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Vecchio 27-10-2014, 23:39   #1
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Ultima modifica di alien boy; 07-02-2015 a 14:02.
Vecchio 27-10-2014, 23:46   #2
Esperto
L'avatar di Sickle
 

Io dico sempre, finchè si riesce a campare in un modo o nell'altro si campa , poi quando non si riesce più... siamo tutti di passaggio a questo mondo...
Vecchio 28-10-2014, 00:00   #3
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Ti vedi come un parassita attaccato ai tuoi genitori, mh?

Si, il tempo scorre e si arriva a un punto in cui il gretto denaro, l'azzerante realtà ti bussa alla porta e dice: "Sociofobucuzzo..? Sisi, hai problemi, sei triste ma... hai pagato la bolletta? E l'affitto? E il frigo come lo riempi?"

Ecco, se le braccia non ti sono cadute allora, ti cadranno.

Bene non perdere tempo da soli a rimuginare. Bene, se si hanno simili difficoltà, avviarsi in un percorso che non ci vede soli e si, parlo eventualmente (ripeto, se si hanno inibizioni tali da renderci incapaci di lavorare con altri, di un lavoro comune) di un ambiente protetto dal sociale.

Non esistono altre strade, mi pare... no?
Vecchio 28-10-2014, 00:13   #4
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Originariamente inviata da Marcofobik Visualizza il messaggio
Bene, se si hanno simili difficoltà, avviarsi in un percorso che non ci vede soli e si, parlo eventualmente (ripeto, se si hanno inibizioni tali da renderci incapaci di lavorare con altri, di un lavoro comune) di un ambiente protetto dal sociale.
Sai che non l'ho capita? Sarà che sono brillo oppure che lo sei un po' pure tu
Vecchio 28-10-2014, 00:14   #5
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Il fatto è che ci sono mille modi per essere una larva... e non si escludono mica tra loro, anzi, purtroppo si sinergizzano in senso negativo
Vecchio 28-10-2014, 00:14   #6
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

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Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Sai che non l'ho capita. Sarò che sono brillo oppure che lo sei un po' pure tu
No.. è che forse alludeva alla possibillità di un lavoro protetto in una cooperativa sociale.. l'ho ispirato io
Vecchio 28-10-2014, 00:20   #7
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No.. è che forse alludeva alla possibillità di un lavoro protetto in una cooperativa sociale.. l'ho ispirato io
bel traguardo aver bisogno di protezione
Vecchio 28-10-2014, 00:23   #8
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

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Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
bel traguardo aver bisogno di protezione
Non è un bel traguardo.. ogni volta che ci penso mi farei fuori.. ma del resto, come mi dicono loro, tanto dato che l'alternativa è continuare a stare a casa... cosa perdo a provare?? Tanto da sola un lavoro non lo troverò di certo.. e forse non lo potrei nemmeno reggere date le problematiche e l'inesperienza totale.
A una certa età e a un certo punto dopo tanti anni di "professione larva", bisogna iniziare ad ammettere i propri limiti...
Vecchio 28-10-2014, 00:29   #9
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Mh, vi riporto un esperienza a chiarificare questa cosa delle larve. Semplicemente ad un collega di mio padre un bel giorno gli è morta la madre e lui ha avuto un totale e collassante crollo nervoso.

E' stato inserito nelle categorie protette... ora lavora in comune.

Se ci si riconosce come non in grado di lavorare in un ambiente lavorativo normale è naturale cercare aiuto lì. Si, parlo di assistenti sociali e si, dico che ci vuole coraggio e saggezza a valanghe per rendersi conto di una tale pecca in sé stessi... e accettarla

Signori, sto solo teorizzando. Non sto appiccicando a nessuno di voi nessun tipo di etichetta.
Vecchio 28-10-2014, 00:34   #10
Esperto
L'avatar di *Stellina*
 

Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik Visualizza il messaggio
Mh, vi riporto un esperienza a chiarificare questa cosa delle larve. Semplicemente ad un collega di mio padre un bel giorno gli è morta la madre e lui ha avuto un totale e collassante crollo nervoso.

E' stato inserito nelle categorie protette... ora lavora in comune.

