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23-09-2020, 10:20
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#21
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Mi dispiace per la tua situazione, la mia non sarebbe molto diversa se non avessi ( per ora però ) lavorato , anch’io ho frequentato un centro diurno qualche anno fa , perché ero stato per mesi ricoverato a seguito di un crollo emotivo veramente molto forte e che poteva andare molto peggio, comunque lavoro a parte non esco mai se non per la spesa e a fare passeggiate da solo la mattina presto o la sera tardi, sono ipersensibile e ho paura di tutto , degli altri, delle situazioni, mi sento di consigliarti di esporti pian piano in situazioni sociali molto semplici , tipo fare la spesa o cose così , magari provare delle situazioni fino a che non si riesce a starci senza troppa ansia
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23-09-2020, 10:23
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#22
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Ma la psichiatra non sa che non esci mai?
La mia mi faceva una capa tanta con le uscite e i rapporti sociali, batteva sempre su quel chiodo prima ancora di parlare di farmaci e mi ha fatto fare dei tentativi (fallimentari vabeh)
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Detto fra noi (mi viene un pochino da sorridere scrivendolo, ma non è che ci sia niente di divertente, dal mio punto di vista...), la psichiatra non sa dove mettere le mani prima perché i problemi sarebbero troppi. Stesso discorso vale per la psicologa. Entrambe brancolano un po' nel buio, forse. La psichiatra sa che vado in terapia psicologica e delega alla psicologa il compito di aiutarmi su quel versante, lei si preoccupa solo di gestire i farmaci (come accennavo, è quella "gratuita" dell'ASL, anche se è una psicoterapeuta).
E' come se fossero cieche a soluzioni concrete, non è chiaramente "colpa" loro ma del fatto che la situazione, in effetti, è un po' incasinata. Non so, fra l'altro, se avrei bisogno di una terapia psicologica differente. Coi borderline dicono che funzioni meglio la dinamica (se non erro)
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23-09-2020, 10:29
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#23
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Mi dispiace per la tua situazione, la mia non sarebbe molto diversa se non avessi ( per ora però ) lavorato , anch’io ho frequentato un centro diurno qualche anno fa , perché ero stato per mesi ricoverato a seguito di un crollo emotivo veramente molto forte e che poteva andare molto peggio, comunque lavoro a parte non esco mai se non per la spesa e a fare passeggiate da solo la mattina presto o la sera tardi, sono ipersensibile e ho paura di tutto , degli altri, delle situazioni, mi sento di consigliarti di esporti pian piano in situazioni sociali molto semplici , tipo fare la spesa o cose così , magari provare delle situazioni fino a che non si riesce a starci senza troppa ansia
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Sì, sta tutto nel prendersi gradualmente sempre più responsabilità. Se solo non ci fosse anche il fattore inerzia a remare contro. Cioè, io so cosa devo fare per migliorare, e magari voglio pure farlo. E' che mi "ammorbo" (che brutto termine...), come posso dirti, non riesco a compiere il primo passetto della giornata, a rompere la comfort zone.
Quote:
Capisco, cioè in realtà non capisco, diciamo che l'isolamento si tende sempre a esagerare nelle discussioni e bisognerebbe essere più chiari perché se mi dici che esci per le sedute con lo psicologo significa che hai una continuità e una specie di routine che ti permette di uscire pubblicamente con costanza, l'evento della pandemia che ha bloccato le vostre vite è chiaro.
Se invece tu dicessi che hai delle visite con lo psicologo ogni sei mesi allora la considererei di più una semi-reclusione, non mi impressionano molto le due settimane d'isolamento nella mia visione del mondo.
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Ok, però qui non dovremmo stare a sindacare se si tratta di reclusione o semi-reclusione o situazione "normale" per quanto riguarda le uscite. In realtà, a prescindere dalle etichette che poco mi interessano, scrivevo per avere un parere circa come vi muovereste vuoi nelle mie circostanze.
Comunque mi dispiace - sinceramente - a sapere della situazione che accenni. Anche se non ci conosciamo. Io penso di sapere un po' cosa significhi, invece, cioè di poterti capire, anche se la mia non è una situazione di reclusione severa quanto la tua (mi par di capire).
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23-09-2020, 10:29
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#24
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,632
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
ma probabilmente per chi ha già problemi, non è motivato da qualcuno affianco, finisce così quasi sempre.
Poi come diceva maximilian le botte di culo possono sempre capitare che incontri per caso qualcuno che ti accetta come sei, anche se a sta favoletta dell’accettarti come sei ormai non ci crede più nessuno, in quanto uno che ha problemi di qualsiasi tipo non lo vuole nessuno o quasi. Parlo anche di me.
