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Vecchio 02-08-2010, 00:17   #41
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Ma cos'è la trama di un film di fantascienza? Io credo che per una società del genere non sia sufficiente uno sviluppo socio-culturale, ma sia necessario che il nostro cervello evolva nella sua struttura bio-molecolare, il cervello dovrà elaborare i pensieri in modo totalmente differente da come fa attualmente. Ma qua siamo ai limiti della fisica classica detta anche galileana, sconfiniamo nella fisica quantistica.
Vecchio 02-08-2010, 02:24   #42
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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Ti sbagli, dicevo sul serio. Nella mia mente ho preparato un programma ben dettagliato su una conferenza telepatica che farò dopo la morte, a cui tenterò di convocare tutti gli esseri umani a cui volevo dire queste cose. Non ho intenzione di lasciare nessuna questione in sospeso, nessun messaggio non comunicato, perciò tutte le cose che non ho potuto comunicare in questa vita me le preparo nella mente per comunicarvele dopo la morte, attraverso appunto una conferenza telepatica a cui sarete tutti invitati.
Seriamente, se credi in ciò che scrivi mi viene da pensare che tu abbia qualcosa di simile al disturbo schizotipico

Renditi conto che se il tuo obbiettivo è comunicare al meglio il tuo pensiero, stai fallendo partendo dalle basi. Dire (con tono profetico) che farai una conferenza telepatica dopo la morte a gente che come puoi ben intuire non crede minimamente nella telepatia, sopratutto se esercitata dopo la morte, è un ottimo passo per essere frainteso e passare per matto. Il che è notevole, in un forum di matti

Ultima modifica di JohnReds; 02-08-2010 a 02:27.
Vecchio 02-08-2010, 03:30   #43
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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
Seriamente, se credi in ciò che scrivi mi viene da pensare che tu abbia qualcosa di simile al disturbo schizotipico

Renditi conto che se il tuo obbiettivo è comunicare al meglio il tuo pensiero, stai fallendo partendo dalle basi. Dire (con tono profetico) che farai una conferenza telepatica dopo la morte a gente che come puoi ben intuire non crede minimamente nella telepatia, sopratutto se esercitata dopo la morte, è un ottimo passo per essere frainteso e passare per matto. Il che è notevole, in un forum di matti
Ma tu hai idea di dove affonda le radici la nostra autocoscienza? Converrai con me che più a fondo andassi nell'indagine più il limite di impossibilità diviene sottile. Se anche tu volessi porre come limite di possibilità la coerenza logica e fisica, anche in questo caso ciò che ritieni impossibile sarebbe plausibile, perchè esistono un sacco di mondi possibili nella logica modale che secondo il senso comune sembrerebbero bizzarri. Vorrei vedere alla conferenza telepatica dopo la morte se mi riparlerai di disturbo schizzotipico!
In ogni caso non vedo cosa ci sia di strano nel preannunciare il programma di fare una conferenza telepatica dopo la morte a persone che non ci credono: se tanto dopo la morte cambieranno idea, cosa mi frega che non ci credono adesso? Io intanto li avverto
Vecchio 02-08-2010, 10:01   #44
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Originariamente inviata da Venom Visualizza il messaggio
E' strano perché sicuramente non sei né il primo né sarai l'ultimo che tenterà un siffatto esperimento e allo stato attuale non è dato sapere se mai sia riuscito e se mai sia possibile.
Non credo però che ci siano molti casi in cui qualcuno abbia fatto l'esperimento che ho in mente io, che tra l'altro non è un esperimento ma un bisogno mi vivere l'esperienza di una società con una comunicazione completa ed efficace, e l'intuizione dell'assurdità dell'impossibilità della sua realizzazione mi genera un'aspettativa psicologica certa della sua prossima realizzazione.
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Originariamente inviata da Venom Visualizza il messaggio
Da dove proviene l'autoscienza?
Con quella domanda non presupponevo che conoscessi la risposta, ma era solo per innescare l'idea di una cosa che affonda le sue radici in dimensioni che sono totalmente al di fuori dei parametri della nostra immaginazione, perciò il senso comune in questo caso è fallace, nel senso che se dico che la società della meta-comunicazione sia realizzabile nella nostra vita o nella nostra storia, lo scetticismo di JohnReds sarebbe ragionevole, ma se io dico che lo sarà dopo la morte e in quelle dimensioni misteriose dove affonda le radici la coscienza potrebbe accadere di tutto, e non è più ragionevole la risposta di JohnReds...
Vecchio 02-08-2010, 14:19   #45
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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Non credo però che ci siano molti casi in cui qualcuno abbia fatto l'esperimento che ho in mente io, che tra l'altro non è un esperimento ma un bisogno mi vivere l'esperienza di una società con una comunicazione completa ed efficace, e l'intuizione dell'assurdità dell'impossibilità della sua realizzazione mi genera un'aspettativa psicologica certa della sua prossima realizzazione.
In pratica, desideri così tanto una società della metacomunicazione che non riesci ad accettare l'idea che essa non si realizzi. Sei convinto che esisterà perché non riesci a fare a meno del sogno consolatorio di una tale società.
Ti rendi conto di quanto è irragionevole?

