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19-01-2018, 19:20
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#1
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Vorrei fare un esperimento. E' di natura politica, storica ma anche attuale.
Voglio provare a esporre una citazione tratta da un discorso politico- programmatico per vedere se qualcuno indovina chi fu a pronunciarla e in quale contesto; allo stesso tempo vi chiedo se questa frase vi suona familiare con quanto avviene nella nostra attualità. Soltanto dopo aver letto le vostre eventuali risposte vi rivelerò chi ha pronunciato queste parole e perchè.
Essendo una questione politica e anche filosofica, sulla quale ovviamente esistono diverse opinioni, io anticipo fin da ora che a parte la rivelazione non voglio fare, da parte mia, altri interventi. Dico solo che se ci sarà, tra di voi, un confronto di opinioni, esso deve seguire ovviamente le regole del forum, vale a dire che il confronto deve essere sempre corretto e rispettoso, e ognuno deve non solo rispettare, ma anche apprezzare la diversità delle opinioni.
Ecco, la frase è la seguente:
"Il nostro paese subisce una crisi profonda, una trasformazione che colpisce la base stessa della società. Bisogna uscire a tutti i costi da un sistema in cui dei partiti in lotta diventano, uno dopo l'altro, i padroni della cosa pubblica".
A me tale frase mi ricorda qualcosa... e non dico altro.
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19-01-2018, 19:23
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#2
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Boh, la sparo: Mussolini?
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19-01-2018, 19:43
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#3
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Boh, la sparo: Mussolini?
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No.
Aspetto altri.
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19-01-2018, 19:47
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#4
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Magari dò un aiuto:
la frase fu pronunciata da un pensatore
avverso a ogni forma di autoritarismo, profondamente
democratico, vissuto mezzo secolo prima dell'avvento
di Mussolini in Italia. E si prefiggeva obiettivi opposti
a Mussolini. Non era italiano.
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20-01-2018, 00:53
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Bakunin forse?
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20-01-2018, 00:56
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Forse ho capito.. era tipo francese? Non mi viene il nome.
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20-01-2018, 01:37
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#7
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Io non lo conoscevo proprio perciò non potevo indovinare.
Ho cercato in rete e l'ho trovato.
Siccome ho barato non dirò chi è, visto che altri forse vogliono partecipare e cercare di indovinare .
Se non mi sono sbagliato e ci ho capito qualcosa, la citazione ha che fare con la riforma del sistema elettorale per elaborarne uno che fosse più equo e a rappresentanza proporzionale.
Ma adesso e al momento ho cercato informazioni, non ne sapevo nulla prima.
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20-01-2018, 11:26
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#8
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Allora vi dico che ho estratto la citazione del filosofo ginevrino Ernest Naville;
la citazione è tratta dal suo discorso tenuto il 15 Febbraio 1865 all' assemblea dell' Associazione Riformista da lui fondata il 9 Gennaio precedente a Ginevra.
Quella fu la prima assemblea proporzionalista del mondo e da lì partì il movimento mondiale per la rappresentanza proporzionale. Naville denunciò le ingiustizie che derivavano dal dominio esclusivo di due soli schuieramenti politici e analizzò le virtù etiche e civili della proporzionale.
In Italia abbiamo abbandonato i suoi principi nel 1993.
Non mi stupisce che da noi non sia conosciuto.
Lui è anche un epistemologo; sostenne la necessità di eliminare la contrapposizione tra razionalismo ed empirismo nella ricerca scientifica.
E, privilegiando l'ipotesi, disse che non si possono avere certezze assolute, anzi, ogni pensiero umano che si considera infallibile è pericoloso.
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20-01-2018, 12:07
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Allora vi dico che ho estratto la citazione del filosofo ginevrino Ernest Naville;
la citazione è tratta dal suo discorso tenuto il 15 Febbraio 1865 all' assemblea dell' Associazione Riformista da lui fondata il 9 Gennaio precedente a Ginevra.