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Effettivamente un parente può essere di aiuto in casi del genere.
Però spesso non ci sono o - quando presenti - dimostrano totale disinteresse.
Parlo da figlia unica senza appoggi di cugini e simili, figurati.
Secondo me l'unica è fare quanto consigliato da Inosservato, servono piccoli passi ma costanti. Oggi si esce anche solo per comprare il pane, domani si va al parco e così via. Prima conviene riprendere dimestichezza con il mondo esterno e poi per il resto si vedrà al momento giusto.
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23-09-2020, 10:31
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#25
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Perché dare sti giudizi universali?
É finita per chi non considera certi contesti di inserimento, ma le possibilità oggettivamente ci sono,sai quanti ne ho visti inserirsi da zero senza avere fratelli e cugini?
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Esiste pure chi sebbene abbia fratelli e cugini non ha nessunissimo rapporto con essi, è lo stesso completamente solo (tipo me).
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23-09-2020, 10:32
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#26
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Effettivamente un parente può essere di aiuto in casi del genere.
Però spesso non ci sono o - quando presenti - dimostrano totale disinteresse.
Parlo da figlia unica senza appoggi di cugini e simili, figurati.
Secondo me l'unica è fare quanto consigliato da Inosservato, servono piccoli passi ma costanti. Oggi si esce anche solo per comprare il pane, domani si va al parco e così via. Prima conviene riprendere dimestichezza con il mondo esterno e poi per il resto si vedrà al momento giusto.
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Sono d'accordo, non bisognerebbe cadere nella convinzione a priori che una famiglia sia sempre interessata ad aiutare.
(Grazie mille per i vostri pareri)
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23-09-2020, 10:34
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#27
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Detto fra noi (mi viene un pochino da sorridere scrivendolo, ma non è che ci sia niente di divertente, dal mio punto di vista...), la psichiatra non sa dove mettere le mani prima perché i problemi sarebbero troppi. Stesso discorso vale per la psicologa. Entrambe brancolano un po' nel buio, forse. La psichiatra sa che vado in terapia psicologica e delega alla psicologa il compito di aiutarmi su quel versante, lei si preoccupa solo di gestire i farmaci (come accennavo, è quella "gratuita" dell'ASL, anche se è una psicoterapeuta).
E' come se fossero cieche a soluzioni concrete, non è chiaramente "colpa" loro ma del fatto che la situazione, in effetti, è un po' incasinata. Non so, fra l'altro, se avrei bisogno di una terapia psicologica differente. Coi borderline dicono che funzioni meglio la dinamica (se non erro)
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Per motivi diversi, posso capire.
Al momento ho lasciato sia psichiatra che psicologa, non possono dirmi che non possono fare niente per me, ma di fatto quello è.
Quando non si può lavorare su nulla per cause situazionali, la terapia diventa inutile e le sedute troppo frustranti.
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23-09-2020, 10:36
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#28
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Per motivi diversi, posso capire.
Al momento ho lasciato sia psichiatra che psicologa, non possono dirmi che non possono fare niente per me, ma di fatto quello è.
Quando non si può lavorare su nulla per cause situazionali, la terapia diventa inutile e le sedute troppo frustranti.
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Esiste pure il fattore predisposizione alla terapia (qualunque terapia).
Non tutti sono ricettivi da questo punto di vista.
Per quanto mi riguarda, quanto più sei intelligente, tanto meno riuscirai a cavare un ragno dal buco. Anche se il mio parere vale quanto uno zero bucato, lo so.
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23-09-2020, 10:38
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Esiste pure il fattore predisposizione alla terapia (qualunque terapia).
Non tutti sono ricettivi da questo punto di vista.
Per quanto mi riguarda, quanto più sei intelligente, tanto meno riuscirai a cavare un ragno dal buco. Anche se il mio parere vale quanto uno zero bucato, lo so.
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Nel mio caso sono molto predisposta, sono proprio i limiti imposti da una situazione contingente sulla quale non ho margine d'azione a rendere impossibile la terapia.
Ogni caso è a sè.
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23-09-2020, 10:43
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#30
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Nel mio caso sono molto predisposta, sono proprio i limiti imposti da una situazione contingente sulla quale non ho margine d'azione a rendere impossibile la terapia.
Ogni caso è a sè.
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Anche nel mio. Pur se qualche tempo fa una psicologa da cui feci un test psicologico scrisse nella relazione che ero "refrattaria" alla psicoterapia. Comunque con la psicologa attuale sto cercando di lavorare bene, il problema è che se pure faccio dei miglioramenti sono circondata da persone che mi rinfacciano che non ne compio alcuno. Quindi un po' alla lunga mi scoraggio e talvolta mando tutto all'aria.
