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19-05-2023, 08:26
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#61
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Le ragione dell'immobilità (attuale) è che certe azione ritenute "necessarie" non solo non hanno prodotto benefici ma sono state causa di traumi, attacchi di panico, depressione, dipendenza da farmaci e abuso di alcol. Di fronte a queste prospettive l'immobilismo non è più una scelta, le azioni che hanno portato a risultati piacevoli posso contarle sulle dita di una mano. Ne deduco in maniera oggettivi e senza condizionamenti che semplicemente sono inadatto alla vita per come la si concepisce nel pensiero comune, esiste un modo di vivere corretto che non implichi solo fatiche e sofferenze? Non lo so, probabilmente si ma il tempo ormai è scaduto e il logorio di queste esistenza sbagliata ormai si è mangiato ogni barlume di curiosità.
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19-05-2023, 08:51
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#62
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,298
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Io ovviamente sarei agitata perché ho problemi psicologici e di ansia.
Per me essere libera di esprimermi significa poter essere me stessa (ovvero entusiasta in maniera eccessiva, caciarona, esuberante), essere libera significherebbe ad esempio potere avere degli amici, o fare delle attività che comportino interazioni sociali. Questo non significa necessariamente essere sempre felici, o perfetti. La libertà sta proprio nel vivere come ci si sente di voler vivere senza la pretesa che fili tutto liscio.
Io sarei agitata proprio perché avrei quella pretesa.
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Quindi è la pretesa di non essere ansiosa in certe situazioni per te il problema centrale?
Togliere questa cosa nel mio caso sarebbe davvero un'impresa ancora più titanica  .
Io al minimo pretenderei di non provare ansia e sofferenza, al massimo pretenderei di eliminare le condizioni oggettive che mi procurano ansia e sofferenza. Meglio guarire da una malattia, se non si può guarire meglio non provare dolore. Ma è sempre meglio guarire oggettivamente senza problemi, la cura palliativa è sempre una soluzione a metà.
Io mi sento libero quando posso muovermi senza impedimenti e non quando ci sono gli impedimenti e io inizio a non pretendere che non ci siano questi impedimenti.
Mi sentirei più libero se fossi capace di camminare e muovermi piuttosto che nella condizione di un paraplegico che non pretende di esser capace di farlo.
A parità di altre condizioni, se uno mi chiedesse, in quale delle due modalità ti piacerebbe vivere? In quale delle due valuteresti di essere più libero? Non sceglierei la posizione della persona con un impedimento oggettivo che accetta i propri limiti ma chi quei limiti non ce li ha e non è malato, ha dei mezzi concreti per avere più potere.
Potrei preferire il paraplegico solo se ha più potere dell'altro per altri motivi.
Mi interessa di più e soprattutto il potere oggettivo che si estende al dominio dell'universo circostante, e non dominare parti locali di me come la mente per simulare questo dominio.
Potrei preferire anche una condizione non umana, che so, da cyborg purché io possa avere più potere concreto e senza vincoli.
Per essere felice comunque non mi servirebbe un potere infinito, mi basterebbe qualcosa in più.
Se io potessi controllare oggettivamente una situazione e potessi escludere tutte le cose che mi disturbano molto, è sempre meglio per me, l'altra soluzione è sempre parziale e mi ha sempre lasciato abbastanza insoddisfatto. Preferisco avere delle zanzariere che impediscono alle zanzare di attaccarmi piuttosto che abituarmi mentalmente alle punture e i disagi che derivano dalle punture. In questo caso l'unica cosa che cambia è dirsi "mi va bene così, non pretendo nulla". Io come minimo pretenderei non provare fastidi a livello mentale, e non sopportarli, sopportare e tollerare rappresenta la soluzione peggiore per me e quella che mi rende più impotente.
