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23-11-2012, 20:37
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nord
Messaggi: 1,686
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Ciao a tutti, vorrei proporvi una mia riflessione sulla sicurezza/insicurezza di se'.
La mia vita è sempre stata minata dall'insicurezza verso me stesso e la mia timidezza si è ulteriormente aggravata a causa di ciò.
La mie esperienze di vita (compierò 20 anni tra poco) mi hanno portato a pensare che la sicurezza in noi non possiamo crearla dal nulla, ma abbiamo bisogno di conferme positive esterne.
Vi faccio alcuni esempi:
-alle superiori sono sempre stato stimato dai miei prof. della mia classe , dai mei compagni riguardo le mie abilità intellettive e non solo. Queste eperienze positive hanno creato delle "solide fondamenta di fiducia in me stesso" riguardo le mie abiltà intellitive. Ora che sono all'unversità i miei studi procedono in malo modo a causa di varie vicissitudini (che ho raccontato in parte anche sul forum), ma io so di essere bravo e di avere molte qualità, se riuscissi a trovare un pò di serenità emotiva tornerei uno studente brillante e promettente.
-in campo amicale/sentimentale non ho queste "fondamenta di fiducia". Fino circa 15/16 anni ho avuto un gruppo di amici/amiche storici che conoscevo dall'asilo alcuni e consideravo "migliori amici". Prima le amiche, poi gli amici mi hanno abbandonato uno dopo l'altro e questo fu un durissimo colpo all'epoca. Fortunatamente in quel periodo mi stavo facendo nuovi amici a scuola e la cosa si attuì. In vita mia non ho mai ricevuto riscontri positivi dagli altri sotto l'aspetto sentimentale/amicale, mai ricevuto apprezzamenti di alcun tipo o genere. Non ho mai avuto amici veri con cui parlare di tutto e aprirmi totalmente. NElla prima adolescenza pur non avendo mai subito episodi di bullismo dovetti sorbirmi pure io varie prese in giro alcune delle quali, solo adesso realizzo, mi hanno segnano almeno un pò.
Se non avrò mai conferme dall'esterno come farò ad accumulare quella sicurezza che mi permetterà di affrontare le situazioni sociali con maggior destrezza e disinvoltura. Mi sembra di essere imprigionato in un loop infinito: no sicurezza-->no capacità sociali-->non conferme dall'esterno-->no sicurezza e così via.
Secondo voi mi sto sbagliando? E' possibile, in qualche modo, raggiungere una certa sicurezza esclusivamente attraverso la consapevolezza di sè indipendentemente da quelle che sono le conferme del mondo esterno?
Spero di essermi spiegato, se avete bisogno di chiarimenti sono quì, non scappo
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23-11-2012, 20:46
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#2
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Banned
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 181
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Sicuramente gli apprezzamenti e le approvazioni dall'esterno condizionano e non poco,l'evoluzione della propria autostima.
Chi vien bullato,denigrato e simili,nella propria vita,nel proprio sviluppo cognitivo avrà sicuramente l'autostima precaria in confronto ad un pari che ha avuto tutt'altra evoluzione caratteriale,per favorevoli condizioni socio ambientali.
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23-11-2012, 20:59
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#3
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
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Quote:
Originariamente inviata da revenge
Ciao a tutti, vorrei proporvi una mia riflessione sulla sicurezza/insicurezza di se'.
La mia vita è sempre stata minata dall'insicurezza verso me stesso e la mia timidezza si è ulteriormente aggravata a causa di ciò.
La mie esperienze di vita (compierò 20 anni tra poco) mi hanno portato a pensare che la sicurezza in noi non possiamo crearla dal nulla, ma abbiamo bisogno di conferme positive esterne.
Vi faccio alcuni esempi:
-alle superiori sono sempre stato stimato dai miei prof. della mia classe , dai mei compagni riguardo le mie abilità intellettive e non solo. Queste eperienze positive hanno creato delle "solide fondamenta di fiducia in me stesso" riguardo le mie abiltà intellitive. Ora che sono all'unversità i miei studi procedono in malo modo a causa di varie vicissitudini (che ho raccontato in parte anche sul forum), ma io so di essere bravo e di avere molte qualità, se riuscissi a trovare un pò di serenità emotiva tornerei uno studente brillante e promettente.
-in campo amicale/sentimentale non ho queste "fondamenta di fiducia". Fino circa 15/16 anni ho avuto un gruppo di amici/amiche storici che conoscevo dall'asilo alcuni e consideravo "migliori amici". Prima le amiche, poi gli amici mi hanno abbandonato uno dopo l'altro e questo fu un durissimo colpo all'epoca. Fortunatamente in quel periodo mi stavo facendo nuovi amici a scuola e la cosa si attuì. In vita mia non ho mai ricevuto riscontri positivi dagli altri sotto l'aspetto sentimentale/amicale, mai ricevuto apprezzamenti di alcun tipo o genere. Non ho mai avuto amici veri con cui parlare di tutto e aprirmi totalmente. NElla prima adolescenza pur non avendo mai subito episodi di bullismo dovetti sorbirmi pure io varie prese in giro alcune delle quali, solo adesso realizzo, mi hanno segnano almeno un pò.
