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18-09-2020, 05:35
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#41
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Alakazam
In tal caso non rappresenti comunque la media. Hai più cose in comune con chi è simile a te ma cerchi di avvicinarti alla media perché rappresenta il modello ideale, perché tutta la società è costruita intorno a loro e quindi hanno più "successo", ed facendo come loro avresti anche tu i tuoi successi. Cosa che non accadrebbe se invece tutti fossero, per dire, come te: in tal caso saresti ok e godresti dei relativi vantaggi.
Se però ci sono magari persone strane come te, dunque, continueresti a far parte della minoranza e con tutti i relativi svantaggi, però magari eviteresti di rimanere completamente solo, come capita a molti qui. Poi se potresti scegliere magari sceglieresti di frequentare persone non "strane", ma non sempre, come abbiamo visto, è fattibile.
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Diciamo comunque che è l'esser considerati male il problema principale non l'essere strani, ci sono strani ben dotati che non sono disadattati, sono gli strani considerati sottodotati che stanno messi male. E' il trovarsi ai margini bassi di una gerarchia relativa alla preferibilità sociale generale con superiori ed inferiori per me il vero problema e non l'essere strani, anche una persona bellissima ha pochissimi simili ed in tal senso è strana ma non sta messa affatto male come una persona bruttissima. Una persona bella per questa caratteristica risulta preferibile alla maggioranza delle persone, per la persona brutta le cose cambiano, il livello di stranezza potrebbe essere equivalente in questo caso.
L'essere tutti uguali produrrebbe equità, ma non sono sicuro che dia gli stessi vantaggi che ha la persona media ficcata in una scala gerarchica simile a quella attuale. Mi vengono in mente esempi del genere... Se fossero tutti brutti, nessuno potrebbe mettersi insieme ad una persona attraente (questo vantaggio che avevano alcuni prima lo perdono tutti), in tal caso non si riuscirebbero ad acquisire i vantaggi che avevano certe persone prima di questo livellamento.
Comunque è sempre meglio l'equità che niente per chi sta messo davvero male, il detto mal comune mezzo gaudio non è poi così assurdo, parte della sofferenza è data anche dal fatto che molti altri hanno quel che non si possiede.
Potrebbero comunque preferire ancora tutti lo stesso, ma il fatto che non ce l'abbia nessuno effettivamente farebbe stare tutti più sereni. Se vivessero tutti isolati come te, ad esempio, secondo me staresti meglio di come stai ora non avendo termini di confronto effettivi. Continueresti magari comunque a preferire altro, ma staresti meglio.
Se tutti muoiono il fatto che debba morire anche tu è più sopportabile, se invece ci fossero alcuni immortali (che vivono sempre in buona salute), si innescherebbe un meccanismo del genere.
Comunque per tornare in tema, secondo me per avere più scelta (nella situazione in cui ti trovi, se ho capito bene) bisognerebbe solo provare a trasferirsi altrove o al limite sfruttare i mezzi di trasporto per frequentare spesso altri posti lontani dal posto in cui vivi. Queste strategie non garantiscono nulla comunque magari lo stesso non si trova nulla, per questo sarebbe preferibile trovare un'altra motivazione per fare cose del genere (se si riesce) per non rimanere troppo delusi nel caso in cui le cose fallissero. Poi se non si possono o sanno mettere in pratica cose del genere, a me non viene in mente piú niente.
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Ultima modifica di XL; 18-09-2020 a 11:11.
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18-09-2020, 13:52
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#42
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Concettualmente parlando, io con le donne faccio la fine del tipo con gli occhiali in questo spot del 1989
https://youtu.be/Bo_LCroJ7QA
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18-09-2020, 14:50
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#43
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 976
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
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Però è simpatica questa pubblicità, che non conoscevo comunque 😊
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18-09-2020, 16:04
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#44
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Esperto
Qui dal: Sep 2016
Messaggi: 2,058
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Diciamo comunque che è l'esser considerati male il problema principale non l'essere strani, ci sono strani ben dotati che non sono disadattati, sono gli strani considerati sottodotati che stanno messi male. E' il trovarsi ai margini bassi di una gerarchia relativa alla preferibilità sociale generale con superiori ed inferiori per me il vero problema e non l'essere strani, anche una persona bellissima ha pochissimi simili ed in tal senso è strana ma non sta messa affatto male come una persona bruttissima. Una persona bella per questa caratteristica risulta preferibile alla maggioranza delle persone, per la persona brutta le cose cambiano, il livello di stranezza potrebbe essere equivalente in questo caso.
