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Vecchio 08-11-2023, 14:19   #1
Esperto
L'avatar di froschio
 

Thread un po' a cazzo e abbastanza personale.

Ieri è stata una giornata molto diversa dal solito, relativamente piacente, quando mi aspettavo tutt'altro. Dovevo stare in mezzo a persone sconosciute ed eseguire una cosa mai fatta prima, cosa che solo all'idea mi fa contrarre dal disagio. E infatti, soprattutto il tempo precedente all'evento è stato uno schifo: battito a mille, tremori, balbuzie (questa non troppo). Tremori perfino della testa, ad alta frequenza da destra a sinistra, quando una persona di anche minima "autorità" mi guarda. E sono ancora più presenti quando anche io faccio contatto visivo con loro, per cui spesso lo staccavo per concentrarmi sul foglio, che era un'ottima scusa. E i tremori smettevano all'istante.

In qualche modo però sono riuscito per la maggior parte a nascondere questi sintomi. Ovvero, io li sentivo moltissimo, ma non li davo molto a vedere, seppur in certe occasioni son stato impacciato e in una occasione ho farfugliato. Però, ecco, sono state bilanciate da atteggiamenti risoluti che contraddicono del tutto questa mia ansia orribile. Nel totale non è andata affatto male e in certe mie "performance" sono stato anche molto eloquente e risoluti appunto. In certi momenti molto fondamentali poi questi sintomi, seppur sempre presenti, si sono placati per qualche ragione. Ero concentrato. Sarà che l'ansia precedente all'evento sarà quasi sempre maggiore dell'ansia presente durante l'evento stesso. Come se, instintivamente, la mente avesse accettato in parte la condizione presente nel momento in cui si trova all'interno di essa.

Per cui, chi sono? Ieri mi sono reso conto di quanto l'ansia e la FS -che poi si è trasformata in un disturbo evitante di personalità- mi abbia danneggiato la vita, ma proprio tanto. Che se non fosse per questa bestia starei molto meglio, perché per altre fisime mentali ho più o meno una soluzione, o almeno una strada da seguire per essa. La mia eloquenza di certi momenti mi ha fatto capire quante opportunità sociali l'ansia, la depressione e la mancanza di autostima mi abbiano disintegrato, perché ad un certo punto avevo così timore di tutto da essermi arreso e considerarmi semplicemente "sbagliato." Invece, quando funziono, quando sono concentrato (e volendo anche preparato) funziono molto bene, funziono proprio come vorrei funzionare sempre. In realtà, pescando nel passato, ricordo altri eventi che similmente mi parvero già allora contraddittori tra di loro.
E mi rimpiango tutta la vita persa per colpa di un elemento disfunzionale in me stesso -a cui magari ho anche contribuito ancora di più in una sorta di "profezia autoavverante." è come un peso di 50 chili legato sulle spalle che gli altri semplicemente non hanno. Certe cose mi fanno notare che, se non lo avessi questi chili addosso, sarei magari perfino abbastanza energetico e sicuro di me in pubblico, seppur sempre silenzioso molte volte.

Dunque, non si è sbagliati, non si tratta di un'incapacità e caratteristica fondamentale. Questa schifezza è un handicap, un parassita mentale che ti instilla una paura viscerale del giudizio, nel mentre ti ruba tutte le energie vitali perfino in situazioni molto basilari e banali. Bisogna sbarazzarsene in un modo o nell'altro con azioni pratiche e mirate, proprio come ci si sbarazzeremme di un qualsiasi altro parassita o male del corpo. La FS non fa parte della nostra personalità, ma è una forza negativa che la sopprime, e lo sto capendo appieno solo adesso.
Ringraziamenti da
Amym (08-11-2023), Hitomi (09-11-2023), Silent (08-11-2023)
Vecchio 08-11-2023, 16:59   #2
Banned
 

