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24-01-2023, 14:21
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#1
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Principiante
Qui dal: Apr 2022
Messaggi: 26
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Molto spesso viene proposta come terapia alla fobia sociale, l'esposizione graduale e progressiva alle situazioni sociali temute. Io stesso ho provato questa tipologia di trattamento ma ha sempre sortito l'effetto contrario: più mi esponevo alle situazioni temute più la mia ansia cresceva. Giusto per fare un esempio: anni fa lo psicologo a cui mi ero rivolto mi consigliò di iscrivermi ad un corso di nuoto, dopo un grosso sforzo iniziale riuscii finalmente ad iscrivermi. Devo ammettere che inizialmente ero anche contento ma poi con il passare del tempo è diventato sempre più difficile ritrovarmi in quella situazione sociale, in me si è creato un vero e proprio stress psicologico, come una sorta di pressione, fino a quando al momento di rinnovare l'abbonamento me ne sono andato. Una cosa simile è successa anche con la patente: appena presa andavo ovunque: non avevo problemi a buttarmi in mezzo al traffico, autostrade o strade sconosciute. Poi con il passare del tempo ho iniziato a temere sempre di più questa situazione ad oggi prima di mettermi alla guida devo conoscere bene il percorso, allungo inutilmente il percorso per evitare incroci o strade che non mi piacciono e limito le uscite al minimo indispensabile, e mi si è creata un ansia anticipatoria pazzesca. In pratica in tutte le cose che faccio ho individuato il seguente pattern: esposizione a una situazione X - > accumulo di micro traumi - > timore di espormi di nuovo alla situazione X - > evitamento - > riprovo ad espormi gradualmente alla situazione X - > riconfermo i miei timori ad espormi ad X - > evitamento e così via. In pratica si crea un cortocircuito da cui non se ne esce. Quindi mi domando, ma siamo sicuri che l'esplosione graduale alle situazioni temute sia una terapia efficace?
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24-01-2023, 14:31
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#2
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Principiante
Qui dal: Jun 2015
Messaggi: 72
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No non siamo sicuri e anzi penso sia proprio una gran cazzata applicare una soluzione generale a chiunque.
E sono d'accordo con te, ho sempre provato anch’io un cortocircuito, e poi dopo cento volte che sono stato male mi sono tolto dal gioco, isolamento.
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24-01-2023, 15:38
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Ubicazione: Babilonia
Messaggi: 854
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Anni fa con una psicologa da cui andavo avevo concordato che: sarei andato in un piccolo negozio di abbigliamento, di quelli nei quali hai il commesso appiccicato e tutta l'attenzione addosso, avrei provato uno o due capi e me ne sarei andato senza comprare niente.
Credo di averlo fatto una volta sola.
Cosa ci ho guadagnato? Che compro solo nei grandi magazzini.
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24-01-2023, 15:49
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 9,565
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Non c'è un canovaccio uguale e un abitudine al veleno,all esposizione meno la si fa non passa mai,esposizione graduale
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24-01-2023, 16:17
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#5
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Intermedio
Qui dal: May 2022
Ubicazione: Porto Alegre
Messaggi: 243
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L'esposizione non funziona per tutti. E' altresì vero che più si evita più questo pattern comportamentale si solidifica, ma generalmente ce ne si rende conto quanto ormai è troppo tardi. Pensando alla mia situazione credo che alla base ci siano dei pensieri, che gli psicologi chiamano ''distorsioni cognitive'' mentre io chiamo ''realtà'' che ovviamente non si annullano semplicemente affrontando le situazioni. Se io penso di essere inferiore a tutti e che gli altri mi rifiuteranno perché valgo poco potrò anche sforzarmi di uscire con qualcuno, ma il mio modo di pensare mi porterà sempre a stare male ed ''evitare'' anche solo chiudendomi in me stesso o sabotando il rapporto. Per questo, per lo meno con me, le psicoterapie troppo pratiche basate sui compiti da fare a casa non hanno funzionato. Mi sentivo trattato come un robot che deve continuare ad eseguire la stessa azione finché non diventa abituale fregandosene bellamente della mia complessità psicologica.
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24-01-2023, 17:58
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 9,381
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Funziona se lo fai per tanto tempo e non solo una volta, ad esempio io non riuscivo a mangiare da sola in un locale, ora lo faccio praticamente ogni mattina (al bar) e per me è diventata la cosa più naturale del mondo. Ma comunque è una cosa semplice, per cose più complesse (tipo essere al centro dell'attenzione ad un evento sociale, parlare davanti a tante persone) non so se funzionerebbe, credo che avrei comunque l'ansia ogni volta, penso che alcune cose per alcune persone siano semplicemente troppo ansiogene per potercisi abituare.
