone più oscure dell'essere umano; poi mi ha colpito l'ancestrale legame tra una natura isolata (le lande dello Yorkshire) e scossa dal vento impetuoso e i sentimenti dei personaggi, che sembrano appunto trovare la loro concretizzazione nella realtà circostante.
Se vuoi leggere un romanzo dove amore & morte sono indissolubilmente legati, te lo consiglio. Per me possiede "un che di catartico", perché aiuta a tirare fuori tutti i fantasmi che ci agitano dentro...

"Jane Eyre" è molto più contenuto e non potrei definirlo "selvaggio" come il romanzo di Emily, però anch'esso è attraversato da spunti gotici, ma le atmosfere "dark" sono ridimensionate da una storia che trova il suo perno nella rappresentazione di un'eroina - Jane - che (a differenza di Catherine di "Cime tempestose") incarna gli ideali di integrità morale, di virtù e coerenza, intendendo con tutto ciò non la rappresentazione bigotta o svenevole di un modello femminile stucchevole e passivo, anzi, tutt'altro. Jane è colei che acquisisce la sua indipendenza (proto-femminismo?) solo con le sue forze pur essendo orfana; è colei che sa trovare solo in se stessa, nella sua forza interiore e nella sua perseveranza la forza di andare avanti, senza cedere ai richiami vacui della mondanità, senza lasciarsi corrompere da facili strategie per arrivare al fine sperato. E' un personaggio molto bello, quasi fosse un personaggio guida, un modello femminile presentato come riferimento a tutte le fanciulle in crescita. Non a caso è considerato un romanzo di formazione!

Con Dickens direi di riprovarci, i suoi romanzi sono molto vari, interessanti, intriganti e affrontano tantissime tematiche: dall'industrializzazione, all'educazione dei fanciulli, all'impossibilità di cambiare il proprio destino sociale, all'amore familiare, la vendetta ecc. Leggi "David Copperfield", sarà amore a prima vista!

Tolstoj col suo "Anna Karenina" non lo sto trovando affatto pesante; sarà che dopo aver letto Victor Hugo nulla mi sembra più pesante ormai!!!

Quote:
Originariamente inviata da rosadiserra Visualizza il messaggio
@ _Diana_ hai avuto un'ottima idea ad aprire questa discussione.

Per chi volesse sapere qualcosa di più sulla vita di Charlotte Bronte la biografia scritta da E. Gaskell si legge volentieri. Interessante per chi frequenta questo forum la reazione di Emily al trasferimento all'estero, sembra inoltre che avessero un legame molto forte con gli animali domestici.. Un episodio riportato in "Shirley" (di C. Bronte) inerente l'incontro con una cagnolina maltrattata, pare sia effettivamente accaduto ad Emily Bronte.


@clizia Anna Karenina mi è piaciuto molto, ho letto "I cosacchi" e "Guerra e pace", il secondo è quello che più ho apprezzato per capacità descrittiva. Prima o poi riprenderò con Tolstoj. Sono molto umorale nella lettura.


Io vorrei iniziare a leggere qualcosa di letteratura asiatica ma sono totalmente ignorante in materia, qualche consiglio mi è stato già dato sul forum ma se qualcuno aprisse una discussione in merito la seguirei con molto interesse, se già ne esistesse una prego indirizzarmi...
La biografia della Gaskell (introvabile) fortunatamente ce l'ho anche io, ma ancora non l'ho letta. Mi attira moltissimo, penso che possa dissolvere un po' della nebbia che avvolge queste tre misteriose e talentuose (ninché inquietanti) sorelle.

Di Tolstoj ci sono tantissimi racconti interessanti, come "La sonata a Kreutzer", "La morte di Ivan Ilic" ecc. Li vorrei leggere a breve, finito il tomazzo che sto leggendo ora.

Visto che ci piace l'OT per quanto riguarda la letteratura asiatica perché non iniziare da due giapponesi classici come Mishima e Kawabata? Ora va tanto per la maggiore Murakami, forse è più accessibile, ma di suo non ho ancora letto nulla, anche se ho comperato all'usato "Norvegian wood"!

Quote:
Originariamente inviata da zoe666 Visualizza il messaggio
io ho anche studiato letteratura inglese al liceo, ma la mia prof era fissata con dickens e wilde e la woolf e joyce, e ricordo che molti autori li trattammo velocemente perchè non le piacevano
Devo leggermi cime tempestose, è una vita che me lo dico.
Tu apprezzeresti molto sia "Cime..." che "Jane..." perchè entrambi i testi risuonano di echi gotichi!
Ringraziamenti da
cancellato15851 (16-03-2015), zoe666 (16-03-2015), _Diana_ (17-03-2015)
Vecchio 16-03-2015, 19:00   #12
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Quote:
Originariamente inviata da clizia Visualizza il messaggio

