Eccomi! Sono sopravvissuta: niente infarti, niente serial killer e via dicendo.
Allora, ieri sera sono arrivata all'appuntamento con mezz'ora di ritardo ( la puntualità non è mai stata il mio forte
). Dovevamo incontrarci in una piazza. Lui mi manda un sms dicendo che era seduto su una panchina.
Io parcheggio, scendo dall'auto e mi incammino avvisandolo che sto arrivando. Ho una fitta allo stomaco veramente fastidiosa, ma faccio finta di nulla.
Entro in piazza; mi guardo intorno...Oddio, che sensazione orribile! In mezzo ad una piazza a guardarmi intorno come un'idiota! Scruto le panchine con la maggior nonchalance possibile. " Quella è una coppia, quindi non è lui...quello è un vecchio, quindi non è lui...." A un tratto vedo un tizio da solo seduto su una panchina e penso:" Sarà lui." Mi avvicino decisa e, a pochi metri, mi rendo conto che si tratta di un'altra persona. Mi volto e lo vedo in piedi dall'altra parte della piazza. Ma mica aveva detto che era seduto?!
Va beh, ci avviciniamo. E' identico a come lo avevo visto in cam ( e la cosa mi rassicura ). Ci salutiamo abbastanza tranquillamente e ci diamo pure due bacini sulla guancia. Ci diciamo qualcosa ma non non mi ricordo cosa...non ero molto in me. La fitta allo stomaco non mi dà tregua e mi sento un capogiro...Oddio, mica starò per svenire, vero?!
Facciamo qualche passo, al che gli domando se potevamo sederci un momento che avevo bisogno di riprendermi un po'. Lui acconsente e si mostra molto gentile e premuroso.
Ci sediamo su una panchina e stiamo lì per un po' a parlare al che inizio a tranquillizzarmi un po'. Lui, tra le altre cose, mi dice che sono identica a come mi ha vista in cam ed io ammetto che anche lui lo è. Al che mi dice:" Ah, allora sono proprio un cesso!" " Ma và! Ma quale cesso!" ( Non lo è, infatti...almeno non secondo i miei gusti ). Mi spiega anche che pure lui è ansioso ma riesce a dissimulare abbastanza bene e ne è in parte costretto a causa del suo lavoro. E che, normalmente, prova più ansia in situazioni lavorative in cui deve parlare in pubblico, ecc.
Dopo un po' mi riprendo e decidiamo di alzarci e andare a cena...niente di che, una tranquillissima pizza.
Chiacchieriamo abbastanza tranquillamente; per lo più riprendiamo argomenti già trattati in chat e anche questo è rassicurante perchè altro non è che una ripetizione di concetti già espressi ed assodati. Infatti quasi tutti gli argomenti erano introdotti con:" Come abbiamo già detto varie volte..." o " Come ti ho già spiegato..." e si concludevano con:" Ed è una cosa che ci siamo già detti." ecc.
Poi sono uscite le varie esternazioni sul filone de:" Non avrei mai immaginato che ci saremmo incontrati."
Finita la pizza io sono andata in bagno e al mio ritorno lui mi dice:" Andiamo?" " Sì, andiamo." Arrivati davanti alla cassa, il proprietario ci saluta, al che intuisco che lui aveva pagato in mia assenza. La cosa da una parte mi fa piacere e lo trovo un gesto gentile...dall'altra mi mette un po' di angoscia facendomi sentire in debito nei suoi confronti.
Appena fuori dal ristorante non so cosa dire ma sento di doverlo ringraziare, al che balbetto un "grazie" e lui mi dice:" Ma di cosa, figurati!"
Ci facciamo una passeggiata.
Io sono abituata a camminare molto rapidamente e lui mi fa notare varie volte che vado velocissima. Io, imbarazzata, rispondo che sono abituata a camminare così, che è più forte di me. ( E' anche la tensione a farmi inserire la quinta, in realtà. )
Facciamo una passeggiata romantica a tutta velocità e, in effetti, sembravamo più che altro due bersaglieri che non una coppia di persone a passeggio.
Arrivati in fondo alla passeggiata torniamo indietro, al che mi dico:" Satiah, datti una calmata!" Così cerco di camminare un po' più lentamente e, dopo un po', mi sforzo di fare una proposta:" Se vuoi possiamo anche sederci un po' da qualche parte, eh!" E lui ammette:" Beh, sì...ci siamo fatti una maratona per arrivare fino a qui! Comunque vedi tu, se vuoi ci sediamo." E io:" No, vedi tu...è che abbiamo camminato tantissimo, magari vorresti sederti...." Beh, dopo un paio di:" Ma no, vedi tu, per me è uguale." lui individua una panchina in un luogo un po' appartato rispetto alla passeggiata e con una vista romantica; me la indica e mi dice:" Ti va se ci mettiamo lì?" Io acconsento e ci sediamo.
