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30-07-2010, 13:24
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Verrà un giorno in cui la comunicazione tra gli esseri umani diventerà completamente consapevole, nel senso che non ci saranno più movimenti del corpo semi-automatici a cui ci aggrapperemo per comunicare, magari senza nemmeno rendercene conto, ma che ogni minimo gesto del corpo, sia verbale che extra-verbale, usato per comunicare qualcosa sarà attuato in modo completamente consapevole. Sarà come se mentre scriviamo un messaggio scritto fossimo contemporaneamente consapevoli di tutta la struttura semantica e sintattica del discorso che stiamo costruendo e di tutte le relazioni logiche tra tutte le parole che compongono il discorso: niente sarà lasciato all'istinto, e anche le azioni e comunicazioni spontanee saranno sempre seguite da un'analisi in modo da essere consapevoli di tutto ciò che si fa e si sente. Così sarà della comunicazione quando raggiungeremo questa società ideale: ogni messaggio detto in ogni circostanza sarà sempre comunicato in modo tecnicamente consapevole, e non ci saranno più nemmeno dei condizionamenti imposti da comunicazioni extra-verbali standard: un socialfobico non avrebbe nessun problema di adattamento sociale, perchè, per esempio, avrebbe sempre la possibilità di spiegare, in qualunque luogo e a qualunque persona, tutti i motivi per cui ha quel genere di blocco dell'espressività, e la persona a cui lo racconterebbe non percepirebbe mai questo discorso come fuori luogo, ma come una cosa normale. Sarà come se tutti i limiti dati dalla fisicità fossero considerati come un banale ostacolo di cui sbarazzarsi, come se gli uomini volessero attuare una comunicazione telepatica, e per risolvere il più possibile i problemi tecnici dati dalla fisicità o dall'ansia sociale si ricorra alla meta-comunicazione, quasi come se non glie ne fregasse niente di dettagli trascurabili come il fare gestualità strane o comunicare messaggi fuori luogo e argomentazioni logiche complesse.
Insomma, una società completamente diversa da questa, in cui quando sei in situazioni sociali devi necessariamente essere abile nell'espressività extra-verbale (sto parlando della attuale) e devi mostrarti sempre sicuro e autosufficiente: questo genere di società sarebbe considerata da medioevo nella cultura della società ideale di cui sto parlando.
A volte potrebbero capitarvi momenti di iper-lucidità in cui avrete la chiara intuizione che questo un giorno sarà realizzato, anzi, che è ineluttabile destino che sia realizzato. Ma il non crederlo possibile potrebbe farvi perdere questa intuizione, tuttavia, per quanto lo riteniate impossibile, questo non cambierà il nostro destino, perchè è già scritto (dal noi del futuro) che questo genere di società sia realizzata, e che vi parteciperanno tutti gli esseri umani che incontriamo ogni giorno.
Perciò, quando incontrerete degli esseri umani che non capiscono il vostro blocco, non vi preoccupate: li riincontrerete in quella società ideale, e loro stessi vi diranno "adesso capisco, prima non capivo", e guarderemo indietro al tipo di società che stiamo vivendo adesso come a un lontano ricordo di un periodo in cui non eravamo ancora maturi per poter partecipare a una società con una comunicazione vera ed efficace.
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Ultima modifica di HurryUp; 30-07-2010 a 13:28.
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30-07-2010, 13:27
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Wow, biblico!
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30-07-2010, 13:55
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#3
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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E' tornato HurryUp!
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30-07-2010, 14:14
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#4
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Se tutti diventeramo comprensibili l'uno con l'altro le donne non potranno più esercitare il loro fascino attraverso sguardi enigmatici, sorrisi che lasciano spazio ad ogni tipo d'interpretazione...
Questo mondo perfetto potrebbe rivelarsi un po' monotono
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30-07-2010, 14:15
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#5
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da Labocania
Se tutti diventeramo comprensibili l'uno con l'altro le donne non potranno più esercitare il loro fascino attraverso sguardi enigmatici, sorrisi che lasciano spazio ad ogni tipo d'interpretazione...
Questo mondo perfetto potrebbe rivelarsi un po' monotono
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Invece ci sarebbe finalmente un po' di ambiguità in meno. Si capirebbe subito se uno piace o no, senza tormentarsi.
Pane al pane, vino al vino (cit.)
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30-07-2010, 14:26
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#6
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Invece ci sarebbe finalmente un po' di ambiguità in meno. Si capirebbe subito se uno piace o no, senza tormentarsi.
Pane al pane, vino al vino (cit.)
