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08-12-2010, 23:35
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#81
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Guest
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Quote:
Passenger:
"Se passa il tempo ed io continuo a rimanere single nonostante le conoscenze, gli incontri, etc. che ho fatto, mi chiedo quindi, quanto può contare il fatto che io pensi di essere una bella persona, buona, intelligente, interessante, con delle qualità, etc. (insomma che io abbia fiducia in me stesso) se poi vedo che altri che io non reputo essere migliori di me vengono inesorabilmente preferiti a me?
È forse, il mio, un problema di autostima troppo elevata, dottore?"
Liverani:
"Il fatto di pensare di essere una bella persona, buona, intelligente, interessante, con delle qualità è senz'altro sintomo di una buona autostima, ovvero ciò che lei pensa di stesso.
E' probabile che le altre persone abbiano un'idea diversa, ma in questo caso parliamo della stima degli altri nei suoi confronti. Capirà che sono due cose ben diverse..."
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Devo riconoscere che la risposta di Liverani stavolta è sottilissima ed arguta, difficile recepirne la giusta dimensione, e la successiva replica di "Passenger" infatti non ne coglie il senso esatto ...
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08-12-2010, 23:41
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#82
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: sul patibolo
Messaggi: 3,264
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io ho ricevuto sempre buoni segnali dagli altri,nessuno mi ha mai evitato,anzi...anche in seguito sono capitate persone che mi si sono avvicinate.sono stato io a isolarmi,dal mondo e dalla gente.
se l'autostima dipendesse solo da quello che gli altri ci dicono e ci dimostrano,la mia avrebbe dovuto essere alle stelle.
persino qui sono stato contattato da ragazze con messaggi privati,addirittura con il numero di telefono perchè le chiamassi.pensate che lo abbia fatto?quando mai.
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08-12-2010, 23:43
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#83
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Guest
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Uhm, questo è il film con il supereroe di turno.
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Ti tocca intraprenderne la strada, perchè non ce ne sono altre. Domani il mondo sarà sempre lo stesso, forse anche peggio, ma non considerare lui il nemico. Considera invece gli eventi contingenti come i veri attentatori alla tua autostima, il vero nemico da neutralizzare ...
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09-12-2010, 12:16
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#84
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Secondo me si dovrebbe uscire da questa mentalità importata dagli USA secondo cui la felicità e la stima di sé debba essere basata sul raggiungimento di alcuni successi personali.
PS: gli USA sono il Male!
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09-12-2010, 12:38
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#85
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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E poi... gli obiettivi che ci impone la società mi pare che ha detto qualcuno. Ma voi quotidianamente avete l'impressione di avere a che fare con qualcosa di così omogeneo da poterlo definire società? Io no. A me pare che parlare di società vada bene nelle analisi macroscopiche ma non nella vita di un individuo.
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09-12-2010, 12:54
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#86
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Avanzato
Qui dal: Sep 2010
Messaggi: 391
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Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Cosa intende per successo sociale?
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Non intendo obiettivi megalomani, solo raggiungere un livello accettabile per non essere etichettati come strambi e messi da parte.
- Essere presi sul serio quando si parla
- Riuscire a comunicare efficacemente soprattutto nel lavoro, altrimenti diventa impossibile svolgerlo e bisogna accontentarsi di mansioni inferiori alle proprie capacità
- Costruire una rete di relazioni non necessariamente profonde ma che permettano di non isolarsi
Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Quindi, dopo aver definito in maniera più chiara e concreta i propri scopi e averne valutato la ragionevolezza e la possibilità di realizzarli sarà, se opportuno, possibile scomporli in sotto obiettivi alla portata delle proprie risorse e quindi raggiungibili.
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Sono d'accordo, affrontare un piccolo problema alla volta mi sembra l'unica strada. Anche per questo avevo aperto il topic sui successi: secondo me ci ricordiamo solo le sconfitte, bisognerebbe diventare consapevoli di tutte le volte che ce la siamo sgavagnata nelle piccole situazioni di ogni giorno e forse avremmo più autostima.
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09-12-2010, 13:50
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#87
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da krool
Ma che ti ha fatto Liverani, passenger?
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Mi suscita un'istintiva antipatia, non son cose che si possono spiegare.
Quote:
Originariamente inviata da Nimrod
è proprio lì la sfida con se stessi: stabilire una autostima salda e inscalfibile, anche di fronte ad eventi paradossalmente infausti per durata o intensità, significa aver ottenuto la vittoria finale su tutto. O meglio: aver ottenuto tutto.
