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Vecchio 12-11-2009, 14:51   #1
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prendo spunto dall'altro thread x sottoporvi una domanda...io non è che ho "Paura" vera è propria di essere normale...è che mi sono abituato a "non esserlo"...mi percepisco troppo come alieno/estraniato..
davvero io immaginarmi che domani mi metto inizio a parlare con una eprsona...a conoscerla...fino a diventare via via sempre più intimi (vuoi in amicizia...vuoi altro)...beh proprio non ce la faccio...
quasi che non mi appartenesse quella normalità...
ora che negli ultimi tempi ho aumentato le espozioni e anche i miei tentativi d'approccio e modi (anche se ovviamente molto limitati da lmio problema di non saper conversare del + e del -...e degli argomenti) penso a questo...
io un domani saprei farlo? ora come ora direi NO...assolutamente...una vita normale non me la vedo addosso...anche il semplice chiamare la persona con cui sei in intimità per dirle "usciamo?", ...o stare lì ore a scherzare...o parlare insieme seriamente?...è una normalità che non m'appartiene...sono troppo abituato al silenzio...e alla mia solitudine...
Vecchio 12-11-2009, 15:21   #2
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Fino a qualche tempo fa, anche la mia mente e il mio corpo si erano abituata a questo tipo di vita. Tiravo avanti vivacchiando; la mia vita non era bella, ma c'erano piccole cose in qualke modo positive (hobby, mangiare) che mi permettevano di sopportarla. Poi a un certo, x varie ragioni che non sto qui a elencare, punto questo si è spezzato e la qualità dell amia vita è precipitata. Quello secondo me è stato un momento benedetto; infatti mi sono reso conto dell'insulsità della mia vita che non valeva la pena di essere vissuta (se vissuta cos&#236 , della routine quotidiana ke non portava a niente di buono x me. Quindi ho deciso di cambiare (come? partendo dal migliorare la mia autostima) e cercare di fare 1 vita più nella norma. In conclusione è solo questione di punti di vista dato dalla tua personalità e dal momento della vita in cui ci si trova.
Vecchio 12-11-2009, 17:45   #3
Esperto
L'avatar di calinero
 

ecco visto che ti sei abituato a non esserlo, perchè non uscire coi tuoi simili e non con i normaloni?
Vecchio 12-11-2009, 19:37   #4
Esperto
L'avatar di Redman
 

Giova se aprissi un topic intititolandolo "del + e del -" mi renderesti un uomo felice
Vecchio 12-11-2009, 20:23   #5
Esperto
L'avatar di calinero
 

potremmo aprire una sezione del forum dedicata alla matematica
Vecchio 13-11-2009, 00:02   #6
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Quote:
Originariamente inviata da Redman Visualizza il messaggio
Giova se aprissi un topic intititolandolo "del + e del -" mi renderesti un uomo felice
arghhh...l'idea mi intriga ...argghhh....però sono convinto che sto esaurendo gli spunti per parlare del mio problema....abbi fede....
Vecchio 13-11-2009, 00:04   #7
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Quote:
Originariamente inviata da calinero Visualizza il messaggio
ecco visto che ti sei abituato a non esserlo, perchè non uscire coi tuoi simili e non con i normaloni?
perchè...in tutta sincerità? io mi sento diverso anche dai "miei simili"....cioè da voi...mi sento proprio alieno...diverso dai fobici e dai normaloni...a parte...con fobie a parte...
e...pronto a fare sfide mie a parte...e con mie idee di vita a parte...

argghh...a quando la sezione x la matematica?
io propongo invece una sezione dedicata esclusivamente ai miei thread.....che non sia il cestino
Vecchio 13-11-2009, 01:31   #8
Esperto
L'avatar di calinero
 

in cosa ti senti diverso da noi?
Vecchio 13-11-2009, 15:56   #9
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Quote:
Originariamente inviata da calinero Visualizza il messaggio
in cosa ti senti diverso da noi?
che io mi sento un profeta...voi no :P

ok parlo seriamente ora cali leggi tutto se puoi...:
no seriamente cali...sarà che io diversamente da molti qui non amo anche solo semplicemente etichettarmi come "fobico" (anche se inconsapevolemente un po' il forum mi ha influenzato a farlo in quel senso inconsciamente);

ma anche nelle problematiche...mi sento un fobico atipico...esempio?
quello che hai detto tu stesso di là...tu hai detto che non saresti in grado di reagire ad un attacco perchè sei fobico dunque inibito...giusto?