Preferisco soddisfare un bisogno o un desiderio piuttosto che controllare questi giudizi, il mio sistema di valori e priorità è questo. Controllare troppo l'interno mi ha sempre fatto stare una merda e non la reputo una buona soluzione, non potrei collaborare molto a monte su questa cosa qua, a meno che un minimo controllo non implichi un potere enorme, ma a me pare che poi le cose non siano così, si chiede uno sforzo enorme per accettare una situazione che a te non sta bene, e così si pretende di risolvere la cosa, non riesco a condividerla.
Però riesco ad afferrare che per altri questa cosa potrebbe essere migliore. Il punto cruciale è che io non la condividerei a monte. Non riconoscerei ora quella situazione come uno star meglio, quindi inevitabilemente non potrò collaborare, per non far star ferma una cosa che sta ferma bisogna spingerla e non dirle "muoviti!", la maggior parte delle volte non si muoverà.
Le ragioni dell'immobilismo di un oggetto in un ambiente quali sono? Sono insite in tutto il sistema ambiente-oggetto, non sono localizzabili da qualche parte precisamente.
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Ultima modifica di XL; 19-05-2023 a 09:47.
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19-05-2023, 10:23
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#63
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 8,434
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Forse per alcuni di noi l essere timidi ed evitanti non descrive ciò che siamo ma quello che siamo diventati.
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Comprendo bene il tuo discorso.
Da piccola interagivo con gli altri bimbetti solo a scuola e sento di essere diventata più chiusa proprio per via dell'esperienza maturata. L'introversione e la timidezza, nel mio caso, rappresentano una forma di adattamento agli eventi.
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19-05-2023, 11:57
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#64
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,161
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Quindi è la pretesa di non essere ansiosa in certe situazioni per te il problema centrale?
Togliere questa cosa nel mio caso sarebbe davvero un'impresa ancora più titanica  .
Io al minimo pretenderei di non provare ansia e sofferenza, al massimo pretenderei di eliminare le condizioni oggettive che mi procurano ansia e sofferenza. Meglio guarire da una malattia, se non si può guarire meglio non provare dolore. Ma è sempre meglio guarire oggettivamente senza problemi, la cura palliativa è sempre una soluzione a metà.
Io mi sento libero quando posso muovermi senza impedimenti e non quando ci sono gli impedimenti e io inizio a non pretendere che non ci siano questi impedimenti.
Mi sentirei più libero se fossi capace di camminare e muovermi piuttosto che nella condizione di un paraplegico che non pretende di esser capace di farlo.
A parità di altre condizioni, se uno mi chiedesse, in quale delle due modalità ti piacerebbe vivere? In quale delle due valuteresti di essere più libero? Non sceglierei la posizione della persona con un impedimento oggettivo che accetta i propri limiti ma chi quei limiti non ce li ha e non è malato, ha dei mezzi concreti per avere più potere.
Potrei preferire il paraplegico solo se ha più potere dell'altro per altri motivi.
Mi interessa di più e soprattutto il potere oggettivo che si estende al dominio dell'universo circostante, e non dominare parti locali di me come la mente per simulare questo dominio.
Potrei preferire anche una condizione non umana, che so, da cyborg purché io possa avere più potere concreto e senza vincoli.
Per essere felice comunque non mi servirebbe un potere infinito, mi basterebbe qualcosa in più.
Se io potessi controllare oggettivamente una situazione e potessi escludere tutte le cose che mi disturbano molto, è sempre meglio per me, l'altra soluzione è sempre parziale e mi ha sempre lasciato abbastanza insoddisfatto. Preferisco avere delle zanzariere che impediscono alle zanzare di attaccarmi piuttosto che abituarmi mentalmente alle punture e i disagi che derivano dalle punture. In questo caso l'unica cosa che cambia è dirsi "mi va bene così, non pretendo nulla". Io come minimo pretenderei non provare fastidi a livello mentale, e non sopportarli, sopportare e tollerare rappresenta la soluzione peggiore per me e quella che mi rende più impotente.