A me l'isolamento ha creato grossi problemi perché non ho mai imparato come interagire con gli altri. Ho molti problemi a leggere gli altri e a farmi capire. Emotivamente sono freddo, ho imparato a reprimere la mia emotività e questo gelo viene trasmesso a chi ha a che fare con me. Mi ammorbidisco un po' con l'uso dell'ironia ma è solo uno scudo che uso per nascondere la debolezza. Ho molti problemi ad interpretare i comportamenti altrui, a volte li interpreto in chiave paranoica e quindi lancio accuse perché mi sento preso di mira, altre volte vivo di amori ricambiati ma che in realtà non lo sono ed è colpa mia che interpreto qualunque gentilezza in tal senso. Ho un vero e proprio handicap sociale e non credo ne uscirò mai.
Ringraziamenti da
Amym (08-11-2023)
Vecchio 08-11-2023, 17:05   #3
Non registrato
Guest
 

Finché non danno l'invalidità tocca fare buon viso a cattivo giuoco
Vecchio 08-11-2023, 17:32   #4
Esperto
L'avatar di CamillePreakers
 

L'invalidità per la fs purtroppo non la danno. La potrebbero dare per disturbo di personalità ma tutto sommato è abbastanza bassa se non ci sono di mezzo altri disturbi considerati più gravi.
Vecchio 08-11-2023, 18:39   #5
Esperto
L'avatar di froschio
 

Quote:
Originariamente inviata da CamillePreakers Visualizza il messaggio
L'invalidità per la fs purtroppo non la danno. La potrebbero dare per disturbo di personalità ma tutto sommato è abbastanza bassa se non ci sono di mezzo altri disturbi considerati più gravi.
Sì, chiaro, non punterei mai su un aiuto statale. Dicevo "handicap" non in senso legale ma più in generale. Perché certe volte debilita a tal punto da essere una difficoltà concreta nella vita di tutti i giorni, per cui quella parola mi sembra più che appropriata.
Vecchio 08-11-2023, 21:26   #6
un_lettore
Guest
 

Froschio ...

Buonasera ... Non mi sono mai iscritto ma continuo per un pò a sfruttare questa possibilità per parlare con voi.
Io ho superato da poco la mezza età, quindi sono presumibilmente più vecchio della gran parte di voi togliendo i miei conterranei pokorny e keith ... Devo dire che nonostante tutto il quadro che tu hai dipinto posso confermarlo ma non soltanto nei termini della "fobia sociale" ma anche di una più generica ansia sociale, ovvero di una forma magari più blanda ma che drena le tue energie, ti fa tornare a casa stanco e tu ti chiedi: come faccio ad essere così stanco e perché?
Sono quei 50 kili di zaino sulle spalle che gli altri non hanno, come dici tu, oppure come spesso ho letto: ogni cosa è una montagna da scalare, mentre gli altri camminano sempre in pianura.

Tutto vero.

Nel mio caso, e in una forma forse non forte vista la mia età e la capacità sviluppata negli anni di farvi fronte, il problema vero e proprio e stato rappresentato dalla comparsa delle somatizzazioni, e con il tempo ho capito il meccanismo, o almeno suppongo di averlo compreso, quindi quel carico pesante sulle spalle che gli altri non hanno è divenuto concreto, fisico. Sufficiente se non a rovinarti la vita, a renderla senz'altro più amara di quello che dovrebbe essere, e non riconoscendomi più dai tempi lontani dell'università, ad esempio

La "risposta infiammatoria" dipende anche dallo stress. Ma lo stress dipende anche da come si percepisce il mondo. Se per me è un posto pericoloso e io sto sempre all'erta manco fossi un militare, come si vuole che torni a casa, stanco o riposato? E se aggiungiamo un certo timore del giudizio altrui, legato a supposte conseguenze che magari non si avverano mai e che dipendono dall'educazione ricevuta, dall'idea che si paga un prezzo se si sbaglia ma nella società di oggi non paga più nessuno, ecco che il risultato finale è un dolore fisico e mentale che gli altri non hanno, giornate più pesanti dopo il lavoro che gli altri non hanno, un malumore di fondo che gli altri non hanno.