C'è un attore, Evan Peters (quello di Dahmer), che in un intervista ha ammesso di avere paura di parlare in pubblico davanti a tante persone (l'intervistatrice era stupita, gli ha detto "ma sei un attore!!") e che anche dopo anni non riesce ad abituarsi (infatti se la stava facendo sotto ai Golden Globes sembrava gli fosse morto qualcuno mentre saliva sul palco  ). Però non so...magari se tenessi lezioni universitarie ogni giorno diventerebbe una cosa normale anche per me, dovrebbe essere una cosa quotidiana insomma, non una volta l'anno.
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Ultima modifica di Artemis_90; 24-01-2023 a 18:12.
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24-01-2023, 18:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 3,786
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Ho provato. Sono stato malissimo, non mi è servito assolutamente a stare meglio. Anzi, un disagio veramente pesante, da star male. Secondo me è un consiglio sbagliato. Soprattutto quelli che ti dicono di esporti in situazioni sociali con altre persone.
Bisogna capire che chi sta in quelle situazioni in modo naturale non sta male, e ci sa stare per esperienza, capacità sociali ottime e non hanno alcun problema in quelle situazioni.
Una persona problematica gettata in pasto a situazioni simili, se la mangiano, nel senso la persona che sta male viene messa fortemente a disagio, perché per loro è tutto naturale, per chi sta male no.
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Ultima modifica di Maximilian74; 25-01-2023 a 08:04.
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24-01-2023, 18:54
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#8
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Intermedio
Qui dal: May 2022
Messaggi: 185
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Mai provata, dubito che mi sarebbe utile. E se avessi voglia di sentirmi dire "se stai male inizia ad andare a lavorare e vedrai che prima o poi ti passa" mi basterebbe parlare con i miei genitori.
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24-01-2023, 19:01
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 9,201
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Quote:
Originariamente inviata da jak
In pratica si crea un cortocircuito da cui non se ne esce. Quindi mi domando, ma siamo sicuri che l'esplosione graduale alle situazioni temute sia una terapia efficace?
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Forse no, ma se le altre sono ancora meno efficaci, quella dell'esposizione controllata diventa automaticamente quella più efficace
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24-01-2023, 19:36
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#10
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Principiante
Qui dal: Apr 2022
Messaggi: 26
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Grazie a chi ha risposto fino ad ora. Vedo che non sono l'unico ad aver provato l'inefficacia di questo tipo di approccio. Razionalmente sono conscio che le mie ansie sono esagerate, irrazionali e, a volte, assurde. Sia prima che durante che dopo la situazione temuta. È come se fosse una parte di me di cui non ho alcun controllo, posso continuare a ripetermi all'infinito che queste mie paranoie sono assurde, posso continuare a espormi ma il mio cervello continua a farmi provare ansia. Penso sia per questo che non funzioni, questa terapia mira a renderti consapevole dell'irrazionalita dell'ansia, ma questo lo so già
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25-01-2023, 16:19
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#11
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Esperto
Qui dal: May 2021
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 605
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L'idea alla base dell'esposizione progressiva è sensata, è un tassello, ma comunque importante. Dipende anche quali sono le situazioni che ti creano ansia, tipo, l'esempio della guida che hai fatto, in cui hai paura che ti succeda qualcosa mentre guidi, forse non ha molto a che vedere con l'ansia sociale. Comunque sia, esporsi è importante per vari motivi, il più banale è che è il tuo obiettivo alla fine è quello di vivere al meglio le situazioni sociali che ti mettono ansia, e se non ti esponi mai, rafforzi l'evitamento; dall'altro lato se una persona è molto ansiosa e non si espone mai, buttarsi può essere come una doccia fredda. Di qui l'idea di fare un passo alla volta e cercare di vivere situazioni sociali non troppo stressanti, ma che ti abituano a fare esperienza. Io personalmente l'ho applicato per migliorare le mie ansie sociali e ha funzionato (non "risolto" che quello è una chimera  ma ha aiutato molto).
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25-01-2023, 17:15
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#12
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Esperto
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 1,469
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Ho provato. Sono stato malissimo, non mi è servito assolutamente a stare meglio. Anzi, un disagio veramente pesante, da star male. Secondo me è un consiglio sbagliato. Soprattutto quelli che ti dicono di esporti in situazioni sociali con altre persone.
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
No non siamo sicuri e anzi penso sia proprio una gran cazzata applicare una soluzione generale a chiunque.
E sono d'accordo con te, ho sempre provato anch’io un cortocircuito, e poi dopo cento volte che sono stato male mi sono tolto dal gioco, isolamento.
