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Vecchio 20-03-2012, 21:53   #1
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

Se un fobico riuscisse a superare tutte le insicurezze relative al proprio carattere, aspetto fisico, etc. cesserebbe di essere tale? Mi ponevo questa domanda perchè ho un'autostima che oscilla tra picchi molto alti all'esatto opposto e ho notato che nei momenti in cui sono sicuro di me riesco ad essere molto estroverso. In teoria se riuscissi a tenere costantemente alta la fiducia in me stesso non sarei più fobico,è così vero?

Ultima modifica di Gray_Fox; 20-03-2012 a 21:56.
Vecchio 20-03-2012, 22:13   #2
Banned
 

il problema è come si fa? è impossibile te lo dico io
Vecchio 20-03-2012, 22:25   #3
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
Se un fobico riuscisse a superare tutte le insicurezze relative al proprio carattere, aspetto fisico, etc. cesserebbe di essere tale? Mi ponevo questa domanda perchè ho un'autostima che oscilla tra picchi molto alti all'esatto opposto e ho notato che nei momenti in cui sono sicuro di me riesco ad essere molto estroverso. In teoria se riuscissi a tenere costantemente alta la fiducia in me stesso non sarei più fobico,è così vero?
penso proprio di sì
ma forse non saresti più tu, saresti diverso...
Vecchio 20-03-2012, 22:29   #4
Banned
 

Sinceramente nn lo so...
Vecchio 20-03-2012, 22:36   #5
Intermedio
L'avatar di Gray_Fox
 

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
saresti diverso...
E' proprio questo che balza alla mia attenzione da un pò, ho sempre pensato di essere caratterialmente timido, introverso, malinconico etc. ma ultimamente sto cominciando a rendermi conto che in realtà sono l'esatto opposto e che in realtà il carattere chiuso non è altro che la proiezione della mia fobia sociale, non so se mi spiego..
Vecchio 20-03-2012, 22:37   #6
Esperto
L'avatar di nullo
 

credo che principalmente il nostro sia un problema appunto di autostima e di sicurezza in se stessi, in ciò che si fa, in ciò che si dice..
Vecchio 20-03-2012, 22:40   #7
Banned
 

Ognuno sta male alla sua maniera, e riesce a star meglio grazie a cose diverse. L'importante è capire il come e il perchè.E mettercela tutta per trovare un rimedio efficace nel tempo. Vale sempre la pena
Vecchio 20-03-2012, 23:39   #8
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Secondo me la sicurezza si può acquisire a prescindere dalla quantità d'ansia o paura.
Si può creare un rito, un metodo, molti riti e metodi, si può sostituire un sintomo visibile con uno non visibile...
Alla fine potresti comportarti in una determinata circostanza "come se" non fossi ansioso.
Potresti anche arrivare a non sentire la pressione come prima.

Ma sono abbastanza convinto che dalla mente difficilmente si riesca a "cancellare" qualcosa, tuttalpiù la si può sostituire o coprire.
Si creano sovrastrutture mentali per nascondere le sovrastrutture che genera(va)no la fobia (o le nevrosi, o quel che sia).
Il che, a mio personalissimo giudizio, può essere un bene.
I vissuti di sofferenza, spesso, rendono le persone più interessanti..

Ultima modifica di Allocco; 20-03-2012 a 23:51.
Vecchio 21-03-2012, 01:46   #9
Esperto
L'avatar di Don Chisciotte
 

Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
Se un fobico riuscisse a superare tutte le insicurezze relative al proprio carattere, aspetto fisico, etc. cesserebbe di essere tale? Mi ponevo questa domanda perchè ho un'autostima che oscilla tra picchi molto alti all'esatto opposto e ho notato che nei momenti in cui sono sicuro di me riesco ad essere molto estroverso. In teoria se riuscissi a tenere costantemente alta la fiducia in me stesso non sarei più fobico,è così vero?
Succede anche a me, però nel mio caso non si tratta di picchi di alta autostima, bensì di momenti di autostima (che di solito tende a zero) un po' meno bassa.
E comunque sì, acquisendo più sicurezza sicuramente si avrebbero molti meno problemi, ma in certi casi purtroppo la cosa è abbastanza utopistica.
Vecchio 21-03-2012, 16:41   #10
Esperto
L'avatar di Novak
 