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E gli uomini la finirebbero di scrivere poesie e romanzi su cose che vedono solo loro .
Le donne angelicate non costituirebbero più l'argomento letterario prediletto
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30-07-2010, 14:39
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 3,199
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Preferisco la società dei magnaccioni.
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30-07-2010, 14:58
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Meno male che ogni tanto ci torna a trovare HurryUp e ci lascia la Speranza di un Mondo Migliore.
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30-07-2010, 15:35
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Lemuria
Messaggi: 1,277
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Non è una speranza, è un'utopia.
E se anche dovesse realizzarsi noi saremo già tutti morti.
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30-07-2010, 15:37
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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30-07-2010, 15:40
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#11
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da darkwing duck
Non è una speranza, è un'utopia.
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A sentir lui pare che sia una Certezza.
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30-07-2010, 15:58
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#12
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Sono necessari dei chiarimenti. Innanzitutto che ci piaccia o no l'idea che attualmente abbiamo di questo genere di società, questa società si realizzerà con probabilità uguale a 1. E' proprio scritto nel destino, allo stesso modo in cui dato un sistema di equazioni lineari con coefficienti non singolari è già implicitamente predeterminata la soluzione. Così, che vi piaccia o no è prestabilito che questa società, monotona o non monotona che vi sembri, si imporrà e sarà reale.
Per fortuna, però, so anche che coloro a cui questa prospettiva non piace correggeranno automaticamente tale prospettiva, in modo che anche a loro piacerà, così che questo destino soddisferà tutti.
Prendiamo la prima possibile insoddisfazione: non sarebbe possibile nascondersi nulla, e siccome la mia psiche nella maggior parte dei casi trae soddisfazione dal nascondere le cose (ad esempio, per farle scoprire poco a poco) non sarei soddisfatto in un mondo in cui non possa più avere questa possibilità.
Bene, una simile osservazione non tiene conto di una cosa: quando il nostro essere sarà pronto a partecipare a quella società ideale, il nostro sentire sarà talmente intenso che nella nostra psiche sarà inaccettabile l'idea che qualcosa degli altri ci sia reciprocamente sconosciuto: gli altri verrebbero percepiti come involucri di un sentire che abbiamo in comune, di conseguenza avremo la necessità di eliminare tutti i fattori che impediscono alle informazioni di circolare da individuo a individuo: tutti vorranno conoscere tutto di tutti senza voler costringere nessuno a confessare, ma tutti avranno la pulsione di voler confidare tutto a tutti, perciò nessuno avrà l'interesse di nascondere le cose per dare più sapore all'esperienza, come se l'esperienza fosse una cosa monotona che per essere "riempita" necessitasse di giochetti come nascondere le cose per innescare il senso di mistero e curiosità. Questo meccanismo psicologico un giorno arriverà alla saturazione, e quando arriverà alla saturazione la nostra psiche cercherà l'opposto: la comunicazione totale e perfetta tra tutti gli individui in tutte le circostanze.
Passo all'altra osservazione: un mondo di questo tipo sarebbe monotono. Anche questa osservazione non sarà più vera nel momento in cui avremo la psiche matura per quel genere di società. Infatti, il nostro sentire, ripeto, sarà talmente profondo e sottile che arriveremo a cogliere la sostanza dell'essere, e non solo la qualità. Le qualità sono molteplici e fanno sì che "il mondo è vario", la sostanza è unica e, per chi bada solo alle qualità, renderebbe il mondo piatto e monotono. Ma ripeto, quando avremo un sentire così intenso e profondo tale che il nostro essere sarà sollecitato più dalla sostanza che dalla qualità, allora le nostre soddisfazioni non verranno più dalle qualità, dal cercare la massima varietà, ma al contrario verranno dal cercare un rapporto sempre più intenso con la sostanza, l'essenza. Perciò psicologicamente funzioneremo nel modo opposto ad ora: ci annoieranno tutti quei meccanismi comportamentali e rituali della comunicazione umana presenti, per esempio, nel corteggiamento animale, e ci appassioneranno invece tutte le forme di comunicazione che ci faranno realizzare la relazione con l'altro nel modo più rapido e migliore possibile.
L'ultima obiezione che mi viene in mente riguarda il fatto che la nostra vita finisce presto, e prima che si realizzi questa società noi saremo già morti. La risposta a questa obiezione è semplice: ciò che morirà saranno i nostri corpi, che fanno parte della dimensione della qualità, e non della sostanza. Il nostro essere invece sopravviverà e potrà usare altri corpi, quindi arriveremo senz'altro a quel tempo in cui si realizzerà la società della meta-comunicazione.
