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Vecchio 27-08-2024, 14:02   #1
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Spero di iniziare presto l’iter. Lavorare è diventato un incubo. Io ho bisogno di qualcuno che mi organizzi le cose, lasciato solo dimentico le scadenze, dimentico di segnare le rate da pagare. Mi esplode la testa. La mia mente va da un’altra parte. Se devo fare una cosa finisco a fare tutt’altro. Per questo vorrei ottenere una percentuale di invalidità, quanto basta per entrare nelle categorie protette. Voglio che questi miei limiti lavorativi vengano riconosciuti. Volevo sapere se qualcuno di voi ha fatto questo iter e vuole raccontare la sua esperienza. E poi se la percentuale è fissa o se c’è una revisione nel tempo.
Vecchio 27-08-2024, 15:08   #2
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Sei molto coraggioso.
Entra in un CSM e fatti prendere in carico da chi reputi sia più affidabile, è il punto di partenza più veloce.
Sei già seguito da uno psicoterapeuta, mi pare... se hai un abbozzo di diagnosi portagliela a loro, ma faranno una rivalutazione.
Personalmente non ho praticato questo percorso, ma l'ho visto percorrere. In modo fin troppo sofferto direi, con lo stigma sociale di mezzo e tutto il resto.
Quindi non so dirti se la percentuale è variabile, forse dipende da cosa salta fuori.
Vecchio 27-08-2024, 15:40   #3
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Sei molto coraggioso.
Entra in un CSM e fatti prendere in carico da chi reputi sia più affidabile, è il punto di partenza più veloce.
Sei già seguito da uno psicoterapeuta, mi pare... se hai un abbozzo di diagnosi portagliela a loro, ma faranno una rivalutazione.
Personalmente non ho praticato questo percorso, ma l'ho visto percorrere. In modo fin troppo sofferto direi, con lo stigma sociale di mezzo e tutto il resto.
Quindi non so dirti se la percentuale è variabile, forse dipende da cosa salta fuori.

Io sono seguito da psicologa e psichiatra nel privato, ma a quanto ho capito tutto quello che dicono i privati è carta straccia. Tocca interfacciarci con la vergognosa burocrazia italiana.
Vecchio 27-08-2024, 15:56   #4
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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Io sono seguito da psicologa e psichiatra nel privato, ma a quanto ho capito tutto quello che dicono i privati è carta straccia. Tocca interfacciarci con la vergognosa burocrazia italiana.
Non esattamente carta straccia, gliela daranno un occhiata, ma il percorso che vuoi fare per portarti alla Legge 68 può essere solo interno. Del resto la commissione che darà il giudizio finale sarà ospedaliera, non privata. Almeno, era così anni fa.
Sono informazioni di recupero le mie, attento, spero te ne verranno date di aggiornate.
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Originariamente inviata da 3stm Visualizza il messaggio
Vedo che tutti usate questa sigla csm, ma in lombardia si chiamano cps. È perché siete di un’altra regione? O magari è un’altra struttura
Qui il cps non esiste XD googlando mi pare di capire sia la stessa cosa del csm.
Ringraziamenti da
3stm (27-08-2024)
Vecchio 27-08-2024, 16:46   #5
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Non esattamente carta straccia, gliela daranno un occhiata, ma il percorso che vuoi fare per portarti alla Legge 68 può essere solo interno. Del resto la commissione che darà il giudizio finale sarà ospedaliera, non privata. Almeno, era così anni fa.
Sono informazioni di recupero le mie, attento, spero te ne verranno date di aggiornate.
Io dato che vivo coi miei e non ho affitto o bollette da pagare spendo i soldi nella salute. Vado sempre privatamente perché non voglio avere a che fare con la sanità pubblica e con gli enti pubblici in generale. Ho pochissima pazienza e non mi piace essere trattato come una pezza da piedi. Ricordo quando sono stato costretto ad avere a che fare con il centro per l’impiego per la mia assunzione. Chiamate continue con nessuno dall’altra parte che risponde. Quando miracolosamente rispondeva qualcuno ti dicevano di mandare di nuovo la mail. Dopo giorni di chiamate, mail reinvitate con priorità alta si sono decisi a fare qualcosa. A me sembra di buttare via la mia dignità ad avere a che fare con questi uffici. Solo che in casi come questo puoi essere ricco quanto vuoi ma devi comunque piegarti al pessimo sistema sanitario nazionale. La sanità pubblica praticamente non esiste in Italia. O hai i soldi o sei fottuto.
Vecchio 27-08-2024, 16:56   #6
Esperto
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Veramente non so come resistete a vivere con i genitori, i miei sono pazzi purtroppo è insopportabile dopo tre giorni sto peggio che stare da solo, avrei un botto di soldi altrimenti
Vecchio 27-08-2024, 17:03   #7
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Originariamente inviata da gaucho Visualizza il messaggio
Veramente non so come resistete a vivere con i genitori, i miei sono pazzi purtroppo è insopportabile dopo tre giorni sto peggio che stare da solo, avrei un botto di soldi altrimenti