Io...io sono fobicoso come voi, ma ti giuro che non aspetto altro...ti giuro che quando sono a contatto con gli altri desidero come mai che qualcuno inizi a polemizzare contro me o qualcunaltro..una mia idea o un'idea di altri...desidero ch equalcuno abbia degli atteggiamenti irrispettosi o esprima concetti stupidi, da stronzi...

questo un fobico normale non lo desidera...
io? io sono ben consapevole del mio atteggiamento da evitante...che è causato dal mio senso di inadeguatezza enorme...fisico e psicologico...mi sento incompetente ad INTERAGIRE, CONVERSARE tanto epr interagire, quindi ALIENO/ESTRANIATO...
ma allo stesso tempo permane dentro di me in un angolo quella voglia che mi fa desiderare di mettermi in mostra...vorrei mettermi in mostra in ogni momento...SOLO CHE NON POSSO FARLO perchè sono consapevole di non saper parlare del + e del - (cosa indispensabile x interagire e quindi stare in mostra come lo ero da ragazzino quando scherzavo sempre).
MA QUEL DESIDERIO LO PERCEPISCO...e sotto sotto lo metto in pratica sempre....esempio?
esempio a lezione...sono isolato? nel mio angolo? gli altri probabilmente non pensano che io ci dia molta importanza, ma...ma il mio essere è "atteggiato" al mondo circostante...
anche le "Pose" che assumo, quando mi appoggio allo schienale, quando mi alzo per uscire...tutto...tutto è predisposto x ispirare nell'altra persona il pensiero del tipo "ca' giova è strano...è solitario, ma ha quell'atteggiamento trasandato che denota acutezza...caratteriale e personalità"...
e...e...io fingo di non accorgermi degli sguardi degli altri, ma lo percepisco chiaramente quando questi pensieri passano nella testa degli altri o meno...lo intuisco da come gli sguardi degli altri restano appoggiati su di me (quando fingo di essere distratto, pensare ad altro, non vedere)...

Capito perchè mi ritengo atipico?
perchè tutti i fobici (molti per lo meno) hanno questo desiderio in fondo...vorrebbero far parte del gioco della vita, essere notati, ma sanno che non possono...
io a parole e nell'interazione diretta...beh so che non posso...però...però so che posso assumere atteggiamenti che fanno venire l'altro da me...
SE MI MOSTRO come quello che mentre prende il caffè si appoggia ad un muro nel corridoio e guarda distrattamente la gente che passa mentre è sommerso nei suoi pensieri....beh in automatico x gli altri non sei quello semplicemente "sfigato...fobico..." (come dicevi tu nel tuo thread sull'incontro della dottoressa)...e ah me...beh atteggiamenti come questi sono atteggiamenti che mi vengono in automatico...perchè in fondo a me percepisco un bisogno di farmi notare, essere presente nella vita altrui...
ed io lo faccio con sottilezza...so che mi devo sforzare ad andare lì dall'altra persona e dire subito "ma che bel sole...cosa hai fatto ieri? saresti adnata al mare?"..cose che x me sono difficili da pensare e quindi da dire...
però in compenso assumo un atteggiamento strano...ed è qualcosa che mi viene in automatico...
cioè? una volta represso l'istinto ad evitare (fuggendo via), assumo l'atteggiamento da lupo solitario, scazzato, rozzo, quello che magari ti dice dopo 2 ore di silenzio con una frase "si ma ...e due ore che stai a parla'...domani porto il bavaglio"...
in un certo senso..sono un "personaggio"...ed è un personaggio che mi piace...in fondo è una parte di me stesso che sono realmente e che amo accentuare x scherzare un po'...

