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15-10-2022, 00:07
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,038
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Conoscere la storia moderna è importante, ne conosciamo i fatti, i modi di governare, ma spesso gli storici si soffermano poco sugli aspetti sociali.
Premesso che il fascismo e il comunismo sono dei mostri che speriamo di non dover provare mai, e prendendo atto della miseria finanziaria che quei sistemi provocano al popolo, mi domando sempre come fosse la vita sociale.
Oggi siamo decisamente più benestanti, più tutelati e sani, questo grazie al capitalismo, che però è anche il responsabile dell'individualismo, della competitività, dell'essere l'uno contro l'altro e isolati.
La mia sensazione è che nei regimi autarchici il popolo fosse più unito, la gente più solidale, magari nella miseria, ma ci si aiutava. Se riuscivi ad essere un minimo furbo e non essere troppo politicizzato forse riuscivi a portare a casa la pagnotta e a non finire in un campo di lavoro forzato. Facevi la tua vita da povero con tanti altri poveri come te. Una vita di stenti, ma tutto sommato serena. Oggi nel futuro vedo il nulla. L'isolamento, le realtà virtuali, la disumanizzazione.
Cosa ne pensate? Era meglio allora oppure oggi?
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15-10-2022, 00:30
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#2
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Conoscere la storia moderna è importante, ne conosciamo i fatti, i modi di governare, ma spesso gli storici si soffermano poco sugli aspetti sociali.
Premesso che il fascismo e il comunismo sono dei mostri che speriamo di non dover provare mai, e prendendo atto della miseria finanziaria che quei sistemi provocano al popolo, mi domando sempre come fosse la vita sociale.
Oggi siamo decisamente più benestanti, più tutelati e sani, questo grazie al capitalismo, che però è anche il responsabile dell'individualismo, della competitività, dell'essere l'uno contro l'altro e isolati.
La mia sensazione è che nei regimi autarchici il popolo fosse più unito, la gente più solidale, magari nella miseria, ma ci si aiutava. Se riuscivi ad essere un minimo furbo e non essere troppo politicizzato forse riuscivi a portare a casa la pagnotta e a non finire in un campo di lavoro forzato. Facevi la tua vita da povero con tanti altri poveri come te. Una vita di stenti, ma tutto sommato serena. Oggi nel futuro vedo il nulla. L'isolamento, le realtà virtuali, la disumanizzazione.
Cosa ne pensate? Era meglio allora oppure oggi?
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Penso che allora come oggi gli uomini non fossero molto liberi. Oggi la gabbia sembra più estesa, totalizzante e non abbiamo prospettive ultraterrene da sognare.
Credo che sbagli nel rimpiangere il passato, che non era un granché. Allo stesso tempo, hai ragione nell'intuire molto che non va nel nostro modo di vivere.
Che fare?
Finché abbiamo un po' di tempo, dobbiamo cercare di costruire noi il mondo che vorremmo, nei limiti del possibile. E, prima di tutto, accettare come irrealizzabile l'età dell'oro che abbiamo in testa e nel cuore.
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15-10-2022, 00:38
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,038
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Penso che allora come oggi gli uomini non fossero molto liberi. Oggi la gabbia sembra più estesa, totalizzante e non abbiamo prospettive ultraterrene da sognare.
Credo che sbagli nel rimpiangere il passato, che non era un granché. Allo stesso tempo, hai ragione nell'intuire molto che non va nel nostro modo di vivere.
Che fare?
Finché abbiamo un po' di tempo, dobbiamo cercare di costruire noi il mondo che vorremmo, nei limiti del possibile. E, prima di tutto, accettare come irrealizzabile l'età dell'oro che abbiamo in testa e nel cuore.
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Si, un tempo la coercizione era più visibile e anche violenta, oggi è più furba e subdola, anche se cmq siamo più liberi adesso. Forse c'era più libertà di sognare, di immaginare che il domani sarebbe stato migliore. Si, forse il mondo ideale è irrealizzabile.
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15-10-2022, 00:43
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#4
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Si, un tempo la coercizione era più visibile e anche violenta, oggi è più furba e subdola, anche se cmq siamo più liberi adesso. Forse c'era più libertà di sognare, di immaginare che il domani sarebbe stato migliore. Si, forse il mondo ideale è irrealizzabile.
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La libertà che manca è quella del gruppo. Siamo abituati ad avere padroni e abbiamo trasferito la logica del dominio alla stessa democrazia. Abbiamo paura e viviamo in un contesto violento abitato da persone sottomesse e spaventate, ieri e oggi, anche se in modo un po' diverso. Il dominio ce lo portiamo dietro da millenni, l'abbiamo interiorizzato e costituisce le radice stesse delle nostre civiltà. Il mondo ideale è irrealizzabile nelle nostre vite individuali, dato che i tempi non lo permettono.
