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03-08-2010, 15:10
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#61
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Semmai hai sopravvalutato la mia quantità di conoscenza, non la mia intelligenza.
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Esatto, intendevo più propriamente questo, grazie per la correzione.*
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Ma non starai mica meditando di farti fuori prima del tempo?
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No, anche perchè se lo facessi vorrebbe dire che sarei caduto in un tunnel psico-patologico, per cui dopo la morte potrei rimanere intrappolato in quel tunnel e cadere in un labirinto di allucinazioni che mi impedirebbero di convocare la conferenza telepatica, dato che avrei una percezione distorta della nuova dimensione. Invece se voglio convocare la conferenza telepatica devo essere il più possibile libero da pulsioni psicologiche che mi inducano a distorcere la percezione dell'aldilà, in modo da potervi venire a cercare più facilmente. Il suicidio mi farebbe cadere nelle alterazioni psichiche della depressione o quanto meno dell'impazienza (di realizzare il mio desiderio), che mi porterebbero dritto dritto a quel labirinto ostacolando il mio progetto.
* PS: Anche se una sopravvalutazione della tua intelligenza c'è stata comunque in certi punti in cui mi aspettavo che da certe tue associazioni mentali avresti già tratto certe intuizioni.
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Ultima modifica di HurryUp; 03-08-2010 a 15:12.
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04-08-2010, 05:14
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#62
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da Venom
Vuoi dire che esiste una sola coscienza-contenitore all'interno della quale noi ci percepiamo "colorandola" della nostra individualità e riempendola con i contenuti della nostra attività emotiva e di pensiero?
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Certamente.
Quote:
Originariamente inviata da Venom
Questo implica che esista un prodotto mentale all'interno della coscienza unica che è indipendente dalle varie menti.
Un agente che è il movimento e che avendo un obiettivo è dotato di volontà propria.
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No, il movimento non è un agente cosciente, lo spiego meglio dopo.
Quote:
Originariamente inviata da Venom
Io credo invece che quel movimento sia come una sorta di virus informatico all'interno della mente e che se ha un fine è quello di perpetuare se stesso usando gli esseri come veicolo.
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Mi sembra assurda questa visione. Non possono esistere virus informatici nel sistema perfetto della realtà... comunque chiarisco meglio sotto quello che ho detto.
Quote:
Originariamente inviata da Venom
Puoi fare un esempio più concreto?
Non ho capito bene cosa intendi dire.
Vuoi dire che dato un certo contenuto mentale, l'evocazione del suo opposto tenderà ad uno stato di quiete che neutralizza entrambi?
E' questo un obiettivo desiderabile al fine di raggiungere un determinato risultato?
Se sì, quale?
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Cerco di chiarire la mia visione. La realtà è una sola ed è in uno stato di perfetto equilibrio. Dire che è in perfetto equilibrio significa dire che non possono verificarsi le condizioni di un movimento di essa. Infatti il movimento è causato da una forza non compensata dalla forza contraria: quando c'è una forza che prevale, inizia il movimento. Bene: nella realtà assoluta oggettiva, nessuna forza prevale, quindi c'è perfetto ed eterno equilibrio.
Se l'equilibrio della realtà assoluta fosse spezzato, la realtà assoluta entrerebbe nel movimento, ma per muoversi dovrebbe andare verso qualcosa che sia altra dalla realtà assoluta, e altro dalla realtà assoluta è solo il nulla. Perciò se la realtà assoluta si muovesse anche solo di poco, muterebbe nel nulla, e diventerebbe nulla. Ma il nulla non esiste, perciò, non potendo esistere la condizione di possibilità di tale movimento della realtà assoluta, ne consegue che la realtà assoluta non può muoversi, e una cosa non può muoversi solo se è in stato di perfetto e totale eterno equilibrio. Perciò il fatto che la realtà assoluta sia in perfetto equilibrio non è un postulato, ma una conseguenza ontologica del fatto che se non lo fosse diventerebbe il nulla, cioè il non essere sarebbe.
Da questo fatto (che la realtà assoluta sia in stato di perfetto equilibrio) discende che ogni possibile divisione della realtà assoluta sia compensata dalla ricomposizione in modo istantaneo. In altre parole, enucleata una parte dalla realtà assoluta deve iniziare il processo opposto che restituisce quella parte all'intero. Da qui la struttura di gruppo matematico della realtà:
in un gruppo matematico un elemento diverso dall'elemento neutro è subito trasformato nell'elemento neutro attraverso il suo inverso rispetto all'operazione del gruppo.