Allo stesso modo sono diverso perchè come detto appunto il mio vero problema è che mi OSSESSIONO...dunque penso in ogni istante e mi viene il problema de lparlare del + e del -...quelle rare volte che però mi faccio coinvolgere dalla conversazione e/o dall'altra persona il problema come x magia sparire, l'ansia diminuisce...ecc...ecc...

e...appunto amo le liti, amo le discussioni perchè lì fuoriesce L'ISTINTO (quello di cui parlavo nell'altro thread...le 2 cariche sessuali opposte)...quindi non ho tempo x pensare "oddio al solito non so che dire"...no...lì vado di cuore...vuoi di rabbia...vado di istinto di sopravvivenza...e lì...lì esce il mio vero sè...

dietro alla mia fobia...dietro al mio senso di inadeguatezza percepisco il mio vero IO fatto di istinto...il mio istinto è represso...io sono FOBICO (ma tutti noi siamo fobici per lo stesso motivo in buona parte)...perchè l'ISTINTO è represso...c'è la ragione...la riflessione continua...che ci ossessiona...ci intimorisce...il mio continuo pensare REPRIME quella parte di me...

quando mi altero sono poch igli estroversoni che possono tenermi testa...anzi tante volte ho zittito le ragazze più stronze e acide di sto mondo...

NEGLI ULTIMI GIORNI A TAL PROPOSITO sto imparando sempre di più a tirar fuori la mia parte ISTINTIVA...il mio ISTINTO è quello che sa tirare fuori le battutine, quello che ama rispondere in modo STRONZO non x cattiveria, ma per provocare e scherzare un po con l'altro...
MI RENDO CONTO CHE SE NEL RAPPORTARMI ALL'ALTRA PERSONA MANTENGO LA PARTE RIFLESSIVA DI ME SONO FOBICO...SENTO IL BISOGNO DI FUGGIRE...SONO + FOBICO DI QUALSIASI ALTRO FOBICO...
MI RENDO CONTO INVECE CHE QUANDO TIRO FUORI L'ISTINTO (anche se magari dopo qualche minuto mi viene di nuovo da reprimerlo) la battuta pronta mi viene più facilmente, l'atteggiamento stronzo altrettanto...e se non ho niente da dire x 2-5-10 minuti e sono in compagnia di qualcuno non è più un problema...

IO NON MI SENTO "NORMALE"...perchè non lo sono...sono un ossessione completa che mi infobica...mi fa arrivare ad un malesse esistenziale intrinseco...
ma non voglio etichettarmi FOBICO...perchè...è come etichettarsi "SCEMI"...cioè? cioè non significa nulla...sei una persona cali...e da persona se ti vengo a dire a 40 cm dal naso "sai ...ho voglia di dare una botta a qualche tuo familiare"...REAGISCI...x non essere fobico devi imparere a REAGIRE...tirare fuori L'ISTINTO + SPESSO...
fermarti...riflettere è PERDERE x noi...fermarsi alla prima paura è la nostra morte...
negli ultimi giorni mi accorgo che appena mi trovo in mezzo alla gente ho un disagio assurdo al solito...mi sento estraniato...alieno...ecco...sto imparando a prendere qualsiasi scusa x iniziare a parlare...da lì a 10 secondi mentre interagisco faccio prevalere l'istinto...la paura scompare...lo sto imparando a fare solo ora x bene...da qualche giorno sto provando a farlo x vedere cosa cambia e mi accorgo che superato l'estraniazione iniziale (ogni qual volta entro nell'ambiente e quindi ogni qual volta che devo reiniziare ad itneragire con qualcuno...magari anche dopo un silenzio di qualche tempo) se riesco a far prevalere l'istinto l'ansia è nettamente inferiore...
Vecchio 13-11-2009, 16:48   #10
Esperto
L'avatar di Faith2
 

Oh Giova Giova Giova Giova Giova Giova Giova Giova Giova..(ad Libitum)

Ma ti sei mai chiesto cosa sia DAVVERO la "Normalità"?
(solo per un attimo,però e, t'assicuro che ti basta)
E,che dipende sempre dal contesto nel quale ti trovi?
E,che se sei multisfaccettato non è un "tuo" limite ma forse di "altri"?

Sicuramente dipende anche dal Pianeta e ,di conseguenza :
COME TI CAPISCO!

FATTI O LASCIATI(prendi,anche,pure,ma senza violenza,eh?)ABBRACCIARE DI PIU'!
E,SENZA ironia.