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15-10-2022, 00:47
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,074
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Sono pienamente d'accordo nel considerare i regimi totalitari come completamente ingiusti e fallimentari.
Ad ogni modo, fare un confronto risulta davvero difficile. Il concetto stesso di proletariato cosa significa? Almeno etimologicamente, la parola deriva dal termine latino "proles" cioè la prole. Il significato è "chi non possiede altri beni oltre ai propri figli". Ma questa gente che non possiede nient'altro oltre ai figli oggi esiste? Se escludiamo gli stranieri ormai nessuno o quasi in Italia è "povero ma con figli". Nella società attuale, avere figli diventa il lusso più elevato. E' raro che se ne facciano ed è ancora più raro che si faccia più di un figlio.
C'è stato, rispetto al novecento ma anche rispetto a tutte le epoche della storia, un totale capovolgimento di certe situazioni e di certe dinamiche. Cosa che corrisponde anche con lo sfatamento di molti miti. Anche a livello psicologico, il pensiero odierno è che "i miti sono tutti falsi, la verità assoluta non può esistere". Questa cosa viene implicata in tantissimi aspetti, nella società. Cosa sono i totalitarismi e le religioni se non un modo della società per dirigere e per darti le risposte direttamente. Ad una visione più chiara del mondo, più scevra da imposizioni dall'alto, consegue una libertà enorme, che in sè è una grande ricchezza, ma una grande ricchezza, se lasciata nelle mani di un cattivo proprietario viene presto dilapidata, mentre se chi la gestiste è capace, la ricchezza cresce ulteriormente. Il fatto è che la maggioranza dell'umanità non è capace di gestire tale libertà, se ci si aspetta che un bambino sia in grado di caricarsi sulle spalle le responsabilità di un adulto, senza nessuna valida preparazione, il risultato non può che essere negativo. Chi è che prepara male i giovani d'oggi? La scuola, ma in senso più ampio, i media, i social e la società tutta, hanno fallito nel creare un mondo ideale di uomini tutti consapevoli e capaci di usare la libertà...
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15-10-2022, 01:26
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 1,685
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Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Chi è che prepara male i giovani d'oggi? La scuola, ma in senso più ampio, i media, i social e la società tutta, hanno fallito nel creare un mondo ideale di uomini tutti consapevoli e capaci di usare la libertà...
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Secondo te il potere potrebbe mai avere interesse a formare individui consapevoli e liberi?
Il potere vuole persone sottomesse e manipolabili, il sistema non funzionerebbe, altrimenti.
Essere liberi comporta rinunce e sacrifici e sono ben pochi quelli disposti a compierli.
La libertà é innanzitutto uno stato mentale.
Dovremmo iniziare a pensare a quanto ci sia si nostro in ciò che pensiamo, desideriamo, facciamo, in ciò che crediamo giusto o sbagliato. Siamo sicuri che sia roba nostra o che invece non sia qualcosa che ci è stata inculcata?
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15-10-2022, 01:34
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,525
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Essere liberi non comporta per forze rinunce e sacrifici. E' così solo nella nostra epoca, che è infida proprio perché millanta una libertà ingannevole.
Riguardo la scuola, non vedo come potrebbe educare alla libertà finché è fondata su sistemi di dominio (cosa diversa dal potere) e finché pretende di essere organica all'attuale contesto - addirittura statale. Produce cittadini, indirizzandoli all'integrazione nel mondo così com'è e nascondendone la natura.
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15-10-2022, 10:01
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,298
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Originariamente inviata da Keith
La mia sensazione è che nei regimi autarchici il popolo fosse più unito, la gente più solidale, magari nella miseria, ma ci si aiutava.
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Io sono cresciuto in un paesino di cinquecento abitanti, fermo come mentalità a molti decennî addietro, e c'era la gente che di notte danneggiava o deviava le condotte dell'acqua per rubarsi a vicenda l'acqua per i campi. E questo è solo un esempio.
Diffidate di chi favoleggia dei paeselli agresti in cui tutti ci si aiuta: quando c'è poco, invece, si tende a strapparselo di mano a vicenda proprio perché è poco.
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15-10-2022, 10:05
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#9
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Difficile dire quale vita è meglio , secondo me in alcuni aspetti vivere in quegli anni sarebbe stato meglio , per altri no , però una cosa che penso invece è che non è vero che ora si è più sani , si dice che si vive di più ma ad oggi le persone che vediamo vivere a lungo sono nate nel 1930 , non so quale sarà l’età media in futuro
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15-10-2022, 10:07
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#10
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Io sono cresciuto in un paesino di cinquecento abitanti, fermo come mentalità a molti decennî addietro, e c'era la gente che di notte danneggiava o deviava le condotte dell'acqua per rubarsi a vicenda l'acqua per i campi. E questo è solo un esempio.