Io ho compreso che per quanto mi riguarda, il non poter abbandonare una situazione lavorativa che mi sta nauseando mi fa sentire imprigionato, e se in una situazione utopistica un essere vivente come noi umani avrebbe già da un pezzo innescato una azione di allontanamento, il non poterlo fare ma avendo comunque la psiche che urla ogni giorno non poteva che generare uno sfogatoio da qualche altra parte, cioé il percorso psicosomatico.

Il fatto è che si paga sempre un prezzo. Pesantezza, stanchezza, desiderio costante di riposarsi manco si fosse dei novantenni, poca energia, rabbia latente e quant'altro.

Si può solo andare avanti cercando di ritagliarsi fette di liberta, invece che giornate intere di libertà.

Ciao dall'estraneo.
Vecchio 08-11-2023, 21:47   #7
Esperto
 

Io ho delle specifiche situazioni sociali in cui ho fs molto bassa, e altre in cui è del tutto assente.
Queste ultime situazioni , quando le vivo mi danno la misura di "cosa sarei" tolta la FS...e insomma non so forse sarei in galera. Non lo sapró mai, la cappa della FS è un mantello opprimente da portare addosso e limita tanto, ma a volte ho l'impressione che sia anche protettiva e che se vivessi sempre così mi ficcherei in un mare di guai. Comunque sono diversissima, altra persona.
Ho avuto proprio modo di constatare fattualmente che l'evitamento (che attuo sia per FS che per altre ragioni) , pur avendomi limitata tantissimo, mi ha evitato dei guai certi in un ambito specifico. L'ho scampata bella.

Ultima modifica di claire; 08-11-2023 a 21:51.
Ringraziamenti da
Amym (08-11-2023), Daytona (09-11-2023), Hitomi (09-11-2023), SugarPhobic (09-11-2023)
Vecchio 08-11-2023, 22:01   #8
Banned
 

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Originariamente inviata da froschio Visualizza il messaggio
Thread un po' a cazzo e abbastanza personale.

Ieri è stata una giornata molto diversa dal solito, relativamente piacente, quando mi aspettavo tutt'altro. Dovevo stare in mezzo a persone sconosciute ed eseguire una cosa mai fatta prima, cosa che solo all'idea mi fa contrarre dal disagio. E infatti, soprattutto il tempo precedente all'evento è stato uno schifo: battito a mille, tremori, balbuzie (questa non troppo). Tremori perfino della testa, ad alta frequenza da destra a sinistra, quando una persona di anche minima "autorità" mi guarda. E sono ancora più presenti quando anche io faccio contatto visivo con loro, per cui spesso lo staccavo per concentrarmi sul foglio, che era un'ottima scusa. E i tremori smettevano all'istante.

In qualche modo però sono riuscito per la maggior parte a nascondere questi sintomi. Ovvero, io li sentivo moltissimo, ma non li davo molto a vedere, seppur in certe occasioni son stato impacciato e in una occasione ho farfugliato. Però, ecco, sono state bilanciate da atteggiamenti risoluti che contraddicono del tutto questa mia ansia orribile. Nel totale non è andata affatto male e in certe mie "performance" sono stato anche molto eloquente e risoluti appunto. In certi momenti molto fondamentali poi questi sintomi, seppur sempre presenti, si sono placati per qualche ragione. Ero concentrato. Sarà che l'ansia precedente all'evento sarà quasi sempre maggiore dell'ansia presente durante l'evento stesso. Come se, instintivamente, la mente avesse accettato in parte la condizione presente nel momento in cui si trova all'interno di essa.