L'essere tutti uguali produrrebbe equità, ma non sono sicuro che dia gli stessi vantaggi che ha la persona media ficcata in una scala gerarchica simile a quella attuale. Mi vengono in mente esempi del genere... Se fossero tutti brutti, nessuno potrebbe mettersi insieme ad una persona attraente (questo vantaggio che avevano alcuni prima lo perdono tutti), in tal caso non si riuscirebbero ad acquisire i vantaggi che avevano certe persone prima di questo livellamento.
Comunque è sempre meglio l'equità che niente per chi sta messo davvero male, il detto mal comune mezzo gaudio non è poi così assurdo, parte della sofferenza è data anche dal fatto che molti altri hanno quel che non si possiede.
Potrebbero comunque preferire ancora tutti lo stesso, ma il fatto che non ce l'abbia nessuno effettivamente farebbe stare tutti più sereni. Se vivessero tutti isolati come te, ad esempio, secondo me staresti meglio di come stai ora non avendo termini di confronto effettivi. Continueresti magari comunque a preferire altro, ma staresti meglio.
Se tutti muoiono il fatto che debba morire anche tu è più sopportabile, se invece ci fossero alcuni immortali (che vivono sempre in buona salute), si innescherebbe un meccanismo del genere.
Comunque per tornare in tema, secondo me per avere più scelta (nella situazione in cui ti trovi, se ho capito bene) bisognerebbe solo provare a trasferirsi altrove o al limite sfruttare i mezzi di trasporto per frequentare spesso altri posti lontani dal posto in cui vivi. Queste strategie non garantiscono nulla comunque magari lo stesso non si trova nulla, per questo sarebbe preferibile trovare un'altra motivazione per fare cose del genere (se si riesce) per non rimanere troppo delusi nel caso in cui le cose fallissero. Poi se non si possono o sanno mettere in pratica cose del genere, a me non viene in mente piú niente.
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Si sono d'accordo, ci sono dei canoni che la società impone come preferibili: essere belli e non brutti e via dicendo. Essere bellissimi è un elementi di successo, mentre essere bruttissimi è un elemento di insuccesso.
Comunque durante il lockdown stavo benissimo, in termini di isolamento.
Ritornando al tema del topic la soluzione non è facile: anche per le persone "normali" rifarsi una vita in un altra città ad una certa età è una cosa difficile, non per tutti. Figuriamoci per l'utente medio di questo forum che si porta dietro problemi vari, soggettivi (psicologici e via dicendo) e oggettivi (no lavoro, no money, etc).
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18-09-2020, 16:17
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#45
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Più il tempo passa e meno soluzioni ci sono , poi dipende dalla gravità delle proprie mancanze , ma tendenzialmente l’età conta molto per poter migliorare , chissà forse avessi chiesto aiuto da ventenne ora la mia situazione non sarebbe questa, ho sottovalutato la mia situazione dicendo fra me e me che comunque isolarmi mi faceva stare bene , mentre invece stavo mettendo un abisso tra me e il mondo intorno a me , lavoravo per diventare ciò che sono adesso , cioè un uomo fuori da ogni situazione sociale e incapace di affrontare le emozioni positive e negative della vita
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18-09-2020, 16:33
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#46
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Delta80
Più il tempo passa e meno soluzioni ci sono , poi dipende dalla gravità delle proprie mancanze , ma tendenzialmente l’età conta molto per poter migliorare , chissà forse avessi chiesto aiuto da ventenne ora la mia situazione non sarebbe questa, ho sottovalutato la mia situazione dicendo fra me e me che comunque isolarmi mi faceva stare bene , mentre invece stavo mettendo un abisso tra me e il mondo intorno a me , lavoravo per diventare ciò che sono adesso , cioè un uomo fuori da ogni situazione sociale e incapace di affrontare le emozioni positive e negative della vita
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Ricordo anche io che a 20 anni pensavo che tanto ho 20 anni, ci sarà tempo per trovare qualcuno, ho tanti anni davanti, non c'è fretta...
Poi c'è da dire che a 20 anni forse si ha(anche se inconsciamente) un po' di leggerezza su queste cose, non ci si fa caso come ora, perché pensi che tanto sei un ragazzo giovane e tutto andrà a posto più avanti, col tempo...
Invece no, non è così, e infatti eccomi qui a 46 anni, fatto fuori dai giochi.
