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Vecchio 28-03-2015, 14:14   #21
Esperto
L'avatar di _Diana_
 

Mi stupisco che molti qui ascoltino per finta, disinteressati. Io parto con la certezza che gli altri siano più interessanti di me e quindi ascolto zitta, mentre se mi fanno domande vado nel pallone, impreparata.

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Personalmente io cerco sempre di individuare ciò che interessa gli altri e parlo di quello, raramente affronto argomenti che interessano anche me. Risultato? Io riesco a conoscere la persona, la persona non riesce a conoscere me. ...
Come un camaleonte, ti adatti agli altri e all'ambiente che ti circonda.

Anche io ho questa tendenza, però lo faccio con curiosità, ammettendo palesemente la mia ignoranza in materia se non conosco l'argomento. Per me è stressante solo quando mi trovo davanti a persone pesanti che si lamentano o rompono il cazzo, difatti in casa non ascolto, mentre fuori le persone (che mi sono scelta e che non evito) si stupiscono che io mi ricordi di una cosa che mi avevano detto dieci anni fa.
Vecchio 28-03-2015, 14:22   #22
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da MAximum Visualizza il messaggio
Da 5 mesi ho iniziato a lavorare come promoter, ciò mi ha consentito di entrare in contatto con moltissime persone. Sapete di cosa mi sono reso conto? Per essere bravi interlocutori è sufficiente ASCOLTARE e parlare delle cose di cui si interessa l'altro. Non serve null'altro, nessuna storia interessante da raccontare, nessun evento particolare della tua giornata, niente che possa mettere al centro dell'attenzione il tuo io. Non c'è nulla da fare, siamo degli inguaribili egocentrici. Se volete risultare interessante a qualcuno ascoltate quello che ha da dire e parlate di ciò che gli interessa.
Per suffragare la mia tesi, ho provato a prlare di me con persone conosciute da poco, l'effetto ottenuto è il totale disinteresse, invece facendole parlare e parlando di loro, sono riuscito ad attirare subito la loro attenzione.
Forse è questo che distingue un amico da un conoscente, gli amici sono disposti anche ad ascoltare, non solo ad essere ascoltati.
Voi cosa ne pensate?

P.s. io sto cercando di cambiare approccio in questa direzione, prima parlavo troppo di me
Penso che hai capito una cosa importante
Vecchio 28-03-2015, 14:32   #23
Esperto
L'avatar di muttley
 

Una cosa che ho notato è che le persone esageratamente self concerned, affette da un eccesso di sensibilità di verso se stesse (una sensibilità che spesso sfocia nell'autoreferenzialità), finiscono per perdere il contatto obbiettivo con la realtà esterna, la cui analisi viene troppo spesse filtrata e deformata attraverso il sentire personale, senza preoccupazione alcuna per il punto di vista altrui, il quale viene troppo spesso liquidato in maniera frettolosa come cinico, opportunista, superficiale, in contrapposizione al proprio che invece rappresenterebbe l'esempio della moralità perfetta.
Vecchio 28-03-2015, 14:52   #24
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Quote:
Originariamente inviata da MAximum Visualizza il messaggio
In quest'ultimo caso non vendiamo un prodotto, vendiamo noi STESSI.
Ringraziamenti da
Dedalus (28-03-2015), _Diana_ (28-03-2015)
Vecchio 28-03-2015, 14:57   #25
Esperto
L'avatar di Noriko
 

La mia ex psicologa diceva proprio le stesse cose di Maximum, che poi alla fine con tutto questo esercizio avrei imparato a socializzare.

Non ho creduto mai a questa storia perché conoscendomi sufficientemente bene sarebbe stato uno sforzo per tutta la vita, niente di spontaneo, niente piacere a interagire con gli altri, sarebbe tutto calcolato, ogni parola, ogni gesto e sarebbe stato facile smascherarmi.

IL camminare lo impari perché è istintivo hai quella spinta innata in te.

Socializzare è uguale, hai quella capacità dentro di te che ti spinge a svilupparla e a raffinarla a seconda dell'età.