Per cui, chi sono? Ieri mi sono reso conto di quanto l'ansia e la FS -che poi si è trasformata in un disturbo evitante di personalità- mi abbia danneggiato la vita, ma proprio tanto. Che se non fosse per questa bestia starei molto meglio, perché per altre fisime mentali ho più o meno una soluzione, o almeno una strada da seguire per essa. La mia eloquenza di certi momenti mi ha fatto capire quante opportunità sociali l'ansia, la depressione e la mancanza di autostima mi abbiano disintegrato, perché ad un certo punto avevo così timore di tutto da essermi arreso e considerarmi semplicemente "sbagliato." Invece, quando funziono, quando sono concentrato (e volendo anche preparato) funziono molto bene, funziono proprio come vorrei funzionare sempre. In realtà, pescando nel passato, ricordo altri eventi che similmente mi parvero già allora contraddittori tra di loro.
E mi rimpiango tutta la vita persa per colpa di un elemento disfunzionale in me stesso -a cui magari ho anche contribuito ancora di più in una sorta di "profezia autoavverante." è come un peso di 50 chili legato sulle spalle che gli altri semplicemente non hanno. Certe cose mi fanno notare che, se non lo avessi questi chili addosso, sarei magari perfino abbastanza energetico e sicuro di me in pubblico, seppur sempre silenzioso molte volte.

Dunque, non si è sbagliati, non si tratta di un'incapacità e caratteristica fondamentale. Questa schifezza è un handicap, un parassita mentale che ti instilla una paura viscerale del giudizio, nel mentre ti ruba tutte le energie vitali perfino in situazioni molto basilari e banali. Bisogna sbarazzarsene in un modo o nell'altro con azioni pratiche e mirate, proprio come ci si sbarazzeremme di un qualsiasi altro parassita o male del corpo. La FS non fa parte della nostra personalità, ma è una forza negativa che la sopprime, e lo sto capendo appieno solo adesso.
Grazie per aver aperto questa discussione
Ringraziamenti da
froschio (09-11-2023)
Vecchio 08-11-2023, 22:04   #9
Banned
 

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Originariamente inviata da un_lettore Visualizza il messaggio
Froschio ...

Buonasera ... Non mi sono mai iscritto ma continuo per un pò a sfruttare questa possibilità per parlare con voi.
Io ho superato da poco la mezza età, quindi sono presumibilmente più vecchio della gran parte di voi togliendo i miei conterranei pokorny e keith ... Devo dire che nonostante tutto il quadro che tu hai dipinto posso confermarlo ma non soltanto nei termini della "fobia sociale" ma anche di una più generica ansia sociale, ovvero di una forma magari più blanda ma che drena le tue energie, ti fa tornare a casa stanco e tu ti chiedi: come faccio ad essere così stanco e perché?
Sono quei 50 kili di zaino sulle spalle che gli altri non hanno, come dici tu, oppure come spesso ho letto: ogni cosa è una montagna da scalare, mentre gli altri camminano sempre in pianura.

Tutto vero.

Nel mio caso, e in una forma forse non forte vista la mia età e la capacità sviluppata negli anni di farvi fronte, il problema vero e proprio e stato rappresentato dalla comparsa delle somatizzazioni, e con il tempo ho capito il meccanismo, o almeno suppongo di averlo compreso, quindi quel carico pesante sulle spalle che gli altri non hanno è divenuto concreto, fisico. Sufficiente se non a rovinarti la vita, a renderla senz'altro più amara di quello che dovrebbe essere, e non riconoscendomi più dai tempi lontani dell'università, ad esempio

La "risposta infiammatoria" dipende anche dallo stress. Ma lo stress dipende anche da come si percepisce il mondo. Se per me è un posto pericoloso e io sto sempre all'erta manco fossi un militare, come si vuole che torni a casa, stanco o riposato? E se aggiungiamo un certo timore del giudizio altrui, legato a supposte conseguenze che magari non si avverano mai e che dipendono dall'educazione ricevuta, dall'idea che si paga un prezzo se si sbaglia ma nella società di oggi non paga più nessuno, ecco che il risultato finale è un dolore fisico e mentale che gli altri non hanno, giornate più pesanti dopo il lavoro che gli altri non hanno, un malumore di fondo che gli altri non hanno.