Meno sofismi e più action.Senza pensar sempre al:"che penseran di me",proprio noo?
Tanto,coi milioni di persone al mondo,non ce la faresti mai,con tutte.
Persino Superman o Spiderman(o dimmi tu,chi,se lo trovi)non erano compresi da tutti!Anzi!

Altri,Umani, li hanno bruciati,impiccati,torturati a sangue,
BOCCIATI in Matematica(a proposito ed era Einstein!Pure per 2volte e,con il fatidico "Non ce la farai mai!" del Prof.)
per quel che dicevano o pensavano.

Anche da soli,può servire,o con gatti,cani,conigli,di tutto...fai tu(abbracciare,ehn?).
Bacetto in fronte in arrivooo,nel frattempo.
Vecchio 13-11-2009, 19:09   #11
Principiante
L'avatar di bouquetdenerfs
 

giova secondo me fai bene a tirar fuori la parte "istintiva", l'importante è ke questa "aggressività" non finisca per limitarti in alcune situazioni più dell'essere "fobico"...non so, secondo me il bisogno di scatenare reazioni polemiche nei tuoi confronti o in generale è un modo per costringere te stesso a tirar fuori quella rabbia che implode nel momento in cui sei "ingabbiato" nelle tue riflessioni, un po' un modo difensivo "giustificabile" di attaccare prima di essere attaccati. Questo se da un lato è positivo perchè è meglio esplodere che implodere, dall'altro può essere frainteso negativamente dalla gente più del "non saper parlare del più e del meno". Ovviamente come sempre dipende dalle situazioni e dal tipo di rapporto che hai instaurato cn la persona con cui diventi "aggressivo", qualcuno può risentirsi di più, qualcuno meno. Il fatto che tu sia consapevole degli atteggiamenti,anche apparentemente passivi o spontanei, che metti in atto per attirare l'attenzione è molto positivo, dalle cose che scrivi è chiaro che hai un'ottima capacità di auto-analisi.Io non sono evitante ma ho a che fare con persone che mettono in atto certi meccanismi, e dico che personalmente quello che mi fa più soffrire sono proprio gli atteggiamenti aggressivi palesi (anche certi silenzi possono esserlo in alcuni casi), perchè spesso sembrano saltar fuori dal nulla e mi destabilizzano. Le battutine e le risposte a tono sono ok, creano complicità tra le persone, questo tipo di "aggressività" è positiva, l'importante è non finire nei momenti di stress a lanciare metaforiche pietre contro le persone, perchè questo non fa che alzare le barricate..
Io non vivo quello che vivi tu quindi non posso darti consigli utili credo perchè non so come ci si sente in una situazione così (anke se pure io per certi versi temo molto cose come il rifiuto e l'abbandono, solo che "esorcizzo" questa paura in modi diversi, forse più correndo verso le persone che fuggendole), però da non-evitante ti dico che ciò che ferisce di più le persone che vi vogliono bene (almeno per quanto riguarda la mia esperienza personale) è qsto alzare i muri, qsta incapacità di mostrarsi vulnerabili e dipendenti. E tuttavia ti dico che se una persona ci tiene veramente a te si accorge che soffri, si accorge che è solo un modo per difendersi il tuo. Forse alcuni potranno anche etichettarti come "fobico" o "strano" ma quelle persone a cui permetterai un minimo di conoscerti scopriranno qualcosa di molto raro dentro di te, e lo apprezzeranno. Devi solo cercare di aprire uno spiraglio..magari anche con quell'aggressività positiva di cui parli..quando non ti senti oppresso dalle ossessioni, prova a fare un piccolo passo verso qualcuno a cui tieni.Non so, dipende dalle situazioni o dalle persone, può essere una qualunque cazzata, l'importante è far capire agli altri che il tuo interesse e la tua attenzione è rivolta verso di loro. Non dovrai fare sempre tu il primo passo, poi ci penseranno loro..l'importante è che ci sia un minimo scambio tra te e gli altri. Del resto credo sia una cosa ke desideri profondamente, l'importante è tenere a bada la paura.
Vecchio 13-11-2009, 20:38   #12
Banned
 

la normalità è tutto e niente...se sono multisfaccettato non è un mio limite, ma una qualità? sisi è vero....è vero...negli ultimi giorni me lo stanno facendo notare anche gli altri che il mio essere multisfaccettato mi dona allo stesso tempo qualità di più persone positive (oltre che difetti come il silenzio eccessivo)...io infatti non la vedo totalmente come limite...