Diffidate di chi favoleggia dei paeselli agresti in cui tutti ci si aiuta: quando c'è poco, invece, si tende a strapparselo di mano a vicenda proprio perché è poco.
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eppure ho sentito più di una persona anziana dire che quando loro erano giovani si tenevano le porte di casa aperte, c'era meno egoismo e si portava rispetto in misura maggiore rispetto a oggi. Ci sarà pur un fondo di verità.
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15-10-2022, 10:11
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#11
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Io se penso alla violenza che si è insidiata in Europa nel '900, a quello che è stato fatto agli ebrei ad esempio, in tutta Europa, faccio davvero fatica a pensare a popolazioni "unite" o "coese". Ne emerge un quadro davvero misero della nostra specie umana.
Sono quindi portato a pensare che l'unica via sia andare avanti correndo a rotta di fiato, rischiando anche di inciampare, e senza guardarsi indietro mai.
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15-10-2022, 10:19
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#12
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Quote:
Originariamente inviata da faria
tu lo fai?
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Eh chi può dirlo? beato chi non ha pesi sulla coscienza. Io con tutti i miei limiti posso solo cercare di essere ogni giorno la versione migliore di me stesso, e di dare un contributo positivo a chi mi sta intorno, senza contribuire a pensieri retrogradi o a divisioni, o a odio. Se può aiutare, non voto la destra.
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15-10-2022, 10:38
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,886
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La mia impressione è che una volta imparavi un mestiere e potevi fare quello per tutta la vita e campavi abbastanza tranquillo. Oggi invece c'è molta più competitività e quindi bisogna sempre dimostrare di più per rimanere a galla. Ho fatto l'esempio del lavoro ma questo vale anche nei rapporti umani. Non penso che ottant'anni fa fosse importante uscire nei weekend, vestirsi alla moda... Per essere accettati. Con questo però non voglio dire che si stava meglio, non avendo vissuto quell'epoca sicuramente ci sono molte sfumature di quegli anni che non colgo, essendo abituato all'epoca moderna.
Comunque io parlo soprattutto della prima metà del 900, la seconda metà è più vicina ai giorni nostri ovviamente come modo di vivere.
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15-10-2022, 10:38
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#14
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Banned
Qui dal: Dec 2020
Messaggi: 1,685
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Io sono cresciuto in un paesino di cinquecento abitanti, fermo come mentalità a molti decennî addietro, e c'era la gente che di notte danneggiava o deviava le condotte dell'acqua per rubarsi a vicenda l'acqua per i campi. E questo è solo un esempio.
Diffidate di chi favoleggia dei paeselli agresti in cui tutti ci si aiuta: quando c'è poco, invece, si tende a strapparselo di mano a vicenda proprio perché è poco.
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Idem.
Dove abito c'è gente veramente cattiva e spietata.
Dei miei familiari hanno subito intimidazioni per futili motivi, per esempio gli sono stati sgarrettati dei cavalli (immaginate che morte atroce possono aver fatto quegli animali lasciati morire con le gambe tagliate, se non sono mostri questi).
Attentati di questo tipo succedono spesso: usano uccidere gli animali, tagliare gli alberi nelle coltivazioni, bruciare macchine, appiccare incendi e cose di questo genere.
Vivere in un posto del genere ha contribuito al mio isolamento sociale, qui o sei come loro o sei solo, e io con i criminali non voglio averci niente a che fare.
Siccome siamo pochissimi e in tante famiglie c'è qualcuno con cui sono successi degli screzi o c'è dell'astio, se non si fa parte del loro ambiente si resta soli.
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15-10-2022, 13:27
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 701
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Indiscutibilmente oggi viviamo tempi migliori rispetto al passato da te citato.
Quantomeno nei paesi cosiddetti civilizzati, come il nostro.
Un tempo sopravvivere era molto più difficile ed anche faticoso.
Per lo più, si lavorava quasi tutto il giorno...altro che ferie, permessi, week end o pomeriggi liberi.
Spesso si trattava di lavori molto faticosi ed, in alcuni casi, pericolosi.
La mobilità sociale era peggio di oggi...se nascevi figlio di un minatore, morivi minatore anche tu...e non ho citato a caso questa categoria...basta leggere la storia dei minatori inglesi per comprendere la vita di merda cui erano destinati e della loro ribellione che ha cambiato il destino di un intero paese.
Vogliamo parlare poi delle malattie?
Oggi si vive molto di più fondamentalmente perché abbiamo facile accesso alle cure oltre a poter beneficiare dell'avanzamento tecnologico.
Una volta ci potevi rimanere secco per delle malattie oggi considerate banali.
Viaggiare facilmente ed a costi accessibili in tutto il mondo?
Comunicare facilmente con tutto il mondo?
Avere tanto tempo libero da dedicare a se stessi e la propria famiglia?
