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jak 24-01-2023 15:21

L'esposizione come terapia
 
Molto spesso viene proposta come terapia alla fobia sociale, l'esposizione graduale e progressiva alle situazioni sociali temute. Io stesso ho provato questa tipologia di trattamento ma ha sempre sortito l'effetto contrario: più mi esponevo alle situazioni temute più la mia ansia cresceva. Giusto per fare un esempio: anni fa lo psicologo a cui mi ero rivolto mi consigliò di iscrivermi ad un corso di nuoto, dopo un grosso sforzo iniziale riuscii finalmente ad iscrivermi. Devo ammettere che inizialmente ero anche contento ma poi con il passare del tempo è diventato sempre più difficile ritrovarmi in quella situazione sociale, in me si è creato un vero e proprio stress psicologico, come una sorta di pressione, fino a quando al momento di rinnovare l'abbonamento me ne sono andato. Una cosa simile è successa anche con la patente: appena presa andavo ovunque: non avevo problemi a buttarmi in mezzo al traffico, autostrade o strade sconosciute. Poi con il passare del tempo ho iniziato a temere sempre di più questa situazione ad oggi prima di mettermi alla guida devo conoscere bene il percorso, allungo inutilmente il percorso per evitare incroci o strade che non mi piacciono e limito le uscite al minimo indispensabile, e mi si è creata un ansia anticipatoria pazzesca. In pratica in tutte le cose che faccio ho individuato il seguente pattern: esposizione a una situazione X - > accumulo di micro traumi - > timore di espormi di nuovo alla situazione X - > evitamento - > riprovo ad espormi gradualmente alla situazione X - > riconfermo i miei timori ad espormi ad X - > evitamento e così via. In pratica si crea un cortocircuito da cui non se ne esce. Quindi mi domando, ma siamo sicuri che l'esplosione graduale alle situazioni temute sia una terapia efficace?

Stan Kezza 24-01-2023 16:38

Anni fa con una psicologa da cui andavo avevo concordato che: sarei andato in un piccolo negozio di abbigliamento, di quelli nei quali hai il commesso appiccicato e tutta l'attenzione addosso, avrei provato uno o due capi e me ne sarei andato senza comprare niente.
Credo di averlo fatto una volta sola.
Cosa ci ho guadagnato? Che compro solo nei grandi magazzini.

vikingo 24-01-2023 16:49

Re: L'esposizione come terapia
 
Non c'è un canovaccio uguale e un abitudine al veleno,all esposizione meno la si fa non passa mai,esposizione graduale

Maximilian74 24-01-2023 19:37

Re: L'esposizione come terapia
 
Ho provato. Sono stato malissimo, non mi è servito assolutamente a stare meglio. Anzi, un disagio veramente pesante, da star male. Secondo me è un consiglio sbagliato. Soprattutto quelli che ti dicono di esporti in situazioni sociali con altre persone.
Bisogna capire che chi sta in quelle situazioni in modo naturale non sta male, e ci sa stare per esperienza, capacità sociali ottime e non hanno alcun problema in quelle situazioni.
Una persona problematica gettata in pasto a situazioni simili, se la mangiano, nel senso la persona che sta male viene messa fortemente a disagio, perché per loro è tutto naturale, per chi sta male no.

Chamomile 24-01-2023 19:54

Re: L'esposizione come terapia
 
Mai provata, dubito che mi sarebbe utile. E se avessi voglia di sentirmi dire "se stai male inizia ad andare a lavorare e vedrai che prima o poi ti passa" mi basterebbe parlare con i miei genitori.

pokorny 24-01-2023 20:01

Re: L'esposizione come terapia
 
Quote:

Originariamente inviata da jak (Messaggio 2803414)
In pratica si crea un cortocircuito da cui non se ne esce. Quindi mi domando, ma siamo sicuri che l'esplosione graduale alle situazioni temute sia una terapia efficace?

Forse no, ma se le altre sono ancora meno efficaci, quella dell'esposizione controllata diventa automaticamente quella più efficace :D

jak 24-01-2023 20:36

Re: L'esposizione come terapia
 
Grazie a chi ha risposto fino ad ora. Vedo che non sono l'unico ad aver provato l'inefficacia di questo tipo di approccio. Razionalmente sono conscio che le mie ansie sono esagerate, irrazionali e, a volte, assurde. Sia prima che durante che dopo la situazione temuta. È come se fosse una parte di me di cui non ho alcun controllo, posso continuare a ripetermi all'infinito che queste mie paranoie sono assurde, posso continuare a espormi ma il mio cervello continua a farmi provare ansia. Penso sia per questo che non funzioni, questa terapia mira a renderti consapevole dell'irrazionalita dell'ansia, ma questo lo so già :(