Con 1200 euro non riuscirei a campare decentemente fuori casa. Poi io ho bisogno di qualcuno che mi controlli e mi dica di fare le cose. Quando capita di stare a casa da solo tutto il giorno alle tre c’è ancora il letto disfatto, sono ancora in pigiama, dimentico di prendere i farmaci, mangio al computer. Ho bisogno di qualcuno che mi ordini di vivere.
Vecchio 27-08-2024, 17:20   #8
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Io ho un'invalidità civile del 80% per depressione maggiore. Mi sono sempre appoggiato al CPS o CSM che dir si voglia. La prima volta le pratiche burocratiche le ha sbrigate l'assistente sociale del CPS, io ho dovuto sostenere un colloquio con la commissione medica previa relazione della psichiatra che mi seguiva , anch'ella del CPS. Tale certificazione d'invalidità E' scaduta dopo tre anni e ho dovuto rifare tutto l'iter precedente dovendomela però sbrigare da solo; le pratiche ed il colloquio l'ho svolto presso il medico legale dell'INPS della ASL di competenza rispetto allla mia residenza. In questa occasione mi è stata rilasciata una certificazione di disabilità permanente con relativa pensione basata sull'ISEE. I niei consigli sono:
1)procedere tramite organismi pubblici, CSM o CPS, facendosi seguire da un loro psichiatra.
2)per evitare la trafila burocratica iscriversi ad un sindacato, in modo che il patronato collabori con l'assistente sociale per far avanzare la pratica.
3)Non e ripeto NON andare tramite privati, appoggiati ad istituti pubblici.
4)il discorso è valido anche se vuoi lavorare risultando nelle liste delle categorie protette.
Se hai domande chiedi pure.

Ultima modifica di Mugalari2.0; 27-08-2024 a 17:48.
Vecchio 27-08-2024, 17:40   #9
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Fai attenzione a non confondere un momento di disperazione o di sconforto con un problema serio.

Queste cose che stai descrivendo succedono praticamente a chiunque, non indicano particolari situazioni.
Forse sopravvaluti le persone "normali", ti faccio presente che sono incasinate anche loro eppure non se ne fanno una colpa e non richiedono invalidità.