Comunque è giusto provare per molti forse sarà una strada risolutiva.
Vecchio 28-03-2015, 15:20   #26
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Mi stupisco che molti qui ascoltino per finta, disinteressati. Io parto con la certezza che gli altri siano più interessanti di me e quindi ascolto zitta, mentre se mi fanno domande vado nel pallone, impreparata.


Come un camaleonte, ti adatti agli altri e all'ambiente che ti circonda.

Anche io ho questa tendenza, però lo faccio con curiosità, ammettendo palesemente la mia ignoranza in materia se non conosco l'argomento. Per me è stressante solo quando mi trovo davanti a persone pesanti che si lamentano o rompono il cazzo, difatti in casa non ascolto, mentre fuori le persone (che mi sono scelta e che non evito) si stupiscono che io mi ricordi di una cosa che mi avevano detto dieci anni fa.
Il punto è che se l'argomento non mi interessa faccio davvero tanto fatica ad interessarmene in modo sincero, lo faccio solo per gentilezza e per entrare in sintonia (una sintonia superficiale) con gli altri, però questo ha un contro, che nessuno mi conosce davvero, perché io non sono me stessa ma quello che l'altro vorrebbe fossi.
Se si vuol costruire veri rapporti non ci si può "vendere", ascoltare solo e assecondare l'altro, l'altro deve trovare interessante come sei, quello che hai da dire ecc.
Se uno con cui tu parli non ti ascolta, fatti due domande (mi riferisco all'autore del topic) è interessato veramente a te e a costruire un rapporto di qualsiasi tipo con te? Va bene se devi avere rapporti superifciali, di circostanza, ma se vuoi stringere veri rapporti devi trovare qualcuno che ti faccia piacere ascoltare ma che a sua volta abbia interesse nell'ascoltare te.
Vecchio 28-03-2015, 15:49   #27
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Il punto è che se l'argomento non mi interessa faccio davvero tanto fatica ad interessarmene in modo sincero, lo faccio solo per gentilezza e per entrare in sintonia (una sintonia superficiale) con gli altri, però questo ha un contro, che nessuno mi conosce davvero, perché io non sono me stessa ma quello che l'altro vorrebbe fossi.
Se si vuol costruire veri rapporti non ci si può "vendere", ascoltare solo e assecondare l'altro, l'altro deve trovare interessante come sei, quello che hai da dire ecc.
Se uno con cui tu parli non ti ascolta, fatti due domande (mi riferisco all'autore del topic) è interessato veramente a te e a costruire un rapporto di qualsiasi tipo con te? Va bene se devi avere rapporti superifciali, di circostanza, ma se vuoi stringere veri rapporti devi trovare qualcuno che ti faccia piacere ascoltare ma che a sua volta abbia interesse nell'ascoltare te.
Ciao Stefania, io sto parlando di approcci, di fare il primo passo. Il mio primo passo, per far interessare una persona di me, era quello di parlare di me. Niente di più sbagliato, ora per farla interessare a me parlo di lei.
Ovvio che poi si dovrà trasformare in un rapporto reciproco, altrimenti non avrebbe senso.
Quello che ti deve interessare, all'inizio, è come suscitare interesse nel prossimo, poi ovviamente quello che ne deriva può essere di tutto. Magari con quella persona non ti ci trovi, non avete nulla in comune. Si passa al prossimo, deve diventare un processo ricorsivo.
Poi diciamocela tutta quando uno conosce una persona per la prima volta chiaro che tende a fare discorsi superficiali , poi dai quei discorsi "superficiali" si deve riuscire a passare ad argomenti più profondi. Sennò diventa veramente una sterile chiacchierata. anche li bisogna essere bravi ad indirizzare la discussione.
Vecchio 28-03-2015, 16:00   #28
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da MAximum Visualizza il messaggio
Ciao Stefania, io sto parlando di approcci, di fare il primo passo. Il mio primo passo, per far interessare una persona di me, era quello di parlare di me. Niente di più sbagliato, ora per farla interessare a me parlo di lei.
Ovvio che poi si dovrà trasformare in un rapporto reciproco, altrimenti non avrebbe senso.
Quello che ti deve interessare, all'inizio, è come suscitare interesse nel prossimo, poi ovviamente quello che ne deriva può essere di tutto. Magari con quella persona non ti ci trovi, non avete nulla in comune. Si passa al prossimo, deve diventare un processo ricorsivo.
Poi diciamocela tutta quando uno conosce una persona per la prima volta chiaro che tende a fare discorsi superficiali , poi dai quei discorsi "superficiali" si deve riuscire a passare ad argomenti più profondi. Sennò diventa veramente una sterile chiacchierata. anche li bisogna essere bravi ad indirizzare la discussione.
Bhe è un pò paradossale, farla interessare parlando di lei? Facendo così tu stimoli soltanto lego dell'altra persona non l'interesse, mettendo al centro l'altra persona crei sin da subito un rapporto squilibrato. Te lo dico perché io sono molto egocentrica e se l'altra persona non crea con me un rapporto alla pari in da subito ( sa ascoltarmi, ma parlare,discutere, farsi conoscere, tenermi testa) non la troverò interessante, anzi penserò che sia troppo passiva.
In parole povere non mi susciterà per nulla interesse. In questo caso hai l'effetto contrario, essere per quella persona soltanto un sfogo per l'ego, ma non suscitare attrazione e inteesse.
Le persone che hanno successo in ambito interpersonale ( che hanno carisma) non solo sanno interessarsi agli altri, ma anche far interessare.
Vecchio 28-03-2015, 16:24   #29
Esperto
L'avatar di _Diana_
 