Analogamente: la realtà assoluta rappresenta l'elemento neutro del gruppo, le realtà relative rappresentano gli elementi del gruppo diversi dall'elemento neutro, il movimento rappresenta l'operazione del gruppo, e serve a comporre le polarità con le polarità opposte per non rompere l'equilibrio dell'elemento neutro. Tutte le polarità sono dentro l'elemento neutro, niente è fuori di esso.
Il movimento esiste solo nel tempo necessario a ricondurre una polarità nell'elemento neutro. Un movimento continuo ed eterno non esiste, perchè non esiste un agente che si oppone in eterno all'elemento neutro: l'unico elemento che si oppone all'elemento neutro infatti, se esistesse, sarebbe il nulla, perchè il nulla è l'opposto dell'essere. Ma il nulla non può esistere, quindi non può esistere una forza eternamente antagonista all'essere, quindi non può esistere un movimento continuo ed eterno.
Tuttavia, osservando l'essere dal punto di vista di uno stato di coscienza relativo, tutto deve essere in stato di mutazione, perchè solo nella coscienza neutra, quella assoluta, cessa il movimento.
Il movimento serve per ricondurre una coscienza polarizzata nella coscienza neutra, quindi il movimento non è un'entità dotata di coscienza: è un mezzo con cui una coscienza relativizzata converge alla coscienza assoluta. Non è quindi un virus, anzi, è un mezzo utile per la coscienza relativa, dato che senza il movimento rimarrebbe avulsa dalla coscienza assoluta rompendo l'equilibrio dell'essere e facendo esistere il nulla. Tutto il nostro essere, ogni sua sfumatura, sarà restituita all'essere dell'elemento neutro. Tutto ciò che è nostro personale sentire, un giorno lo consegneremo all'essere assoluto coscientemente e volontariamente. Quel giorno è già presente ma non lo possiamo percepire. E' il giorno che cerchiamo inconsciamente: i nostri sensi ce lo testimoniano continuamente facendoci percepire il movimento del nostro sentire. Questo movimento tende a portarci alla coscienza totale di noi stessi.
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Ultima modifica di HurryUp; 04-08-2010 a 05:30.
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04-08-2010, 09:42
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#63
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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HurryUp, dire implicitamente alla gente che è "troppo stupida" per capirti non è un bel modo di comunicare. Se parli in modo criptico forse è colpa tua e non degli altri.
Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Esatto, intendevo più propriamente questo, grazie per la correzione.*
No, anche perchè se lo facessi vorrebbe dire che sarei caduto in un tunnel psico-patologico, per cui dopo la morte potrei rimanere intrappolato in quel tunnel e cadere in un labirinto di allucinazioni che mi impedirebbero di convocare la conferenza telepatica, dato che avrei una percezione distorta della nuova dimensione. Invece se voglio convocare la conferenza telepatica devo essere il più possibile libero da pulsioni psicologiche che mi inducano a distorcere la percezione dell'aldilà, in modo da potervi venire a cercare più facilmente. Il suicidio mi farebbe cadere nelle alterazioni psichiche della depressione o quanto meno dell'impazienza (di realizzare il mio desiderio), che mi porterebbero dritto dritto a quel labirinto ostacolando il mio progetto.
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Quindi esiste una vera e propria "fisica del cervello", di cui conosci solo tu le leggi (ad esempio mi dici ora che è rischioso suicidarsi perché si rimane sospesi in un tunnel). Perdonami ma dopo questa uscita alla "Ghost Whisperer" la tua mi sembra sempre più un'illusione creata fin nei minimi dettagli, ottima solo per cullarsi in un mondo alternativo, un bel sogno. Tu parli di "campo gravitazionele" che esercitano le mie parole, ma io penso che, in discorsi più banali, ti sto semplicemente mettendo di fronte alla realtà (che, come si suol dire, è dura e fa male).
Ma come funzionerebbe questa telepatia? Ci sono dei campi elettrici che influenzano gli altri cervelli? Come mai non li abbiamo ancora scoperti? E sopratutto, quando sei morto, come fai a influenzare gli altri cervelli? Se il cervello è in decomposizione, non potrà fare campi magnetici (e poi, metti caso che ti cremano, come fai?).
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04-08-2010, 11:47
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#64
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
HurryUp, dire implicitamente alla gente che è "troppo stupida" per capirti non è un bel modo di comunicare. Se parli in modo criptico forse è colpa tua e non degli altri.