Non per sminuire il tuo discorso ma forse hai aspettative estreme su come dovresti essere.
Sarà che avere a che fare con il centro per l'impiego ti ha stressato (e in generale avere a che fare con uffici ti fa stare male) ma è un'esperienza tua come di chiunque passa di lì. Non ha un legame diretto con l'invalidità. Chiunque si infuria quando deve fare queste cose, non è un problema mentale. Attenzione a valutare oggettivamente le cose. Mi sembra una cosa più che altro emotiva e che ti stai immaginando l'invalidità come una corsia preferenziale ma la ricerca di lavoro e le procedure saranno incasinate e fastidiose ugualmente , sia con l'invalidità che senza. Mi pare che hai la sensazione di sentirti umiliato dalla burocrazia che ti tratta come un numero e che stai confondendo questa cosa con la necessità di ottenere l'invalidità. Potrebbe essere solo frustrazione.
Ringraziamenti da
pokorny (27-08-2024)
Vecchio 27-08-2024, 17:45   #10
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Io dato che vivo coi miei e non ho affitto o bollette da pagare spendo i soldi nella salute. Vado sempre privatamente perché non voglio avere a che fare con la sanità pubblica e con gli enti pubblici in generale. Ho pochissima pazienza e non mi piace essere trattato come una pezza da piedi. Ricordo quando sono stato costretto ad avere a che fare con il centro per l’impiego per la mia assunzione. Chiamate continue con nessuno dall’altra parte che risponde. Quando miracolosamente rispondeva qualcuno ti dicevano di mandare di nuovo la mail. Dopo giorni di chiamate, mail reinvitate con priorità alta si sono decisi a fare qualcosa. A me sembra di buttare via la mia dignità ad avere a che fare con questi uffici. Solo che in casi come questo puoi essere ricco quanto vuoi ma devi comunque piegarti al pessimo sistema sanitario nazionale. La sanità pubblica praticamente non esiste in Italia. O hai i soldi o sei fottuto.
Che lavoro fai/vorresti fare? Quando lavoravo in fabbrica saltavo i vari centri per x ed imbucavo il cv nella cassetta della posta delle aziende. Ti assicuro che funziona.
Vecchio 27-08-2024, 17:51   #11
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Fai attenzione a non confondere un momento di disperazione o di sconforto con un problema serio.

Queste cose che stai descrivendo succedono praticamente a chiunque, non indicano particolari situazioni.
Forse sopravvaluti le persone "normali", ti faccio presente che sono incasinate anche loro eppure non se ne fanno una colpa e non richiedono invalidità.

Non per sminuire il tuo discorso ma forse hai aspettative estreme su come dovresti essere.
Sarà che avere a che fare con il centro per l'impiego ti ha stressato (e in generale avere a che fare con uffici ti fa stare male) ma è un'esperienza tua come di chiunque passa di lì. Non ha un legame diretto con l'invalidità. Chiunque si infuria quando deve fare queste cose, non è un problema mentale. Attenzione a valutare oggettivamente le cose. Mi sembra una cosa più che altro emotiva e che ti stai immaginando l'invalidità come una corsia preferenziale ma la ricerca di lavoro e le procedure saranno incasinate e fastidiose ugualmente , sia con l'invalidità che senza. Mi pare che hai la sensazione di sentirti umiliato dalla burocrazia che ti tratta come un numero e che stai confondendo questa cosa con la necessità di ottenere l'invalidità. Potrebbe essere solo frustrazione.