Visto che ci piace l'OT per quanto riguarda la letteratura asiatica perché non iniziare da due giapponesi classici come Mishima e Kawabata? Ora va tanto per la maggiore Murakami, forse è più accessibile, ma di suo non ho ancora letto nulla, anche se ho comperato all'usato "Norvegian wood"!
murakami a me piace molto. Per ora ho letto norvegian wood e il sogno della pecora, però ho intenzione di leggermi tutto ciò che ha scritto. Parla di personaggi di solito introversi e solitari ( come ogni giapponese che si rispetti ) e ( a parte norvegian wood ) ha spesso momenti surreali e onirici. Dell'ultimo suo libro diviso in più volumi ne ho sentito parlare benissimo, come anche di dance! dance! [/QUOTE]

Quote:
Tu apprezzeresti molto sia "Cime..." che "Jane..." perchè entrambi i testi risuonano di echi gotichi!
e ora mi sono incuriosita, mi sa che lo inserisco dopo il libro che mi hai dato e metto da parte tutti gli ultimi di king ( che recupererò prima o poi ho troppa roba da leggere arghhhh! )
Vecchio 16-03-2015, 19:26   #13
Esperto
L'avatar di berserk
 

Per Kawabata consideratemi dei vostri
Vecchio 17-03-2015, 05:46   #14
Banned
 

@_Diana_ Anne e Charlotte non sono "selvagge", non come Emily in "Cime tempestose", i personaggi femminili di Charlotte ed Anne sono molto forti nella loro pacatezza, indipendenti, in primis psicologicamente, @clizia li ha definiti con molta chiarezza, secondo me ti piaceranno... Il rapporto con la natura come rifugio rigenerante da una società gretta descritto da Anne e Charlotte, differente dalla natura "umorale" di "Cime tempestose" mi si adatta molto e non solo a me credo..
Lascia "Villette" (Charlotte Bronte)
per ultimo, è diverso dagli altri ...
Il mio romanzo preferito di zia Jane è "Mansfield park".

"Agnes Grey" (Anne Bronte) è facilmente reperibile altrimenti "Il segreto della signora in nero" se riesci a trovarlo, io l'ho letto in inglese, "The tenant of Wildfell Hall". Anne ha scritto relativamente poco.

"Jane Eyre" o "Shirley" per cominciare con Charlotte Bronte.

Puoi trovare anche delle raccolte di racconti di tutte e tre le sorelle Bronte.

Ti consiglio anche di dare un'occhiata a "Mary Barton" di E. Gaskell se questi primi romanzi ti piacessero ed esaurissi le opere delle sorelle Bronte facilmente reperibili.

@clizia la biografia io l'ho presa in prestito in biblioteca, vado ancora cercando "Ruth", è molto "particolare" per essere un romanzo ottocentesco... Infatti fu aspramente criticato... Scandaloso per l'epoca e per la figlia e la moglie di un pastore!!
Ho preso nota degli autori che mi hai segnalato grazie
Hugo.. "l'uomo che ride"... Il romanzo migliore che abbia letto negli ultimi anni... Certo una bella legnata...
Dickens.. Il mio preferito è "il nostro comune amico", mi sono giocata "Grandi speranze"... Tutta colpa del mio interesse nato da bambina per i film sonori in bianco e nero...

Grazie anche a @zoe666 e @berserk... Scritto tutto!!

Ultima modifica di rosadiserra; 17-03-2015 a 06:14.
Ringraziamenti da
_Diana_ (17-03-2015)
Vecchio 17-03-2015, 12:25   #15
Esperto
L'avatar di Labocania
 

Una discussione su Thomas Eliot sarebbe quantomai interessante e, si spera, fertile. .

Quote:
Vorrei invece approfondire la Eliot
Ah, si parlava di George Eliot.

Devo dare merito ai britannici di avermi consentito di avvicinarmi alla letteratura sin dall'infanzia grazie all'attrazione che esercitavano su di me i generi nei quali eccellono: romanzo giallo, orrorifico, umoristico e avventuroso.

Jerome, Doyle, Stevenson, Dickens costituivano buona parte del mio orizzonte letterario dei mie anni verdi .

Ultima modifica di Labocania; 17-03-2015 a 16:05. Motivo: Eliot sbagliato.
Vecchio 19-03-2015, 06:29   #16
Esperto
 

Mi sorprende che nel topic non siano stati citati almeno un paio di capisaldi, uno dei quali è il Bardo, di cui ho recentemente finito di leggere due famosissimi capolavori:

Guildenstern
My honoured lord!

Rosencrantz
My most dear lord!

Hamlet
My excellent good friends! How dost thou,
Guildenstern? Ah, Rosencrantz! Good lads, how do ye both?

Rosencrantz
As the indifferent children of the earth.

Guildenstern
Happy, in that we are not over-happy;
On fortune's cap we are not the very button.

Hamlet
Nor the soles of her shoe?

Rosencrantz
Neither, my lord.

Hamlet
Then you live about her waist, or in the middle of
her favours?

Guildenstern
'Faith, her privates we.

Hamlet
In the secret parts of fortune? O, most true; she
is a strumpet. What's the news?

Rosencrantz
None, my lord, but that the world's grown honest.

Hamlet
Then is doomsday near: but your news is not true.
Let me question more in particular: what have you,
my good friends, deserved at the hands of fortune,
that she sends you to prison hither?

Guildenstern
Prison, my lord!

Hamlet
Denmark's a prison.

