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24-06-2009, 23:11
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da brio70
fobico è bello?io ne farei a meno delle fobie,ve le darei volentieri.
io vorrei essere"normale",vorrei fare una vita "normale",già,la"normalità" non esiste.che m'importa di normalità o anormalità?m'importerebbe solo fare quello che fanno le persone..."normali?".purtoppo,io,non sono contento di essere così,per niente.vorrei poter guardare la gente in faccia,sostenere una conversazione,andare al cinema,andare in discoteca,magari.entrare in un bar e chiedere un caffè,o abbordare una ragazza,tutte cose che insieme a tante altre io vorrei essere capace di fare.
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quindi la normalità esiste, se la pensi così, no?
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25-06-2009, 09:05
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#22
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 795
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Anni fa vidi un film "Qualcuno volò sul nido del cuculo". Ricordo che saltava agli occhi il concettò di normalità proprio come ne stiamo parlando noi. Se lo trovo in mezzo ai dvd oggi lo rivedo.
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25-06-2009, 13:54
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#23
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Banned
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 1,979
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
quindi van bene bollini very fobic et simila?
è che cambiate sempre idea, insomma, decidetevi
io è una vita che dico che fobico è bello e parlo dei vantaggi dell'introversione :p
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No che non vanno bene i bollini very fobic, perché servono proprio a categorizzare le persone ed a ghettizzarle. Poi tu dici che è bello e ti piace, ma resta pur sempre una minoranza "diversa" che perciò, proprio a causa della propria diversità, o meglio del sentirsi diversa perché considerata diversa, deve vivere isolata. Mi sembri come chi dice che gli omosessuali o i negri sono carucci, ma li considera in fondo dei diversi e degli inferiori. Io dico invece di aprire i ghetti e fare in modo che i fobici, gli introversi e i timidi non siano considerati anormali. E' la differenza che passa tra tolleranza e convivenza.
Per rispondere a Bianca: ho esteso volutamente il concetto per arrivare alla conclusione che il concetto di normalità passa per i condizionamenti e le decisioni di ciò che "altri" considerano normale. Volutamente non ho fatto esempi banali di cose che platealmente non sono normali, tipo interessarsi del calcio o del Grande Fratello. Quelli sono gli esempi più enormi dell'assurdità del nostro mondo. Ma anche le regole apparentemente sensate spesso non lo sono, e finiscono coll'essere controproducenti. In una società civile debbono esserci regole, dal momento che non viviamo in un mondo perfetto che si auto-regolamenta. Sicchè è difficile dire a quale età una persona sia completamente autonoma di compiere le proprie scelte (in effetti mai, altrimenti non ci sarebbero leggi e carceri). Ma credo comunque che proprio la scuola per come è improntata nella nostra società, soprattutto in Italia, sia uno dei luoghi dove maggiormente viene messo in atto quel processo di deresponsabilizzazione dell'individuo, del "fai così perché io ti dico che così devi fare", che finiscono col minare la libertà delle persone.
Io credo che la massima aspirazione di ogni entità cosciente non possa essere che quella di essere completamente libera di esprimersi e di usare le proprie facoltà al massimo delle proprie possibilità.
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Ultima modifica di MoonwatcherIII; 25-06-2009 a 14:48.
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25-06-2009, 14:04
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#24
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Messaggi: 515
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Non ho letto tutti i post ma vorrei comunque rispondere...
non so vai ma io non punto ad essere normale ne invidio i normali,
io vorrei solo essere me stessa indipendemente da come sono gli altri.
m e s t e s s a
istinto puro.
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25-06-2009, 14:25
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#25
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: sul patibolo
Messaggi: 3,264
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mah,forse la normalità è soggettiva,io ritengo di non comportarmi in modo normale.ma,forse ,se fossi contento di essere come sono mi sentirei normale, comunque,secondo le regole della società non sarei normale.
a dir la verità anche questo discorso non mi sembra tanto normale.
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25-06-2009, 14:32
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#26
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: sul patibolo
Messaggi: 3,264
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Quote:
Originariamente inviata da MiRuina
Non ho letto tutti i post ma vorrei comunque rispondere...
non so vai ma io non punto ad essere normale ne invidio i normali,
io vorrei solo essere me stessa indipendemente da come sono gli altri.
m e s t e s s a
istinto puro.
