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10-03-2012, 15:18
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#21
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
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Quote:
Originariamente inviata da Lùthien
Io più che altro mi chiedevo, esiste un Paese dove un persona:
che magari non è troppo loquace, spesso un po' silenziosa
che magari è timida
che magari è gentile nei modi di fare
che cerca di non prevaricare gli altri
a cui magari ogni tanto piace stare da sola e non deve per forza fare gruppetti
che è mite, e tante altre caratteristiche che i sociofobici/timidi/introversi sicuramente conoscono e hanno;
che non venga prevaricata dagli altri, ma venga comunque rispettata?
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Mi chiedo anch'io queste cose. Forse forse il paese che culturalmente ci si avvicina di più è il Giappone. Tempo fa lessi che in Giappone la sociofobia è causata dalla paura di procurare un sentimento di vergogna negli altri, anzichè in se stessi.
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10-03-2012, 15:20
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#22
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
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Quote:
Originariamente inviata da eVito Corleone
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Interessante.
Una parte dell'articolo però non concorda proprio con me:
"una differenza riscontrata anche in diversi studi che hanno notato una maggior apertura e socievolezza nei bambini con gli occhi scuri ed i tratti tipicamente mediterranei, rispetto a quelli con gli occhi chiari provenienti dai paesi della parte alta dell’ Europa."
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10-03-2012, 15:39
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#23
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 2,472
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rispetto a quelli con gli occhi chiari
Ecco spiegato la mia timidezza: capelli biondi e occhi chiari sono la causa di tutto.
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10-03-2012, 16:47
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#24
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,539
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Quote:
Originariamente inviata da Otago
Mi chiedo anch'io queste cose. Forse forse il paese che culturalmente ci si avvicina di più è il Giappone. Tempo fa lessi che in Giappone la sociofobia è causata dalla paura di procurare un sentimento di vergogna negli altri, anzichè in se stessi.
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Anche io ho letto questo fatto, in un libro che parla appunto dell'ansia sociale.
Riporto testualmente perchè mi sembra interessante:
Effetto della cultura sull'ansia sociale
"Il modo in cui l'Ansia sociale/Fobia sociale si manifesta dipende dalla cultura di appartenenza, che modella il disturbo e stabilisce come e quando ci si sente oggetto di una valutazione sociale minacciosa. Ogni cultura ha le sue aspettative sociali, a cui i membri devono conformarsi. Per comprendere l'ansia sociale in una data cultura dobbiamo quindi conoscerne le norme di comportamento e le abilità sociali desiderabili nonchè le forme verbali e non verbali di comunicazione.
In vari Paesi orientali, come il Giappone e la Corea, la cultura definisce la persona non come individuo ma come membro di un gruppo, sia esso la famiglia, la comunità o la società. Di conseguenza, il comportamento individuale buono o cattivo viene considerato riflesso diretto del gruppo. Ognuno è responsabile del benessere del gruppo di fronte al gruppo, e dipende dalla sua valutazione. In queste culture l'AS/FS, che in Giappone viene chiamata taijin kyofu-sho (sindrome da paura), riguarda principalmente la paura di offendere o imbarazzare altre persone in pubblico, cosa che sarebbe motivo di onta per il proprio gruppo sociale. L'offesa e l'imbarazzo possono derivare anche dall'arrossimento, dall'esibizione di parti del corpo sgraziate o dall'emanazione di odori corporei.
[...]
Nelle culture occidentali, invece, l'individualismo e l'indipendenza sono valori importanti: il fatto di essere unici, esaltare se stessi ed emergere dalla folla non solo è accettato ma anche atteso. Ognuno è responsabile innanzitutto di sè, per cui in queste culture l'oggetto della paura sociale è arrecare imbarazzo e onta a se stessi, non agli altri."
Ripeto son parole dell'autrice, non le mie se no poi magari qui mi attaccano perchè pensano che voglio generalizzare.