E con la testa di adesso, da 46 enne,ripenso a 15,16 anni quando andavo al mare coi miei, e mentre io ero lì immobile, i miei coetanei si davano da fare a conoscere ragazze, a uscire eccetera.. quindi già da lì, già a 16 anni c'era qualcosa che non funzionava, non ero come gli altri.
Forse se qualcuno fosse intervenuto quando avevo 10 anni qualcosa si poteva fare, ora è troppo tardi, non credo di poter cambiare il corso di una situazione del genere, anche perché, lo ripeto, non ho mai creduto a un discorso di trasversalità nel conoscere le persone.
Cioè non ho mai creduto che una persona coi miei problemi va al supermercato o in lavanderia e vede una da sola, ci parla, la conosce e da lì magari trovi la persona che ti accetta.
Non l'ho mai creduto perché se anche conosci una persona in una situazione di quel tipo, poi viene comunque fuori il discorso "hai amici, con chi esci, che esperienze hai, eccetera eccetera"
Quindi un percorso trasversale ai metodi standard per conoscere, uscire, imbastire relazioni (i metodi delle persone normali che non hanno i miei problemi) per me, con i problemi che ho, non è percorribile, perché una comunque, quando vede che sei uno sfigato asociale, se ne accorge, e dopo la iniziale conoscenza in situazioni casuali come quelle che ho citato, ti scarta senza alcun dubbio
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18-09-2020, 16:44
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#47
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Quando mi rivolgono la parola , capita raramente , che sia magari al supermercato o in altri posti , io rispondo a monosillabi, sono spaventato dentro , ho quasi il terrore , spero sempre di passare il più inosservato possibile, se devo fare una commissione in un negozio spero sempre che il commesso o la commessa non vogliano fare conversazione, perché non so proprio che dire , ho paura proprio , difficile da spiegare onestamente, sembra assurdo , l’unico desiderio sarebbe avere un amico con i miei stessi problemi, giusto per condividere e aiutarsi , ma anche questo è quasi impossibile perché non è che si conosce facilmente persone come me , poi non uscendo mai e con le mie problematiche, ho sperato di fare qualche conoscenza al csm, ma non è mai capitato se non conoscenze più leggere
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18-09-2020, 18:09
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#48
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Per me l'isolamento scaturisce dalla rabbia e la delusione verso il comportamento di certe persone, una perdita di fiducia verso il prossimo. Purtroppo giudico i rapporti con gli altri secondo un rigido codice morale, quando vedo certi comportamenti incoerenti, scorretti e opportunisti ci rimango veramente di merda e rimugino sulla cosa fino ad avere pensieri intrusivi persino violenti, al punto di essere spaventato da me stesso. Non riusco ad accettare certi cambiamenti comportamentali che le persone hanno nel corso della vita, il mettere l'amicizia sotto i piedi e calpestarla in favore della carriere e del partner, salvo poi quando queste cose non girano più per il verso giusto tornare all'ovile per cercare conforto ricordando i bei tempi andati. Chiaro non tutti sono così, ma ci sono capitato troppe volte per farmi fregare ancora.
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18-09-2020, 20:02
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#49
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Per me l'isolamento scaturisce dalla rabbia e la delusione verso il comportamento di certe persone, una perdita di fiducia verso il prossimo. Purtroppo giudico i rapporti con gli altri secondo un rigido codice morale, quando vedo certi comportamenti incoerenti, scorretti e opportunisti ci rimango veramente di merda e rimugino sulla cosa fino ad avere pensieri intrusivi persino violenti, al punto di essere spaventato da me stesso. Non riusco ad accettare certi cambiamenti comportamentali che le persone hanno nel corso della vita, il mettere l'amicizia sotto i piedi e calpestarla in favore della carriere e del partner, salvo poi quando queste cose non girano più per il verso giusto tornare all'ovile per cercare conforto ricordando i bei tempi andati. Chiaro non tutti sono così, ma ci sono capitato troppe volte per farmi fregare ancora.
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È capitato anche a me, e fa veramente male oltre che provocare una rabbia allucinante, almeno per me.
Non sopporto le persone che si comportano così, sono false, ipocrite, approfittatrici
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18-09-2020, 21:53
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#50
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Io lavoro, ma sono comunque fatto fuori dai giochi
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Ma è già qualcosa, tutti i miei ex compagni delle elementari che vivono nel mio stesso paesino fanno tutti qualcosa, altri sono andati via per lavorare o studiare...io sono sempre la e quando non lavori e quindi non hai soldi non fai niente e nemmeno hai voglia.
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