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23-09-2020, 10:43
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#31
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
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Io con mio fratello mi sono sempre trovato bene, il fatto è che lui adesso ha una vita sua, una casa sua, ecc. Ci sentiamo molto di meno.
In passato ho pure bazzicato coi suoi amici, sono adirittura andato al cinema un paio di volte però però il problema è sempre uno:
Allora, come va a lavoro? Lavori ? Raggazza ? Viaggi ? Casa/mutuo ?
Nello svago e nello sparare cazzate tutto ok (se ti stanno simpatici), ma poi quando si toccano i soliti argomenti ( e mi pare normalissimo ) ti devi arrampicare sugli specchi per uscirne..
A sto punto mi defilo come un codardo e amen.
Vive vicino tuo fratello ?
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23-09-2020, 10:44
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#32
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,632
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Sono d'accordo, non bisognerebbe cadere nella convinzione a priori che una famiglia sia sempre interessata ad aiutare.
(Grazie mille per i vostri pareri)
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Tante volte i parenti fanno pure danni con commenti e frasi infelici.
Purtroppo non capiscono, non vogliono (possono?) capire.
Per l'inerzia, ti suggerisco un trucchetto.. non so se funzionerà ma di solito mi aiuta a portare a termine le cose .
Prova a vedere tutto come un gioco. Compra un diario oppure usa una delle tante app disponibili e la sera fai un piccolo elenco di attività che vorresti completare il giorno dopo.
Ad esempio:
- uscire di casa;
- comprare il pane;
- leggere tot pagine di un libro (o vedere un film, devi anche un po' coccolarti );
- mangiare solo durante i pasti.
Il giorno dopo fai un segno vicino alle attività riuscite e continua così per un po'.
A fine settimana controlla cosa hai fatto e in caso di risultato positivo premiati in qualche modo .
Forse è una sciocchezza, eh.. però a volte gli incentivi aiutano a sbloccare le situazioni. In più come metodo permette anche di prendere di nuovo familiarità con gli impegni (semplici ma pur sempre impegni). Alla fine conta molta l'abitudine, è un po' come lo sport.. serve allenamento
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 23-09-2020 a 10:48.
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23-09-2020, 10:47
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#33
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Originariamente inviata da Teach83
Io con mio fratello mi sono sempre trovato bene, il fatto è che lui adesso ha una vita sua, una casa sua, ecc. Ci sentiamo molto di meno.
In passato ho pure bazzicato coi suoi amici, sono adirittura andato al cinema un paio di volte però però il problema è sempre uno:
Allora, come va a lavoro? Lavori ? Raggazza ? Viaggi ? Casa/mutuo ?
Nello svago e nello sparare cazzate tutto ok (se ti stanno simpatici), ma poi quando si toccano i soliti argomenti ( e mi pare normalissimo ) ti devi arrampicare sugli specchi per uscirne..
A sto punto mi defilo come un codardo e amen.
Vive vicino tuo fratello ?
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Sì, anche io non sopporterei che mi ponessero la classica domanda tipo "cosa fai nella vita?".
Ma tanto non ci sono molte speranze, oggi come oggi, di avere contatti sociali per la quale, quindi non è un problema.
*Sorella, in realtà. Lavora in una città a circa 300 km di distanza. Non proprio vicinissima. Comunque non ci vado molto d'accordo. Potrebbe anche vivere a due passi, ci stiamo reciprocamente sullo stomaco, e non ci rivolgiamo la parola da più di un anno.
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23-09-2020, 10:49
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#34
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Tante volte i parenti fanno pure danni con commenti e frasi infelici.
Purtroppo non capiscono, non vogliono (possono?) capire.
Per l'inerzia, ti suggerisco un trucchetto.. non so se funzionerà ma di solito mi aiuta a portare a termine le cose .
Prova a vedere tutto come un gioco. Compra un diario oppure usa una delle tante app disponibili e la sera fai un piccolo elenco di attività che vorresti completare il giorno dopo.
Ad esempio:
- uscire di casa;
- comprare il pane;
- leggere tot pagine di un libro (o vedere un film, devi anche un po' coccolarti, eh );
- mangiare solo durante i pasti.
Il giorno dopo fai un segno vicino alle attività riuscite e continua così per un po'.
A fine settimana controlla cosa hai fatto e in caso di risultato positivo premiati in qualche modo .
Forse è una sciocchezza, eh.. però a volte gli incentivi aiutano a sbloccare le situazioni. In più come metodo permette anche di prendere di nuovo familiarità con gli impegni (semplici ma pur sempre impegni). Alla fine conta molta l'abitudine, è un po' come lo sport.. serve allenamento
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Proverò. Grazie.
