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Vecchio 10-03-2012, 10:49   #1
Principiante
 

Buongiorno a tutti, volevo analizzare con voi il semplice e oggettivo fatto che viviamo in un paese dove la timidezza, l'introversione e la sociofobia, più che in altri posti, sono considerate delle vere e proprie malattie da molti connazionali.
Quanto è difficile per un sociofobico vivere in un paese come l'Italia, abitato da sempre (in generale) da persone istrioniche, loquaci e tutt'altro che inibite???? Nel nordeuropa sicuramente verremmo considerati e compresi maggiormente a mio parere.
Nei paesi latini come l'Italia invece, ripeto, abitato da sempre (per la maggiore) da gente disinibita e sciolta (con tutte le conseguenze positive e negative), ho l'impressione che la sociofobia venga avvertita come un valore peggiore di quello che è realmente.
Grazie
Vecchio 10-03-2012, 11:23   #2
Banned
 

Non saprei,secondo me sono più i modelli sociali stupidi e poco condivisibili che predono piede, il problema. Non tanto la timidezza o meno.
Comunque alla fine non siamo nemmeno una vera società.. non condividiamo nessun valore.
Vecchio 10-03-2012, 11:40   #3
Intermedio
 

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Originariamente inviata da Roberts Visualizza il messaggio
Buongiorno a tutti, volevo analizzare con voi il semplice e oggettivo fatto che viviamo in un paese dove la timidezza, l'introversione e la sociofobia, più che in altri posti, sono considerate delle vere e proprie malattie da molti connazionali.
Quanto è difficile per un sociofobico vivere in un paese come l'Italia, abitato da sempre (in generale) da persone istrioniche, loquaci e tutt'altro che inibite???? Nel nordeuropa sicuramente verremmo considerati e compresi maggiormente a mio parere.
Nei paesi latini come l'Italia invece, ripeto, abitato da sempre (per la maggiore) da gente disinibita e sciolta (con tutte le conseguenze positive e negative), ho l'impressione che la sociofobia venga avvertita come un valore peggiore di quello che è realmente.
Grazie
Essendo del sud Italia, dove generalmente si è più aperti ed espansivi (io preferisco dire invadenti), vedo ancora più marcata la differenza tra i due poli europei. Però credo che alla fine ci si adatti al contesto, per cui il livello di malessere rimane lo stesso ovunque ci si trovi.
Vecchio 10-03-2012, 12:00   #4
Principiante
 

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Originariamente inviata da faria Visualizza il messaggio
La timidezza è un problema ovunque: se sei un timido svedese avrai problemi a socializzare in Svezia.
Nei paesi nordeuropei la persona media è più riservata e dà molto più peso a quello che l'altra dice: parlare troppo o troppo forte può diventare un problema (di antipatia).
Poi ho visto che in quei paesi esistono tradizioni di "socializzazione forzata" nella scuola e nel lavoro che potrebbero creare disagio ad un evitante, ma che aiutano i più timidi e riservati a non richiudersi in se stessi.
In Italia invece ognuno viene lasciato di più a se stesso (o alla propria famiglia).
Son d'accordo che la timidezza sia una caratteristica problematica in qualsiasi parte del pianeta. In Italia però, mi sembra che venga screditata maggiormente e che sia considerata qualcosa di "patologico", soprattutto se sei un uomo, colui che nell'immaginario comune è quello che deve prendere le decisioni difficili e quello che deve fare il forte della situazione (anche se non è sempre così ovviamente), mentre a una ragazza gli venga "perdonata" più facilmente questa caratteristica. Le mie sono impressioni....non che rimpiango di vivere in Italia, anzi....mi chiedo solo come verrei considerato e come vivrei in paesi storicametne e geneticamente più riservati e chiusi del nostro
Vecchio 10-03-2012, 12:31   #5
Super Moderator
 

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Originariamente inviata da Roberts Visualizza il messaggio
mi chiedo solo come verrei considerato e come vivrei in paesi storicametne e geneticamente più riservati e chiusi del nostro
In questi giorni mi chiedevo anche io se esista un Paese dove un sociofobico riesca a vivere senza essere escluso per il suo modo di essere...
Vecchio 10-03-2012, 12:37   #6
Principiante
 

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Originariamente inviata da Lùthien Visualizza il messaggio
In questi giorni mi chiedevo anche io se esista un Paese dove un sociofobico riesca a vivere senza essere escluso per il suo modo di essere...