Comunque i tuoi sintomi mi fanno venire in mente sempre più un disturbo schizotipico, non dico che ce l'hai, ma da come le frasi che scrivi sembrano rientrarci a pennello.
Vecchio 02-08-2010, 18:08   #46
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arrendetevi (è un consiglio)
Vecchio 02-08-2010, 18:30   #47
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L'avatar di Who_by_fire
 

Secondo me un giorno succederà qualcosa di strano e incomprensibile come in Dohnny Darko o come in The Box e allora capiremo tutti che le stravaganti teorie di HurryUp erano vere..
Vecchio 03-08-2010, 00:15   #48
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Originariamente inviata da JohnReds Visualizza il messaggio
In pratica, desideri così tanto una società della metacomunicazione che non riesci ad accettare l'idea che essa non si realizzi. Sei convinto che esisterà perché non riesci a fare a meno del sogno consolatorio di una tale società.
Ti rendi conto di quanto è irragionevole?

Comunque i tuoi sintomi mi fanno venire in mente sempre più un disturbo schizotipico, non dico che ce l'hai, ma da come le frasi che scrivi sembrano rientrarci a pennello.
Lascia perdere, non hai la minima possibilità di cogliere i sottili pensieri che mi conducono alla certezza che la metacomunicazione si realizzerà. Dopo la morte sarai il primo che cercherò alla mia conferenza telepatica, per ora non posso comunicarti un simile messaggio, sarebbe solo uno spreco di energie: i limiti della comunicazione umana nel piano di esistenza in cui siamo collocati non me lo permettono. Siamo in un manicomio, non te ne sei ancora accorto?

Per ora ti lancio solo un suggerimento che magari ti darà un'ispirazione: un desiderio è come una forza fisica. La sua intensità è l'intensità del desiderio, la sua direzione è il tema del desiderio, il suo verso è l'oggetto del desiderio. Se una cosa è desiderata, la forza è applicata, e questo è sufficiente a creare le condizioni perchè il desiderio, in qualche dimensione che lo permetta, si realizzi. Come vedi l'intuizione che una cosa si realizzi perchè la si desidera non è così folle come il senso comune ingannevole ti suggerirebbe...