E allora cosa faccio? Per ora un lavoro ce l’ho però la situazione economica dell’azienda è veramente preoccupante. Se perdo il lavoro che cosa faccio? Sto in camera a letto a farmi venire le piaghe da decubito? Nel lavoro che ho attualmente sono in una situazione privilegiata. All’inizio è stato un incubo riuscire ad ambientarmi, solo dopo più di un anno ho smesso di stare piegato in due dal mal di stomaco prima di andare al lavoro. Non riuscivo nemmeno a rispondere alle telefonate. Fortunatamente era periodo covid quindi non c’era un grande flusso di lavoro. Inoltre non ho la patente che è essenziale per avere un lavoro, io abito in un piccolo paese, non ho metropolitane, ho solo l’autobus che a volte passa, a volte no, a volte è in anticipo, altre in ritardo e al lavoro non si possono fare carico di un dipendente incerto. Se perdo il lavoro ci conto al 100% che rimarrò chiuso in camera a fare il neet. Io un colloquio di lavoro non lo sosterrò mai e poi mai. Spero che i miei genitori abbiano dei risparmi da parte per mantenermi a vita anche se ne dubito, non comprano manco più il Cornetto perché costa troppo.
Vecchio 27-08-2024, 17:53   #12
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Veramente non so come resistete a vivere con i genitori, i miei sono pazzi purtroppo è insopportabile dopo tre giorni sto peggio che stare da solo, avrei un botto di soldi altrimenti
io adesso sto in questo momento con mia madre in un monolocale e unico bagno in comune. non posso andare in giro perché piove e fa freddo. una persona veramente difficile e sto (ma questo da lungo tempo) morendo ogni giorno e soprattutto ogni volta che apre bocca. e non avrò mai un botto di soldi.
Vecchio 27-08-2024, 18:10   #13
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E allora cosa faccio? Per ora un lavoro ce l’ho però la situazione economica dell’azienda è veramente preoccupante. Se perdo il lavoro che cosa faccio? Sto in camera a letto a farmi venire le piaghe da decubito? Nel lavoro che ho attualmente sono in una situazione privilegiata. All’inizio è stato un incubo riuscire ad ambientarmi, solo dopo più di un anno ho smesso di stare piegato in due dal mal di stomaco prima di andare al lavoro. Non riuscivo nemmeno a rispondere alle telefonate. Fortunatamente era periodo covid quindi non c’era un grande flusso di lavoro. Inoltre non ho la patente che è essenziale per avere un lavoro, io abito in un piccolo paese, non ho metropolitane, ho solo l’autobus che a volte passa, a volte no, a volte è in anticipo, altre in ritardo e al lavoro non si possono fare carico di un dipendente incerto. Se perdo il lavoro ci conto al 100% che rimarrò chiuso in camera a fare il neet. Io un colloquio di lavoro non lo sosterrò mai e poi mai. Spero che i miei genitori abbiano dei risparmi da parte per mantenermi a vita anche se ne dubito, non comprano manco più il Cornetto perché costa troppo.
Allora se ho capito bene il succo della questione è più la paura di perdere il lavoro attuale, e quindi mentalmente stai immaginando delle alternative alla futura ricerca di lavoro, che ti stressa.
Anche con la 68/99 la ricerca di lavoro la dovresti svolgere attivamente tu, proporti tu e fare i colloqui tu. Ne vedo tanti di annunci del genere. Lo stress ci sarebbe comunque, per certi versi.

Anche io durante le prime esperienze di lavoro non ci dormivo la notte per l'ansia, oppure quando andavo al lavoro mi chiudevo in bagno a piangere, oppure non mi volevo presentare, oppure ho rinunciato dopo un paio di giorni. Dopo qualche anno non mi succede più (tollero meglio l'ansia).

Se c'è questa incertezza la cosa migliore che puoi fare è cercarti già da ora annunci per ruoli molto simili a quello che ricopri già, così le possibilità aumentano e, se proprio dovessi fare un colloquio, gli argomenti sarebbero molto ristretti e prevedibili.
Vecchio 27-08-2024, 18:23   #14
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Allora se ho capito bene il succo della questione è più la paura di perdere il lavoro attuale, e quindi mentalmente stai immaginando delle alternative alla futura ricerca di lavoro, che ti stressa.
Anche con la 68/99 la ricerca di lavoro la dovresti svolgere attivamente tu, proporti tu e fare i colloqui tu. Ne vedo tanti di annunci del genere. Lo stress ci sarebbe comunque, per certi versi.

Anche io durante le prime esperienze di lavoro non ci dormivo la notte per l'ansia, oppure quando andavo al lavoro mi chiudevo in bagno a piangere, oppure non mi volevo presentare, oppure ho rinunciato dopo un paio di giorni. Dopo qualche anno non mi succede più (tollero meglio l'ansia).