House 25-01-2023 17:19

Re: L'esposizione come terapia
 
L'idea alla base dell'esposizione progressiva è sensata, è un tassello, ma comunque importante. Dipende anche quali sono le situazioni che ti creano ansia, tipo, l'esempio della guida che hai fatto, in cui hai paura che ti succeda qualcosa mentre guidi, forse non ha molto a che vedere con l'ansia sociale. Comunque sia, esporsi è importante per vari motivi, il più banale è che è il tuo obiettivo alla fine è quello di vivere al meglio le situazioni sociali che ti mettono ansia, e se non ti esponi mai, rafforzi l'evitamento; dall'altro lato se una persona è molto ansiosa e non si espone mai, buttarsi può essere come una doccia fredda. Di qui l'idea di fare un passo alla volta e cercare di vivere situazioni sociali non troppo stressanti, ma che ti abituano a fare esperienza. Io personalmente l'ho applicato per migliorare le mie ansie sociali e ha funzionato (non "risolto" che quello è una chimera :mrgreen: ma ha aiutato molto).

cancellato21736 25-01-2023 18:15

Re: L'esposizione come terapia
 
Quote:

Originariamente inviata da Maximilian74 (Messaggio 2803515)
Ho provato. Sono stato malissimo, non mi è servito assolutamente a stare meglio. Anzi, un disagio veramente pesante, da star male. Secondo me è un consiglio sbagliato. Soprattutto quelli che ti dicono di esporti in situazioni sociali con altre persone.

Quote:

Originariamente inviata da FolleAnonimo (Messaggio 2803420)
No non siamo sicuri e anzi penso sia proprio una gran cazzata applicare una soluzione generale a chiunque.
E sono d'accordo con te, ho sempre provato anch’io un cortocircuito, e poi dopo cento volte che sono stato male mi sono tolto dal gioco, isolamento.

Condivido.
Anche io per molti anni oltre alla "normale" terapia farmacologica e psicologica sono stato sottoposto all'esposizione controllata ma è andata proprio come descritto già descritto
Non solo non è servita a nulla, ma ogni piccola esposizione in luoghi e situazioni totalmente inadatti alla mia condizione e/o in luoghi per i quali non nutrivo il minimo interesse o vedevo cose che era meglio non vedessi aumentava sempre di più il malessere (che era già tanto perché ero completamente isolato in casa) fino al punto in cui ho detto basta, non voglio neanche più provarci tutto ciò ha causato addirittura dei passi indietro.

camadorea 25-01-2023 19:50

Re: L'esposizione come terapia
 
L'esposizione graduale può essere molto efficace, ma non per tutti.
Mi è sempre stata indicata come soluzione di tutti i (miei) mali, ma con me non funziona.
Posso affrontare una cosa mai fatta prima relativamente senza problemi, se sono in un periodo o momento "buono", ma trovare grande difficoltà in qualcosa fatta altre cento volte se sono in un periodo no.

Varano 25-01-2023 21:43

Re: L'esposizione come terapia
 
Quote:

Originariamente inviata da jak (Messaggio 2803414)
In pratica si crea un cortocircuito da cui non se ne esce. Quindi mi domando, ma siamo sicuri che l'esplosione graduale alle situazioni temute sia una terapia efficace?

no, ma l'alternativa quale era? saresti una persona migliore senza quel corso di nuoto? ne dubito...

meno 25-01-2023 23:29

Re: L'esposizione come terapia
 
Non credo possa funzionare per tutti. Per quanto mi riguarda, certe volte ha aiutato, altre per niente (anzi, forse ha peggiorato la situazione).

Warlordmaniac 26-01-2023 01:06

Re: L'esposizione come terapia
 
L'esposizione, oltre ad essere graduale, secondo me necessita di un altro ingrediente: la ricompensa. Devi percepire convenienza.
Io, da insegnante, non riuscivo a migliorare, perché era una lotta quotidiana; così uno può solo che peggiorare. Per togliersi la tensione, uno deve arrivare a capire che non c'è motivo di sentire la tensione perché l'attività ti soddisfa.

Warlordmaniac 26-01-2023 01:09

Re: L'esposizione come terapia
 
Aggiungo una cosa. Per me è utile il venire continuamente criticati e umiliati per un certo motivo. Alla fine ti cambia e non hai più paura di risolvere quel problema. Ditemi se non sono stato chiaro.

grey80 26-01-2023 05:59

Re: L'esposizione come terapia
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2803832)
Aggiungo una cosa. Per me è utile il venire continuamente criticati e umiliati per un certo motivo. Alla fine ti cambia e non hai più paura di risolvere quel problema. Ditemi se non sono stato chiaro.

Hai perfettamente ragione! Bisogna avere lo stimolo forte per provare a risolvere il problema! Se ci riesci ti cambia la vita!

Tutti possono riuscirci a qualunque età! Meglio provarci da giovani, ma mai arrendersi!

