Le strane dinamiche del saluto
 

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Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Basta osservare gli altri

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Nel senso di osservarne il comportamento:nonso:

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Se e' gente che conosco saluto, se non li conosco non saluto. Se sono persone che conoscono i miei puo' accadere che io mi senta obbligato a salutare e quindi saluti senza averne voglia. Anzi, a volte accade che sentendomi io obbligato, io saluto e l'altra persona non risponde. La volta dopo, se sono nervoso non saluto nemmeno. Se fosse per me non saluterei nessuno.

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Gente che conosci personalmente, se stai con un altra persona che saluta un amico no, a meno che nn vi fermate a chiacchierare un po', in quel caso saluti e ti presenti.

Ma in che contesto trovi difficile capire quando e il caso di salutare?

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E' uno dei miei maggiori punti deboli, che mi condiziona nelle uscite quotidiane e nelle scelte dei posti dove andare.

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Bel topic, non avevo mai pensato di aprirne uno sul tema ma ci sta tutto.
Anche a me vengono le paranoie, per questo e per mille altre cose. Vorrei che ci fosse un diavolo di manuale di regole che ti dicesse cosa devi fare esattamente in ogni precisa situazione sociale per non sembrare un coglione.
Sai che succede invece? Che rimango così indeciso e avvolte frustrato che non faccio niente, passando per maleducato o chissà quale altra cosa orribile mi dicano alle spalle.

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Se ci hai parlato almeno una volta, e non avete litigato, saluta

Lo conosci bene: saluti
Non lo conosci: non saluti
Lo conosci poco: fai un cenno veloce con la testa o con la mano.

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Ho sempre avuto difficoltà a salutare...
Da alcuni anni ho iniziato ad essere sempre sorridente e così facendo di solito mi salutano gli altri per primi.

Mi succede di dire buon giorno quando si dovrebbe dire buona sera perchè quando c'è il sole non mi viene proprio, soprattutto d'estate. Altro intoppo è il saluto formale (buon giorno) e il ciao informale, spesso saluto a caso una volta in un modo e una volta nell'altro, e mi capita per esempio con vicini che vedo tutti i giorni ma non conosco per nulla.

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Aspetto sempre che sia l'altra persona a salutare, e poi rispondo, di solito in maniera impacciata e poco assertiva.

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Io nel dubbio se vedo qualcuno che conosco cambio strada. Sono un coglione, lo so

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onestamente non è che me ne importa molto, visto che spesso anche quando saluto non vengo ricambiato, quindi non saluto quasi più nessuno, chissenefrega, salutassero gli altri se gli interessa, a me non cambia niente :D

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

A me la questione si presenta quando m'imbatto e incontro lo sguardo di persone che frequentano quotidianamente gli stessi ambienti di lavoro e con i quali non ci si è scambiata nemmeno una parola: ci sono quelli che salutano sempre con partecipazione, quelli che salutano distrattamente, quelli che non salutano mai e quelli che sembrano avere gli occhi rivolti solo su loro stessi e non vedono perciò nient'altro.

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Ok

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

In questo caso parlavo della situazione in cui esco con altre persone per andare ad incontrare un'altra comitiva (quei casi che capitano tipo una volte ogni morte di papa). Capita spesso che, data la mia poca voglia di espormi e la mia ansia, il saluto non scatta perché do poca presenza, non so spiegarlo in modo migliore . Nella mia testa gira "che li saluto a fare tanto non sono interessati minimamente a conoscermi, non ho niente da dirgli e mi starò muto tutto il tempo".
Poi ci sono tantissimi altri discorsi sul saluto. Sul modo (la mano, i baci ecc...) le tempistiche, l'entusiasmo nel farlo, con chi farlo, le diverse situazioni, quando fermarsi a parlare e quando no, mio dio...
sai cosa? In realtá sono sicuro che con amici che considerei tali non avrei nessun problema. Il problema principale è che non sento una connessione con nessuno e ho timore dello sconosciuto, e questo non mi da la forza nemmeno di impegnarmi nel saluto.
E questa sorta di rassegnazione esiste anche in altre situazioni, è come se il mio inconscio mi convincesse che non ne vale la pena, che tutto lo sforzo non porterà a nulla.

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Ok

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Per dire, l'ultima volta che sono uscito c'erano una decina di miei coetanei. Quando dovevo tornare a casa non sapevo in che modo salutarli, se con una stretta di mano o il classico saluto con bacio (per non parlare del fatto che ho sbagliato almeno 3 nomi lol). Nel dubbio, come un maleducato, ne ho salutati metà e me ne sono andato

Re: Le strane dinamiche del saluto
 

Credo che se le facciano, ma hanno più energie e soprattutto non hanno paura di essere incoerenti con il proprio essere. Sanno che posso riprodurre lo stesso comportamento all'infinito. Sanno di essere così, perché limitarsi?