Scambiamo qualche battuta generica sul tempo:" Sì, qui si sta un po' meglio rispetto a là." e poche altre cose sulla stessa risma.
Dopo poco lui se ne esce dicendo:" Ti ricordo che abbiamo un abbraccio in sospeso...quando vuoi...." Oh cazzo! E' vero: molte volte avevamo parlato di volerci abbracciare. Ma dirlo virtualmente è una cosa, farlo è un'altra!
Inoltre quel:" Quando vuoi...." mi ha messa in un imbarazzo atroce: di certo non gli avrei mai e poi mai detto:" Abbracciami!" Rimango impalata a fissare davanti a me.
Lui mi porge la mano, io la prendo e non so che cavolo succede ma in due secondi ci stiamo abbracciando...ma è un abbraccio goffissimo, troppo veloce, non so.
Lui mi dà anche un bacio sulla guancia; io non capisco più niente. Siamo scomodissimi.
Mi fa notare che è tachicardico a mille...infatti il suo cuore fa un casino pazzesco. Il mio non si sente più. "Forse sto morendo." penso.
" Siamo scomodissimi." dico io e lui mi invita a sedermi sulle sue ginocchia. Faccio per alzarmi e mi sento tremare come una foglia; mi siedo sulle sue gambe e ci abbracciamo nuovamente. Mi sento un po' a disagio anche per via della disparità di dimensioni: lui è il doppio di me in altezza.
Riprende a darmi dei baci sul viso e io ricambio con poca convinzione...mi sento a disagio, non riesco ad essere sciolta in queste cose.
Ben presto ci baciamo anche le labbra. Al che lui mi dice che siamo due pazzi, ma che in fondo si vive una volta sola.
Io non so come facesse a fare tutti quei discorsi...sinceramente riuscivo a malapena a respirare. ( Non perchè avesse mangiato aglio, ma perchè ero completamente frastornata dalla situazione. )
Dopo un po' mi chiede se mi può accarezzare e io acconsento anche se sono ormai agonizzante.
A questo punto proseguiamo per un po' con lo stesso copione.
Io mi sento davvero strana e a disagio, non so perchè...forse perchè le cose stanno andando troppo velocemente per i miei gusti.
( Piccola premessa: lui è impegnato nella vita reale in una relazione che dura da alcuni anni. Non conosco i dettagli di questa storia perchè la mia estrema riservatezza mi impedisce di fare domande dirette e lui mi ha sempre e solo lasciato intuire delle cose. In particolare so che con la partner c'è una pessima affinità affettiva e sessuale e che si tratta un po' di una relazione a vicolo cieco in cui non sembrano esserci molti sbocchi. Lui, in tutti questi mesi in chat mi ha sempre detto che sono una persona molto affettuosa e che, pur essendo fisicamente lontana, gli ho sempre dato molto dell'affetto che sente mancare nella vita reale, e che gli sono stata molto vicina in momenti difficili, ecc. Ed è, in sostanza, ciò che anche lui ha sempre fatto con me. )
Mentre ci baciavamo, a un tratto lui mi dice:" Promettimi che questo rimarrà il nostro segreto." Al che gli domando:" E a chi lo dovrei dire, scusa?" ( del resto non abbiamo alcuna conoscenza in comune e io non ho nemmeno amici ) e lui mi ha risposto:" Beh, qualunque cosa dovesse accadere...rimarrà un segreto, vero?"
Ecco, questa frase mi è piaciuta molto poco.
Poi è uscito con altre esternazioni che, per come la vedo io, avevano lo scopo di mettere le mani avanti del tipo:" Viviamoci questi giorni tranquillamente che poi da lunedì si ritorna alla vita di tutti i giorni." Oppure:"Avevamo proprio bisgno di questi giorni di dolcezza, ce li meritavamo." ed altre affermazioni simili.
Dopo un po' siamo tornati alla macchina mano nella mano e ci siamo salutati.
Scusate la coda un po' triste del finale. In sostanza non è stata male come serata...però sono rimasta un po' delusa per le cose che ha detto in quei momenti. Anche se, del resto, non mi dovrei nemmeno fare illusioni, forse sarebbe meglio.