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Originariamente inviata da montag
Più che altro l'ambiente universitario, dove capita che parli per poco con una persona e poi te la ritrovi in giro nei giorni, mesi, anni seguenti.
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tu saluta, poi se ti rispondono con entusiasmo bene se a malapena e con l'aria annoiatissima o nemmeno capiscono che saluti loro, per il futuro lascia perdere
ma non e' che sia proprio necessario ... cioe' saluta se vedendoli ti viene voglia di farlo (un guizzo nel riconoscerli tuo e pensi anche loro) o se vorresti che il rapporto progredisse (non che per quello basti salutare ma e' la premessa), altrimenti non e' necessario (del resto se no lo farebbero loro, basta rispondere ai saluti) pero' poi rientri nei fantasmi che la gente conosce di vista ma non saluta e da cui si stupirebbe venisse un giorno salutato
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Originariamente inviata da montag
Comunque il fatto è che è impressionante quanto in questo problema conti anche il contesto. Per esempio, io vivo in un piccolo paese, all'interno del quale molta gente la conosco solo di vista e quindi non la saluto. Se però quelle stesse persone le incontrassi per caso all'estero, forse dovrei salutarle, no? Visto che in un "territorio ignoto" riconoscerei (e loro a loro volta riconoscerebbero) qualcuno di amico, di familiare.
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io saluto con chi so chi e', cioe' tipo nome, dove abita, qualcosa di lui (/lei) e lui di me, ci si e' parlato (anche se magari non direttamente a me ma con qualcun'altro con cui ero), insomma un minimo di rapporto , cioe' che vedendolo mi si accende una lampadina e c'e' un briciolo-infinitesimo di simpatia fra me e loro, se solo aria genericamente di persona gia' vista no, ma con molti rientro nei fantasmi di cui dicevo su, la cosa non mi entusiasma ma me ne faccio una ragione, non e' nel mio stile far diversamente