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Hai ragione, ma in me non c'era l'intenzione di darti dello stupido. La diplomazia non è il mio forte, anche perchè la mia comunicazione ideale è quella in cui posso comunicare tutto, perciò ti puoi immaginare quanto mi stia stretta la comunicazione umana.
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Quindi esiste una vera e propria "fisica del cervello", di cui conosci solo tu le leggi (ad esempio mi dici ora che è rischioso suicidarsi perché si rimane sospesi in un tunnel). Perdonami ma dopo questa uscita alla "Ghost Whisperer" la tua mi sembra sempre più un'illusione creata fin nei minimi dettagli, ottima solo per cullarsi in un mondo alternativo, un bel sogno.
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Mi sembra che i sogni stessi siano curati nei minimi dettagli. Mi piacerebbe osservare qualcuno dei tuoi sogni, per vedere come anche la tua mente sia molto accurata nel costruire mondi onirici.
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Tu parli di "campo gravitazionele" che esercitano le mie parole, ma io penso che, in discorsi più banali, ti sto semplicemente mettendo di fronte alla realtà (che, come si suol dire, è dura e fa male).
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No, fidati, ti sfuggono intuizioni. Anche adesso non mi stai rispondendo freddamente, le parole veicolano anche emozioni, e con questo stato tu veicoli una particolare emozione. Non usi l'intuizione, non hai ancora il senso della trascendenza. Non posso farci nulla se questo mi rende impossibile comunicare concetti.
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Ma come funzionerebbe questa telepatia? Ci sono dei campi elettrici che influenzano gli altri cervelli? Come mai non li abbiamo ancora scoperti? E sopratutto, quando sei morto, come fai a influenzare gli altri cervelli? Se il cervello è in decomposizione, non potrà fare campi magnetici (e poi, metti caso che ti cremano, come fai?).
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L'errore di fondo della tua impostazione è che tu credi che l'uomo sia fatto per le leggi fisiche, e non consideri il contrario: che siano le leggi fisiche ad essere fatte per la coscienza umana! Ma se le leggi fisiche sono fatte per l'uomo, e non viceversa, allora è assurdo pensare che sia solo questo mondo fisico, con le sue leggi limitanti, ad essere l'unico nostro ambiente.
Se le leggi fisiche sono fatte per l'uomo, allora le condizioni per le leggi fisiche le pone la coscienza umana, non è che l'uomo è un prodotto delle leggi fisiche, le leggi fisiche sono fatte in funzione della coscienza umana. I pensieri umani, i suoi desideri, quindi, pongono le condizioni per le leggi fisiche delle dimensioni di esistenza dopo la morte, sono fattori condizionanti, non sono impulsi di cui la natura non tiene conto. La natura registra tutto, e non possiede solo le informazioni che registra, ma anche i significati. E secondo te perchè registra tutte le informazioni? Per poi cestinarle tutte? Allora se tu hai deciso che i desideri umani, i suoi sogni, i suoi progetti e le sue ideologie siano tutti orpelli messi dall'uomo sopra a una natura indifferente, se non intuisci che i pensieri dell'uomo sono i semi di altre dimensioni e mondi che ci attendono e che esistono in funzione di noi, ma che noi siamo degli individui destinati a fare una comparsa in una realtà a noi indifferente, allora noi non abbiamo nulla da dirci, perchè ciò che la tua mente cerca non va nella mia direzione, e non si adatta al mio intuito.
Tu hai fatto una scelta, hai scelto di non seguire il tuo intuito, perchè ti sei fatto convincere dall'idea che l'uomo sia fatto per la legge e non viceversa.
In questo modo, però, ho il dovere di informarti che commetti un gesto di violenza verso la coscienza umana, perchè questo tuo punto di vista toglie dignità alla coscienza umana, e ci riduce a delle comparse che non hanno un ruolo adatto alla sua dignità. L'idea che in qualche modo le leggi fisiche possano essere fatte anche per l'uomo non ti tocca, la rifiuti, allora non abbiamo niente da dirci in questo tema, e sono costretto a rimandare la conversazione nella conferenza telepatica.