Preferisco soddisfare un bisogno o un desiderio piuttosto che controllare questi giudizi, il mio sistema di valori e priorità è questo. Controllare troppo l'interno mi ha sempre fatto stare una merda e non la reputo una buona soluzione, non potrei collaborare molto a monte su questa cosa qua, a meno che un minimo controllo non implichi un potere enorme, ma a me pare che poi le cose non siano così, si chiede uno sforzo enorme per accettare una situazione che a te non sta bene, e così si pretende di risolvere la cosa, non riesco a condividerla.
Però riesco ad afferrare che per altri questa cosa potrebbe essere migliore. Il punto cruciale è che io non la condividerei a monte. Non riconoscerei ora quella situazione come uno star meglio, quindi inevitabilemente non potrò collaborare, per non far star ferma una cosa che sta ferma bisogna spingerla e non dirle "muoviti!", la maggior parte delle volte non si muoverà.
Le ragioni dell'immobilismo di un oggetto in un ambiente quali sono? Sono insite in tutto il sistema ambiente-oggetto, non sono localizzabili da qualche parte precisamente.
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Non vendiamo sogni ma solide realtà.
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19-05-2023, 14:00
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#65
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,466
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Io ovviamente sarei agitata perché ho problemi psicologici e di ansia.
Per me essere libera di esprimermi significa poter essere me stessa (ovvero entusiasta in maniera eccessiva, caciarona, esuberante), essere libera significherebbe ad esempio potere avere degli amici, o fare delle attività che comportino interazioni sociali. Questo non significa necessariamente essere sempre felici, o perfetti. La libertà sta proprio nel vivere come ci si sente di voler vivere senza la pretesa che fili tutto liscio.
Io sarei agitata proprio perché avrei quella pretesa.
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E che problema incontreresti nell'esprimerti liberamente, nell'essere te stessa (posto che secondo me, se non *sei* un gatto di marmo, non *sei* nemmeno quest'altra identità)?
Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Comprendo bene il tuo discorso.
Da piccola interagivo con gli altri bimbetti solo a scuola e sento di essere diventata più chiusa proprio per via dell'esperienza maturata. L'introversione e la timidezza, nel mio caso, rappresentano una forma di adattamento agli eventi.
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Anche tu affermi di essere *diventata* timida e introversa, ma poi dici che è un adattamento, cioè un insieme di atteggiamenti che assumi strumentalmente.
Dai, davvero, mi state prendendo tutti in giro. Ammettetelo.
Lo dico io? Lo dico io.
"Angus sei su Scherzi a parte!"
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19-05-2023, 14:22
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#66
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,161
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
E che problema incontreresti nell'esprimerti liberamente, nell'essere te stessa (posto che secondo me, se non *sei* un gatto di marmo, non *sei* nemmeno quest'altra identità)?
Anche tu affermi di essere *diventata* timida e introversa, ma poi dici che è un adattamento, cioè un insieme di atteggiamenti che assumi strumentalmente.
Dai, davvero, mi state prendendo tutti in giro. Ammettetelo.
Lo dico io? Lo dico io.
"Angus sei su Scherzi a parte!"
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Io ancora non ho capito cosa intendi tu, in cosa ti senti preso in giro.
Per rispondere alla tua domanda a parte che io non riesco più ad esprimermi ed essere me stessa, proprio non ce la faccio, se anche riuscissi i problemi che incontrerei sarebbero quelli che ho già detto, mi verrebbero ansia ed ossessioni, paure, gelosie, normali sentimenti umani che io amplifico e non so gestire.
Non è che io assumo un atteggiamento. Da bambina ero il contrario di timida, ero una esibizionista, col tempo mi sono inibita. Magari era una naturale evoluzione del mio carattere, magari hanno contribuito le prese per il culo. Comunque se anche ora stabilissi che non sono timida non è che esco e riesco magicamente a parlare con un mio coetaneo.