anzi ho sempre ribadito che sono felicissimo della mia duttilità...del mio essere multisfaccettato...il problema è che avere tutte ste correnti dentro di sè alla lunga crea contrasti infiniti dentro al proprio sè...è naturale...

x bouque: l'essere "felice" delle polemiche e delle discussioni avviene per un motivo....io non mi sento capace di interagire del più e del -...proprio non ho niente da dire....hai/avete presente "a beatiful mind"? nell'approccio? ecco...simile...io del + e del - se mi metto a pensare non so parlare e faccio quella figura lì...non so andare avanti...non ho argomenti...viceversa se divento istintivo posso diventare sia diretto e sia più giocherellone...
la polemica mi piace proprio perchè non avengo mai un argomento su cui parlare, niente di cui parlare sul + e sul - tanto per fare 4 chiacchiere mi dà occasione di interagire, di intervenire, farmi valere, esprimere me stesso e far capire agli altri "guardate che ci sono...e sono pure ringhioso...semplicemente non interagisco con voi...ma non calpestatemi che se no...".


FORSE il problema è proprio questo...io agli occhi degli altri non sono "fobico"...sono "strano"...sono "alieno"...non sono quello da sbeffeggiare (anche perchè superati i 20 anni...non è più il momento...e già non lo facevano anni fa), sono quello da non avvicinare perchè non interagisco x qualche motivo a loro inconcepibile...sedersi affianco a me è fonte di disagio x loro stessi...magari durante le pause...o se c'è un posto vuoto...perchè? perchè sanno già che io non parlo del + e del -...resto ad osservare in silenzio ciò che mi circonda o i miei pensieri (a meno che non ho una cosa fondamentale da dire...un'informazione da chiedere)...e questo crea disagio quasi più agli altri che a me...e li capisco...non sanno come comportarsi...
alcuni/e si avvicinano anche...e me ne accorgo palesemente nella vita di tutti i giorni con una qualsiasi scusa...lo intuisco...glielo si legge negli occhi e nella voce che è una scusa solo x tentare un approccio...ma molti poi ci rinunciano quando si accorgono che spesso dopo una mia risposta, taglio corto e devono sorbirsi il silenzio successivo prima che ognuno vada x la sua strada poi...

ad essere sincero ste cose mi fanno più male del mio stesso muro...percepisco gli altri disposti ad aprirsi...e percepisco che mi autoisolo eprchè il mio essere con il mio comportamento del tutto piatto/indifferente li fa trovare a disagio nell'interazione con me...
mi fa male vedere che qualcuno/a ci prova...e dunque...a dirla tutta mi fa male pure provarci...mi fa male interagire pensando poi al fatto che magari il giorno dopo con la stessa persona tirerò su il muro e manco la saluterò (e lei non sapendo nemmeno il motivo di ciò si chiederà "ma perchè non mi saluta neanche oggi?")...è così che inizi ogni mattina ad evitare tutto e tutti...è così che tu provi disagio e ti senti alieno...è così che gli altri nel giro di 1-2 giorni che ti conoscono iniziano a provare disagio quando gli sei vicino...ti comporti in maniera anticonvenzionale...strana...non itneragendo come farebbe una persona "Normale"
Vecchio 13-11-2009, 21:21   #13
Esperto
L'avatar di calinero
 

ammazza che logorrate, passo
Vecchio 13-11-2009, 22:01   #14
Principiante
L'avatar di bouquetdenerfs
 