Dipende da cosa si va cercando. Un conto è farlo per lavoro e un altro per stringere rapporti umani con gli altri, al di fuori di un ruolo. Il primo è facile, il secondo molto meno, soprattutto se nella propria testa si ha una identità che vacilla.
Vecchio 28-03-2015, 16:29   #30
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
sa ascoltarmi, ma parlare,discutere, farsi conoscere, tenermi testa
cioè? una persona che si interessi sinceramente a te?
Vecchio 28-03-2015, 17:08   #31
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da MAximum Visualizza il messaggio
cioè? una persona che si interessi sinceramente a te?
Che dimostri anche di essere interessante, che mi faccia venir la voglia di risentirla/o, di rivederla/o. A me non piace sfogarmi e piangermi addosso con gli altri o parlare dei fatti mie o vantarmi dei miei successi ( come molta gente fa con me) cerco rapporti che mi arricchiscano e un cui ce' scambio e complicità. Poi magari non tutti sono come me.
Vecchio 28-03-2015, 17:28   #32
Esperto
L'avatar di DownwardSpiral2
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Per me questa cosa è estremamente manipolante, in un'altra discussione ho parlato di condivisione, ecco penso che usando questa strategia non si condivide davvero qualcosa, si passa per l'intelletto, ci si relaziona in modo utilitario e secondo me dei genitori pensano che ascoltare qualcuno o un figlio significhi cercare di manipolarlo a far qualcosa...
Ma secondo me così non è che si ascolta davvero.
Tutta la comunicazione è manipolante, sempre e comunque. C'è chi sa come funziona e chi no.
Quando parli con qualcuno che ti interessa vuoi dimostrarti interessante, e adotti un certo tipo di comportamento...questa è manipolazione tanto quanto la pnl applicata al marketing, solo non ha finalità di lucro ma di appagamento emotivo.
Ringraziamenti da
MAximum (28-03-2015)
Vecchio 28-03-2015, 18:06   #33
Esperto
L'avatar di Ansiaboy
 

maxisum si, l'ho notato anche io.. fatto conoscenze di persone che se parlavo poco stavano tre ore e appena incominciavo a parlare io addirittura incominciavano a fare il muso..
e sinceramente provavo disgusto.

un rapporto del genere è poco bilanciato, è veramente far la puttana.

ci vuole equilibrio.. le mie più belle chiacchierate le ho avuto parlando "a turni", cercando di comprendersi etc.
ma la gente deve partire e non fare il muro o diventa molto difficile.