Se tu credi che le leggi fisiche siano fatte anche per l'uomo, allora non ti faresti tante domande e perplessità sul fatto che dopo la morte io mi attenda la meta-comunicazione telepatica tra gli esseri umani: se la comunicazione è impossibile nel mondo attuale, a causa dei limiti imposti dalle leggi fisiche e dai cervelli umani, allora i mondi in cui sia possibile la meta-comunicazione devono essere necessariamente dopo la morte, con leggi fisiche diverse. Tu riesci veramente ad accettare che esseri biologici complessi come gli esseri umani, con tutto il loro complesso di emozioni, sentimenti, aneliti a comunicare continuamente frustrati dai limiti imposti dal mondo fisico, siano destinati a non poter mai vivere l'esperienza della meta-comunicazione? Pensa a tutti i tuoi pensieri privati, tutte le tue pulsioni psichiche, le cose che non comunichi agli altri perchè non ti capirebbero. Pensi che rimarranno sempre per te? Pensi che prima o poi quelle informazioni tue personali non usciranno mai da te e non saranno mai conosciute da altri esseri umani? Allora tu pensi che il mondo sia una gabbia dove le informazioni debbano restare chiuse nei sistemi biologici degli esseri viventi nonostante gli esseri viventi le vogliano comunicare?
Queste sono le domande che spero che contagino la tua mente, se non ti inducono un minimo di senso di assurdo allora non ho sopravvalutato la tua intelligenza, ma la tua intuizione.
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Ultima modifica di HurryUp; 04-08-2010 a 11:50.
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04-08-2010, 12:45
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#65
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Venom, ti chiarisco alcune cose alla luce delle tue ultime obiezioni. La logica è una proprietà della realtà, il modo in cui la logica si esprime (per esempio il linguaggio, oppure l'intuizione, oppure...) è contingente. Perciò la logica va usata quando si analizza un qualunque campo, anche metafisico.
Certo che uso la logica anche nell'indagine metafisica, anzi ti dirò di più: ritengo molto probabile che esista una dimensione metafisica in cui le leggi della logica siano leggi fisiche. Pensa a quando noi usiamo il modo di dire "questo discorso non sta in piedi". Questa affermazione per noi ha un senso figurato, per dire che il discorso è incoerente. Ma io credo che esista una dimensione in cui questa affermazione, se è vera, è vera alla lettera! Cioè, esiste una dimensione dove un discorso incoerente è proprio come un tavolo costruito in modo tale da non stare in equilibrio e cadere, per esempio un tavolo con una zampa sola messa in un punto diverso dal baricentro.
Tu credi che le risposte filosofiche abbiano chissà quale logica astrusa, che la Verità sia talmente misteriosa che sia aldilà della logica e che quindi sia fallace indagare logicamente sulle risposte. Dal mio punto di vista è un errore, perchè la logica è la condizione di esistenza della realtà. Un'idea è possibile solo se ha la possibilità di tradursi in una forma, almeno parzialmente, quindi, ad esempio, nella forma del linguaggio. Perciò il concetto di una Verità che non sia verbalizzabile è falso. Il mondo fisico stesso è un insieme di forme, perciò esprime una verità. Il mondo fisico è l'"ombra di una verità". Una verità che non sia verbalizzabile è come un oggetto che non proietta un'ombra, e solo il nulla non proietta ombre, ma il nulla non esiste.
La matematica aiuta l'intuito perchè fa partecipare la mente all'idea della verità pura. Ti consiglio quindi di non trascurarla.
Ti rispondo sulla questione del tempo. Il tempo è un ordinamento di elementi, cioè è una relazione che permette, dati due elementi, di dire che uno è successivo all'altro. L'informazione però non è data dall'ordine degli elementi, ma dagli elementi, perciò quando dico che nella dimensione oggettiva la coscienza sente senza il tempo, dico una cosa possibile, perchè tutti gli elementi apportano a quella coscienza tutte le informazioni, così che quella coscienza non ha bisogno di vedere l'ordinamento contingente in cui sono disposti quegli elementi, anche perchè di ordinamenti non ce ne è uno privilegiato.
Il percorso che porta dal tempo al non-tempo è questo: prima c'è il tempo cronologico, cioè l'ordinamento cronologico. Poi c'è il tempo logico, in cui è ignorato l'ordinamento cronologico ma è evidenziato l'ordinamento logico. Infine, nella dimensione assoluta, anche l'ordinamento logico è trasceso, nel senso che tutte le sequenze logiche sono ridotte a un solo istante, che contiene tutte quelle sequenze composte in una sola sequenza.
Questo è possibile perchè il tempo è una proprietà delle forme, cioè della proiezione della coscienza, la coscienza invece non ha la natura di una forma, perciò non ha bisogno del tempo nella sua dimensione di esistenza.
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Ultima modifica di HurryUp; 04-08-2010 a 13:01.