Se ci si riconosce come non in grado di lavorare in un ambiente lavorativo normale è naturale cercare aiuto lì. Si, parlo di assistenti sociali e si, dico che ci vuole coraggio e saggezza a valanghe per rendersi conto di una tale pecca in sé stessi... e accettarla

Signori, sto solo teorizzando. Non sto appiccicando a nessuno di voi nessun tipo di etichetta.
Ma chiariamo che l'entrare nelle categorie protette prevede un iter molto lungo (e forse doloroso?) .. non basta solo ammettere di non essere in grado di lavorare in un ambiente lavorativo normale.. bisogna che qualcuno lo certifichi e ti riconosca una certa percentuale di invalidità civile....
Io la saggezza per riconoscere le mie pecche ce l'ho,ma per ora non sono così convinta di essere un' invalida ciivile e che sia la giusta strada da percorrere.. poi, se arriverà quel momento, mi ricrederò
Vecchio 28-10-2014, 00:35   #11
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Originariamente inviata da *Stellina* Visualizza il messaggio
Non è un bel traguardo.. ogni volta che ci penso mi farei fuori.. ma del resto, come mi dicono loro, tanto dato che l'alternativa è continuare a stare a casa... cosa perdo a provare?? Tanto da sola un lavoro non lo troverò di certo.. e forse non lo potrei nemmeno reggere date le problematiche e l'inesperienza totale.
A una certa età e a un certo punto dopo tanti anni di "professione larva", bisogna iniziare ad ammettere i propri limiti...
si, capisco, non volevo giudicare la situazione degli altri, ognuno deve fare ciò che l'aiuterà a sottrarsi all'auto-annullamento. Ma io pensavo che per troppo tempo mi sono cullato in una serenità beota, credendo di poter facilmente risolvere rimandando, e ora mi tocca fare i conti con la realtà... e con l'età e relativa inesperienza (non solo in campo lavorativo, tra l'altro)

Ultima modifica di alien boy; 28-10-2014 a 00:54.
Vecchio 28-10-2014, 12:47   #12
Esperto
L'avatar di Weltschmerz
 

Intanto suggerirei di perdonarti un po'.
Per rilassarti, perché se ti martelli sul piede non migliora davvero la situazione.
Mettersi all'angolo da soli non fornisce grandi motivazioni, almeno per me, finora ho fatto così e non ho ottenuto grandi risultati.
Molti, anche non sociofobici, sono senza lavoro alla fine, è un periodo difficile per tutti.
Vecchio 28-10-2014, 13:51   #13
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

Se si giunge al punto in cui cercare di interagire col mondo lavorativo (qualsiasi tipo di livello lavorativo) diviene IMPOSSIBILE, non esiste altra alternativa che questa.
Certo, ovviamente esiste un iter che ti dà accesso a un "lavoro protetto"... lavorare come facente parte di una categoria protetta.
Non è facile, non lo è da nessun punto di vista per chi è sensibile, ma alternative, come detto, possono non esistere.

Bello sarebbe che spuntasse dal nulla un tipo con mantello e bastone che ti sussurrasse all'orecchio: "No no, va tutto bene, di lì c'è la soluzione. Quella strada porta alla salvezza". Ma, ovviamente, non esiste.

Prima di questo, ovvio, sarebbe il caso di sondarsi accuratamente, mettersi alla prova mille e mille volte, quanto lo si creda necessario. Ovvio, fermarsi non porta il problema a fermarsi, anzi, come accennato da alien boy, fa scorrere solo il tempo, sterile e sterilizzante.
Vecchio 28-10-2014, 15:11   #14
Esperto
L'avatar di Black_
 

Entro oggi ti rispondo.
Vecchio 28-10-2014, 16:45   #15
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Quote:
Originariamente inviata da Marcofobik Visualizza il messaggio
Se si giunge al punto in cui cercare di interagire col mondo lavorativo (qualsiasi tipo di livello lavorativo) diviene IMPOSSIBILE, non esiste altra alternativa che questa.
Certo, ovviamente esiste un iter che ti dà accesso a un "lavoro protetto"... lavorare come facente parte di una categoria protetta.
Non è facile, non lo è da nessun punto di vista per chi è sensibile, ma alternative, come detto, possono non esistere.
Ho dovuto fare proprio questo cinque anni fa, dopo aver lavorato un po' di anni con un lavoro non protetto, alla perdita del lavoro e dopo aver fatto lavori saltuari per un po' di tempo, la situazione era diventata insostenibile, e mi è andata bene che ho trovato un lavoro nelle categorie protette: ora non credo che sarei di nuovo in grado di fare un lavoro "normale" e ormai ho anche un età in cui è difficilissimo che mi assumano....Pazienza, è andata così....lo devo accettare anche se ammetto che è davvero difficile farlo....