Vogliamo parlare del ruolo sottomesso della donna?
E potrei continuare a lungo.
Francamente credo che gli uomini vissuti nel passato avrebbero pagato oro per vivere la vita che facciamo noi oggi.
Per cui non me la sento di sputare nel piatto in cui sto mangiando.
Questo non significa ovviamente che la nostra società sia magnifica, perfetta, felice per tutti, senza traumi ecc...
Ogni epoca si porta appresso le proprie difficoltà e problemi ma, ripeto, i miglioramenti restano comunque superiori rispetto al prezzo da pagare per ottenerli.
No...io non vorrei vivere in un epoca passata.
Piuttosto invece sarei curioso di sbirciare quella futura...chissà fra cent'anni come sarà il mondo...forse meglio o forse peggio, chi può prevederlo....problemi non nostri....
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15-10-2022, 13:41
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#16
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 1,986
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Penso che sul piano dei diritti e del benessere materiale siamo messi molto meglio, ma ci sono anche altri aspetti che continuano ad andar male o stanno peggiorando.
Secondo me lo spirito capitalista con tutte le sue conseguenze, da quelle macroscopiche a livello economico e sociale, a quelle più piccole che serpeggiano e si insinuano nelle vite e nelle menti degli individui, gioca un ruolo importante.
E se per molti aspetti ha indubbiamente aiutato, dovrà essere superato prima o poi, anche se probabilmente noi non assisteremo a ciò
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Ultima modifica di Clend; 15-10-2022 a 13:44.
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15-10-2022, 16:49
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,074
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Quote:
Originariamente inviata da Ruoppolo
Secondo te il potere potrebbe mai avere interesse a formare individui consapevoli e liberi?
Il potere vuole persone sottomesse e manipolabili, il sistema non funzionerebbe, altrimenti.
Essere liberi comporta rinunce e sacrifici e sono ben pochi quelli disposti a compierli.
La libertà é innanzitutto uno stato mentale.
Dovremmo iniziare a pensare a quanto ci sia si nostro in ciò che pensiamo, desideriamo, facciamo, in ciò che crediamo giusto o sbagliato. Siamo sicuri che sia roba nostra o che invece non sia qualcosa che ci è stata inculcata?
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Esattamente, il potere mira sempre a conservare se stesso e a farne le spese sono sempre gli individui che non si trovano al potere.
Io spesso ragiono in base alla convenienza su certe cose. Cioè se io mi mettessi tutto il tempo a fare discorsi politici particolari in cui critico ideologie oggi dominanti avrei poco da guadagnare. Molta gente avrebbe un'opinione negativa di me. In generale, fare discorsi politici è sconveniente e porta a litigi inutili se non a vere e proprie rotture di amicizie (cosa che mi è successa).
Molto di quello che pensiamo ci viene inculcato, proprio come hai detto tu. Dai giornali e dalle televisioni, dai politici, dai social etc...
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15-10-2022, 17:13
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,038
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E' evidente che dal punto di vista materiale prima si stava peggio, ma dal punto di vista sociale cosa ne pensate?
Però mi rendo conto che l'eccezione sono io, come anche altri del forum. Ieri ho letto una statistica sulle reti sociali e si è visto che il 91% delle persone ha da una a più persone su cui fare affidamento nel momento del bisogno.. io faccio parte dell'altro 9%.. però mi rendo conto che siamo una piccola minoranza ad avere rete sociale nulla.
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15-10-2022, 18:24
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,523
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penso spesso a mio nonno, partito 18enne in guerra in russia e tornato dopo 5 anni con vari traumi psicologici, una tibia frantumata da una pallottola.
è tornato al suo paese da reduce è già non aveva più i capelli, solo una croce al merito in bronzo.
si è invaghito di una paesana più giovane, come spesso accade in questi racconti all'inizio non lo potevano vedere.
poi, quando hanno capito che aveva intenzioni serie e probabilmente era un buon partito, hanno trovato una quadra.
figli fatti proprio sull'onda del boom economico, infine il trasferimento al nord a 40 anni e rotti. una vita grama sotto molti aspetti, un uomo scorbutico e scioccato dalla guerra. non mangiava neanche con i figli, pretendeva gli dessero lo stipendio, insomma non era un tipo affabile.
era anche fascista e ricordava aneddoti del tipo "diceva UN GRANDE UOMO che..." e infatti i figli erano tutti figli dei fiori per protesta.
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15-10-2022, 18:45
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,038
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Originariamente inviata da Varano
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Di quelli che hanno fatto la guerra buona parte ha avuto dei traumi a vita. Mio nonno materno le ha fatte tutte e due ma è rimasto normale, ma nonno paterno e zio hanno avuto la depressione per tutta la vita, sono riusciti lo stesso a vivere normalmente, ma sottotono rispetto alle loro potenzialità.
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