Comunque io non so se tutto quel che dice sia vero, non conosco la cultura giapponese nè son mai stata in Giappone, però a quanto dice forse una persona come ho descritto io nel post che prima che hai quotato, lì verrebbe accettata maggiormente, e nessuno le romperebbe le balle, forse.
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Ultima modifica di Lùthien.; 10-03-2012 a 16:49.
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10-03-2012, 18:08
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,041
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Quote:
Originariamente inviata da Otago
Mi chiedo anch'io queste cose. Forse forse il paese che culturalmente ci si avvicina di più è il Giappone. Tempo fa lessi che in Giappone la sociofobia è causata dalla paura di procurare un sentimento di vergogna negli altri, anzichè in se stessi.
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Comunque ormai credo che ci troveremmo a disagio anche in Giappone, abbiamo culture troppo diverse, e adattarsi ed integrarsi nella loro società sarebbe ancora più complicato rispetto a qua, bisognava nascerci in quel paese.
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10-03-2012, 18:10
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#26
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Provincia di Venezia
Messaggi: 1,777
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Italia,paese di m***a
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10-03-2012, 19:31
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#27
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Quote:
Originariamente inviata da Roberts
sono d'accordo, ma una persona estroversa raramente si trova bene con un timido
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non essere così pessimista... certo se parliamo di un sociofobico è difficile non darti ragione, ma magari una persona "normalmente" timida, con un estroverso riesce ad aprirsi di più e lasciarsi andare, e alla fine apparire in tutto e per tutto come una persona senza particolari problemi di timidezza.
il segreto è lasciarsi andare.... certo più facile dirlo che farlo....
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10-03-2012, 21:34
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#28
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Esperto
Qui dal: Dec 2008
Ubicazione: roma
Messaggi: 941
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Italia paese di stronzi
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11-03-2012, 00:24
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#29
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Sicilia Orientale
Messaggi: 896
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Quote:
Originariamente inviata da Roberts
Buongiorno a tutti, volevo analizzare con voi il semplice e oggettivo fatto che viviamo in un paese dove la timidezza, l'introversione e la sociofobia, più che in altri posti, sono considerate delle vere e proprie malattie da molti connazionali.
Quanto è difficile per un sociofobico vivere in un paese come l'Italia, abitato da sempre (in generale) da persone istrioniche, loquaci e tutt'altro che inibite???? Nel nordeuropa sicuramente verremmo considerati e compresi maggiormente a mio parere.
Nei paesi latini come l'Italia invece, ripeto, abitato da sempre (per la maggiore) da gente disinibita e sciolta (con tutte le conseguenze positive e negative), ho l'impressione che la sociofobia venga avvertita come un valore peggiore di quello che è realmente.
Grazie
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la differenza andrebbe fatta tra società occidentale e orientale, nel nord europa la situazione è come da noi, nei paesi orientali invece dovrebbe esserci meno competizione e le persone introverse hanno meno problemi.
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11-03-2012, 00:46
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#30
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 484
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Ma forse ad avere un ruolo cruciale nell'origine e mantenimento dell'ansia sociale sono anche le aspettative che dal nostro punto di vista gli altri nutrono nei nostri confronti e di conseguenza si potrebbe ipotizzare che nelle società fortemente competitive essa sia presente in misura maggiore negli individui predisposti, indipendentemente dalle qualità caratteriali più diffuse e apprezzate come la riservatezza.
Bisogna inoltre precisare che quando vengono diagnosticati i disturbi psicologici si tiene teoricamente sempre conto del contesto culturale di appartenenza per cui se una caratteristica della persona è culturalmente determinata non viene interpretata come sintomo.
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11-03-2012, 00:53
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#31
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 484
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Quote:
Originariamente inviata da EdgarAllanPoe
la differenza andrebbe fatta tra società occidentale e orientale, nel nord europa la situazione è come da noi, nei paesi orientali invece dovrebbe esserci meno competizione e le persone introverse hanno meno problemi.