Se non avrò mai conferme dall'esterno come farò ad accumulare quella sicurezza che mi permetterà di affrontare le situazioni sociali con maggior destrezza e disinvoltura. Mi sembra di essere imprigionato in un loop infinito: no sicurezza-->no capacità sociali-->non conferme dall'esterno-->no sicurezza e così via.
Secondo voi mi sto sbagliando? E' possibile, in qualche modo, raggiungere una certa sicurezza esclusivamente attraverso la consapevolezza di sè indipendentemente da quelle che sono le conferme del mondo esterno?
Spero di essermi spiegato, se avete bisogno di chiarimenti sono quì, non scappo
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In generale chi è timido tende ad essere anche insicuro.Un'aiuto esterno puo' aiutare ma non risolvi il problema...
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23-11-2012, 21:50
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#4
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Esperto
Qui dal: Jun 2012
Messaggi: 820
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Quote:
Originariamente inviata da revenge
E' possibile, in qualche modo, raggiungere una certa sicurezza esclusivamente attraverso la consapevolezza di sè indipendentemente da quelle che sono le conferme del mondo esterno?
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Non lo so. Credo sia una cosa difficile essere sicuri di sè senza conferme esterne.
Io credo che il parere degli altri su di noi, sia fondamentale per capire certi aspetti della nostra personalità/comportamento che noi magari non notiamo. Tralasciando le persone cattive o invidiose che possono denigrarci o svalutarci, ci sono individui che ci apprezzano e ci fanno acquisire l'autostima.
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23-11-2012, 22:29
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Nord
Messaggi: 1,686
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Quote:
Originariamente inviata da Frugolina
Non lo so. Credo sia una cosa difficile essere sicuri di sè senza conferme esterne.
Io credo che il parere degli altri su di noi, sia fondamentale per capire certi aspetti della nostra personalità/comportamento che noi magari non notiamo. Tralasciando le persone cattive o invidiose che possono denigrarci o svalutarci, ci sono individui che ci apprezzano e ci fanno acquisire l'autostima.
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Proprio quello che temo
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24-11-2012, 01:03
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#6
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Avanzato
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Marche
Messaggi: 286
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Quote:
I giudizi degli altri sono necessari, senza conferme esterne non ci sono certezze... immagino
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E' quello che penso anch'io, ed è proprio questo il problema: come si fa ad avere conferme se non abbiamo nessuno che ce le possa dare (per via del fatto di essere fobici e quindi di avere poche conoscenze) ? Sembra proprio un circolo vizioso
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24-11-2012, 01:37
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#7
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Avanzato
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Provincia di Asti
Messaggi: 448
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Beh io direi che hai ragione.... la sicurezza in se stessi e l'autostima la si raggiunge se sei apprezzato dalle altre persone, se ti fanno complimenti... così sai che anche tu puoi dire la tua e puoi piacere a qualcuno/a.
Infatti a me capita che un giorno, sono considerato alla pari, scherzo e mi diverto con quei pochissimi amici che mi accettano x come sono che ho e l'autostima si alza, ed ho voglia di farmi una vita, aprirmi, uscire.... poi basta una scintilla, una presa in giro, l'essere sminuito davanti agli altri, considerato per come non sono, da alcune persone, giudizi negativi di ragazze, che mi fanno ri-crollare in depressione profonda e scarsa autostima per dei giorni e sentirmi diverso dagli altri.... sono molto sensibile ad ogni cosa e non riesco a trovare un equilibrio e fregarmene di certa gente....
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24-11-2012, 11:14
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#8
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 948
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In effetti in ambito sentimentale/amicale è necessario un parere esterno per sapere se siamo simpatici o antipatici o belli o brutti. Ma dal punto di vista scolastico, non ho bisogno di nessun parere degli altri: se le cose le so allora prendo un voto alto (è un dato oggettivo), se le cose non le so allora prendo un voto basso; inoltre in linea di massima sappiamo di sapere o di non sapere (parlo a livello scolastico) quindi smettere di essere un bravo studente per gli altri è una cosa assurda che può danneggiarti per tutta la vita, ma mi rendo conto che è difficile per un secchione sopportare tutta quella impopolarità (anche se qua nel forum la maggior parte delle persone conosce solo secchioni perfettamente integrati che parlano di fighe e che fumano nei cessi: buon per loro).
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24-11-2012, 12:19
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Revenge mi ritrovo in parte in ciò che dici. Più o meno la mia vita è andata in quella direzione.
A scuola ero considerato sempre quello bravo, quindi non ho mai avuto problemi di sorta (tranne in italiano in cui nn ebbi conferme fino alla terza superiore, anno in cui riuscii a sbloccarmi in questo campo). All'università il primo esame andò benone e riuscii, la gente mi diceva che ero bravo, riuscivo ad aiuarli e tutto questo ha posto delle basi affinché io potessi continuare serenamente (sono il tipo di persona che agli esami nn aveva ansia mentre era circondato da persone in preda a tachicardia, pianti convulsi, tentativi di suicidio XD).