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23-09-2020, 10:50
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#35
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Principiante
Qui dal: May 2020
Messaggi: 64
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Tu chiedi d'immedesimarsi e io questiono la situazione per capire come dovrei farlo, magari può aiutarti sapere che appunto esistono reclusioni più severe e che vivi momenti che possono essere invidiati come avere un supporto psicologico che riesci ad accettare e trasformare in realtà.
E per questo non riesco a vedermi e capire condizioni simili, e penso che si tu possa capire una parte ma siamo su due pianeti diversi.
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A me dispiace che da quel che si capisce ti senti rassegnato. Ma ti assicuro che sentirsi le persone più sole e sventurate al mondo non è affatto insolito (fra persone sfortunate in generale).
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23-09-2020, 11:29
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#36
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
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Il sabato sera a mio parere non è una cosa indispensabile , soprattutto passati i 30.
Però uscire, andare a fare spesa, andare alle poste a pagare le bollette quello si, magari vedersi con un amico per prendere un caffè.
Sono d'accordo sul mangiare mentre si guarda la tv/videogioca/legge un libro: è una cosa deleteria e va evitata.
Nel mio caso quando ho un interesse focalizzato su una cosa mi scordo del resto, il multitasking non è il mio forte... E quindi mi scordo pure di mangiare, o meglio non sento la fame finché non ci penso. Ma capisco che non è così per tutti.
In fondo è anche una forma di nervosismo: infatti nel mio caso quando mangio ci metto pochissimo, è come se inconsciamente stessi facendo una gara di velocità. Cosa che ho ereditato da mio Nonno ( ricordo le sue forchettate rapide sui maccheroni in velocità ) e aggrava i miei problemi digestivi.
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23-09-2020, 11:49
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#37
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Teach83
Il sabato sera a mio parere non è una cosa indispensabile , soprattutto passati i 30.
Però uscire, andare a fare spesa, andare alle poste a pagare le bollette quello si, magari vedersi con un amico per prendere un caffè.
Sono d'accordo sul mangiare mentre si guarda la tv/videogioca/legge un libro: è una cosa deleteria e va evitata.
Nel mio caso quando ho un interesse focalizzato su una cosa mi scordo del resto, il multitasking non è il mio forte... E quindi mi scordo pure di mangiare, o meglio non sento la fame finché non ci penso. Ma capisco che non è così per tutti.
In fondo è anche una forma di nervosismo: infatti nel mio caso quando mangio ci metto pochissimo, è come se inconsciamente stessi facendo una gara di velocità. Cosa che ho ereditato da mio Nonno ( ricordo le sue forchettate rapide sui maccheroni in velocità ) e aggrava i miei problemi digestivi.
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Concordo, diciamo pure dopo i 25...ormai st'ossessione di dover uscire il sabato sera a forza è pure passata.
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23-09-2020, 11:50
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#38
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Effettivamente un parente può essere di aiuto in casi del genere.
Però spesso non ci sono o - quando presenti - dimostrano totale disinteresse.
Parlo da figlia unica senza appoggi di cugini e simili, figurati.
Secondo me l'unica è fare quanto consigliato da Inosservato, servono piccoli passi ma costanti. Oggi si esce anche solo per comprare il pane, domani si va al parco e così via. Prima conviene riprendere dimestichezza con il mondo esterno e poi per il resto si vedrà al momento giusto.
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La famiglia conta parecchio, non c'è dubbio, ma se non vivi un ambiente casalingo sano l'unica è fare come hai detto tu...conosco pure gente di 30 anni salvate dai fratelli o sorelle molto più piccoli di loro da situazioni di isolamento grave.
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23-09-2020, 12:51
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#39
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Non trovo il pulsantino per ringraziare...
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è vero, assurdo, è un sabotaggio
ho scritto un papiro per cosa??? esigo l'intervento dell'admin, voglio parlare direttamente con lui, non voglio figure di secondo piano tipo i mod -___-
occhio che questa cosa è grave, qui viene giù tutto....
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23-09-2020, 12:58
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#40
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,560
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Quote:
Originariamente inviata da misanthropyh_
Same.
Cioè, io vivo la stessa situazione.
E vivo al sud, quindi puoi immaginarti.
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pure io del sud, ho visti due/tre ragazzi nel mio paesino più grandi di me di 5-6 anni che hanno poca vita sociale a quanto vedo sui social, ma non ti filano o comunque prendono l'auto e vanno a fare attività in città ogni giorno e tu rimani in casa se non hai l'auto. O comunque se la vivono male, sono frustrati e non gli importa di nessuno.
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