Allora, intanto ha ragione moon-watcher.
Vangelo di Giovanni, capitolo 8 versettti 31-34
Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: "Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi". 33 Gli risposero: "Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?". 34 Gesù rispose: "In verità, in verità vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato.
Ovviamente non intendevo riferirmi ad una verità unica, assoluta, come potrebbe essere quella della religione (a cui comunque gli uomini, almeno in questa vita, non possono arrivare). Direi che si potrebbe anche dire "La
ricerca della verità vi renderà liberi", oppure la conoscenza, come ha detto moon, intese come spinta al miglioramento interiore, all'apertura mentale, al non restare chiusi in una visione incompleta e settaria della realtà, all'interno della quale si seguono schemi ripetitivi e quasi obbligati.
Comunque volevo precisare che non avevo un intento ironico (le battute mi riescono quando non le voglio fare, evidentemente
), volevo fare una citazione seria per evidenziare il paragone tra un uomo libero che pensa con la propria testa e uno schiavo del pregiudizio che si tappa occhi e orecchie (ma purtroppo non la bocca
) di fronte alla realtà.