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Ma nelle società collettivistiche come India o Cina un introverso non potrebbe essere malvisto in quanto considerato un individualista?
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11-03-2012, 01:15
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#32
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Firenze
Messaggi: 484
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Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso
Azz. Ho corso per due ore sto pomeriggio ed è quasi mezzanotte.. Mica sono convinto di aver capito tanto bene..
Facendo un grosso riassunto, sostieni che la fobia sociale è proporzionata alle aspettative che la società ripone su ogni individuo?
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Anche io ho un po' esagerato con la bici e posso dare i numeri.
Comunque sì, il succo è questo. La convinzione è nata dall'osservazione della mia stessa esperienza. Con il passare del tempo e il raggiungimento dello status di persona adulta le attese della società nei miei confronti sono aumentate e la conseguenza è che adesso provo terrore di fronte a situazioni che prima temevo in misura lieve.
Perciò, penso che nelle società che pretendono molto dai singoli un sociofobico possa sentirsi molto stressato perchè continuamente sotto esame in tutto ciò che fa. Per esempio, in Germania mi pare che ci sia una forte pressione sui giovani perchè diventino il prima possibile indipendenti e estremamente competenti nel comportamento corretto da tenersi in mezzo agli altri. Suppongo che non sia il massimo del comfort per un introverso o un timido, perchè quello su cui si concentra l'attenzione altrui in un ambiente di tal genere non è tanto il carattere chiuso, ma il comportamento adeguato al contesto, cosa che a causa dell'attivazione fisiologica indotta dallo stimolo ansiogeno il sociofobico non riesce comunque spesso a mettere in atto.
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11-03-2012, 12:11
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#33
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Banned
Qui dal: Feb 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,362
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Rispetto a quanto dice sotterranea, ancora non riesco a vedere l'italia come una sventura per un sociofobico.
Le pressioni che riceviamo noi, culturalmente parlando, quali sono? Media superficiali e rapporti sociali sovente basati sulle apparenze. Ok non è bello.
Ma sempre meglio della competitività parossistica del giappone, tanto per fare un esempio. Basta vedere il tasso di suicidi giovanili in certi paesi...
Comunque il punto non è neanche questo, il punto semmai è che persone dall'indole diversa in altri paesi probabilmente avrebbero sfruttato meglio i loro pregi ed evidenziato meno i propri difetti. Ritornando al giappone, ad esempio, magari qui dentro ci sono persone stacanoviste e intelligenti, che mentre nel nostro paese vengono penalizzate per il fatto di concentrarsi molto sul senso del dovere e poco sull'aspetto sociale (alle scuole superiori una nostra prof di latino per farci alzare la media se ne andava a prendere il caffé e lasciava che tutti copiassero: grazie alle mie scarsissime abilità sociali il mio 3 era assicurato), in altri avrebbero ricevuto un posto di spicco nella società.
Mentre magari le stesse persone che qua in italia sono normali o addirittura hanno un posto di spicco, se fossero nate e cresciute in un paese diverso avrebbero sofferto le pene dell'inferno.
Ciò detto, comunque le relazioni sociali sono sempre molto importanti, dubito che un vero sociofobico starebbe meglio in qualsiasi altro paese.
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11-03-2012, 13:00
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#34
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Ho visto dei documentari sulle culture africane e sudamericane e vi garantisco che i giovani sono soggetti a pressioni forse superiori delle nostre.
Per non parlare delle assurde tradizioni a cui sono legati da anni e anni che, fortunatamente o sfortunatamente, stanno scomparendo.
Ogni cultura ha i suoi pregi e i suoi difetti. Noi siamo figli della cultura italiana, ed è normale che risentiamo di essa.
Probabilmente se fossimo nati da un'altra parte e fossimo stati educati e cresciuti con altri valori avremmo avuto tutt'altro tipo di problemi.