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04-08-2010, 13:31
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#66
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: Near Rome
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Questo è possibile perchè il tempo è una proprietà delle forme, cioè della proiezione della coscienza, la coscienza invece non ha la natura di una forma, perciò non ha bisogno del tempo nella sua dimensione di esistenza.
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Però ne abbiamo bisogno noi, esseri umani ordinari ed, in genere , limitati.
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04-08-2010, 13:38
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#67
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Però ne abbiamo bisogno noi, esseri umani ordinari ed, in genere , limitati.
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Beh, sì, almeno finchè siamo in questo mondo.
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04-08-2010, 13:43
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#68
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Esperto
Qui dal: Jun 2010
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Beh, sì, almeno finchè siamo in questo mondo.
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ANche essendo in questo mondo potremmo fare altro, dipende anche dalla posizione del punto di unione che abbiamo con l'universo, per usare un termine caro a Castaneda, o a quale livello di attenzione riusciamo ad accedere conservandone memoria, vedi per esempio il simbolo della triquetra, oppure il cristianesimo che dice "nell'alto dei cieli" e non del cielo singolare.
Non è obbigatorio morire fisicamente per accedere ad altro, cosa che comunque anche in caso di morte fisica non è detto che avvenga smepre e comunque.
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Ultima modifica di Myway; 04-08-2010 a 13:45.
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04-08-2010, 14:26
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#69
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
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Originariamente inviata da Venom
Questi fenomeni linguistici sono dovuti alla corporeità dimensionale dell'uomo.
Ogni forma di linguaggio è altamente metaforica.
La mente è incapace di avvicinare dei concetti astratti a meno di tradurli in termini geometrici e sensoriali, a quel punto tratta un termine come se fosse un altro.
Ad esempio il tempo è trattato come uno spazio o un oggetto in quasi tutte le lingue perché il suo livello di astrazione è stato incocepibile per quanto percepito.
Per questo diciamo frasi come "l'anno che abbiamo davanti" (come fosse un oggetto fisico), "mesi addietro", come se il tempo fosse dietro le spalle, "entrare in un periodo nero" come fosse una località o una stanza ecc. ecc.
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E' normale: il tempo è una relazione logica di ordinamento, e anche lo spazio è una relazione di ordinamento: dati due punti spaziali si può dire "questo è davanti, questo è dietro", per il tempo è analogo, dati due eventi "uno è anteriore, uno successivo". Siccome sono ordinamenti isomorfi noi li confondiamo ed è un bene, perchè ciò che è analogo deve essere associato.
L'unica differenza tra l'ordinamento spaziale e quello temporale è che l'ordinamento spaziale pone un'unione insiemistica tra i punti, così che tanti punti spaziali si possono osservare insieme. L'ordinamento temporale infece pone un' intersezione tra gli eventi, ed essendo l'intersezione di due eventi diversi sempre vuota, non è possibile osservare due eventi successivi contemporaneamente. Solo per questo l'ordinamento spaziale ha un sapore diverso da quello temporale, ma sono di analoga natura. Bisogna ridurre quindi tutto alla sua struttura logica per coglierne l'essenza.
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Originariamente inviata da Venom
Tu confondi la mappa per il territorio, e questo è foriero di grandi danni, da sempre.
La metafisica non esiste, è un'invenzione della mente come tante.
E' una costruzione favolosa a posteriori di possibilità mai provate.
Qualsiasi cosa ci sia là fuori, non l'afferrerai mai con l'intelletto, perché l'intelletto è contenuto in essa.
Perché la mente è un suo prodotto.
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No, assolutamente no, non confondo la mappa con il territorio. Se rileggi cosa ho detto vedi che ho detto che la mappa è una proiezione del territorio, che la mappa indica il territorio. Per passare dalla mappa al territorio bisogna seguire la mappa, quindi bisogna seguire la metafisica. Il territorio crea le mappe di sè stesso per condurre il viaggiatore a conoscere il territorio. Perciò la logica e le categorie dell'intelletto ci sono date perchè noi dobbiamo usarle per raggiungere la realtà con la consapevolezza. Dobbiamo analizzare tutto, affinare le intuizioni, conquistare la padronanza della logica in ogni campo. Trascurare questo, se mai, produce danno. I danni di cui tu parli in realtà sono positivi, perchè sono tentativi della mente di analizzare la mappa. Non coltivare l'intelletto significa rallentare un percorso che dobbiamo per forza seguire.
Siamo in una dimensione fisica che ci permette di oziare. Dopo la morte avremo già un punto di vista diverso. La metafisica è tanto più vicina alla realtà quanto più la riduce in termini logici e ontologici sostanziali.
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