Ultima modifica di HurryUp; 03-08-2010 a 00:23.
Vecchio 03-08-2010, 00:19   #49
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Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Secondo me un giorno succederà qualcosa di strano e incomprensibile come in Dohnny Darko o come in The Box e allora capiremo tutti che le stravaganti teorie di HurryUp erano vere..
Proprio così, e ho anche spiegato cosa sarà: una conferenza telepatica dopo la morte. Preparerò in anticipo tutto il programma attraverso mappe mentali sofisticate.
Vecchio 03-08-2010, 01:30   #50
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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Per ora ti lancio solo un suggerimento che magari ti darà un'ispirazione: un desiderio è come una forza fisica. La sua intensità è l'intensità del desiderio, la sua direzione è il tema del desiderio, il suo verso è l'oggetto del desiderio. Se una cosa è desiderata, la forza è applicata, e questo è sufficiente a creare le condizioni perchè il desiderio, in qualche dimensione che lo permetta, si realizzi. Come vedi l'intuizione che una cosa si realizzi perchè la si desidera non è così folle come il senso comune ingannevole ti suggerirebbe...
Ne abbiamo già discusso tempo fa...è una tua credenza totalmente irrealistica, un desiderio NON è una forza fisica..un desiderio è un impulso nervoso prodotto dalla tua mente, non esiste al di là del tuo cervello..
Non hai minimamente prove che esista una dimensione dove i pensieri sono forze..sono tue convinzioni religiose..che non è detto che siano vere..forse ti conviene tenerti le tue illusioni consolatorie, se ti fanno stare meglio, ma bah, per me è meglio vivere nel mondo reale per avere una possibilità di risolvere i nostri problemi.
Vecchio 03-08-2010, 01:31   #51
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Vabbè, John, tanto in questa vita la questione non la risolveremo mai.
Ne riparliamo al prossimo turno
Vecchio 03-08-2010, 03:22   #52
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Verrà un giorno in cui la comunicazione tra gli esseri umani diventerà completamente consapevole, nel senso che non ci saranno più movimenti del corpo semi-automatici a cui ci aggrapperemo per comunicare, magari senza nemmeno rendercene conto, ma che ogni minimo gesto del corpo, sia verbale che extra-verbale, usato per comunicare qualcosa sarà attuato in modo completamente consapevole. Sarà come se mentre scriviamo un messaggio scritto fossimo contemporaneamente consapevoli di tutta la struttura semantica e sintattica del discorso che stiamo costruendo e di tutte le relazioni logiche tra tutte le parole che compongono il discorso: niente sarà lasciato all'istinto, e anche le azioni e comunicazioni spontanee saranno sempre seguite da un'analisi in modo da essere consapevoli di tutto ciò che si fa e si sente. Così sarà della comunicazione quando raggiungeremo questa società ideale: ogni messaggio detto in ogni circostanza sarà sempre comunicato in modo tecnicamente consapevole, e non ci saranno più nemmeno dei condizionamenti imposti da comunicazioni extra-verbali standard: un socialfobico non avrebbe nessun problema di adattamento sociale, perchè, per esempio, avrebbe sempre la possibilità di spiegare, in qualunque luogo e a qualunque persona, tutti i motivi per cui ha quel genere di blocco dell'espressività, e la persona a cui lo racconterebbe non percepirebbe mai questo discorso come fuori luogo, ma come una cosa normale. Sarà come se tutti i limiti dati dalla fisicità fossero considerati come un banale ostacolo di cui sbarazzarsi, come se gli uomini volessero attuare una comunicazione telepatica, e per risolvere il più possibile i problemi tecnici dati dalla fisicità o dall'ansia sociale si ricorra alla meta-comunicazione, quasi come se non glie ne fregasse niente di dettagli trascurabili come il fare gestualità strane o comunicare messaggi fuori luogo e argomentazioni logiche complesse.
Insomma, una società completamente diversa da questa, in cui quando sei in situazioni sociali devi necessariamente essere abile nell'espressività extra-verbale (sto parlando della attuale) e devi mostrarti sempre sicuro e autosufficiente: questo genere di società sarebbe considerata da medioevo nella cultura della società ideale di cui sto parlando.
A volte potrebbero capitarvi momenti di iper-lucidità in cui avrete la chiara intuizione che questo un giorno sarà realizzato, anzi, che è ineluttabile destino che sia realizzato. Ma il non crederlo possibile potrebbe farvi perdere questa intuizione, tuttavia, per quanto lo riteniate impossibile, questo non cambierà il nostro destino, perchè è già scritto (dal noi del futuro) che questo genere di società sia realizzata, e che vi parteciperanno tutti gli esseri umani che incontriamo ogni giorno.
Perciò, quando incontrerete degli esseri umani che non capiscono il vostro blocco, non vi preoccupate: li riincontrerete in quella società ideale, e loro stessi vi diranno "adesso capisco, prima non capivo", e guarderemo indietro al tipo di società che stiamo vivendo adesso come a un lontano ricordo di un periodo in cui non eravamo ancora maturi per poter partecipare a una società con una comunicazione vera ed efficace.
caro hurry, ti sono amico e mi spiace non essere d'accordo al 100%, però questa cosa è semplicemente impossibile.

