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Vecchio 28-06-2022, 19:57   #61
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Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Il punto fondamentale è che la gestione delle emozioni non è indipendente dalle capacità di padroneggiare le situazioni.
Se due persone emotivamente simili si trovano in una situazione di pericolo ed una è capace di padroneggiare materialmente la situazione mentre l'altra no secondo me quella che non la sa padroneggiare andrà nel panico.

Semplicisticamente si tenderà a dire che il problema consiste solo nel controllare la paura, ma io non vedo perché il secondo tizio non dovrebbe avere più paura visto che effettivamente non è capace di far certe cose per tirarsi fuori dall'impiccio.

Se un tizio ha il pisello minuscolo mi sembra molto probabile che avrà molta più paura di esporsi e avere relazioni intime di un tizio che ha il pisello come rocco siffredi.
Vuoi provare a chiedere in giro quanto sono sicure sessualmente le persone col pisello piccolo rispetto a quelle che hanno il pisello grande?
Secondo te la sicurezza si distribuirà equamente in questi due gruppi in questo ambito?
Se quelli col pisello piccolo hanno più complessi di quelli col pisello grande non penso che dipende dal fatto che hanno sviluppato un certo carattere in modo del tutto indipendente da questi fattori... Perché proprio loro?

Trattare le persone come se fossero uguali e credere che certe differenze (fisiche, di abilità, cognitive) non possano influenzare altro, è un errore gigantesco dell'approccio psicologico a queste questioni. Si tende troppo semplicisticamente a minimizzarle quando secondo me non andrebbero minimizzate tanto come fanno questi tizi che arrivano addirittura ad azzerare queste differenze che in concreto secondo me a cascata influenzano pesantemente altro.
Sul tuo primo punto non hai torto, però devi considerare che una persona ansiosa può avere delle performance inferiori rispetto alle sue reali capacità, perchè questo stato mentale ostacola alcuni processi cerebrali (per esempio memoria o apprendimento ma anche comportamenti reattivi).
Mi è capitata una cosa simile proprio stamattina. Ero molto agitato e ho dovuto persino chiedere aiuto a un signore anziano perchè non riuscivo a fare uscire il numero per la coda dal totem. Una cosa che non mi è di nessuna difficoltà, di solito mi succede di essere io ad aiutare in questo tipo di situazioni.

La questione del pene di ridotte dimensioni rientra invece senza dubbio in una situazione di inferiorità oggettiva, che può essere origine di insicurezza.

Infatti non ho mai detto che tutti sono oggettivamente uguali, mi interrogavo su quanto sono reali queste caratteristiche negative che ci si attribuisce o quanto in realtà sono solo percepite o comunque sovrastimate.
Se ho capito bene la tua posizione, tu tendi a trovare una spiegazione oggettiva dietro alle problematiche psicologiche.
Vecchio 28-06-2022, 20:54   #62
XL
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Originariamente inviata da Levin Visualizza il messaggio
Infatti non ho mai detto che tutti sono oggettivamente uguali, mi interrogavo su quanto sono reali queste caratteristiche negative che ci si attribuisce o quanto in realtà sono solo percepite o comunque sovrastimate.
Se ho capito bene la tua posizione, tu tendi a trovare una spiegazione oggettiva dietro alle problematiche psicologiche.
Certe volte mi è sembrato di creare una sorta di "scusa ansiosa" per proteggere l'autostima quando in realtà avevo dei buchi o di conoscenza o di preparazione o di consapevolezza.
E se l'ansia fosse un meccanismo di difesa per potersi dire da soli "io in realtà sono bravo e valgo quanto tutti gli altri o magari anche di più, potrei ottenere questo e quell'altro se solo...Ma c'è l'ansia che mi impedisce di dimostrarlo!".
Da ansioso sono passato ad essere più depresso negli ultimi anni. Per questo penso che il problema non sia soltanto questo in molti casi.
Togliere questa cosa senza di pari passo creare altro forse non rappresenta l'idea migliore, si passa dalla padella nella brace.
Meglio sopravvalutarsi in qualsiasi senso, anche grazie ad una malattia o un ostacolo immaginario, che scoprire effettivamente di essere degli inetti per il mondo circostante o di occupare e poter occupare una posizione nel mondo che per te risulta insignificante perché in realtà l'ostacolo non c'era e non c'è mai stato.
Fantozzi spera che lo psichiatra-psicoanalista gli dica che è malato, che c'è un ostacolo che gli impedisce di dimostrare quanto vale in realtà per gli altri, invece questo cinicamente gli dice la verità, la sua vita è questa, questo vale nel mondo sociale, questo può ottenere, non c'è nessun ostacolo interno, che si adatti.
E' cattivissima quella scena.

Che cura cercare rappresenta un problema per me, è chiaro che sia lo psichiatra cinico che ti dice senza mezzi termini il posto che puoi occupare in questo mondo che quello fantasioso che ti convince che puoi essere quel che desideri sono inutili, ci vuole qualcosa di veramente rivoluzionario.
Sento che gli ostacoli ci sono, ma sono di altra natura rispetto a quelli che vengono costruiti all'interno di certe narrazioni, togliere un finto ostacolo non mi rende poi più libero.
E' come se mi volessero curare da malattie e disagi praticamente inventati e venga ignorato del tutto il vero nocciolo della questione.
Fantozzi ha bisogno di qualcosa, ma non ha bisogno né del tizio in ospedale che gli dice di accettare tutto, né probabilmente di uno psichiatra che gli racconti che ha i complessi e tolti questi poi spariranno i problemi con la famiglia, con la figlia brutta, con i direttori corrotti e così via.