Il resto, compresa la gnocca, diventa un dettaglio ...
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Proprio per questo dicevo che la TCC mi sembra non solo troppo cerebrale e programmatica (dovrei "pormi" dei goal da raggiungere, manco fossi un agente intelligente artificiale -.-''''), ma soprattutto una terapia che tende a buttare via il bambino con l'acqua sporca: non riesco a raggiungere quelli che sono i miei desideri (una roba di una certa importanza, per altre terapie )? Bene, la TCC mi dice che se non riesco a raggiungerli devo trovare il modo di essere felice comunque, modificando i miei desideri e sostituendoli con altri che riuscirò più facilmente a raggiungere, in modo tale da poter guadagnare autostima perché a quel punto ho ottenuto un successo! Ah, che bello, orgasmo al solo pensiero! Insomma, detto in parole povere: devo trovare il modo di convincermi di essere un uomo di successo e non uno sfigato per trovare la felicità. Questo potrà andar bene per chi la pensa così (tipicamente, chi ha un certo orientamento politico...), ma io preferisco essere uno sfigato che continua ad inseguire i suoi sogni anche se forse non li raggiungerà mai, che un uomo di successo che ha tradito se stesso.
Per tutti questi motivi, per inciso, dicevo che la Gestalt è più olistica (ri-tjè ).
Quote:
Originariamente inviata da Nimrod
Devo riconoscere che la risposta di Liverani stavolta è sottilissima ed arguta, difficile recepirne la giusta dimensione, e la successiva replica di "Passenger" infatti non ne coglie il senso esatto ...
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Sìsì ho capito che il dottore dice che probabilmente il problema è che io mi ritengo una bella persona, ma gli altri mi reputano un coglione (insomma, un po' come stewie che dice che alla fine quello che conta è la volontà popolare !!!). Il fatto è che io non penso che gli altri abbiano sempre ragione, e soprattutto che non è affatto detto che la maggioranza abbia necessariamente ragione: fossi anche io solo contro tutti, non cambierei mai le mie idee.
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09-12-2010, 14:57
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#88
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Ma la questione non è stabilire chi ha torto o ragione. Il problema è come provocare risposte positive da parte della "maggioranza" per ottenere quello che vogliamo.
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Ma a me non interessa provocare risposte positive da parte della "maggioranza", altrimenti mi chiamerei...:
YouTube - The Conformist - beginning (Bernardo Bertolucci, 1970)
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09-12-2010, 15:01
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#89
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Beh, allora ce l'hai già l'autostima!
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infatti i miei lamenti all'inizio del topic non erano dovuti, come sostiene il Dott. Liverani, ad una bassa autostima, e quello che cercavo di fargli capire è che appunto non tutto è una conseguenza di quello...
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09-12-2010, 19:46
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#90
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 107
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Quote:
Originariamente inviata da Nói
Non intendo obiettivi megalomani, solo raggiungere un livello accettabile per non essere etichettati come strambi e messi da parte.
- Essere presi sul serio quando si parla
- Riuscire a comunicare efficacemente soprattutto nel lavoro, altrimenti diventa impossibile svolgerlo e bisogna accontentarsi di mansioni inferiori alle proprie capacità
- Costruire una rete di relazioni non necessariamente profonde ma che permettano di non isolarsi.
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Ha appena descritto in maniera più operativa e concreta alcuni dei suoi scopi e questo le permetterà si verificarne l'effettivo raggiungimento e, nel caso, di trarne soddisfazione. In caso negativo invece, potrà eventualmente modificare parte del suo comportamento cercando di renderlo più funzionale al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Un aspetto però da prendere in considerazione è il come sono formulati i nostri scopi.
"...non essere etichettati come strambi e messi da parte"
"...Essere presi sul serio quando si parla"
Così formulati tali scopi dipendono più dal comportamento e dalla benevolenza altrui, che da noi stessi. Ogni volta che non sarà preso sul serio, che non sarà accettato, ascoltato, amato, ecc... il suo scopo sarà frustrato, nonostante lei abbia fatto il possibile per raggiungerlo. Far dipendere dagli altri il raggiungimento di un suo scopo la espone al rischio di poter esercitare un potere limitato per raggiungere i suoi obiettivi. Non trova che in fondo possa essere un mio diritto considerarla strambo e preferire un altro a lei? E' chiaramente una domanda retorica. Non credo che voglia proibire la libertà di pensiero e giudizio alle altre persone.