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io ai normali non invidio quello che fanno,ma la capacità che hanno di farlo,
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25-06-2009, 15:38
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#27
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Avanzato
Qui dal: May 2009
Messaggi: 358
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Quote:
Originariamente inviata da moon-watcher
Per rispondere a Bianca: ho esteso volutamente il concetto per arrivare alla conclusione che il concetto di normalità passa per i condizionamenti e le decisioni di ciò che "altri" considerano normale. Volutamente non ho fatto esempi banali di cose che platealmente non sono normali, tipo interessarsi del calcio o del Grande Fratello. Quelli sono gli esempi più enormi dell'assurdità del nostro mondo. Ma anche le regole apparentemente sensate spesso non lo sono, e finiscono coll'essere controproducenti. In una società civile debbono esserci regole, dal momento che non viviamo in un mondo perfetto che si auto-regolamenta. Sicchè è difficile dire a quale età una persona sia completamente autonoma di compiere le proprie scelte (in effetti mai, altrimenti non ci sarebbero leggi e carceri). Ma credo comunque che proprio la scuola per come è improntata nella nostra società, soprattutto in Italia, sia uno dei luoghi dove maggiormente viene messo in atto quel processo di deresponsabilizzazione dell'individuo, del "fai così perché io ti dico che così devi fare", che finiscono col minare la libertà delle persone.
Io credo che la massima aspirazione di ogni entità cosciente non possa essere che quella di essere completamente libera di esprimersi e di usare le proprie facoltà al massimo delle proprie possibilità.
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Temo che il senso del mio intervento non fosse chiaro. Molte delle risposte a questo topic contenevano un rifiuto a priori di mettere in discussione il concetto di "normalità" in nome della necessità di regole, leggi e istituzioni che garantiscano la possibilità di una convivenza civile.
Io credo che invece si possa, anzi si debba mettere in discussione questo concetto senza per questo dover proporre l'anarchia.
I miei esempi erano plateali e banali per chiarire a quale tipo di "normalità" mi riferivo: le convenzioni dei comportamenti sociali; il mio intento era definire una categoria, non certo banalizzare il senso del tuo intervento.
Oltretutto non stavo nemmeno rispondendo a te, ma agli interventi di chi difendeva la normalità a spada tratta.
Rispondo invece a te ora.
Facendo riferimento alla scuola, personalmente ritengo che l'organizzazione e le caratteristiche del sistema scolastico siano convenzioni prive di fondamento, al pari delle convenzioni sociali. Anzi, sono d'accordo con te sul fatto che proprio la scuola mette in atto un processo di deresponsabilizzazione dell'individuo; nella mia esperienza scolastica ad esempio ho notato che l'apprendimento mnemonico e la supina accettazione degli obblighi e delle regole della vita scolastica venivano favoriti e premiati ben più dell'autonomia di pensiero, dello spirito critico, dell'apprendimento ragionato.
Ritengo inoltre che la stessa idea che debba esistere un percorso scolastico in qualche modo uguale per tutti dovrebbe essere messa in discussione; esistono in effetti sistemi scolastici differenti, ma non vengono certo considerati "normali"(ad esempio la scuola steineriana).
Non metto in discussione però il fatto che tutti debbano ricevere un'istruzione, non perchè sia "apparentemente sensato" ma perchè credo, come te, che ogni essere cosciente dovrebbe essere libero di esprimersi e di usare le proprie facoltà al massimo delle proprie possibilità.
Quindi, cercando di tirare le somme, sono convinta che la "normalità", non dovrebbe esistere, perchè serve solo a nascondere l'incongruenza e l'insensatezza delle convenzioni, e a paralizzare la società e la cultura nell'imitazione di se stessa, impedendo ogni critica e miglioramento.
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Ultima modifica di Bianca; 25-06-2009 a 16:04.
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25-06-2009, 16:59
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#28
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Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Non So
Messaggi: 795
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Quote:
Originariamente inviata da brio70
io ai normali non invidio quello che fanno,ma la capacità che hanno di farlo,
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Concordo appieno!
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25-06-2009, 20:35
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#29
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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se sono gli altri a categorizzarti ok, è il male
ma se sei te stesso, non è come un ghetto, ma come un gruppo d'elitè
non sempre le minoranze sono svantaggiate, anzi di solito sono le minoranze che goverano le masse
uniamo le forze vf (e ho detto vf, no mescolation con instabiloni, perchè siamo diversi è un dato di fatto)
yeah
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