nessuna persona secondo me è talmente consapevole e razionale da permettere una cosa del genere. e nessuno può accettare ogni punto di vista, così la trasparenza salta. siamo fatti di emozioni come la rabbia e lo sdegno, che implicano la volontà di eliminare l'altro.
se non fisicamente almeno dalla propria mente e ovviamente far si che la persona che ci fa incazzare non prolifichi. insomma gli seghiamo le gambe senza un preciso motivo, ma semplicemente xke è out dai nostri gusti. non lo nutriamo, in sintesi.
quindi l'unica possibilità di avere una cosa simile a questa è crearsi un proprio mondo: un mondo di persone con le tue modalità di pensiero, emozionali ed educative, dove puoi parlare senza maschere. insomma, una sorta di famigliuola.
ma le idee saranno sempre diverse e ci sono dietro interessi personali e di identità, per questo non può esistere l'essere umano trasparente: in fondo viviamo di illusioni
Vecchio 03-08-2010, 03:26   #53
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Ne abbiamo già discusso tempo fa...è una tua credenza totalmente irrealistica, un desiderio NON è una forza fisica..un desiderio è un impulso nervoso prodotto dalla tua mente, non esiste al di là del tuo cervello..
Non hai minimamente prove che esista una dimensione dove i pensieri sono forze..sono tue convinzioni religiose..che non è detto che siano vere..forse ti conviene tenerti le tue illusioni consolatorie, se ti fanno stare meglio, ma bah, per me è meglio vivere nel mondo reale per avere una possibilità di risolvere i nostri problemi.
nostri problemi...secondo me è meglio farsi le ossa con quello ke ci è dato, e poi liberarsene. in fondo così accetti quello ke ti è stato destinato dal caso (carattere e ambiente) e poi ti cerchi la tua via...secondo me l'adattamento a tutti i costi è pericolosissimo
Vecchio 03-08-2010, 03:35   #54
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In pratica, desideri così tanto una società della metacomunicazione che non riesci ad accettare l'idea che essa non si realizzi. Sei convinto che esisterà perché non riesci a fare a meno del sogno consolatorio di una tale società.
Ti rendi conto di quanto è irragionevole?

Comunque i tuoi sintomi mi fanno venire in mente sempre più un disturbo schizotipico, non dico che ce l'hai, ma da come le frasi che scrivi sembrano rientrarci a pennello.
almeno sogna una società diversa anziké sbattere il muso e rimuginare sui propri limiti in maniera altrettanto profetica come la tua e quella di molti qui dentro

estendete il vostro essere ragazzi, estendetelo!!!! e sarete degli autentici eroi, xke è difficilissimo. lottare contro il proprio sistema familiare, fargli cambiare idea, accettarsi, avere la forza di girare la ruota e poi costruirsi un futuro...si è fighi almeno quanto il figobullo del bar

