A causa di forza maggiore, aka mancanza di soldi, sono dovuto partire dalla mia amata Italia verso un paese freddo e straniero.
Ho già lavorato in questo paese prima, visto che una 'cara amica' abita qui.
Cara amica e dir poco, visto che in un solo mese ho finito i pochi spiccioli che avevo ed ho dovuto dargli più del 30% del mio stipendio (vabbè che mi ospita a casa sua quindi ci può stare)
Allora mi direte: Bravo! Hai sconfitto la tua fobia sociale, lavori...cel'hai fatta!
Col cazzo.
Mi ritrovo a dovermi fare un totale di 180 kilometri al giorno (4 ore di mezzi) per andare e tornare da lavoro. Lo sto facendo da un mese e mezzo e la mia schiena a pezzi.
Ma non è neanche questa la cosa più terribile, è l'ufficio.
Prima di lavorare, beato nella mia comfort-zone, mentre giocavo a Mass Effect 3 remastered sentivo la pressione data dal fatto che mi sarei dovuto trovare un lavoro.
E la cosa che mi spaventava di più non era il lavorare, ma bensì i colleghi.
Il fattore di dover mantenere un rapporto 'interpersonale' con altri esseri umani mi faceva girare i cosiddetti. E alla fine, come una profezia autoavverante, così è stato.
Non mi voglio divulgare troppo nell'argomento, diciamo che ho avuto un altro lavoro di ufficio in precedenza ed ero considerato lo 'strano' dell'ufficio.
Grazie a questa esperienza ho imparato le 'skills' se così possiamo chiamarle, dei normies per passare inosservato.
Ed è propio questo il punto, sono un fantasma cortese in ufficio
A volte vorrei urlare, esprimere quello che ho dentro... Trovare un modo per essere libero da questa gabbia fatta di schermi blu e panini alla merda.
Purtroppo non è facile.
Non è facile perché invece di godermi la vita sono constatemente incazzato e frustrato.
Il mio sogno è sempre stato quello di lavorare nel cinema, invece sono finito a fare la scimmia davanti una scrivania.
Diciamo che gli ultimi anni non sono stati facili, ho avuto tante tragedie.
Ed il problema fondamentale è che non ho più un mio mondo.
Quando ero adolescente mi ricordo che Vivevo nel mio bellissimo mondo, sereno in armonia con la natura
Poi sono arrivati i complessi, successivamente le paranoie e fobie varie.
In seguito sono cresciuto e adesso il mio mondo interiore è fatto di oscurità e demoni che mi perseguitano.
Sono finito nel ciclo della rabbie e della sofferenza, e non riesco ad uscirne.
Per quanto vorrei vedere il bello nel mondo, e nel piccolo ancora ci riesco, sento dentro di me questo fuoco che mi mangia... Che voglio di più dalla vita.
Come diceva Andreotti, il potere logora chi non cel'ha. E io purtroppo, non ho il potere di scegliere di godermi la vita invece di pensare a tutto il marcio che c'è
Sono una piccola formica che porta da mangiare al formicaio, quando dentro di me sento di essere una cavalletta che salta libera nell'erba...