Se c'è questa incertezza la cosa migliore che puoi fare è cercarti già da ora annunci per ruoli molto simili a quello che ricopri già, così le possibilità aumentano e, se proprio dovessi fare un colloquio, gli argomenti sarebbero molto ristretti e prevedibili.
A me sta bene essere un membro attivo della società. Non voglio soldi dallo Stato. Voglio solo un pezzo di carta che certifichi che se certe cose non le faccio non è perché sono pigro o lavativo ma che semplicemente ho dei limiti strutturali. Io sono disposto a lavorare però alle mie condizioni. Niente giudizi o pressioni perché non guido la macchina. Sono affari miei se non riesco a guidare. No lavori a contatto col pubblico. In caso di lavoro simile a quello che ho ora ho bisogno di qualcuno che mi strutturi precisamente le cose che ci sono da fare altrimenti io da solo non mi so organizzare. Lo vedo adesso. Insoluti, bonifici non fatti, F24 in ritardo con ravvedimenti da calcolare, fornitori che chiamano perché non paghiamo, il titolare che deve chiamare per scusarsi. Questo non è il modo in cui si lavora. Eppure io non so organizzarmi. E in molti luoghi di lavoro è così, o nuoti o anneghi. Io da quando sono completamente solo ho mandato in malora tutto l'ufficio. Sono così stremato che ormai mi guardo le robe al telefono e me ne frego perché ho la testa che mi esplode nonostante prenda farmaci. O mi danno nuova cura altrimenti per me è impossibile andare avanti. Arriverà il giorno in cui ghosterò l'azienda, spegnerò la sveglia e mi rimetterò a dormire. Sinceramente non vedo l'ora di essere licenziato e passare le giornate a guardare film.
Vecchio 27-08-2024, 18:34   #15
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A me sta bene essere un membro attivo della società. Non voglio soldi dallo Stato. Voglio solo un pezzo di carta che certifichi che se certe cose non le faccio non è perché sono pigro o lavativo ma che semplicemente ho dei limiti strutturali. Io sono disposto a lavorare però alle mie condizioni. Niente giudizi o pressioni perché non guido la macchina. Sono affari miei se non riesco a guidare. No lavori a contatto col pubblico. In caso di lavoro simile a quello che ho ora ho bisogno di qualcuno che mi strutturi precisamente le cose che ci sono da fare altrimenti io da solo non mi so organizzare. Lo vedo adesso. Insoluti, bonifici non fatti, F24 in ritardo con ravvedimenti da calcolare, fornitori che chiamano perché non paghiamo, il titolare che deve chiamare per scusarsi. Questo non è il modo in cui si lavora. Eppure io non so organizzarmi. E in molti luoghi di lavoro è così, o nuoti o anneghi. Io da quando sono completamente solo ho mandato in malora tutto l'ufficio. Sono così stremato che ormai mi guardo le robe al telefono e me ne frego perché ho la testa che mi esplode nonostante prenda farmaci. O mi danno nuova cura altrimenti per me è impossibile andare avanti. Arriverà il giorno in cui ghosterò l'azienda, spegnerò la sveglia e mi rimetterò a dormire. Sinceramente non vedo l'ora di essere licenziato e passare le giornate a guardare film.
La frustrazione la capisco, e si vede che questi dubbi sul lavoro ti fanno sentire male e ti creano confusione.
Cerca di capire quando sono iniziate queste difficoltà nel lavoro, se c'è un punto d'inizio.
È sempre stato così? Hai sempre fatto fatica?
Oppure negli ultimi mesi c'è stato qualche cambiamento - anche in altri ambiti della vita - che ti ha fatto incasinare? Che sia un farmaco nuovo che ti fa effetti strani e ancora non ti sei accorto? O non so che altro.
Vecchio 27-08-2024, 18:52   #16
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La frustrazione la capisco, e si vede che questi dubbi sul lavoro ti fanno sentire male e ti creano confusione.
Cerca di capire quando sono iniziate queste difficoltà nel lavoro, se c'è un punto d'inizio.
È sempre stato così? Hai sempre fatto fatica?