(amati per quello che sei perché se lo fai tu lotti contro il fuoco, scusa se è poco -cit.-)
Vecchio 03-08-2010, 04:23   #55
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Ne abbiamo già discusso tempo fa...è una tua credenza totalmente irrealistica, un desiderio NON è una forza fisica..un desiderio è un impulso nervoso prodotto dalla tua mente, non esiste al di là del tuo cervello..
Non hai minimamente prove che esista una dimensione dove i pensieri sono forze..sono tue convinzioni religiose..che non è detto che siano vere..forse ti conviene tenerti le tue illusioni consolatorie, se ti fanno stare meglio, ma bah, per me è meglio vivere nel mondo reale per avere una possibilità di risolvere i nostri problemi.
Forse non te ne rendi conto, ma dal mio punto di vista tu stai solo cercando di convincere te stesso, e non me, che sono pulsioni consolatorie. Mi parli di pulsioni nervose perchè osservi il campo della tua percezione ma non ti domandi da dove nasce quel campo. Se la tua mente se lo domandasse veramente si attirerebbe automaticamente le risposte tramite intuizione, ma così facendo tu chiudi il campo dell'intuizione. Se ti poni una domanda veramente (cioè se la tua mente è veramente interessata a quella domanda e non se la fa per altri motivi) devi fare attenzione, perchè anche le domande sono delle forze fisiche applicate, che per principio di azione-reazione subiscono una forza uguale e contraria, che, in questo caso, è la risposta esatta che disattiva la domanda (rispondendole). Funziona così: la tua mente pone una domanda, la domanda, come una forza, attira una reazione che ti torna indietro: la risposta. Ma quella risposta la puoi sentire solo con il senso sottile dell'intuizione. Se tu ti chiudi dicendo subito "sono tutte consolazioni" non coglierai la risposta, perchè chiuderai quel senso che ti permette di percepire la risposta che ti è arrivata. In questo modo dopo la morte per te la verità sarà una sorpresa, io invece almeno ne sarò preparato psicologicamente.
Devo anche dirti che quando leggo le tue obiezioni mi sento immerso in un campo gravitazionale che esercita come una forza violenta che tenta di distruggere le risposte conquistate attraverso la mia intuizione: quello che fai quindi, a un livello sottile che non percepisci, è un atto di violenza, che ingenuamente percepisci come neutro; è come se tu volessi violare il principio fisico di azione-reazione. Sarà un'altra di quelle cose che ti spiegherò nella mia conferenza telepatica dopo la morte.
Già immagino che per tutta la mia argomentazione la tua mente ha fatto resistenza: comprendi la ragionevolezza della mia argomentazione, perchè, come ho constatato in passato, sei intelligente, ma ne fai resistenza per qualche motivo psicologico. Una parte di te sa che c'è del vero e del fondato in quello che ho detto, ma la plausibilità di una spiegazione più semplice ti accontenta e ti spinge a negare, tuttavia una parte della tua mente mi ha ascoltato e seguìto, constatando la fondatezza della mia analisi, e tu lo sai.

Ultima modifica di HurryUp; 03-08-2010 a 04:57.
Vecchio 03-08-2010, 04:59   #56
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Originariamente inviata da Venom Visualizza il messaggio
Per campo della percezione intendi la coscienza?
Il campo della percezione è dapperutto.
Intendo tutte le modalità dell'essere cosciente, dalla semplice percezione sensibile alle più complesse forme di percezione, come quelle autocoscienti.
Vecchio 03-08-2010, 12:54   #57
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Tu da dove ritieni che abbia origine la coscienza in atto?
Voglio dire, la coscienza colta nel suo movimento continuo.
Ti spiegherei la risposta che intuisco con un'analogia. Immagina che p sia un parametro di numeri naturali: il suo valore non è fissato, il suo significato è "o 1 oppure 2 oppure 3 oppure 4 oppure 5, etc...". Come vedi ha infinite possibilità di valore, ma non può averne due contemporaneamente: se tu scegli di osservare il valore 1 il parametro "collassa" a quel valore, e tu non puoi osservare gli altri.
Una cosa analoga è per la coscienza: esiste una sola coscienza generale statica che non conosce movimento, ma ha infinite modalità di esistenza. Se l'osservatore si focalizza su un particolare stato di coscienza tra gli infiniti stati possibili dell'unica coscienza, automaticamente la fa collassare in quello stato e tutti gli altri non li sentirebbe più. A questo punto interviene il movimento, che non è altro che un mezzo per spostare la focalizzazione da uno stato di coscienza a un altro. L'obiettivo del movimento non è perpetrare se stesso in un movimento continuo, ma è ricondurre la focalizzazione dell'osservatore dallo stato di coscienza particolare in cui è collassato allo stato di coscienza generale. Una volta spostato nello stato di coscienza generale quell'osservatore non conoscerà più il movimento, perchè avendo raggiunto la metà non avrà più bisogno di spostarsi da nessuna parte.
Il movimento è quel senso illusorio che scaturisce da un rapporto tra una coppia ordinata di elementi allorchè si tiene fissa l'attenzione sul primo elemento, cioè è una coppia ordinata di elementi misurata dal primo elemento.
Chiarito questo, rispondo che la coscienza in movimento trae origine da una focalizzazione dell'osservatore a un particolare stato di coscienza. Siccome l'insieme di tutti gli stati di coscienza ha la struttura di un gruppo matematico dove la coscienza generale è l'elemento neutro, ogni stato di coscienza ha uno stato di coscienza opposto che, combinato con lui, lo riconduce all'elemento neutro (la coscienza generale), perciò nel momento in cui mi focalizzo in uno stato di coscienza particolare diverso dall'elemento neutro, dò inizio al processo del movimento che, combinandomi con il mio opposto, tende a farmi raggiungere l'elemento neutro.