Ultima modifica di Wolferstein; 28-10-2014 a 16:49.
Vecchio 28-10-2014, 17:06   #16
Esperto
 

Beh data la mia situazione non avrò problemi a farmi dichiarare "invalido". Però prima è meglio continuare a tentare finché il destino ce lo permette... dipende da quanto siamo "in fondo" se mi passate il termine. Io per esempio con un lavoro non dico che rifiorirei, ma sarei MOLTO più sereno. Il problema è trovarlo, considerati i problemi nel presentarmi di fronte agli estranei... se potessi lavorare da qualche parente...
Vecchio 28-10-2014, 17:07   #17
Esperto
 

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Originariamente inviata da Weltschmerz Visualizza il messaggio
Intanto suggerirei di perdonarti un po'.
Per rilassarti, perché se ti martelli sul piede non migliora davvero la situazione.
Mettersi all'angolo da soli non fornisce grandi motivazioni, almeno per me, finora ho fatto così e non ho ottenuto grandi risultati.
Molti, anche non sociofobici, sono senza lavoro alla fine, è un periodo difficile per tutti.
Bravo, esatto! Non gettiamo ancora la spugna.
Vecchio 28-10-2014, 19:30   #18
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Quote:
Originariamente inviata da alien boy Visualizza il messaggio
Alla fine tra tanti problemi si dimenticano le cose fondamentali. Mancanza di persone con cui uscire, incapacità di trovare un partner, essere brutti/grassi/bassi/sfigati e stronzate varie, ecc. ecc. ecc. ma il discorso principale è che bisognerà pure sopravvivere in qualche modo, se non si decide una volta per tutte di suicidarsi senza fare i soliti annunci fasulli del cavolo, e per sopravvivere, se non si è ricchi, bisognerà lavorare con un minimo di continuità oppure continuare a farsi campare dai propri genitori e quindi continuare in uno stato di dipendenza, di non-autosufficienza, di infantilità innaturale, ad essere larve. Ma se uno, come me e come altri, non sa rendersi utile per la società e per chi offre lavoro, se difficilmente sostiene la presenza di altre persone per un certo numero di ore al giorno, come deve guadagnarsi da vivere, come deve trovare un minimo di dignità, o perlomeno di decenza, in un mondo così competitivo e corrotto. Senza indipendenza, e diciamolo (citazione di Larussa), senza soldi guadagnati per conto proprio, che vita pretende di condurre, dove vuole andare, cosa ca**o vuole sognare ecc. ecc. ecc. Ho perso troppo tempo e non so più che fare.
non è così difficile lavorare e stare in 'mezzo agli altri' anch'io credevo così molti anni fa , ho perso parecchi anni credendo ceh non sarei stato capace di stare in mezzo agli altri , invece non è così
PROVAAAAAA!
anche a lavorare non è così difficile, oggi è differibile trovare un posto di lavoro ceh è tutta un'altra cosa , poi ovvio avere il piacere di stare in mezzo alla gente no non ce l'ho manco oggi , ci si adatta si finge ci si camuffa e basta
Vecchio 28-10-2014, 23:52   #19
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Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
non è così difficile lavorare e stare in 'mezzo agli altri' anch'io credevo così molti anni fa , ho perso parecchi anni credendo ceh non sarei stato capace di stare in mezzo agli altri , invece non è così
PROVAAAAAA!
anche a lavorare non è così difficile, oggi è differibile trovare un posto di lavoro ceh è tutta un'altra cosa , poi ovvio avere il piacere di stare in mezzo alla gente no non ce l'ho manco oggi , ci si adatta si finge ci si camuffa e basta
veramente ho già provato. Mi toglie un sacco di energie e mi mette davanti i miei limiti quotidianamente. Alla fine si prova molto più stress di una persona senza certi tipi di problemi e mi fa sentire non all'altezza della situazione. Comunque, volendo trovare un lato positivo (cosa mi succede? un momento di ottimismo!), lo stare in mezzo alla gente e dover impegnarsi a non fare troppo il disadattato, forse alla fine, piano piano, un minimo ti aiuta a migliorare nell'atteggiamento e nella forza mentale. Sarà...
Vecchio 28-10-2014, 23:56   #20
Esperto
L'avatar di SugarPhobic
 

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Originariamente inviata da Wolferstein Visualizza il messaggio
....Pazienza, è andata così....lo devo accettare anche se ammetto che è davvero difficile farlo....
Guardare in faccia certi limiti, venire materialmente a patti con questo è indice di coraggio. Ti stimo molto.
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