Nel campo sociale invece non sono mai stato granché, solo ultimamente sto avendo delle conferme sul fatto che io abbia un certo valore nelle amicizie, vuoi perché faccio sorridere le persone, vuoi perché a volte dico cose sensate, vuoi perché le faccio sentire apprezzate.
MA forse la gente normale non ricerca il VALORE proprio negli altri altrimenti molte amicizie che vedo nn avrebbero modo di esistere.
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24-11-2012, 12:31
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#10
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
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La sicurezza in sè stessi aiuta certamente a superare le difficoltà della vita, a patto però di essere sicuri di qualcosa di vero. Io per esempio anche se mi sforzassi di rassicurarmi che sono normale e non ho niente che non va (come facevo in passato) non è che io diventi normale, rimango la stessa persona per di più illusa di essere ciò che non sono. Quindi ben vengano l'autostima e la sicurezza, purché si fondino su basi di realtà e non di fantasia.
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24-11-2012, 12:39
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Quote:
Originariamente inviata da Manes
La sicurezza in sè stessi aiuta certamente a superare le difficoltà della vita, a patto però di essere sicuri di qualcosa di vero. Io per esempio anche se mi sforzassi di rassicurarmi che sono normale e non ho niente che non va (come facevo in passato) non è che io diventi normale, rimango la stessa persona per di più illusa di essere ciò che non sono. Quindi ben vengano l'autostima e la sicurezza, purché si fondino su basi di realtà e non di fantasia.
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Appunto, non bisogna illudersi ma neanche credersi dei derelitti senza speranza. Insomma non devi eccedere nei due estremi senza motivazioni, o con motivazioni bislacche.
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24-11-2012, 12:49
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#12
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Puglia
Messaggi: 1,204
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Quote:
Originariamente inviata da clang hetto
Insomma non devi eccedere nei due estremi senza motivazioni, o con motivazioni bislacche.
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Sono certo clang che per "motivazioni bislacche" non ti stessi riferendo a me...
Per qualsiasi (ulteriore) spiegazione contattami in privato.
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24-11-2012, 12:57
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,542
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Quote:
Originariamente inviata da Manes
Sono certo clang che per "motivazioni bislacche" non ti stessi riferendo a me...
Per qualsiasi (ulteriore) spiegazione contattami in privato.
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no parlavo in generale. Però pure tu ogni tanto dici "faccio schifo perché faccio schifo" è una motivazione abbastanza inutile DX
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24-11-2012, 13:15
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#14
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Banned
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 14,153
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i complimenti dal mondo estenro sono importanti,esteticamente puoi essere migliore di altri ma se nessuno ha voglia di essere tuo amico,se il cellulare a parte un paio di persone oltre i fmailiari non suona mai..se nessuno ti invita mai ce qualcosa che non va...se a 24 anni ti trovi sempre solo ci sara' un perche...marteid vado da una psicologa nuova vedimaoc he dice...
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24-11-2012, 13:29
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#15
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
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Quote:
Originariamente inviata da vikingo
i complimenti dal mondo estenro sono importanti,esteticamente puoi essere migliore di altri ma se nessuno ha voglia di essere tuo amico,se il cellulare a parte un paio di persone oltre i fmailiari non suona mai..se nessuno ti invita mai ce qualcosa che non va...se a 24 anni ti trovi sempre solo ci sara' un perche...marteid vado da una psicologa nuova vedimaoc he dice...
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A me pare che su tante, troppe cose si finisca per dire "ci sarà un perchè"...
e spiegazioni plausibili invece... poche o nulla.
A me pare che molte di quelle persone sicure di se stesse non abbiano nessuna realtà concreta su cui ostentare la propria sicurezza.. e che nonostante ciò riescano ad infinocchiare parecchia gente.
La cosa più saggia che abbia mai sentito dire è il "così è, se vi pare.."
nel senso che mi pare di capire che nella vita non ci sia una verità assoluta. Non c'è un senso univoco accettabile delle cose.
Quindi secondo me la cosa migliore è smettere di farsi domande. Ebbene si.. beata ignoranza.
Prendere tutto con filosofìa. Smontare i nessi logici che si era soliti fare sulle cose. Se un domani vedrò un lattante spingere una carrozzina con dentro una signora... o un cane portare a far la pipì il padrone tirandolo...o un piccione tirare bricciole a terra ed una vecchia mangiarle... non mi farò domande perchè io ho imparato ad abbandonare il pensiero logico. Se abbandoni il pensiero logico vivi meglio perchè nell'illogicità vivi la realtà per quello che è.
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24-11-2012, 13:46
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Le conferme esterne sono fondamentali durante l'infanzia, quando la nostra personalità si sta ancora sviluppando, dopo sembrano soltanto eccezioni alla regola, appresa da bambini, secondo cui siamo delle nullità
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