a me della gente frega poco, mi trovo quelle 3-4 persone con cui star bene/sfogare i miei istinti sociali e il resto se può pure buttare sotto il treno
detto ciò, son una persona buona e diciamo che mi stufa averci a che fare ma se si tratta di aiutarli/rispettarli/non fregarli lo faccio con enorme piacere anzi sto male io al posto degli altri

Ultima modifica di Ansiaboy; 28-03-2015 a 18:11.
Vecchio 28-03-2015, 18:47   #34
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da XL Visualizza il messaggio
Per me questa cosa è estremamente manipolante, in un'altra discussione ho parlato di condivisione, ecco penso che usando questa strategia non si condivide davvero qualcosa, si passa per l'intelletto, ci si relaziona in modo utilitario, cosa che faccio anche io (e ho ipotizzato ultimamente di avere una specie di deficit in tal senso, per quanto riguarda le relazioni più strette almeno), e secondo me anche molti genitori pensano e credono che ascoltare qualcuno o un figlio significhi cercare di manipolarlo a far qualcosa si attivano funzioni diverse.

Secondo me così non è che si ascolta sentendo davvero, certo si sta attenti con l'intelletto come quando si fa una partita a scacchi per poter sfruttare la situazione e usare la mossa che faccia capitolare l'avversario verso lo stato che interessa, ma non c'è una reale sintonia emotiva o un vero e reale interesse nei confronti di quello che ti sta raccontando quella persone, lo si conosce intellettivamente ma non lo si sente, l'interesse è spostato verso lo scopo.

Io non so se hanno mai studiato per bene queste cose, ma deve accadere qualcosa di diverso secondo me proprio nel cervello quando si ascolta qualcosa in queste due modalità, per forza.
Quando uno che ti vuol vendere qualcosa ti ascolta per poter poi inserirsi e farti andare nello stato da lui desiderato o quando un amico ti ascolta e condivide davvero quel che gli stai raccontando con compassione e simpatia senza alcuna intenzione preordinata di portarti a fare o pensare qualcosa.




Ma vuoi applicare questa strategia anche in altri tipi di relazioni?
Se un mio amico si comportasse così con me io non lo vorrei come amico, e infatti da molti "amici" ormai mi tengo lontano e preferisco frequentare solo persone con cui mi sento davvero in sintonia.
Non penso che noi siamo un prodotto (o meglio vorrei non pensarlo perché mi sa che lo penso e sto a disagio proprio per questo da anni), poi credere nel prodotto che significa?
Che il prodotto è il migliore sul mercato?
Un promoter per caso conosce tutta la concorrenza e qualora ci sia in giro qualcosa di meglio a minor prezzo lo strombazza in giro?
(e con buone probabilità c'è di sicuro visto che spesso ci sono moltissimi prodotti in giro più o meno simili)



A me invece dà molto fastidio questa sicurezza di facciata (perché è di facciata) dei promoter che per strada o al supermercato cercano di vendere qualcosa. Un promoter non conosce tutti i prodotti in giro, e per me è più onesto uno che dice simpaticamente: guarda io vendo questa cosa qua a questo prezzo qua, senza tutta questa sicurezza perché:

1) Lui cosa ne sa e come fa a saperlo che è così? (come fa a sapere che è il miglior prodotto al mondo?)
2) Visto che è lui stesso che lo vende quel prodotto, che attendibilità può avere questo atteggiamento di sicurezza rispetto ad un buon rapporto qualità/prezzo per un possibile cliente o acquirente?

Secondo me non è il promoter che deve dimostrare sicurezza nel prodotto, il promoter dovrebbe fornire i motivi per cui bisognerebbe avere tutta questa sicurezza nel prodotto che vuol venderci e focalizzare l'attenzione del possibile acquirente su questi motivi.
Anche se si cerca di vendere un libro e a dire che il libro è ben scritto ed è un capolavoro (e così via) è lo scrittore stesso o magari chi te lo vuol vendere non è che si ottiene granché, se invece a dirlo è un critico letterario, che in quanto tale (almeno apparentemente, poi magari è un amico dello scrittore) non è interessato direttamente a venderlo, può essere che la sicurezza con cui afferma una cosa del genere paghi.