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11-03-2012, 13:53
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#35
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Quote:
Originariamente inviata da Roberts
Italia, paese di istrionici
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Avevo letto stronzionici
Penso sia il clima a condizionare un pò il popolo italiano. Chi vive in paesi freddi è più freddo, chi vive in paesi caldi è più caldo...è una regola
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11-03-2012, 14:09
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#36
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Ubicazione: Ovest Alpi
Messaggi: 2,109
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Un altro problema dell'Italia è che la gente ragiona troppo in modo "standardizzato", più che in altri paesi...
il classico "italiano medio" (cioè l'80% del nostro paese) è "commerciale" e vive di stereotipi...
la colpa principale va attribuita alla televisione, la tv italiana in particolare ha influito parecchio sulla psiche delle persone (ad esempio sui modelli di comportamento da imitare, ecc..).
le televisioni estere (ad esempio quella Austriaca o Svizzera) sono molto più "serie" e in ogni caso la mentalità degli abitanti di queste nazioni è diversa...
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11-03-2012, 14:20
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#37
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Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Sicilia Orientale
Messaggi: 896
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Quote:
Originariamente inviata da Sotterranea
Ma nelle società collettivistiche come India o Cina un introverso non potrebbe essere malvisto in quanto considerato un individualista?
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questo è vero, una persona introversa potrebbe dare l'impressione di essere troppo chiusa in se stessa e quindi egoista, però è anche vero che in quei posti c'è più cooperazione e rispetto reciproco, le persone hanno meno paure delle nostre e da quello che ho capito, la comunicazione con gli altri è più scorrevole, ci sono meno paranoie e l'altro non è visto come un nemico; è probabile che la gente lasci pure la porta di casa aperta prima di andare a dormire.. credo che nel momento in cui l'altro è considerato un nemico, i rapporti con gli altri vengono fondati principalmente sulla paura e sull'odio, e quindi sulla lotta.. anzichè sulla cooperazione e il rispetto reciproco; e dove c'è individualismo, non può esserci altro che paura e odio, perchè il bene non deriva mai dall'io isolato, ma dalla sua relazione con l'altro e con il gruppo.
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Ultima modifica di EdgarAllanPoe; 11-03-2012 a 14:40.
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11-03-2012, 14:21
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#38
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Principiante
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 17
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Quote:
Originariamente inviata da Sampei80
Avevo letto stronzionici
Penso sia il clima a condizionare un pò il popolo italiano. Chi vive in paesi freddi è più freddo, chi vive in paesi caldi è più caldo...è una regola
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sicuramente puo essere un fattore determinante, come scritto nel post di vito che cita l'articolo con gli studi degli scienziati sulle popolazioni meridionali e su quelle settentrionali
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11-03-2012, 15:46
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#39
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Esperto
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 3,267
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Quote:
Originariamente inviata da Lùthien
In queste culture l'AS/FS, che in Giappone viene chiamata taijin kyofu-sho (sindrome da paura), riguarda principalmente la paura di offendere o imbarazzare altre persone in pubblico, cosa che sarebbe motivo di onta per il proprio gruppo sociale.
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Ci trasferiamo!?
Credo che riuscirei a fregarmene se causo imbarazzo negli altrui; forse.
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11-03-2012, 15:51
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#40
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,539
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Quote:
Originariamente inviata da Otago
Ci trasferiamo!?
Credo che riuscirei a fregarmene se causo imbarazzo negli altrui; forse.
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Sarebbe bello un mondo in cui ci trovassimo a nostro agio, ma come ha detto qualcun altro prima:
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
dubito che un vero sociofobico starebbe meglio in qualsiasi altro paese.
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purtroppo ne dubito anche io , alla fine se molti problemi stanno dentro di noi, dobbiamo cercare di risolvere quelli. Non metto in dubbio comunque che la cultura del Paese in cui siamo nati, molti (dis)valori (come diceva qualcuno) che ormai hanno preso piede, e i criteri di accettazione che non si adattano a noi, ci mettano ancora più in difficoltà.
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Ultima modifica di Lùthien.; 11-03-2012 a 15:54.
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