Quote:
Originariamente inviata da giova88 Visualizza il messaggio
ad essere sincero ste cose mi fanno più male del mio stesso muro...percepisco gli altri disposti ad aprirsi...e percepisco che mi autoisolo eprchè il mio essere con il mio comportamento del tutto piatto/indifferente li fa trovare a disagio nell'interazione con me...
mi fa male vedere che qualcuno/a ci prova...e dunque...a dirla tutta mi fa male pure provarci...mi fa male interagire pensando poi al fatto che magari il giorno dopo con la stessa persona tirerò su il muro e manco la saluterò (e lei non sapendo nemmeno il motivo di ciò si chiederà "ma perchè non mi saluta neanche oggi?")...è così che inizi ogni mattina ad evitare tutto e tutti...è così che tu provi disagio e ti senti alieno...è così che gli altri nel giro di 1-2 giorni che ti conoscono iniziano a provare disagio quando gli sei vicino...ti comporti in maniera anticonvenzionale...strana...non itneragendo come farebbe una persona "Normale"
Provarci è meglio di non provarci per niente... anche se ci saranno molti silenzi e spesso tenderai comunque ad evitare, altre volte cmq riuscirai a stabilire anche un minimo contatto con un'altra persona..e di volta in volta anche faticosamente magari riuscirai ad approfondire la conoscenza..ma se tagli i ponti dall'inizio ogni volta ti ritrovi al punto di partenza con altra gente. Secondo me se riesci ad essere "più giocherellone e più diretto" come hai detto continua a sfruttare questa capacità come fai, in particolare per gli approcci.. ma quando sei più giù e non ti viene di dire niente non "approfittarne" per evitare... cerca di tenere a bada l'ansia almeno quel minimo che ti serve per non sembrare ostile..esempio per salutare. E cmq non fissarti a pensare che gli altri ti troveranno senza dubbio noioso, o poco interessante, o strano... così ti vedi come PENSI ke gli altri ti vedano e sei convinto che ti rifiuteranno o si sentiranno a disagio con te. quando io mi sono trovata dall'altra parte ho provato interesse per quelle persone sempre taciturne che ogni tanto tiravano fuori genialate quando nessuno se lo aspettava
Cmq sei molto logorroico... strano per un'evitante, di solito si tende ad essere piuttosto controllati anche nello scritto.
Vecchio 13-11-2009, 22:18   #15
Esperto
L'avatar di BadDream
 

E' un tema interessante, che mi sono posto proprio in questi giorni...

Anche io da un lato sono attratto dal mondo delle persone che vivono le loro esistenze in modo semplice, spensierato e talvolta un po' frivolo, ma dall'altro non mi sentirei molto credibile ad atteggiarmi così.

Sento che sarebbe sostanzialmente un meccanismo imitativo, come quello messo in atto dal camaleonte che assume le tonalità dell'oggetto su cui si posa, ma dentro di me resterei sempre lo stesso e probabilmente tutto si ridurrebbe a un'unica grande farsa che prima o poi finirebbe in polvere.

Ma soprattutto dovrei rinunciare alla mia routine, che detesto di cuore ma della quale al tempo stesso non riesco a fare a meno. Mi sentirei spiazzato, pressato, esposto a situazioni che al momento ho sempre comodamente evitato, e in questo senso ne avrei "paura".
Vecchio 13-11-2009, 22:43   #16
Principiante
L'avatar di bouquetdenerfs
 

Quote:
Originariamente inviata da BadDream Visualizza il messaggio

Ma soprattutto dovrei rinunciare alla mia routine, che detesto di cuore ma della quale al tempo stesso non riesco a fare a meno. Mi sentirei spiazzato, pressato, esposto a situazioni che al momento ho sempre comodamente evitato, e in questo senso ne avrei "paura".
E' solo un adattamento... ma un adattamento,appunto, poco felice e limitante... una specie di dipendenza. un po' come gli uomini della caverna di Platone pensavano la caverna e le ombre proiettate sul muro come l'unica realtà possibile

http://it.wikipedia.org/wiki/Mito_della_caverna
Vecchio 14-11-2009, 00:30   #17
Banned
 

no cali...almeno la prima leggila...l'ho scritta solo x te....

bouque: anch'io mi sono ritrovato dall'altra parte e a volte mi ritrovo tuttora e mi incuriosisco a volte da certe persone...mi incuriosisco pure di me stesso figuriamoci
io non mi fisso che gli altri mi trovano noioso....anzi mi accorgo dagli sguardi che alcune persone sono attirate dal mio modo silenzioso, strano, schivo...ma poi se mi allontano ancora di più quando dovrei approcciare io o peggio quando ci provano loro...non va...

cmq so che devo fare ciò che hai scritto tu...ma è dura...la scrittura è uno sfogo...e poi io sono evitante in parte...,a sento anche il bisogno di stare al centro dell'attenzione...sono atipico...
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