è una bella domanda...probabilmente da nessuna parte. in fondo la fisiologia umana "ordinaria" necessita come bene primario la socializzazione con altri suoi simili, e una persona "normale" senza fobie croniche o pesanti come le nostre faticherà sempre a non escludere un sociofobico purtroppo.
pertanto pur vivendo in un paese tradizionalmente aperto con tante (secondo me) difficoltà per un sociofobico, riconosco che faremmo fatica in qualsiasi altro paese, magari ne faremmo di meno, ma comunque il disagio rimane

Ultima modifica di Roberts; 10-03-2012 a 12:41.
Vecchio 10-03-2012, 12:44   #7
Super Moderator
 

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Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Probabilmente no, troverebbe il modo di escludersi da solo. Mica sono gli altri che ci escludono..
Non volevo incolpare gli altri, so di avere anche io le mie colpe perchè spesso ho evitato, però vedo che gli sforzi che faccio per cercare di non evitare le situazioni sociali e le persone non servono poi a tanto, perchè se non fai ciò che fa la maggior parte delle persone sei escluso comunque.. parlo dei miei coetanei. Forse mi son espressa male, parlo di modo di essere non nel senso di essere sociofobici, ma nel senso di non essere super loquaci, estroversi, di non prevaricare gli altri... perlomeno io non sono così... va bè la finisco qui tanto non riesco a spiegarmi

Ultima modifica di Lùthien.; 10-03-2012 a 12:48.
Vecchio 10-03-2012, 13:06   #8
Esperto
L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Roberts Visualizza il messaggio
Buongiorno a tutti, volevo analizzare con voi il semplice e oggettivo fatto che viviamo in un paese dove la timidezza, l'introversione e la sociofobia, più che in altri posti, sono considerate delle vere e proprie malattie da molti connazionali.
Quanto è difficile per un sociofobico vivere in un paese come l'Italia, abitato da sempre (in generale) da persone istrioniche, loquaci e tutt'altro che inibite???? Nel nordeuropa sicuramente verremmo considerati e compresi maggiormente a mio parere.
Nei paesi latini come l'Italia invece, ripeto, abitato da sempre (per la maggiore) da gente disinibita e sciolta (con tutte le conseguenze positive e negative), ho l'impressione che la sociofobia venga avvertita come un valore peggiore di quello che è realmente.
nonostante non si dovrebbe generalizzare, nonostante la fobia rimane fobia sia in perù che in islanda.....mi tocca quotare.......
l'italia è il paese dei tamarri
ci sono i tamarri istrioni
i tamarri intellettuali
i tamarri che se la tirano da stilosi
tamarri convinti di non esserlo
tamarri orgogliosi di esserlo
tamarri al sud
tamarri al nord
c'è poco da fare, siamo circondati

a occhio sono messi peggio solo negli USA (dove infatti gli italiani hanno grande successo) e forse in qualche paese tamarro dell'est....

ma no dai il mio è uno sfogo del momento....

PS: ieri mi è arivata pure una maglietta tamarra comprata su internet
forse pure io sono un tamarro
Vecchio 10-03-2012, 13:26   #9
Super Moderator
 

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Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso Visualizza il messaggio
Possiamo anche sforzarci per sembrare come non siamo, ma è solo questione di tempo prima di essere "smascherati".
Infatti io non mi sforzo di essere quella che non sono, perchè nemmeno ci riuscirei. Sono quella che sono, ma così è difficile integrarsi.
Vecchio 10-03-2012, 13:33   #10
Banned
 

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Originariamente inviata da Lùthien Visualizza il messaggio
Non volevo incolpare gli altri, so di avere anche io le mie colpe perchè spesso ho evitato, però vedo che gli sforzi che faccio per cercare di non evitare le situazioni sociali e le persone non servono poi a tanto, perchè se non fai ciò che fa la maggior parte delle persone sei escluso comunque.. parlo dei miei coetanei. Forse mi son espressa male, parlo di modo di essere non nel senso di essere sociofobici, ma nel senso di non essere super loquaci, estroversi, di non prevaricare gli altri... perlomeno io non sono così... va bè la finisco qui tanto non riesco a spiegarmi

"non volevo incolpare gli altri".... ecco dove sta l'errore. La colpa, molto spesso è proprio tutta degli altri. Quanta modestia... quanta umiltà... è apprezzabile.. ma, suvvìa, non scherziamo...