Io ho compreso che per quanto mi riguarda, il non poter abbandonare una situazione lavorativa che mi sta nauseando mi fa sentire imprigionato, e se in una situazione utopistica un essere vivente come noi umani avrebbe già da un pezzo innescato una azione di allontanamento, il non poterlo fare ma avendo comunque la psiche che urla ogni giorno non poteva che generare uno sfogatoio da qualche altra parte, cioé il percorso psicosomatico.

Il fatto è che si paga sempre un prezzo. Pesantezza, stanchezza, desiderio costante di riposarsi manco si fosse dei novantenni, poca energia, rabbia latente e quant'altro.

Si può solo andare avanti cercando di ritagliarsi fette di liberta, invece che giornate intere di libertà.

Ciao dall'estraneo.
Estraneo, questa è una sintesi perfetta che penso rispecchi molto bene la situazione di molti, mia sicuramente, comprese numerose somatizzazioni.
Vecchio 08-11-2023, 22:06   #10
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Amym Visualizza il messaggio
Grazie per aver aperto questa discussione
Mi unisco, le discussioni sulla FS sono piuttosto rare su FS.com. Italia. Nel forum inglese mi dicono che è diverso. E che è molto più deserto. E direi che ci sta, la FS è un disturbo specifico e poco diffuso sul totale della popolazione. Non credo che il forum "sindrome di Syorgen" sia così pieno di utenti senza quel disturbo "ma che ne ha altri"/"che ha dei problemi perché tutti hanno problemi e tutti sono degni" e che sta tutto il giorno a discutere offtopic.
Non accuso nessuno, anch'io ho smesso da tempo di parlare di FS qui e parlo di altro. Riscontro soltanto.
Poi che qui sia anche diventato quell' "altro" che sappiamo tutti benissimo, anche quello è abbastanza oggettivo, e che io lo trovi deleterio, non l'ho mai nascosto.

Ultima modifica di claire; 08-11-2023 a 22:12.
Vecchio 08-11-2023, 22:22   #11
Banned
 

Io non ne parlo perché non ho solo quella (anche se più che altro sono evitante). Per integrarmi con gli altri dovrei come minimo ragionare in maniera lucida, cosa che non sempre succede.
Vecchio 08-11-2023, 22:33   #12
Banned
 

Io non so forse c'è bisogno anche di socializzare nel forum però sono appena arrivata quindi magari avete una percezione completa che a me manca.
Ciò che ha scritto estraneo però rappresenta completamente quello che vivo ogni giorno e froschio ha ragione, la fs limita al massimo le potenzialità di una persona, soprattutto per chi ne soffre a livello molto intenso. Mi rendo conto, essendo molto testarda, che a forza di reprimere, pur di non rinunciare alle varie occasioni, a costo di non ascoltare il mio corpo, sono piena di somatizzazioni anche dolorose oltre al malessere generale, ansia, a volte panico e via dicendo. Senza contare nelle giornate più tranquille l'effetto di svuotamento e mancanza di forza dovuto al contatto con estranei soprattutto. E la mia non è una forma delle peggiori, qualche strategia la ho trovata almeno per una parvenza di adattamento.
Ringraziamenti da
claire (08-11-2023), froschio (09-11-2023)
Vecchio 09-11-2023, 06:12   #13
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Per me il giudizio in relazione a questa cosa resta soggettivo, perché un comportamento o certe tendenze non sono parassiti davvero.
Se per te un tuo comportamento è simile a un parassita sbarazzatene tu e tieni questo atteggiamento tu nei suoi confronti, ma non parlare anche per altri.
Che il malfunzionamento debba situarsi per forza nell individuo portatore di un disagio per me è una cosa discutibile, soprattutto là dove un qualche funzionamento corretto del sistema non c'è mai stato.
Ma è un discorso che si può fare in ogni caso.
Anche un sistema dove ci sono parassiti non funziona bene e magari anche per i parassiti è un problema visto che altri organismi cercano di sterminarli e magari perciò provano disagio, ma da questo non si può dedurre che stanno funzionando male i parassiti o soltanto questi.
È nell insieme che il sistema funziona male perché ci sono certi conflitti tra le parti. Che i conflitti debbano essere assorbiti e risolti solo dalle parti portatrici di certi disagi maggiori è una cosa discutibile per me.
Per questo io a monte certe narrazioni o analogie non le riconosco proprio come oggettive e condivise.
Un certo modo di fare una persona potrebbe percepirlo come estraneo e non suo mentre un altra no, ma non è che una delle due si sbaglia, si sbaglia rispetto a cosa? Una qualche norma assoluta del dover essere?