Ultima modifica di HurryUp; 03-08-2010 a 12:59.
Vecchio 03-08-2010, 13:14   #58
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Forse non te ne rendi conto, ma dal mio punto di vista tu stai solo cercando di convincere te stesso, e non me, che sono pulsioni consolatorie. Mi parli di pulsioni nervose perchè osservi il campo della tua percezione ma non ti domandi da dove nasce quel campo. Se la tua mente se lo domandasse veramente si attirerebbe automaticamente le risposte tramite intuizione, ma così facendo tu chiudi il campo dell'intuizione. Se ti poni una domanda veramente (cioè se la tua mente è veramente interessata a quella domanda e non se la fa per altri motivi) devi fare attenzione, perchè anche le domande sono delle forze fisiche applicate, che per principio di azione-reazione subiscono una forza uguale e contraria, che, in questo caso, è la risposta esatta che disattiva la domanda (rispondendole). Funziona così: la tua mente pone una domanda, la domanda, come una forza, attira una reazione che ti torna indietro: la risposta. Ma quella risposta la puoi sentire solo con il senso sottile dell'intuizione. Se tu ti chiudi dicendo subito "sono tutte consolazioni" non coglierai la risposta, perchè chiuderai quel senso che ti permette di percepire la risposta che ti è arrivata. In questo modo dopo la morte per te la verità sarà una sorpresa, io invece almeno ne sarò preparato psicologicamente.
Devo anche dirti che quando leggo le tue obiezioni mi sento immerso in un campo gravitazionale che esercita come una forza violenta che tenta di distruggere le risposte conquistate attraverso la mia intuizione: quello che fai quindi, a un livello sottile che non percepisci, è un atto di violenza, che ingenuamente percepisci come neutro; è come se tu volessi violare il principio fisico di azione-reazione. Sarà un'altra di quelle cose che ti spiegherò nella mia conferenza telepatica dopo la morte.
Già immagino che per tutta la mia argomentazione la tua mente ha fatto resistenza: comprendi la ragionevolezza della mia argomentazione, perchè, come ho constatato in passato, sei intelligente, ma ne fai resistenza per qualche motivo psicologico. Una parte di te sa che c'è del vero e del fondato in quello che ho detto, ma la plausibilità di una spiegazione più semplice ti accontenta e ti spinge a negare, tuttavia una parte della tua mente mi ha ascoltato e seguìto, constatando la fondatezza della mia analisi, e tu lo sai.
Vediamo se ho capito bene: il tuo è una ragionamento alla matrix, o alla platone se vogliamo essere più colti.
La mente percepisce il mondo attorno a se: quindi il reale non è "reale" ma solo ciò che il nostro cervello percepisce. Quindi non è assolutamente detto che ciò che vediamo sia ciò che gli altri ci dicono che sia. Siamo "tutto cervello" e il corpo e l'universo potrebbero essere una creazione delle nostre menti. In questo modo tutto è possibile, e tu potresti anche avere ragione con le tue dissertazioni.

Forse i miei discorsi sono percepiti da te come una violenza perché riporto il piano del dibattito sul senso comune, secondo il quale noi siamo semplici animali dotati di intelletto, e secondo il quale la telepatia è scientificamente non dimostrabile, come non lo è la vita dopo la morte. Il senso comune ha un influenza fortissima anche perché permea la totalità degli stimoli che riceve il nostro cervello, quindi è "violento".