Ultima modifica di Halaster; 10-03-2012 a 13:38.
Vecchio 10-03-2012, 13:34   #11
Super Moderator
 

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Originariamente inviata da Roberts Visualizza il messaggio
Buongiorno a tutti, volevo analizzare con voi il semplice e oggettivo fatto che viviamo in un paese dove la timidezza, l'introversione e la sociofobia, più che in altri posti, sono considerate delle vere e proprie malattie da molti connazionali.
Quanto è difficile per un sociofobico vivere in un paese come l'Italia, abitato da sempre (in generale) da persone istrioniche, loquaci e tutt'altro che inibite???? Nel nordeuropa sicuramente verremmo considerati e compresi maggiormente a mio parere.
Nei paesi latini come l'Italia invece, ripeto, abitato da sempre (per la maggiore) da gente disinibita e sciolta (con tutte le conseguenze positive e negative), ho l'impressione che la sociofobia venga avvertita come un valore peggiore di quello che è realmente.
Grazie
Io più che altro mi chiedevo, esiste un Paese dove un persona:
che magari non è troppo loquace, spesso un po' silenziosa
che magari è timida
che magari è gentile nei modi di fare
che cerca di non prevaricare gli altri
a cui magari ogni tanto piace stare da sola e non deve per forza fare gruppetti
che è mite, e tante altre caratteristiche che i sociofobici/timidi/introversi sicuramente conoscono e hanno;
che non venga prevaricata dagli altri, ma venga comunque rispettata?
Vecchio 10-03-2012, 13:37   #12
Super Moderator
 

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Originariamente inviata da Halaster Visualizza il messaggio
"non volevo incolpare gli altri".... ecco dove sta l'errore. La colpa, molto spesso è proprio tutta degli altri. haha E' questo il punto. Quanta modestia... quanta umiltà... è apprezzabile ma suvvìa.. non scherziamo..
Halaster non capisco se sei ironico o sei serio?
Però modestie a parte, nel mio caso purtroppo riconosco che un po' di colpa ce l'ho anche io. Penso sia inutile dare tutta la colpa agli altri. Parlo sempre per me.
Vecchio 10-03-2012, 13:49   #13
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

Non credo che ci siano differenze tra l'Italia e gli altri paesi occidentali dove quello che conta è l'immagine, apparire, mostrarsi forti, fingere di essere quello che non si è solo per piacere agli altri, sapersi imporre, parlare solo per il gusto di farlo anche se non si ha nulla da dire (tutti aspetti che vengono esaltati ulteriormente dai media).
Forse nell'estremo oriente potremmo trovarci meglio o in qualche comunità isolata dal resto del mondo non impregnata dei (dis)valori del mondo occidentale.
Vecchio 10-03-2012, 13:58   #14
Banned
 

la mia consolazione e che almeno posso fare la parte del bello e tenebroso,e grazie al fisico un introverso timido non pare sfigato....se non curassi il mio aspetto tra palestra,lenti colorate,gel e quan'altro...potrei anche mollare tutto..
Vecchio 10-03-2012, 13:59   #15
Super Moderator
 

Quote:
Originariamente inviata da eVito Corleone Visualizza il messaggio
Non credo che ci siano differenze tra l'Italia e gli altri paesi occidentali dove quello che conta è l'immagine, apparire, mostrarsi forti, fingere di essere quello che non si è solo per piacere agli altri, sapersi imporre, parlare solo per il gusto di farlo anche se non si ha nulla da dire (tutti aspetti che vengono esaltati ulteriormente dai media).
Che società di m***a
Vecchio 10-03-2012, 14:03   #16
Principiante
 