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Condivido.
Anche io per molti anni oltre alla "normale" terapia farmacologica e psicologica sono stato sottoposto all'esposizione controllata ma è andata proprio come descritto già descritto
Non solo non è servita a nulla, ma ogni piccola esposizione in luoghi e situazioni totalmente inadatti alla mia condizione e/o in luoghi per i quali non nutrivo il minimo interesse o vedevo cose che era meglio non vedessi aumentava sempre di più il malessere (che era già tanto perché ero completamente isolato in casa) fino al punto in cui ho detto basta, non voglio neanche più provarci tutto ciò ha causato addirittura dei passi indietro.
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25-01-2023, 18:50
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 1,100
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L'esposizione graduale può essere molto efficace, ma non per tutti.
Mi è sempre stata indicata come soluzione di tutti i (miei) mali, ma con me non funziona.
Posso affrontare una cosa mai fatta prima relativamente senza problemi, se sono in un periodo o momento "buono", ma trovare grande difficoltà in qualcosa fatta altre cento volte se sono in un periodo no.
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25-01-2023, 19:39
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#14
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Principiante
Qui dal: Jun 2015
Messaggi: 72
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Io credo che non funzioni perché quando viene proposta come terapia viene sottinteso che te la debba cavare in solitudine.
Questo riesce a farlo chi ha risorse iniziali e parte con un primo importante incoraggiamento.
Alcuni hanno un problema fuori ma possono poi tornare a casa ad abbracciare qualcuno, non devono tornare al buio della propria camera.
Oppure si espongono in un contesto produttivo come seconda attività e non come unico spiraglio di luce.
Perché comunque questi ultimi come prima realtà hanno il lavoro quotidiano e i colleghi.
Proporre questa "esposizione" a chi non ha una vita è cattiveria, nemmeno immaginano il dolore.
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25-01-2023, 20:43
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 7,806
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Quote:
Originariamente inviata da jak
In pratica si crea un cortocircuito da cui non se ne esce. Quindi mi domando, ma siamo sicuri che l'esplosione graduale alle situazioni temute sia una terapia efficace?
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no, ma l'alternativa quale era? saresti una persona migliore senza quel corso di nuoto? ne dubito...
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25-01-2023, 22:29
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#16
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Principiante
Qui dal: Oct 2022
Messaggi: 61
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Non credo possa funzionare per tutti. Per quanto mi riguarda, certe volte ha aiutato, altre per niente (anzi, forse ha peggiorato la situazione).
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26-01-2023, 00:06
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#17
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 11,688
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L'esposizione, oltre ad essere graduale, secondo me necessita di un altro ingrediente: la ricompensa. Devi percepire convenienza.
Io, da insegnante, non riuscivo a migliorare, perché era una lotta quotidiana; così uno può solo che peggiorare. Per togliersi la tensione, uno deve arrivare a capire che non c'è motivo di sentire la tensione perché l'attività ti soddisfa.
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26-01-2023, 00:09
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 11,688
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Aggiungo una cosa. Per me è utile il venire continuamente criticati e umiliati per un certo motivo. Alla fine ti cambia e non hai più paura di risolvere quel problema. Ditemi se non sono stato chiaro.
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26-01-2023, 04:59
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#19
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Intermedio
Qui dal: Dec 2022
Ubicazione: Milano
Messaggi: 132
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Aggiungo una cosa. Per me è utile il venire continuamente criticati e umiliati per un certo motivo. Alla fine ti cambia e non hai più paura di risolvere quel problema. Ditemi se non sono stato chiaro.
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Hai perfettamente ragione! Bisogna avere lo stimolo forte per provare a risolvere il problema! Se ci riesci ti cambia la vita!
Tutti possono riuscirci a qualunque età! Meglio provarci da giovani, ma mai arrendersi!
A volte sembra troppo tardi, ma non è mai così! Ti sembra di aver perso tempo, ma accorgersene anche a 40 anni è sempre meglio che non accorgersene mai!
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26-01-2023, 07:00
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 5,783
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Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Aggiungo una cosa. Per me è utile il venire continuamente criticati e umiliati per un certo motivo. Alla fine ti cambia e non hai più paura di risolvere quel problema. Ditemi se non sono stato chiaro.
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Forse per te è così, per me no. Se mi criticano e umiliano io mi chiudo ancora di più in me stesso e fuggirò da quella situazione.
Detto questo, nessuno dovrebbe permettersi di umiliare gli altri. Poi questi lo fanno sempre con quelli più deboli di loro, voglio proprio vedere se si permettono di umiliare uno grande e grosso...
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