A volte sembra troppo tardi, ma non è mai così! Ti sembra di aver perso tempo, ma accorgersene anche a 40 anni è sempre meglio che non accorgersene mai!

Crepuscolo 26-01-2023 08:00

Re: L'esposizione come terapia
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2803832)
Aggiungo una cosa. Per me è utile il venire continuamente criticati e umiliati per un certo motivo. Alla fine ti cambia e non hai più paura di risolvere quel problema. Ditemi se non sono stato chiaro.

Forse per te è così, per me no. Se mi criticano e umiliano io mi chiudo ancora di più in me stesso e fuggirò da quella situazione.
Detto questo, nessuno dovrebbe permettersi di umiliare gli altri. Poi questi lo fanno sempre con quelli più deboli di loro, voglio proprio vedere se si permettono di umiliare uno grande e grosso...

jak 26-01-2023 10:43

Re: L'esposizione come terapia
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 2803832)
Aggiungo una cosa. Per me è utile il venire continuamente criticati e umiliati per un certo motivo. Alla fine ti cambia e non hai più paura di risolvere quel problema. Ditemi se non sono stato chiaro.

Non nego che per alcuni può essere così ma per me è l'esatto contrario. Per me le umiliazioni sono state origine o rafforzamento di problemi. Altrimenti dovremmo incentivare il bullismo come strumento educativo. Il rischio è di diventare come palla di lardo in full metal jacket.

Maximilian74 26-01-2023 10:52

Re: L'esposizione come terapia
 
Esporsi in situazioni sociali a suon di prese per il culo, umiliazioni, disagio come terapia per sconfiggere fobia sociale, evitamento e problemi affini?
Parlo per me:MA ANCHE NO

XL 26-01-2023 13:32

Re: L'esposizione come terapia
 
Per me qualcosa non torna.
Ad esempio a scuola ci vanno praticamente tutti ma non tutti apprendono allo stesso modo, come si spiega questa discrepanza?
Se fosse solo l'esposizione che fa apprendere dovrebbero apprendere tutti allo stesso modo, invece poi esistono ragazzi che vengono bocciati miriadi di volte fino a che non abbandonano e altri che vanno avanti.

Se una persona non ha abbastanza risorse per apprendere (e ci metto tutto, motivazione, intelligenza, situazione familiare) non riesco a capire come l'esposizione scolastica da sola debba e possa funzionare.

Cambiando quel che c'è da cambiare questo discorso vale in generale.

Si scambia un effetto, l'abbandono scolastico, come causa, senza andare a vedere il resto.
Ma si crede davvero che se poi un pluribocciato che ha abbandonato lo costringono a frequentare (quindi la sua motivazione a studiare e le sue capacità sono le stesse di quando ha abbandonato e magari la situazione è anche peggiorata) poi per magia inizia ad apprendere come gli altri lasciando il resto della sua esistenza così com'è? :nonso:

Io penso che la fobia sociale e l'evitamento non consistono solo nella paura di questa o quella situazione, credo che sia presente in molti casi una lentezza o incapacità di apprendere certe competenze sociali e un po' tutto può giocare a sfavore anche l'aspetto e il modo di presentarsi.

Se una persona si espone e comunque apprende male degli schemi sociali o non riesce a costruirne alcuni che siano efficaci finirà con l'abbandonare di nuovo.

Se uno va in un negozio è perché vuole ottenere un certo risultato, ci va una volta e non lo ottiene, ci va una seconda e non lo ottiene, alla lunga uno abbandona o usa altri sistemi.
A cosa mi serve espormi? Tolta l ansia in quell'ambiente riesco ad ottenere ciò che voglio? Se non riesco una seconda volta, l'ansia e il sentirmi inetto ritorneranno com'è capitato la prima volta.

Il sentimento di sgradevolezza che viene generato nei confronti di un certo ambiente non è necessariamente l'unica ed assoluta causa del fallimento della soddisfazione di certi scopi in quell'ambiente.

La teoria generale che hanno sviluppato gli psicologi cognitivo comportamentali secondo me in generale non è detto che sia corretta.

Warlordmaniac 27-01-2023 23:06

Re: L'esposizione come terapia
 
Quote:

Originariamente inviata da Crepuscolo (Messaggio 2803855)
Forse per te è così, per me no. Se mi criticano e umiliano io mi chiudo ancora di più in me stesso e fuggirò da quella situazione.
Detto questo, nessuno dovrebbe permettersi di umiliare gli altri. Poi questi lo fanno sempre con quelli più deboli di loro, voglio proprio vedere se si permettono di umiliare uno grande e grosso...

Ti spiego meglio. Alla lunga un bombardamento spinge a pensare: "La gente mi critica da sempre perché astemio, mi fa ridere ora se mi danno dell'alcolizzato; lo dicessero pure".


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