Ultima modifica di XL; 09-11-2023 a 06:37.
Vecchio 09-11-2023, 07:35   #14
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Certo che lo è
Vecchio 09-11-2023, 08:26   #15
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Per me il giudizio in relazione a questa cosa resta soggettivo, perché un comportamento o certe tendenze non sono parassiti davvero.
Se per te un tuo comportamento è simile a un parassita sbarazzatene tu e tieni questo atteggiamento tu nei suoi confronti, ma non parlare anche per altri.
Che il malfunzionamento debba situarsi per forza nell individuo portatore di un disagio per me è una cosa discutibile, soprattutto là dove un qualche funzionamento corretto del sistema non c'è mai stato.
Ma è un discorso che si può fare in ogni caso.
Anche un sistema dove ci sono parassiti non funziona bene e magari anche per i parassiti è un problema visto che altri organismi cercano di sterminarli e magari perciò provano disagio, ma da questo non si può dedurre che stanno funzionando male i parassiti o soltanto questi.
È nell insieme che il sistema funziona male perché ci sono certi conflitti tra le parti. Che i conflitti debbano essere assorbiti e risolti solo dalle parti portatrici di certi disagi maggiori è una cosa discutibile per me.
Per questo io a monte certe narrazioni o analogie non le riconosco proprio come oggettive e condivise.
Un certo modo di fare una persona potrebbe percepirlo come estraneo e non suo mentre un altra no, ma non è che una delle due si sbaglia, si sbaglia rispetto a cosa? Una qualche norma assoluta del dover essere?
D'accordo, però se ti senti MALE, non nel senso che ti senti diverso, sbagliato ecc, ma nel senso che avverti forte ansia fisica,attacchi di panico, somatizzazioni fisiche....
É come essere malati fisicamente, non è un modo di essere.
Certo poi c'è anche il resto cioè il disadattamento che questi sintomi creano, ma i sintomi spiacevoli sono a carico del soggetto.
É come avere un dolore cronico, un conto è che la società ti faccia sentire sbagliato per questo, un conto è il dolore in sé e per sé, che avverti tu ed è tutto tuo per quanto il mondo che ti circonda possa accoglierti bene e includerti.
Vecchio 09-11-2023, 08:26   #16
Esperto
L'avatar di vikingo
 

Il mio problema nella comunicazione sono sempre stati il non capire come cominciare la conversazione in maniera marcata.e i sovraccarichi.. nell avere in contesti sociali sempre reazioni molto spontanee.oggi mi sono imparato il copione.mi sembra di recitare talvolta..ma meglio sembrare anonimi ma normali..io curo molto l'abbigliamento l'estetica.questo non ti fa percepire come negativo..in genere se si sorride e si finge cordialità anche con chi ti sta sulle palle non gli dai adito..di nulla..se qualcuno ha qualcosa contro di te tu non gli devi dare adito..
Vecchio 09-11-2023, 09:40   #17
Esperto
L'avatar di froschio
 