Fobia sociale e affini sono degenerazioni che si collegano a diversi fattori presenti in una persona tendenzialmente introversa, come ad esempio l'avere il trasportatore corto della seratonina (che regola l'intensità delle emozioni). Questo fa sì che si vivano le emozioni in maniera più "sentita" e, a volte, traumatica. E' impossibile cambiare questi fattori genetici in maniera definitiva, però allo stesso tempo si può imparare a regolare meglio le emozioni ed un modo lungo ma efficace è quello di vedere sempre meglio tali meccanismi, acquisendo un qualche genere di consapevolezza e aumentando di conseguenza la fiducia in sè stessi. Ci si può anche imbottire di farmaci, ma creano dipendenza e fanno male a diversi organi.

Quindi sì, anche se è inevitabile che qualche problema riemerga di tanto in tanto, è possibile liberarsi della fobia pur restando sè stessi.
Vecchio 21-03-2012, 17:53   #11
Esperto
L'avatar di vikingo
 

in palestra oggi mi snetivo molto osservato e mi agitavo,nonostante avessi preso una mezza compressa di lorazepam,capire quale fosse il disagio non saprei,forse mi sentivo fissato,forse cera un signore che non mi sta molto simpatico quindi il mio organismo in questi casi e come in allarme.....
purtoppo uno deve fare queste cose,deve sperimentare certi automatismi,capire cos'e che ci crea disagio e combatterli...
riguardo l'insicurezza se uno non parla quasi mai,sta sempre da solo,poi quando devi parlare o demi mostrare un certo tipo di abilita' sono cavoli....
il problema mio e che in certi contesti comincio a farmi troppe domande chissa' cosa pensano,gia parlo poco,penseranno sono un asociale e via dicendo...e questo non v abene l'emotivita non deve prevalere,infatti ad un certo punto durante l'allenamento mi capita di innervosirmi senz amotivoe capita che anticipo l'uscita...
purtoppo mancano le abilita' sociali e non ce nessuno che puo aiutarci,nel mondo esterno vedo tanta freddezza verso gli introversi,a volte anche io non mi sforzo lo ammetto pero' credo sia dovuto a meccanismi errati della nostra mente,se uno pensa di essere un perdente,di sentirsi insicuro,vedra' gli altri come possibili nemici o persone che lo possono giudicare quindi non si espone ancora di piu'....
andrebbero cmabiati tanti schemi...
Vecchio 21-03-2012, 18:09   #12
Esperto
L'avatar di vikingo
 

detto che non tutte le persone introverse sono timide, ma tra di loro possono esserci molti timidi, che si sentono in ansia o a disagio quando devono affrontare le situazioni sociali. L'introverso infatti, per sua natura, tende a non scegliere o anche ad evitare le situazioni sociali, dal momento che è una persona che sa stare bene, o molto bene, anche da sola, con sé stessa, a differenza di quanto capita agli estroversi, che se costretti a stare a lungo da soli, si deprimono e cominciano a stare male.

Stando spesso da soli però succede che si sviluppano molto i propri talenti, ma non si imparano le abilità sociali, che permettono di cavarsela in ogni situazione della vita: per questo gli introversi sono spesso anche timidi e sono in difficoltà quando devono mettersi in relazione con gli altri.

E' dunque necessario che le persone introverse decidano di dedicare parte del loro tempo ai rapporti sociali, anche se stare con gli altri può essere per loro noioso, o apparire tempo sprecato: come tutte le altre cose della vita l'estroversione può essere appresa, almeno quel minimo che permette di essere più accettati socialmente. Del resto, a cosa serve sviluppare i propri talenti, se poi non si riesce a farli conoscere al mondo?

uno dovrebbe uscire fare vita sociale anche solo sforzarsi per non perdere del tutto le abilita' sociali che gia ha meno di un estroverso....
Vecchio 21-03-2012, 18:13   #13
Banned
 

Mmm no. Non la vedo questa cosa. Sempre lo stesso carattere ho. E' chiaro che c'è una differenza da quando sono triste a quando son felice... ma quello è ovvio. Ma cambiare carattere no. Per quanto io possa essere felice e sicuro di me... non sarò mai quello che viene ti da una pacca sulla spalla, si mette a gridare.. "eeeeh questo è il mio amico, gente! guardate tutti qua! eeh"
Non è nella mia indole e non lo sarà mai. Poi io grossi problemi di autostima sinceramente non ne ho mai avuti.
Trovo riduttivo e superficiale collegare sempre <carattere timido / introverso> --> <problema di autostima> ma perchè? Ma chi l'ha detto?
Indipendentemente dal piacersi o meno esistono caratteri e modi di porsi diversi.

