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Originariamente inviata da Coraje
Mi sembra significativo (e rassicurante) che nel corso dei secoli, nonostante l'industrializzazione e il culto moderno dell'individualità, simili geni abbiano continuato a riprodursi.
Cosa ne pensate?
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Secondo me i geni pro sociali saranno sempre più diffusi perché se un tizio resta isolato (anche se oggi non rischia di morire) rischia comunque seriamente di non riuscire a riprodursi, e se non si riproduce i suoi geni non passano alla generazione successiva.
Comunque i geni che si salvano secondo me son quelli che riescono a sfruttare meglio gli altri, conviene cooperare con chi ti è utile ed è ben disposto a ricambiare.
Se si riescono ad instaurare relazioni cosí si sta bene, ma la gratitudine per me non c'entra molto, sono le solite spiegazioni simil buddiste.
Un tizio può scambiare favori con altri quando ha qualcosa di significativo da dare e non è costoso in relazione a quel che riceve.
Poi non è detto che delle persone scambino favori con tutti se il 90% delle persone non possono darti nulla di significativo instaurerai scambi col 10%.
È chiaro che anche in un contesto competitivo possono instaurarsi relazioni di cooperazione, certo è che gli esseri umani sono carogne, possono cercare di incularti anche a tua insaputa, quindi la fiducia non può essere mai assoluta.
Insomma ci sono transazioni ma non sono basate sulla favoletta della gratitudine per me, le persone si fanno i loro calcoli, non si accontentano mica di un grazie.
È come quando fai un acquisto o baratti qualcosa, hai bisogno di cooperare con qualcun altro per concludere l'affare, ma allo stesso tempo devi cercare di non farti fregare.
È felice non chi prova senso di gratitudine ma chi riesce ad instaurare scambi sostenibili e vantaggiosi (per lui), ma fare cose del genere richiede un mucchio di abilità non solo questa cosa del senso di gratitudine.