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19-05-2023, 14:24
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#67
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,298
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Non vendiamo sogni ma solide realtà.
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Se la mia esistenza reale per me è una merda c'è ben poco da vendere  .
Il mio discorso è questo.
Se il mio problema è la realtà, cosa me la rivendi a fare la cosa di cui io mi vorrei liberare?
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Ultima modifica di XL; 19-05-2023 a 15:04.
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19-05-2023, 17:38
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#68
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 8,434
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Anche tu affermi di essere *diventata* timida e introversa, ma poi dici che è un adattamento, cioè un insieme di atteggiamenti che assumi strumentalmente.
Dai, davvero, mi state prendendo tutti in giro. Ammettetelo.
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È andata così  .
Ho socializzato poco e male, di conseguenza mi sono dovuta adattare alla realtà.
Perché ti pare tanto strano?
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19-05-2023, 17:52
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#69
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,466
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
È andata così  .
Ho socializzato poco e male, di conseguenza mi sono dovuta adattare alla realtà.
Perché ti pare tanto strano? 
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Mi sembra strano il prendere la timidezza come caratteristica principale, caratterizzante. Laddove invece è un adattamento piuttosto epidermico.
E' come se dicessi che sei un'impermeabilina, perché dove vivi piove e indossi l'impermeabile. E che è l'aspetto più importante e centrale di te.
Questa vale anche come risposta parziale ad Abuela.
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19-05-2023, 18:05
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#70
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,466
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C'è una distinzione bella netta tra ciò che *sei* e ciò che *fai*, e boh, mi pare che sfugga clamorosamente, che si faccia sistematicamente confusione.
E crea bei danni: se sei timida, non puoi smettere di fare la timida. E se non sei null'altro che *timidezza*, non puoi entrare in relazione con nessuno come persona.
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19-05-2023, 19:01
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#71
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 8,434
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Mi sembra strano il prendere la timidezza come caratteristica principale, caratterizzante. Laddove invece è un adattamento piuttosto epidermico.
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
C'è una distinzione bella netta tra ciò che *sei* e ciò che *fai*, e boh, mi pare che sfugga clamorosamente, che si faccia sistematicamente confusione.
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Eppure ciò che sei è sempre influenzato da quanto ti succede nella vita. Tu saresti la stessa persona senza aver vissuto un certo tipo di adolescenza e infanzia?
Quote:
Originariamente inviata da Angus
E crea bei danni: se sei timida, non puoi smettere di fare la timida. E se non sei null'altro che *timidezza*, non puoi entrare in relazione con nessuno come persona.
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Siamo persone, oltre la timidezza c'è di più
Ovviamente non sono composta di sola timidezza ma il disagio che provo è vero, tangibile. Fisico.
I danni sono evidenti ma qualcosa - con le giuste condizioni - si può fare.
Per il resto continuo a valutare l'idea della stratificazione, a mio avviso i blocchi sono formati da tanti piani e materiali diversi.
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19-05-2023, 19:06
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#72
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,466
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Eppure ciò che sei è sempre influenzato da quanto ti succede nella vita. Tu saresti la stessa persona senza aver vissuto un certo tipo di adolescenza e infanzia?
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Avoglia.
Non so se per te è solo una questione lessicale. Ma questo modo di metterla, questa scelta di parole, sono per me terribili, da tortura psicologica. Quale altra persona dovrei (e potrei) essere?
Giocare a Tetris è qualcosa che fai o che sei?
Rifuggire i rapporti sociali è qualcosa che fai o che sei?
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19-05-2023, 21:21
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#73
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 8,434
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Quale altra persona dovrei (e potrei) essere?
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.. una persona più felice? Un viaggiatore? Un professore?
Chissà.. alla fine conta quello che sei oggi. Solo questo.
Siamo qui e dobbiamo giocare con le carte a nostra disposizione
Quote:
Originariamente inviata da Angus
Rifuggire i rapporti sociali è qualcosa che fai o che sei?