Il promoter potrebbe comunicarmi che la qualità del prodotto è stata certificata da questo o quel sistema, che lui ostenti sicurezza rispetto al prodotto per me può essere controproducente. Mostrarsi aperti e cordiali non significa mostrarsi sicuri del prodotto che si vende come se si stesse vendendo una cosa utilissima all'altro e magari si comunica tra le righe che se l'altro se la lascia scappare è un coglione.
il tuo post è molto lungo, cercherò di risponderti almeno sul tema della sicurezza.
Per un venditore essere sicuri di ciò che si vende non è contro producente, anzi è funzionale alla vendita stessa, se non siamo sicuri che il prodotto sia buono come possiamo convincere/trasferire l'entusiasmo che abbiamo per il prodotto ad altri?

immaginavo che avrebbe creato scalpore equiparare la persona ad un prodotto, ma mi era funzionale a comunicare un concetto. Come possiamo convincere una persona che siamo il partner ideale per lei se già partiamo dal presupposto che ci sono persone migliori di noi? Con questo non voglio dire che non ci sono, voglio solo darmi delle certezze fondate o infondate che siano, e fidati aiutano... perché la competizione non esiste solo sul mercato ma anche nella vita.
Parlando di sicurezze, non so qual'è la vostra posizione sulla fede, ma io ho come l'impressione che molte persone credano in una divinità perchè hanno bisogno di certezze.

Scusate non vorrei aver messo troppa carne al fuco, ma ritengo davvero stimolante questa discussione

Ultima modifica di MAximum; 28-03-2015 a 18:52.
Vecchio 28-03-2015, 19:02   #35
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Stefania90 Visualizza il messaggio
Che dimostri anche di essere interessante, che mi faccia venir la voglia di risentirla/o, di rivederla/o. A me non piace sfogarmi e piangermi addosso con gli altri o parlare dei fatti mie o vantarmi dei miei successi ( come molta gente fa con me) cerco rapporti che mi arricchiscano e un cui ce' scambio e complicità. Poi magari non tutti sono come me.
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Originariamente inviata da Ansiaboy Visualizza il messaggio
maxisum si, l'ho notato anche io.. fatto conoscenze di persone che se parlavo poco stavano tre ore e appena incominciavo a parlare io addirittura incominciavano a fare il muso..
e sinceramente provavo disgusto.

un rapporto del genere è poco bilanciato, è veramente far la puttana.

ci vuole equilibrio.. le mie più belle chiacchierate le ho avuto parlando "a turni", cercando di comprendersi etc.
ma la gente deve partire e non fare il muro o diventa molto difficile.

a me della gente frega poco, mi trovo quelle 3-4 persone con cui star bene/sfogare i miei istinti sociali e il resto se può pure buttare sotto il treno
detto ciò, son una persona buona e diciamo che mi stufa averci a che fare ma se si tratta di aiutarli/rispettarli/non fregarli lo faccio con enorme piacere anzi sto male io al posto degli altri
ragazzi però non confondete un approccio con il mettere le persone su di un piedistallo, è chiaro che il rapporto deve essere reciproco. io ho solo detto:"se volete che una persona si interessi a voi iniziate voi a interessarvi a lui." nient'altro, poi magari, essendo anche il vostro interlocutore un essere pensante ( ) non gliene fregherà una cippa di voi lo stesso. Io ora sto cercando di assumere questo atteggiamento "proattivo" poi magari tornerò qua dicendovi quanto mi ero sbagliato, però onestamente non mi sono ancora arreso, voglio cambiare
Vecchio 28-03-2015, 22:32   #36
Banned
 

Non tutte le persone sono cosi . Io mi vergogno di parlare di me quindi se venissse uno ad interessarsi si creerebbe una conversazione molto corta.
Vecchio 29-03-2015, 06:55   #37
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da _Diana_ Visualizza il messaggio
Dipende da cosa si va cercando. Un conto è farlo per lavoro e un altro per stringere rapporti umani con gli altri, al di fuori di un ruolo. Il primo è facile, il secondo molto meno, soprattutto se nella propria testa si ha una identità che vacilla.
Quoto!
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