Il motivo psicologico per cui non accetto ciò che dici è presto detto: non mi riesce fare a meno di prendere il mondo esterno come "dato". In realtà non siamo certi di nulla. Quindi, nel dubbio, preferisco fare una specie di "rasoio di occam", ovvero puntare sull'ipotesi più semplice, ovvero che il mondo che vedo sia il mondo reale.
Si è vero, ciò che dici è plausibile. Ma sono troppo "rasoio-dipendente" per accettarlo.

Ultima modifica di JohnReds; 03-08-2010 a 13:23.
Vecchio 03-08-2010, 14:55   #59
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Vediamo se ho capito bene: il tuo è una ragionamento alla matrix, o alla platone se vogliamo essere più colti.
La mente percepisce il mondo attorno a se: quindi il reale non è "reale" ma solo ciò che il nostro cervello percepisce. Quindi non è assolutamente detto che ciò che vediamo sia ciò che gli altri ci dicono che sia. Siamo "tutto cervello" e il corpo e l'universo potrebbero essere una creazione delle nostre menti. In questo modo tutto è possibile, e tu potresti anche avere ragione con le tue dissertazioni.

Forse i miei discorsi sono percepiti da te come una violenza perché riporto il piano del dibattito sul senso comune, secondo il quale noi siamo semplici animali dotati di intelletto, e secondo il quale la telepatia è scientificamente non dimostrabile, come non lo è la vita dopo la morte. Il senso comune ha un influenza fortissima anche perché permea la totalità degli stimoli che riceve il nostro cervello, quindi è "violento".

Il motivo psicologico per cui non accetto ciò che dici è presto detto: non mi riesce fare a meno di prendere il mondo esterno come "dato". In realtà non siamo certi di nulla. Quindi, nel dubbio, preferisco fare una specie di "rasoio di occam", ovvero puntare sull'ipotesi più semplice, ovvero che il mondo che vedo sia il mondo reale.
Si è vero, ciò che dici è plausibile. Ma sono troppo "rasoio-dipendente" per accettarlo.
Dall'ultimo periodo del tuo post ho capito di aver sopravvalutato la tua intelligenza, credendo che le mie intuizioni fossero comunicabili, non importa, rimanderò la comunicazione alla conferenza telepatica dopo la morte. Ciò che ti manca sono particolari intuizioni matematiche e fisiche che ti farebbero cogliere altri aspetti dei miei messaggi. Ma le intuizioni sorgono da continue e particolari associazioni mentali che generano intuizioni seguendo particolari meccanismi complessi da verbalizzare. La tua mente non ha ancora accumulato una certa massa critica di associazioni mentali di certo tipo, per cui sei ancora nella fase del rasoio di Occam e dello scetticismo, non posso quindi comunicare intuizioni per le quali non hai ancora conquistato le categorie mentali necessarie a comprenderle, ma dopo la morte probabilmente potrò farlo, quindi ne riparleremo approfonditamente dopo la morte nella mia conferenza telepatica.
Vecchio 03-08-2010, 15:02   #60
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Originariamente inviata da HurryUp Visualizza il messaggio
Dall'ultimo periodo del tuo post ho capito di aver sopravvalutato la tua intelligenza, credendo che le mie intuizioni fossero comunicabili, non importa, rimanderò la comunicazione alla conferenza telepatica dopo la morte. Ciò che ti manca sono particolari intuizioni matematiche e fisiche che ti farebbero cogliere altri aspetti dei miei messaggi. Ma le intuizioni sorgono da continue e particolari associazioni mentali che generano intuizioni seguendo particolari meccanismi complessi da verbalizzare. La tua mente non ha ancora accumulato una certa massa critica di associazioni mentali di certo tipo, per cui sei ancora nella fase del rasoio di Occam e dello scetticismo, non posso quindi comunicare intuizioni per le quali non hai ancora conquistato le categorie mentali necessarie a comprenderle, ma dopo la morte probabilmente potrò farlo, quindi ne riparleremo approfonditamente dopo la morte nella mia conferenza telepatica.
Semmai hai sopravvalutato la mia quantità di conoscenza, non la mia intelligenza.
Ma non starai mica meditando di farti fuori prima del tempo?
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