Di te nessuna, non avrei elementi per dire qualcosa persino per amici vicini o familiari; riguardo alle tue aspirazioni per un certo tempo sono state anche le mie, quindi ti comprendo; poi avendo capito che è qualcosa di impossibile non ci penso più. Non me la prendo nemmeno più perché gli ex amici non mi cercano; così come mi dico "perché dovrebbero chiamarmi? Sono noioso e incolore.", riesco a dirmi "perché dovrebbe essere toccato a me essere ricordato, che è molto più difficile di avere una normale vita sociale?".
E poi fino a quando? Un pensiero che mi aiuta molto è che prima o poi il nostro pianeta sarà vaporizzato quando il Sole avrà finito l'idrogeno; non abbiamo memoria della maggior parte degli esseri umani dell'antichità quando conservare le informazioni era molto più affidabile (iscrizioni lapidee, busti e bassorilievi invece di foto stampate su carta, etc.) a parte il papiro e relativamente pochi materiali deperibili. Adesso tutto quello che lasciamo di noi sta in file di piccoli microscopici magneti e non abbiamo ancora visto le conseguenze di esserci affidati a sistemi così instabili e insicuri; su scala storica l'abbandono dei mezzi tradizionali di memorizzazione è accaduto praticamente... domani
Se abbiamo perso la memoria della maggior parte delle persone vissute 2000 anni prima di noi, il futuro, nonostante le apparenze contrarie è ben più evanescente.
Insomma, il fatto che comunque nulla ha una durata imperitura almeno a me aiuta. Non dico di essere contento, mi avrebbe fatto piacere restare nei testi di meccanica dei continui o altre discipline che ho toccato nella mia vita, ma a malapena ci sono dei geni assoluti, che mi devo aspettare per me stesso? Per questo, pur sempre melanconico, me ne faccio condizionare fino a un certo punto.