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Ultima modifica di HurryUp; 30-07-2010 a 16:05.
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30-07-2010, 16:23
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#13
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Intermedio
Qui dal: Jun 2010
Ubicazione: a quel paese
Messaggi: 147
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Verrà un giorno in cui la comunicazione tra gli esseri umani diventerà completamente consapevole, nel senso che non ci saranno più movimenti del corpo semi-automatici a cui ci aggrapperemo per comunicare, magari senza nemmeno rendercene conto, ma che ogni minimo gesto del corpo, sia verbale che extra-verbale, usato per comunicare qualcosa sarà attuato in modo completamente consapevole. Sarà come se mentre scriviamo un messaggio scritto fossimo contemporaneamente consapevoli di tutta la struttura semantica e sintattica del discorso che stiamo costruendo e di tutte le relazioni logiche tra tutte le parole che compongono il discorso: niente sarà lasciato all'istinto, e anche le azioni e comunicazioni spontanee saranno sempre seguite da un'analisi in modo da essere consapevoli di tutto ciò che si fa e si sente. Così sarà della comunicazione quando raggiungeremo questa società ideale: ogni messaggio detto in ogni circostanza sarà sempre comunicato in modo tecnicamente consapevole, e non ci saranno più nemmeno dei condizionamenti imposti da comunicazioni extra-verbali standard: un socialfobico non avrebbe nessun problema di adattamento sociale, perchè, per esempio, avrebbe sempre la possibilità di spiegare, in qualunque luogo e a qualunque persona, tutti i motivi per cui ha quel genere di blocco dell'espressività, e la persona a cui lo racconterebbe non percepirebbe mai questo discorso come fuori luogo, ma come una cosa normale. Sarà come se tutti i limiti dati dalla fisicità fossero considerati come un banale ostacolo di cui sbarazzarsi, come se gli uomini volessero attuare una comunicazione telepatica, e per risolvere il più possibile i problemi tecnici dati dalla fisicità o dall'ansia sociale si ricorra alla meta-comunicazione, quasi come se non glie ne fregasse niente di dettagli trascurabili come il fare gestualità strane o comunicare messaggi fuori luogo e argomentazioni logiche complesse.
Insomma, una società completamente diversa da questa, in cui quando sei in situazioni sociali devi necessariamente essere abile nell'espressività extra-verbale (sto parlando della attuale) e devi mostrarti sempre sicuro e autosufficiente: questo genere di società sarebbe considerata da medioevo nella cultura della società ideale di cui sto parlando.
A volte potrebbero capitarvi momenti di iper-lucidità in cui avrete la chiara intuizione che questo un giorno sarà realizzato, anzi, che è ineluttabile destino che sia realizzato. Ma il non crederlo possibile potrebbe farvi perdere questa intuizione, tuttavia, per quanto lo riteniate impossibile, questo non cambierà il nostro destino, perchè è già scritto (dal noi del futuro) che questo genere di società sia realizzata, e che vi parteciperanno tutti gli esseri umani che incontriamo ogni giorno.
Perciò, quando incontrerete degli esseri umani che non capiscono il vostro blocco, non vi preoccupate: li riincontrerete in quella società ideale, e loro stessi vi diranno "adesso capisco, prima non capivo", e guarderemo indietro al tipo di società che stiamo vivendo adesso come a un lontano ricordo di un periodo in cui non eravamo ancora maturi per poter partecipare a una società con una comunicazione vera ed efficace.
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mi scrivi una versione Bignami?
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30-07-2010, 16:26
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#14
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Esperto
Qui dal: May 2007
Messaggi: 793
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in un certo senso è come guardare l'essere umano Osho mentre parla,spiega qualcosa...muove solo i muscoli necessari,affascinante....
purtroppo pero' sono piu' propenso ad un finale di società stile terminator III
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30-07-2010, 17:10
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#15
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Qualcuno va a prendere na bira con Hurry che mi dispiace vederlo ridotto così?
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30-07-2010, 17:34
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 2,896
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Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher
Qualcuno va a prendere na bira con Hurry che mi dispiace vederlo ridotto così?
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Possiamo andarci noi due, così magari potrei approfondirti il discorso in un pub per una serata intera, che ne pensi?
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30-07-2010, 17:40
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#17
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Possiamo andarci noi due, così magari potrei approfondirti il discorso in un pub per una serata intera, che ne pensi?
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Sembra una minaccia...
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30-07-2010, 17:45
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#18
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Sembra una minaccia...