Quella fu la prima assemblea proporzionalista del mondo e da lì partì il movimento mondiale per la rappresentanza proporzionale. Naville denunciò le ingiustizie che derivavano dal dominio esclusivo di due soli schuieramenti politici e analizzò le virtù etiche e civili della proporzionale.
In Italia abbiamo abbandonato i suoi principi nel 1993.
Non mi stupisce che da noi non sia conosciuto.
Lui è anche un epistemologo; sostenne la necessità di eliminare la contrapposizione tra razionalismo ed empirismo nella ricerca scientifica.
E, privilegiando l'ipotesi, disse che non si possono avere certezze assolute, anzi, ogni pensiero umano che si considera infallibile è pericoloso.
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Non direi affatto che li abbiamo abbandonati, visti i governi caduti proprio perché piccoli partiti avevano smesso di supportare i maggiori di turno.
Abbiamo portato invece il proporzionalismo al suo massimo estremo: la rappresentanza di pochi, che decide per i molti
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20-01-2018, 12:29
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 2,945
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Quote:
Originariamente inviata da Aliquis
Vorrei fare un esperimento. E' di natura politica, storica ma anche attuale.
Voglio provare a esporre una citazione tratta da un discorso politico- programmatico per vedere se qualcuno indovina chi fu a pronunciarla e in quale contesto; allo stesso tempo vi chiedo se questa frase vi suona familiare con quanto avviene nella nostra attualità. Soltanto dopo aver letto le vostre eventuali risposte vi rivelerò chi ha pronunciato queste parole e perchè.
Essendo una questione politica e anche filosofica, sulla quale ovviamente esistono diverse opinioni, io anticipo fin da ora che a parte la rivelazione non voglio fare, da parte mia, altri interventi. Dico solo che se ci sarà, tra di voi, un confronto di opinioni, esso deve seguire ovviamente le regole del forum, vale a dire che il confronto deve essere sempre corretto e rispettoso, e ognuno deve non solo rispettare, ma anche apprezzare la diversità delle opinioni.
Ecco, la frase è la seguente:
"Il nostro paese subisce una crisi profonda, una trasformazione che colpisce la base stessa della società. Bisogna uscire a tutti i costi da un sistema in cui dei partiti in lotta diventano, uno dopo l'altro, i padroni della cosa pubblica".
A me tale frase mi ricorda qualcosa... e non dico altro.
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Non era possibile riconoscerla senza fare ricerche, ricordandosela a "mente".
Tu per curiosità la ricordavi, l'hai letta di recente o altro?
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20-01-2018, 12:42
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Non era possibile riconoscerla senza fare ricerche, ricordandosela a "mente".
Tu per curiosità la ricordavi, l'hai letta di recente o altro?
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Forse la reputa una frase storica di cultura generale, vedo che ha postato lo stesso topic identico in un altro forum
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20-01-2018, 13:31
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#12
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Avanzato
Qui dal: Nov 2016
Messaggi: 491
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Quote:
Originariamente inviata da S.Marco91
Non era possibile riconoscerla senza fare ricerche, ricordandosela a "mente".
Tu per curiosità la ricordavi, l'hai letta di recente o altro?
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Si, l'ho letta di recente perchè anch'io ho scoperto questo filosofo da poco.
L' ho scoperto facendo ricerche sullo sviluppo storico dell'idea proporzionalista visto che, lo ammetto, la rimpiango molto. Riporto un'altra sua frase: "In uno stato democratico il diritto di decisione spetta alla maggioranza; ma il diritto di rappresentanza deve essere garantito a tutti". Si, a tutti per garantire che la maggioranza che prende le decisioni sia reale, non prodotta artificialmente da un meccanismo che porta una minoranza a diventare maggioranza. Soltanto la proporzioanle rende l'assemblea parlamentare lo specchio fedele dell'elettorato; è l'unico modo per rendere la democrazia indiretta moderna più vicina a quella diretta degli antichi nella quale qualsisai cittadino poteva prendere la parola, anche se era da solo ad esprimerla. Nella polis ateniese non c'erano sbarramenti di natura numerica e la sua composizione conicideva con la cittadinanza.
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