Ultima modifica di XL; 28-06-2022 a 23:31.
Vecchio 28-06-2022, 22:02   #63
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L'avatar di Warlordmaniac
 

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Il punto fondamentale è che la gestione delle emozioni non è indipendente dalle capacità di padroneggiare le situazioni.
Se due persone emotivamente simili si trovano in una situazione di pericolo ed una è capace di padroneggiare materialmente la situazione mentre l'altra no secondo me quella che non la sa padroneggiare andrà nel panico.

Semplicisticamente si tenderà a dire che il problema consiste solo nel controllare la paura, ma io non vedo perché il secondo tizio non dovrebbe avere più paura visto che effettivamente non è capace di far certe cose per tirarsi fuori dall'impiccio.

Se un tizio ha il pisello minuscolo mi sembra molto probabile che avrà molta più paura di esporsi e avere relazioni intime di un tizio che ha il pisello come rocco siffredi.
Vuoi provare a chiedere in giro quanto sono sicure sessualmente le persone col pisello piccolo rispetto a quelle che hanno il pisello grande?
Secondo te la sicurezza si distribuirà equamente in questi due gruppi in questo ambito?
Se quelli col pisello piccolo hanno più complessi di quelli col pisello grande non penso che dipende dal fatto che hanno sviluppato un certo carattere in modo del tutto indipendente da questi fattori... Perché proprio loro?

Trattare le persone come se fossero uguali e credere che certe differenze (fisiche, di abilità, cognitive) non possano influenzare altro, è un errore gigantesco dell'approccio psicologico a queste questioni. Si tende troppo semplicisticamente a minimizzarle quando secondo me non andrebbero minimizzate tanto come fanno questi tizi che arrivano addirittura ad azzerare queste differenze che in concreto secondo me a cascata influenzano pesantemente altro.
È per lo stesso motivo che dico che non esiste la timidezza, o meglio non esiste come la si intende normalmente. Quella che conta è la consapevolezza del proprio valore. L'atteggiamento timido può essere la conseguenza di questo scarso valore, non la timidezza in sé.
Ringraziamenti da
XL (28-06-2022)
Vecchio 28-06-2022, 22:39   #64
Banned
 

Ma io ho visto timidi fidanzati qualcuno che però uscivano erano inseriti ineccanismi,lavoravano..nel mio caso hanno inciso patologie e problemi economici..il ritiro dalla vita sociale...ma lo avrebbero fatto tutti,quando ne hai sempre una per3 o 4 anni di fila..cerchi di riprenderti..e poi torno in sella

Ultima modifica di vikingo; 28-06-2022 a 22:43.
Vecchio 29-06-2022, 10:12   #65
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L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
Ma io ho visto timidi fidanzati qualcuno che però uscivano erano inseriti ineccanismi,lavoravano..nel mio caso hanno inciso patologie e problemi economici..il ritiro dalla vita sociale...ma lo avrebbero fatto tutti,quando ne hai sempre una per3 o 4 anni di fila..cerchi di riprenderti..e poi torno in sella
Non siamo tutti uguali però, non è detto che ci comportiamo tutti allo stesso modo. Non mi sto contraddicendo.
Nel karaoke possiamo dire una cosa e il suo apparente contrario:
1) possiamo dire se uno è stonato come una campana e ci prova, non è la stessa cosa di uno che sa di saper cantare e ci prova;
2) possiamo anche dire che non sono tutti bravi cantanti e le motivazioni che spingono a praticare karaoke sono vari.
Ma approfondiamo: chi fa lo sforzo di cantare pur essendo stonato, che cosa ci guadagna? Trasferito in ambito sessuale è vantaggioso ostentare incapacità?

Chi canta pur essendo stonato, perché lo fa? Perché ha le cosiddette palle, o perché pensa di guadagnarci in altro modo, ad esempio "grave desiderio di ricevere attenzione", "paura di passare per asociale", "sopravvalutazione", "voler fare ridere quindi aumento della popolarità"...
Vecchio 29-06-2022, 15:25   #66
Esperto
 

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Che cura cercare rappresenta un problema per me, è chiaro che sia lo psichiatra cinico che ti dice senza mezzi termini il posto che puoi occupare in questo mondo che quello fantasioso che ti convince che puoi essere quel che desideri sono inutili, ci vuole qualcosa di veramente rivoluzionario.
Sento che gli ostacoli ci sono, ma sono di altra natura rispetto a quelli che vengono costruiti all'interno di certe narrazioni, togliere un finto ostacolo non mi rende poi più libero.
E' come se mi volessero curare da malattie e disagi praticamente inventati e venga ignorato del tutto il vero nocciolo della questione.
Fantozzi ha bisogno di qualcosa, ma non ha bisogno né del tizio in ospedale che gli dice di accettare tutto, né probabilmente di uno psichiatra che gli racconti che ha i complessi e tolti questi poi spariranno i problemi con la famiglia, con la figlia brutta, con i direttori corrotti e così via.
Forse la soluzione è cercare di correggere certi schemi mentali di input e di elaborazione della realtà ma senza farla scadere in certe visioni buoniste e rassicuranti... non riesco a vedere altra soluzione, per quanto sia un lavoro lungo e di difficile attuazione.
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