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17-03-2019, 21:15
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#1
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Avanzato
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 378
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Due domande a riguardo.
1) Pensate che fare il lavoro dei propri sogni possa aumentare la serenità e magari anche la felicità di una persona? Per felicità intendo nient'altro che la voglia di fare (anche e soprattutto al di fuori dell'ambito lavorativo), di agire, di essere curiosi. Oppure a lungo andare qualsiasi attività diventa solo una necessità?
2) Quanti utenti del forum hanno ingranato il lavoro dei propri sogni o comunque ci si sono avvicinati o, ancora, cercano di arrivare a tale obiettivo col tempo?
Comincio io col dire che faccio un lavoro che non mi gratifica, ma mi permette semplicemente di percepire uno stipendio sotto la media. E l'idea di passare un terzo della mia restante vita a farlo non mi mette allegria.
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Ultima modifica di Bernardo Soares; 18-03-2019 a 15:27.
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18-03-2019, 00:38
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#2
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Banned
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 3,364
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Felice colui che ha trovato il suo lavoro. Non chieda altra felicità.
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18-03-2019, 00:49
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 746
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Io aspiro al mito Leonardesco del "tuttologo", il lavoro della mia vita quindi sarebbe saper fare tutto.
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18-03-2019, 00:55
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,385
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Non sapendo quale sia il lavoro dei miei sogni e non avendo le abilità per fare altro, purtroppo mi sto accontentando così.
Penso che se facessi qualcosa che mi piace mi sentirei più appagata e serena e forse la mia vita sarebbe anche migliore.
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18-03-2019, 01:03
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#5
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,981
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Ho avuto la possibilità di portare avanti per anni un' attività in cui credevo profondamente che però era anche estremamente disastrata, per cui la bilancia tra soddisfazione e frustrazione purtroppo si è gradualmente ma sempre più nettamente orientata verso il secondo termine.
Con il passare degli anni mi sento sempre più sfiduciato nei confronti della vita e nei confronti delle mie possibilità, per cui più che un lavoro da sogno ora spererei di trovare un lavoro che mi consenta di dribblare le mie difficoltà. E questo mi sa che è il massimo a cui possa puntare, perlomeno al momento.
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18-03-2019, 01:05
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#6
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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quello di cui avrei bisogno, trovare un lavoro che si addica alla mia personalità, che non mi faccia venire l'ansia, che non mi faccia sentire di star a perder tempo prezioso. Qualcosa che mi possa far sentire fiera. Non è solo quello il mio obiettivo, per esempio vorrei avere degli amici (con la A) ma una cosa del genere farebbe bene alla mia autostima e in generale
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18-03-2019, 10:14
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Io sono dell'idea che anche il lavoro dei sogni(se esiste) dopo qualche anno stanca,il mio obbiettivo lavorativamente parlando è trovare il lavoro con il rapporto ore impiegate/stipendio migliore...
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18-03-2019, 10:55
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,245
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Quote:
Originariamente inviata da Bernardo Soares
Due domande a riguardo.
La prima. Pensate che fare il lavoro dei propri sogni possa aumentare la serenità e magari anche la felicità di una persona?
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Il mio lavoro dei sogni è non lavorare proprio avendo uno stipendio.
Sono sereno quando sono libero mentalmente da impegni coatti, il lavoro, di qualsiasi natura sia, è un impegno coatto se serve per procacciarsi uno stipendio.
Se invece ho già una base che mi permette di sopravvivere decentemente potrei pensare poi ad un'attività gratificante aggiuntiva che preferisco svolgere.
A me anche se mi fai fare una cosa che mi piace quando la svolgo liberamente ed aggiungi una certa forma di obbligo, può essere che inizi a non piacermi più svolgerla come prima.
A me piace mangiare quando ho appetito, una volta sazio non mangio più, se dovessi mangiar troppo per motivi di lavoro o dover incastrare le mie preferenze alimentari a forza per far funzionare le cose, inizierei a detestare un po' anche alimentarmi.
E posso dirti che mangiare per me è un piacere e non mi ha mai creato noie, ma è probabile che se si incastra in questi meccanismi qua può essere che produce effetti nefasti anche sull'appetito e tutto il resto.
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Ultima modifica di XL; 18-03-2019 a 11:01.
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18-03-2019, 12:46
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 5,106
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Quote:
Originariamente inviata da Bernardo Soares
Pensate che fare il lavoro dei propri sogni possa aumentare la serenità e magari anche la felicità di una persona? Per felicità intendo nient'altro che la voglia di fare (anche e soprattutto al di fuori dell'ambito lavorativo), di agire, di essere curiosi.
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Così dicono.
Quote:
Oppure a lungo andare qualsiasi attività diventa solo una necessità?
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Per me vale questa ipotesi. Anche una cosa che mi piace fare diventa un obbligo e porta con se delle frustrazioni, ci saranno sempre quelle volte in cui non ho voglia, o non mi sento bene, o il collega/titolare/cliente stronzo. Non sono molto costante e ho problemi di costrizione in ogni campo, figuriamoci nel lavoro.
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18-03-2019, 12:55
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#10
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,298
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Quote:
Originariamente inviata da Bernardo Soares
Oppure a lungo andare qualsiasi attività diventa solo una necessità?
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This.
Non so se quello che sto facendo sia il mio lavoro dei sogni, ma ci va vicino. O forse dovrei dire "ci andava vicino". Perché col tempo anche la più bella e compatibile delle attività diventa routine, diventa, come dici, necessità. Emerge una sorta di saturazione, un senso di nausea, di stanchezza, di volontà di fuga.
Aggiungiamo il costante senso di inadeguatezza (in gran parte realistico) rispetto ai compiti lavorativi che mi assegnano e si capirà come anche il "lavoro dei sogni" può essere un percorso irto di spine e difficoltà.
Aggiungiamo che, ora come ora, mi pagano una miseria...
Certo, se dovessi fare un altro lavoro, un lavoro "qualunque", magari a contatto con altri esseri umani, soffrirei molto molto molto di più. Non so se e quanto riuscirei a reggerlo, o quanto mi ci terrebbero, viste le mie difficoltà nelle interazioni quotidiane: probabilmente mi caccerebbero in tempi brevi. Molto meglio (o meno peggio) lavorare protetti dietro allo schermo di un PC.
Nel "lavoro dei sogni" ci sono finito quasi per caso, e perché non sapevo fare granché altro. Anzi, non so fare proprio null'altro. Tiro avanti finché potrò, ma il futuro continua a farmi parecchia paura.
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