Oppure negli ultimi mesi c'è stato qualche cambiamento - anche in altri ambiti della vita - che ti ha fatto incasinare? Che sia un farmaco nuovo che ti fa effetti strani e ancora non ti sei accorto? O non so che altro.
No. Semplicemente c'era una collega che se n'è andata. I farmaci sono ben o male sempre quelli. Io ormai sono sfinito, non so più cosa fare. Più che andare dallo psicologo e dallo psichiatra non so dove altro sbattere la testa. Non ci riesco ad essere una persona funzionante nella società. Ormai sono due anni che sono in terapia e a parte piccoli risultati sono sempre nella merda fino al collo. La speranza di mia madre che diventassi autonomo, che trovassi amici e una ragazza, che andassi a vivere da solo si sono spente definitivamente. Nemmeno i professionisti della salute mentale possono aiutarmi. E allora cosa mi resta? Quando perderò il lavoro vedrò di farmi ricoverare, a spese mie ovviamente, vediamo se almeno lì qualcosa nel mio cervello si attiva. Ormai le provo tutte pur di smarcarmela in sta vita infame.
Vecchio 27-08-2024, 21:06   #17
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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Volevo sapere se qualcuno di voi ha fatto questo iter e vuole raccontare la sua esperienza. E poi se la percentuale è fissa o se c’è una revisione nel tempo.
ho chiesto oggi alla psicologa da cui sono andato. Mi ha detto che per provare a ottenerla bisogna andare da uno psicologo o da uno psichiatra nel pubblico. Le diagnosi dei privati in questo senso non hanno valore.
Ha aggiunto che quell'invalidità per cui si ricevono dei soldi/si viene aiutati a trovare lavoro viene data di rado e perlopiù a chi ha problemi cognitivi o una depressione molto grave.
Vecchio 27-08-2024, 21:14   #18
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ho chiesto oggi alla psicologa da cui sono andato. Mi ha detto che per provare a ottenerla bisogna andare da uno psicologo o da uno psichiatra nel pubblico. Le diagnosi dei privati in questo senso non hanno valore.
Ha aggiunto che quell'invalidità per cui si ricevono dei soldi/si viene aiutati a trovare lavoro viene data di rado e perlopiù a chi ha problemi cognitivi o una depressione molto grave.
Quindi è finita per me. Tra qualche mese sarò neet, non avrò più soldi per pagare le sedute, unico spiraglio di socialità in una vita di emarginazione. Chi si fa carico dei giovani che non hanno lavoro, non studiano, non sono indipendenti? Chi se ne occupa quando i genitori crepano? Quando i miei non ci saranno più cosa ne sarà di me? I miei non hanno soldi da parte, non hanno proprietà da cui ricavare soldi. Sono gente modesta che litiga per i soldi che scarseggiano. Poi siccome non hanno soldi ci vorrà anche qualcuno che paghi per il loro funerale, per la bara, per la lapide. Io non avrò mai quei soldi. Non ho soldi nemmeno per me stesso, l'unica piccola entrata che ho è lo stipendio ma tra poco verremo lasciati tutti a casa perché l'azienda sta arrivando ad un punto di rottura, i concorrenti ci hanno rubato tutta la clientela e noi non possiamo permetterci di abbassare ancora i prezzi. E' finita per me. Me ne starò a casa a guardare film. Al lavoro manco mi impegno più tanto chissenefrega, è un'azienda morta.
Vecchio 27-08-2024, 21:19   #19
Esperto
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Sfrutterò la disoccupazione per diventare un utente popolare del forum dei brutti
Ringraziamenti da
Darby Crash (27-08-2024)
Vecchio 27-08-2024, 21:21   #20
Esperto
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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Sfrutterò la disoccupazione per diventare un utente popolare del forum dei brutti
esiste anche il forum dei neet https://neets.net/
Ringraziamenti da
juan (27-08-2024)
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