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Originariamente inviata da vikingo Visualizza il messaggio
la mia consolazione e che almeno posso fare la parte del bello e tenebroso,e grazie al fisico un introverso timido non pare sfigato....se non curassi il mio aspetto tra palestra,lenti colorate,gel e quan'altro...potrei anche mollare tutto..
sono nella tua stessa medesima situazione, paradossalmente per non sembrare sfigato, o sembrarlo il meno possibile, mi tocca puntare tutto sull'aspetto fisico.
Vecchio 10-03-2012, 14:39   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Roberts Visualizza il messaggio
Buongiorno a tutti, volevo analizzare con voi il semplice e oggettivo fatto che viviamo in un paese dove la timidezza, l'introversione e la sociofobia, più che in altri posti, sono considerate delle vere e proprie malattie da molti connazionali.
Quanto è difficile per un sociofobico vivere in un paese come l'Italia, abitato da sempre (in generale) da persone istrioniche, loquaci e tutt'altro che inibite???? Nel nordeuropa sicuramente verremmo considerati e compresi maggiormente a mio parere.
Nei paesi latini come l'Italia invece, ripeto, abitato da sempre (per la maggiore) da gente disinibita e sciolta (con tutte le conseguenze positive e negative), ho l'impressione che la sociofobia venga avvertita come un valore peggiore di quello che è realmente.
Grazie
il comportamento del timido assume una dimensione patologica quando compromette un vissuto sociale soddisfacente. Un conto è essere un po' timidi e accettarsi, un altro è non riuscire a relazionarsi con gli altri tout court.
Imparare ad accettarsi è importante perché ci permette di non volerci male, ma imparare a vedere i nostri difetti è altrettanto importante.

Detto questo dubito che un sociofobico o un evitante al nord europa verrebbe considerato meglio. Anzi, con gente più fredda e schiva, ci sarebbero margini ulteriori per i fraintesi legati ad una cattiva padronanza del linguaggio non verbale. Il tuo ragionamento appare frutto di un desiderio consolatorio, ma si scontra con le esperienze empiriche di molti di noi, i quali spesso hanno problemi a rapportarsi con altri timidi o evitanti, per i fraintesi che questi comportamenti e relative malinterpretazioni generano (cfr Essere un gradino più in alto o essere semplicemente timidi?).
Molti di noi hanno problemi con persone eccessivamente esuberanti o invadenti, con persone dalla fisicità pronunciata, dalla gestualità tattile e dal senso dello spazio personale ridotto (sono delle cose che mi infastidivano molto, adesso ho imparato a gestirle e addirittura ad emularle alla bisogna), ma con una persona moderatamente estroversa di solito un timido si trova meglio che con un altro timido.
All'atto pratico io mi sento fortunato da questo punto di vista di essere in un paese come l'italia, dove le persone sono tendenzialmente più calde e socievoli.
C'è di meglio, ma c'è anche di molto peggio. In un paese come la russia io mi sarei tenuto la mia malattia senza neanche rendermene conto.

Ultima modifica di Marco Russo; 10-03-2012 a 16:12.
Vecchio 10-03-2012, 14:46   #18
Esperto
L'avatar di eVito Corleone
 

Ho trovato questo articolo che mi sembra abbastanza inerente al topic.

http://www.comunicazionescientifica....e-la-timidezza
Vecchio 10-03-2012, 14:57   #19
Esperto
L'avatar di paccello
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
ma con una persona moderatamente estroversa di solito un timido si trova meglio che con un altro timido.
Parlando per me, sono d'accordo, anche se stiamo generalizzando.

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
All'atto pratico io mi sento fortunato da questo punto di vista di essere in un paese come l'italia, dove le persone sono tendenzialmente più calde e socievoli.
C'è di meglio, ma c'è anche di molto peggio.
No, io non mi sento molto fortunato. O meglio: non ho viaggiato abbastanza da poter esprimere punti fermi, ma nulla mi leva dalla testa il tarlo che in un paese meno estroverson-solar-mediterraneo avrei potuto avere meno difficoltà in passato in generale e meno tuttora con l'altro sesso.
Vecchio 10-03-2012, 15:08   #20
Principiante
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
ma con una persona moderatamente estroversa di solito un timido si trova meglio che con un altro timido.
sono d'accordo, ma una persona estroversa raramente si trova bene con un timido
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