Ultima modifica di Halastor; 21-03-2012 a 18:19.
Vecchio 21-03-2012, 18:48   #14
Intermedio
L'avatar di pisquano
 

Il punto secondo me è capire dove finisce l'ansia sociale (diciamo la "malattia") e dove comincia il nostro reale carattere, la nostra personalità, coi nostri pregi e difetti e ciò che vogliamo davvero.
Io non desidero cambiare, mi vado bene per il carattere che ho, presumo che non debba dimostrare nulla a nessuno.Non andrei mai a fare l'estroversone per esempio... non sarei io, non è malattia: la pacatezza, la tranquillità sono tratti del mio carattere. Non andrei in discoteca ad esempio col fine ultimo di conoscere nuove ragazze...a me stanno bene i locali tranquilli, la buona compagnia, il confronto costruttivo.
E' patologico invece il fatto che cerchi di fuggire da certe situazioni, che obiettivamente non mi posso recare danno morale e/o fisico, come se mi trovassi davanti ad un branco di leoni pronti a sbranarmi. L'ansia smisurata è patologica, il mio carattere no di certo. Voglio solo sostituire certe reazioni ansiogene con altre molto più obiettive e funzionali. Come fare non lo so ancora
Ho voluto scrivere comunque questa mia riflessione anche se mi rendo conto che forse non è l'oggetto esatto del topic.

Ultima modifica di pisquano; 21-03-2012 a 18:52.
Vecchio 21-03-2012, 19:27   #15
Intermedio
L'avatar di pisquano
 

Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
Se un fobico riuscisse a superare tutte le insicurezze relative al proprio carattere, aspetto fisico, etc. cesserebbe di essere tale? Mi ponevo questa domanda perchè ho un'autostima che oscilla tra picchi molto alti all'esatto opposto e ho notato che nei momenti in cui sono sicuro di me riesco ad essere molto estroverso. In teoria se riuscissi a tenere costantemente alta la fiducia in me stesso non sarei più fobico,è così vero?
Mi sembra che vedi l'ansia sociale come un'etichetta. Chiediti se nei momenti in cui sei sicuro di te e riesci ad essere molto estroverso ciò che fai ti dà soddisfazione nel farlo, ti piace oppure lo fai per non sentirti etichettato, per compiacere gli altri e sentirti parte di un gruppo. Chiediti se sei tu oppure è una forzatura. Può essere che tu sia davvero estroverso e l'ansia e l'insicurezza ti limitino di esprimerti al meglio.
Saranno discorsi triti e ritriti ma per me è un pratica valida di autoconsapevolezza e introspezione . Io ad esempio mi sono accorto che quando chiacchiero lo faccio per piacere mio, è una cosa assolutamente naturale e spontanea, ma soltanto in gruppi ristretti di persone, nei gruppi estesi preferisco ascoltare. Sono fatto così.

Ultima modifica di pisquano; 21-03-2012 a 19:31.
Vecchio 21-03-2012, 21:13   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Gray_Fox Visualizza il messaggio
Se un fobico riuscisse a superare tutte le insicurezze relative al proprio carattere, aspetto fisico, etc. cesserebbe di essere tale? Mi ponevo questa domanda perchè ho un'autostima che oscilla tra picchi molto alti all'esatto opposto e ho notato che nei momenti in cui sono sicuro di me riesco ad essere molto estroverso. In teoria se riuscissi a tenere costantemente alta la fiducia in me stesso non sarei più fobico,è così vero?
Secondo me l'autostima è la chiave di tutto, me ne sto convincendo sempre di più.
Vecchio 21-03-2012, 21:15   #17
Banned
 

Infatti la fobia e l'insicurezza hanno come corollario autostima bassissima

Con autostima alta il problema non si pone.
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