Rosencrantz
Then is the world one.

Hamlet
A goodly one; in which there are many confines,
wards and dungeons, Denmark being one o' the worst
.

Rosencrantz
We think not so, my lord.

Hamlet
Why, then, 'tis none to you; for there is nothing
either good or bad, but thinking makes it so: to me
it is a prison.

Rosencrantz
Why then, your ambition makes it one; 'tis too
narrow for your mind.

Hamlet
O God, I could be bounded in a nut shell and count
myself a king of infinite space, were it not that I
have bad dreams.


Guildenstern
Which dreams indeed are ambition, for the very
substance of the ambitious is merely the shadow of a dream.

Hamlet
A dream itself is but a shadow.

Rosencrantz
Truly, and I hold ambition of so airy and light a
quality that it is but a shadow's shadow.

Hamlet
Then are our beggars bodies, and our monarchs and
outstretched heroes the beggars' shadows


(Amleto, Atto II, scena 2)

Notare come R.&G. diano prova già nel loro primo colloquio con Amleto del loro conformismo e della loro acquiescenza al potere, mentre liquidano come "ombre" e "vanità" (oggi si direbbe "seghe mentali") i "sogni" di Amleto.

Qui invece abbiamo un ottimo esempio di discussione sugli stereotipi di genere

MACBETH
We will proceed no further in this business:
He hath honour'd me of late; and I have bought
Golden opinions from all sorts of people,
Which would be worn now in their newest gloss,
Not cast aside so soon.

LADY MACBETH
Was the hope drunk
Wherein you dress'd yourself? hath it slept since?
And wakes it now, to look so green and pale
At what it did so freely? From this time
Such I account thy love
. Art thou afeard
To be the same in thine own act and valour
As thou art in desire? Wouldst thou have that
Which thou esteem'st the ornament of life,
And live a coward in thine own esteem,
Letting 'I dare not' wait upon 'I would,'
Like the poor cat i' the adage?

MACBETH
Prithee, peace:
I dare do all that may become a man;
Who dares do more is none
.

LADY MACBETH
What beast was't, then,
That made you break this enterprise to me?
When you durst do it, then you were a man;
And, to be more than what you were, you would
Be so much more the man. Nor time nor place
Did then adhere, and yet you would make both:
They have made themselves, and that their fitness now
Does unmake you. I have given suck, and know
How tender 'tis to love the babe that milks me:
I would, while it was smiling in my face,
Have pluck'd my nipple from his boneless gums,
And dash'd the brains out, had I so sworn as you
Have done to this
.


(Macbeth, Atto I, Scena 7)
Vecchio 22-03-2015, 20:36   #17
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Lui era stato dato per scontato.
Mai dare per scontato il genio

Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Di Shakespeare mi sono piaciute molto soprattutto "Il mercante di Venezia" e "Sogno di una notte di mezza estate", le altre tragedie e commedie mi hanno ricordato troppo ( ._. ) i tempi della scuola, salverei solo "Amleto" e "La bisbetica domata" ecco, ma non "Macbeth", "Antonio e Cleopatra" e "La dodicesima notte".
A scuola ho avuto modo di imbattermi solo in Amleto, e invece credo che almeno Macbeth sarebbe stato imprescindibile. Il mercante di Venezia credo sarà la prossima shakespearata che affronterò.

Alla prossima farò il nome del secondo imprescindibile che non è stato ancora nominato in questo thread

Ultima modifica di Winston_Smith; 22-03-2015 a 20:43.
Vecchio 22-03-2015, 20:48   #18
Banned
 

Dull sublunary lovers love
(Whose soul is sense) cannot admit
Absence, because it doth remove
Those things which elemented it.

But we by a love, so much refin’d,
That our selves know not what it is,
Inter-assured of the mind,
Care less, eyes, lips, and hands to miss.

Our two souls therefore, which are one,
Though I must go, endure not yet
A breach, but an expansion,
Like gold to airy thinness beat.

J.Donne
Ringraziamenti da
Odradek (22-03-2015)
Vecchio 22-03-2015, 20:52   #19
Esperto
L'avatar di clizia
 

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio

Alla prossima farò il nome del secondo imprescindibile che non è stato ancora nominato in questo thread
Il fatto è che la discussione è nata come spin-off relativo alla letteratura inglese dell'800 e principalmente di epoca vittoriana...

@Diana: su "La dodicesima notte" dovrai ricrederti vedendo quella intepretata dall'eccellente e navigato (artisticamente parlando) Mario Scaccia, un attore di teatro bravissimo, un vero maestro, che però ci ha lasciato già da qualche anno, essendo molto anziano. Non so se è possibile reperire la commedia dove è lui a interpretare uno scatenato e simpaticissimo Malvolio.
Lo vidi nel 2000 e mi è tuttora rimasta nel cuore: divertensissima e scoppiettante!

Ecco qui: posto un omaggio a questo grande attore romano:

Vecchio 22-03-2015, 20:58   #20
Banned
 

Ho apprezzato molto Cime Tempestose e Jane Eyre, insomma le sorelle Bronte la Austen invece mi dava voglia di dormire .
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