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Ma no dai.
Io ci andrei anche se fossimo un po' più vicini...
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30-07-2010, 18:11
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#19
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Principiante
Qui dal: Jan 2010
Messaggi: 5
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Non so se arriveremo mai a tanto.
Credo che ci stiamo avviando più verso una società dove la comunicazione con gli altri è fatto solo a scopo di ricavarci qualcosa, ci approcciamo agli esseri umani come oggetti da usare solo per un tornaconto, altrimenti chissenefrega: al bando la gentilezza, la comprensione e compagnia bella.
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30-07-2010, 18:48
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#20
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: L'Universo
Messaggi: 1,118
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Quote:
Originariamente inviata da HurryUp
Sono necessari dei chiarimenti. Innanzitutto che ci piaccia o no l'idea che attualmente abbiamo di questo genere di società, questa società si realizzerà con probabilità uguale a 1. E' proprio scritto nel destino, allo stesso modo in cui dato un sistema di equazioni lineari con coefficienti non singolari è già implicitamente predeterminata la soluzione. Così, che vi piaccia o no è prestabilito che questa società, monotona o non monotona che vi sembri, si imporrà e sarà reale.
Per fortuna, però, so anche che coloro a cui questa prospettiva non piace correggeranno automaticamente tale prospettiva, in modo che anche a loro piacerà, così che questo destino soddisferà tutti.
Prendiamo la prima possibile insoddisfazione: non sarebbe possibile nascondersi nulla, e siccome la mia psiche nella maggior parte dei casi trae soddisfazione dal nascondere le cose (ad esempio, per farle scoprire poco a poco) non sarei soddisfatto in un mondo in cui non possa più avere questa possibilità.
Bene, una simile osservazione non tiene conto di una cosa: quando il nostro essere sarà pronto a partecipare a quella società ideale, il nostro sentire sarà talmente intenso che nella nostra psiche sarà inaccettabile l'idea che qualcosa degli altri ci sia reciprocamente sconosciuto: gli altri verrebbero percepiti come involucri di un sentire che abbiamo in comune, di conseguenza avremo la necessità di eliminare tutti i fattori che impediscono alle informazioni di circolare da individuo a individuo: tutti vorranno conoscere tutto di tutti senza voler costringere nessuno a confessare, ma tutti avranno la pulsione di voler confidare tutto a tutti, perciò nessuno avrà l'interesse di nascondere le cose per dare più sapore all'esperienza, come se l'esperienza fosse una cosa monotona che per essere "riempita" necessitasse di giochetti come nascondere le cose per innescare il senso di mistero e curiosità. Questo meccanismo psicologico un giorno arriverà alla saturazione, e quando arriverà alla saturazione la nostra psiche cercherà l'opposto: la comunicazione totale e perfetta tra tutti gli individui in tutte le circostanze.
Passo all'altra osservazione: un mondo di questo tipo sarebbe monotono. Anche questa osservazione non sarà più vera nel momento in cui avremo la psiche matura per quel genere di società. Infatti, il nostro sentire, ripeto, sarà talmente profondo e sottile che arriveremo a cogliere la sostanza dell'essere, e non solo la qualità. Le qualità sono molteplici e fanno sì che "il mondo è vario", la sostanza è unica e, per chi bada solo alle qualità, renderebbe il mondo piatto e monotono. Ma ripeto, quando avremo un sentire così intenso e profondo tale che il nostro essere sarà sollecitato più dalla sostanza che dalla qualità, allora le nostre soddisfazioni non verranno più dalle qualità, dal cercare la massima varietà, ma al contrario verranno dal cercare un rapporto sempre più intenso con la sostanza, l'essenza. Perciò psicologicamente funzioneremo nel modo opposto ad ora: ci annoieranno tutti quei meccanismi comportamentali e rituali della comunicazione umana presenti, per esempio, nel corteggiamento animale, e ci appassioneranno invece tutte le forme di comunicazione che ci faranno realizzare la relazione con l'altro nel modo più rapido e migliore possibile.
L'ultima obiezione che mi viene in mente riguarda il fatto che la nostra vita finisce presto, e prima che si realizzi questa società noi saremo già morti. La risposta a questa obiezione è semplice: ciò che morirà saranno i nostri corpi, che fanno parte della dimensione della qualità, e non della sostanza. Il nostro essere invece sopravviverà e potrà usare altri corpi, quindi arriveremo senz'altro a quel tempo in cui si realizzerà la società della meta-comunicazione.
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Complimenti, Harry Up, io con te una birra al pub me la farei molto volentieri...
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