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Sono una persona semplice, faccio solo ciò che posso e devo.
Conosco bene i miei punti di forza e di debolezza, so quando fermarmi per evitare danni (a me stessa e agli altri)
L''esperienza accumulata mi porta a comportarmi in questo modo. Il passato fa parte di me, è nella mia testa e nelle mie ossa. Nel bene e nel male la mia personalità va a braccetto con i tempi che furono e ci prende pure il tè.
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19-05-2023, 21:28
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#74
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,466
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
.. una persona più felice? Un viaggiatore? Un professore?
Chissà.. alla fine conta quello che sei oggi. Solo questo.
Siamo qui e dobbiamo giocare con le carte a nostra disposizione 
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Ma la felicità è qualcosa che provi, non che sei. Viaggi, insegnamento, sono cose che fai. Capisci qual è il mio punto? Non trovi alienante (e/o alienato) darti un'identità in base a queste cose?
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19-05-2023, 21:59
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#75
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 990
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19-05-2023, 22:00
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#76
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 8,335
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Avoglia.
Non so se per te è solo una questione lessicale. Ma questo modo di metterla, questa scelta di parole, sono per me terribili, da tortura psicologica. Quale altra persona dovrei (e potrei) essere?
Giocare a Tetris è qualcosa che fai o che sei?
Rifuggire i rapporti sociali è qualcosa che fai o che sei?
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Forse noi siamo "tante cose" ma le nostre esperienze di vita fanno uscire fuori solo una parte di queste cose.
In contesti diversi e con esperienze di vita diverse saresti sempre la stessa persona ma ragioneresti in modo diverso e desidereresti cose diverse.
Chi siamo realmente al 100% non lo sappiamo neanche noi stessi.
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19-05-2023, 22:18
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#77
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,161
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Nell'ultimo episodio di mrs maisel c e un bellissimo dialogo che si collega bene a questo topic. O almeno credo non sono ancora sicura di avere capito il topic
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19-05-2023, 22:27
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#78
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,161
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Ma la felicità è qualcosa che provi, non che sei. Viaggi, insegnamento, sono cose che fai. Capisci qual è il mio punto? Non trovi alienante (e/o alienato) darti un'identità in base a queste cose?
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Io ho avuto la mia prima crisi di identità a 17 anni, e mi sa che ci sto ancora nel bel mezzo  no comunque sto iniziando a capire quel che dici e mi fa paura, o meglio, sono troppo stanca per fermarmi a pensare, o meglio, mi fa paura
Al tempo stesso mi pare una visuale un po' distaccata dal mondo, tipo definire la propria identità a prescindere da tutto e tutti, una cosa un po' ascetica
I
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19-05-2023, 22:41
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#79
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,466
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Quote:
Originariamente inviata da Abuela
Io ho avuto la mia prima crisi di identità a 17 anni, e mi sa che ci sto ancora nel bel mezzo  no comunque sto iniziando a capire quel che dici e mi fa paura, o meglio, sono troppo stanca per fermarmi a pensare, o meglio, mi fa paura
Al tempo stesso mi pare una visuale un po' distaccata dal mondo, tipo definire la propria identità a prescindere da tutto e tutti, una cosa un po' ascetica
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Spaventoso da dire, ma io credo che sia il mondo a distaccarsi da te ogni volta che ti butta addosso cose del genere di cui sopra. Grazie A. di aver preso sul serio la cosa.
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19-05-2023, 23:05
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#80
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Esperto
Qui dal: Aug 2022
Messaggi: 4,611
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Non siamo altro che animali. Se non ci definiamo in base al proprio vissuto od al confronto con la società non saremmo più di qualsiasi altro animale.
Un bambino sa chi è? No. Solo un cucciolo di animale. Tutto ciò che viene dopo lo definisce la società e l'esperienza.
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