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Mi unisco, le discussioni sulla FS sono piuttosto rare su FS.com. Italia. Nel forum inglese mi dicono che è diverso. E che è molto più deserto. E direi che ci sta, la FS è un disturbo specifico e poco diffuso sul totale della popolazione. Non credo che il forum "sindrome di Syorgen" sia così pieno di utenti senza quel disturbo "ma che ne ha altri"/"che ha dei problemi perché tutti hanno problemi e tutti sono degni" e che sta tutto il giorno a discutere offtopic.
Non accuso nessuno, anch'io ho smesso da tempo di parlare di FS qui e parlo di altro. Riscontro soltanto.
Poi che qui sia anche diventato quell' "altro" che sappiamo tutti benissimo, anche quello è abbastanza oggettivo, e che io lo trovi deleterio, non l'ho mai nascosto.
Io credo che qualsiasi spazio virtuale abbia bisogno di "cure" che vanno oltre la sola esistenza dello spazio, il numero di utenti, e la buona moderazione. Fatta eccezione per spazi con così tanti utenti che alla fine attività ci sarà sempre. C'è bisogno di contenuti e un senso di community che danno una motivazione sostanziale agli utenti di essere più attivi. Per questo succede che, anche in posti dove ci si aspetterebbe più attività, finiscono per spegnersi, perché non c'è una volontà accesa nel mantenere lo spazio vivo.

Infatti apprezzo tutte queste risposte perché, se da un lato anche qui abbiamo aspetti deleteri, da un altro vedo che in termini di attività non stiamo messi peggio rispetto a molti altri forum, al massimo potremmo comparare il forum con se stesso a tempi migliori. Restano inoltre quelle due migliaia di ospiti che leggono il forum tutti i giorni che lo provano

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
D'accordo, però se ti senti MALE, non nel senso che ti senti diverso, sbagliato ecc, ma nel senso che avverti forte ansia fisica,attacchi di panico, somatizzazioni fisiche....
Conta che solo per rispondere ad una telefonata importante due giorni fa, mi saliva istantaneamente il battito cardiaco a 140 e la prima chiamata me la son fatta sfuggire (appunto, tendo all'evitamento, in questo caso con la scusa che non riconoscevo il numero). Cioè, manco il tempo di pensare a qualcosa di cui preoccuparmi, ho la stessa reazione instintiva che avrei se mi spuntasse di fronte leone affamanto. La cosidetta reazione "flight or fight" a tutto carico per una chiacchierata di 2 minuti... boh. Al punto che faccio tra me e me "oi ma ci calmiamo?"
Vecchio 09-11-2023, 09:49   #18
Esperto
L'avatar di vikingo
 

Parlare al telefono mi angosciata da giovane.i compleanni parlare con i parenti stavo male un giorno prima..sono molto migliorato riducendosi l'ansia sociale..ogni tanto mi devo fermare prima di chiamare..
Vecchio 09-11-2023, 09:58   #19
Esperto
L'avatar di froschio
 

Quote:
Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
Parlare al telefono mi angosciata da giovane.i compleanni parlare con i parenti stavo male un giorno prima..sono molto migliorato riducendosi l'ansia sociale..ogni tanto mi devo fermare prima di chiamare..
A me si è risolto quando hanno smesso di chiamare bene così, la maggioranza di loro non vale molto.
Nelle chiamate colloquiali molte volte semplicemente non so che dire e l'intera chiamata finisce per essere completamente impacciata, finta e inutile. Se ho un qualcosa di concreto da comunicare mi viene più facile, ma pure lì, non avere un elemento visivo e con l'audio che spesso si sente uno schifo, mi mette a disagio uguale.
Vecchio 09-11-2023, 10:50   #20
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Nel mio caso l'ansia sociale (nello specifico non so se è fobia sociale od altro) ha creato un danno enorme perché mi ha impedito di crescere, di fare esperienze, di integrarmi in società, di maturare... Quindi anche se per ipotesi sparisse all'improvviso dovrei comunque fare una grande fatica per "raggiungere" gli altri, non è un qualcosa che basta mandare via e si risolve tutto.
Più che ansia sociale in se sono le conseguenze il problema.
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