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Per chi non la conosce....

La Corsa del Topo


Nasce un figlio, che poi va a scuola.

Poi passa all’università e si laurea.

Poi? Spesso c’è un Master di specializzazione e finalmente il ragazzo può puntare ad un buon lavoro, un bel posto fisso.

In alternativa può diventare un professionista…

Fa carriere, se gli va bene, potrebbe finire nell’amministrazione pubblica…

Guadagna bene ed inizia ad usare le prime carte di credito…

Con un pò di soldi in tasca inizia a frequentare locali in cui conosce coetanei e se gli va bene trova un partner con cui sposarsi: finalmente due redditi in una sola casa!

La coppia si sente forte e decide di comprare un “nido d’amore”, un’auto, l’ultimo modello di televisore e di andare spesso in vacanza.

Arriva poi il giorno di un piccolo erede.

Inizialmente il figlio porta parecchie spese, perciò la coppia è costretta a fare qualche straordinario per mantenere il tenore di vita…

Magari arriva anche una promozione o un aumento di stipendio, ma il secondo figlio è alle porte…

Col secondo figlio, i due giovani sposi devono impegnarsi ancora più diramente sul lavoro… sempre con lo scopo di aumentare i redditi.

A questo punto, può rivelarsi necessario un secondo lavoro.

Sale il reddito, sale proporzionalmente anche lo scaglione dell’imponibile fiscale, sale la tassa immobiliare sulla casa più grande che è stato necessario prendere e con queste, tutte le varie imposte…

I due giovani guadagnano un buono stipendio mensile, ma – giustamente – si chiedono dove finiscano tutti i loro soldi.

“La coppia felice, nata 35 anni fa, è ormai intrappolata nella Corsa del Topo per il resto dei suoi giorni lavorativi.

Lavorano per i proprietari dell’azienda in cui sono impiegati, per le tasse che mantengono lo stato, per pagare le carte di credito ed estinguere il mutuo immobiliare contratto con la banca.”

E cosa insegnano ai loro figli?

“a studiare sodo, prendere buoni voti e trovare un posto fisso”!

Non sanno nulla sul denaro e non fanno nulla per imparare, perchè non sanno di non sapere.

Il risultato?

Faticano come schiavi per un’intera vita e tramandano alle generazioni successive lo stesso destino: la Corsa del Topo!

“I bambini passano anni in un sistema educativo antiquato a studiare materie che non useranno mai, preparandosi per un mondo che non esiste più.”

Oggi il consiglio più pericoloso che puoi dare ad un ragazzo è: “Va’ a scuola, prendi voti alti e poi cercati un lavoro sicuro”

E’ un consiglio vecchio e sbagliato. E’ solo un’abitudine culturale: “è sempre stata la cosa giusta da fare”.

cancellato16336

Ci pensavo anche io giusto oggi, ero indecisa su aprire un topic. La sensazione più che altro è di sentirsi un ingranaggio all'interno di un meccanismo da cui è difficile staccarsi perché ci si è incastrati dentro.

alleny82

Be' si, ci abbiamo pensato tutti un sacco di volte anche se non avevo mai sentito nessuno chiamarla"Corsa del topo".
Io invece ho sempre sentito parlare della "Fine del topo"..
Ma la fine del topo la fai se fai la corsa del topo o se ti rifiuti di farla
Dipende.
Un cucchiaio di anticonformismo, un etto di coraggio, un pizzico di razionalita'... mescolare il tutto e poi aggiungere un bicchiere di ambizione e una tazzina di saggezza... una spolverata di fantasia e idee nuove e tenere da parte un po' di speranza nel caso l'impasto risulti poco morbido... e buona fortuna

Solitario97

Ho letto il libro, la conosco perfettamente.

Svalvolato

Se hai famiglia è naturale essere ancora più schiavi di questo sistema, è praticamente una spesa continua. E' uno dei motivi per cui vorrei vivere da solo, anche fossi legato sentimentalmente, si ridurrebbero al minimo le spese e potrei lavorare giusto il minimo per mantenermi, senza "palle al piede". Ormai siamo in un'epoca dove scegli te stesso o gli altri.

Sickle

la penso esattamente come te... la famiglia è solo un'mucchio di spese e di guai...

mutui,tasse,bollette,capricci della moglie,capricci dei figli... per carità di dio...

passerò la mia vita da solo, ma almeno l'unica bocca che avrò da sfamare sarà la mia...

Da'at

No, non necessariamente.

Il punto è che per uscirne bisogna cambiare il paradigma del guadagno: dal dire "scambio il mio tempo per denaro" a dire "uso le mie risorse e le faccio fruttare per denaro".
le risorse possono essere sì il tempo; ma anche la creatività e l'ingegno. E indubbiamente, altri soldi.

Dopodiché bisogna però usarle. Investendo in qualcosa che potrebbe fruttare.
Per farlo bisogna iniziare a immaginarsi fuori da quella corsa, e ragionare sul fatto che ogni spesa ci allontana dalla meta. Quindi fare un bilancio delle entrate e delle uscite, e ragionare su come fare a creare ulteriori entrate che non richiedano tempo (a parte l'eventuale sforzo iniziale per avviare la cosa).


Impossibile? No, solo molto difficile, specialmente per chi è cresciuto nel mito del consumismo. Ad esempio per i cinesi è più incline al loro modo di ragionare, vivere mettendo da parte ogni minimo centesimo guadagnato, e aprire un locale magari dopo 20 anni di risparmi. Non sarà la via più furba e rapida, ma intanto si può fare anche così.

Si può lavorare per tot anni e accumulare abbastanza soldi da investire in un portafoglio bilanciato con discreti interessi, per mantenere il proprio tenore di vita fino alla vecchiaia senza doversi immaginare al lavoro tutta la vita.

Insomma, non bisogna attendere che lo stato paghi la pensione.

Poi se c'è qualcuno veramente in gamba e che riesce a uscire da sta corsa del topo a 40 anni, buon per lui. Normalmente è un processo molto più lungo.