Al contrario "... riuscire a comunicare efficacemente sul lavoro" è uno scopo formulato in modo tale da poter esercitare un pieno potere su di esso e rispetto al quale potrà eventualmente individuare i fattori che ostacolano il suo raggiungimento e pianificare strategie per risolvere tali problemi. Ad esempio, inibire l'ansia, imparare ad esprimersi in modo chiaro e diretto, far valere le proprie opinioni, gestire le critiche, ecc... (vedi Training assertivo)
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Ultima modifica di Dott. Liverani; 08-02-2012 a 14:54.
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09-12-2010, 20:05
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#91
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Intermedio
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: Antartide
Messaggi: 155
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Quote:
Originariamente inviata da passenger
è tutto inutile, anche con l'autostima non andremmo comunque da nessuna parte, è così
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Quello che dico sempre. Agli altri non gliene frega una mazza di quanto ti consideri.
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09-12-2010, 20:05
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#92
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 107
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Quote:
Originariamente inviata da Segreta
e quando questa visione obiettiva della realtà non la si ha?
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Sarebbe opportuno costruirla cercando di correggere eventuali "errori" di pensiero (pensiero dicotomico, eccessiva generalizzazione, catastrofizzazione, astrazione selettiva, ecc..) che possono rendere l'individuo incline a sviluppare una visione negativa di sé e del mondo.
Dott. Liverani
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09-12-2010, 20:26
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#93
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Messaggi: 107
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Dottore, se una persona, nonostante cerchi di impegnarsi ad aprirsi e a conoscere gente, resta single per un lunghissimo periodo, o addirittura non riceve mai, in tutta la vita, segnali d'interesse dall'altro sesso, come può riuscire a conservare o a recuperare una buona autostima?
Grazie.
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In questo caso lo scopo "... fidanzarsi...", ad esempio, sarà frustrato e questo, vista la sua innegabile importanza, danneggerà l'autostima di un individuo, soprattutto se l'attribuzione di causa per questo fallimento sarà riferita esclusivamente a se stesso.
Ad ogni modo, per quanto molto importante, ci si auspica che "... fidanzarsi" non sia l'unico scopo/interesse di questa persona, che potrebbe costruire, almeno in parte, la propria autostima attraverso il raggiungimento di altri scopi.
Purtroppo non è detto che riusciremo a raggiungere tutti i nostri scopi nonostante tutti gli sforzi e le energie spese.
Dott. Liverani
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09-12-2010, 20:37
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#94
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
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e dalli
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09-12-2010, 22:42
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#95
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Quote:
Originariamente inviata da passenger
e dalli
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10-12-2010, 00:08
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#96
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da passenger
non riesco a raggiungere quelli che sono i miei desideri (una roba di una certa importanza, per altre terapie )? Bene, la TCC mi dice che se non riesco a raggiungerli devo trovare il modo di essere felice comunque, modificando i miei desideri e sostituendoli con altri che riuscirò più facilmente a raggiungere
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Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani
Purtroppo non è detto che riusciremo a raggiungere tutti i nostri scopi nonostante tutti gli sforzi e le energie spese.
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Direi che Passenger ha segnato un punto
Certo che questo è lo psicologo meno incoraggiante che abbia mai sentito
Equazione fondamentale della TCC:
Quote:
F → ∞ per D → 0
Dove: F è la felicità e D è il desiderio.
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Ultima modifica di barclay; 10-12-2010 a 00:17.
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10-12-2010, 00:12
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#97
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Certo che questo è lo psicologo meno incoraggiante che abbia mai sentito
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In effetti...
Comunque non è detto che certi obiettivi verranno raggiunti, ma non è neanche detto che non lo saranno
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10-12-2010, 00:43
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#98
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: Su una panchina al Brunswick Centre, London
Messaggi: 2,049
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Equazione fondamentale della TCC:
Quote:
F → ∞ per D → 0
Dove: F è la felicità e D è il desiderio.
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Beh i desideri dovrebbero tendere a 0 in effetti, nel senso che vengono soddisfatti, e contemporaneamente la felicità aumenta.
P.S.: cmq non è una equazione, sono dei limiti direi
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10-12-2010, 00:53
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#99
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Banned
Qui dal: Jan 2009
Messaggi: 1,924
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Argh, Stone, vuoi competere con me nella disciplina della psicomatematica?
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10-12-2010, 10:56
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#100
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Intermedio
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 156
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Certo che questo è lo psicologo meno incoraggiante che abbia mai sentito
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in pratica c'ha dato ddegli sfigati
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