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19-05-2019, 12:40
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,594
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19-05-2019, 14:22
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#2
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Passata la prima sensazione di aver visto un qualcosa di buffo, ha un che di inquietante il poppante che si lagna senza un motivo apparente solo per imitazione e la madre che sghignazza mentre lui frigna, pare uno di quei video dove si insegnano i trucchetti a degli animali domestici, con la differenza che quelli sono più innocui.
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19-05-2019, 16:28
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#3
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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È interessante che da una parte ci sia l'eccessiva soggettivazione del figlio tramite la maglietta con la scritta e dall'altra l'eccessiva oggettualizzazione (utilizzo strumentale del figlio come genitore che accudisce, negazione della sua mente, ecc.), in entrambi i casi c'è molta distanza, quindi non c'è rapporto, quindi ci può essere furbizia (ha senso fregare solo le persone con cui non si è in rapporto, altrimenti è come fregare sé stessi).
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19-05-2019, 16:35
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,350
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🤔
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19-05-2019, 17:45
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,375
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Credo che il bambino lo viva e voglia come gioco: io faccio questo a te (ti metto il ciuccio), adesso tu fallo a me. A me inquieta che la mamma gli dica "just take it" e non lo guardi molto (sembra presa solo dal suo gioco adulto che il bambino non può capire, e che quindi si prenda gioco di lui), e che manchi un segnale evidente che il bambino si stia divertendo e che non sia invece smarrito a causa di quel comportamento. Magari però c'è anche altro, 30 secondi prima o dopo, che nel video non si vede.
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19-05-2019, 17:49
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#6
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Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Südtirol
Messaggi: 6,826
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Quote:
Originariamente inviata da onisco
Credo che il bambino lo viva e voglia come gioco: io faccio questo a te (ti metto il ciuccio), adesso tu fallo a me.
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Può essere, ma considerato che a quell' età interagisce a risate, pianti e vocalizzi senza senso compiuto andare a interferire nella sua spontaneità stravolgendo il significato di una delle manifestazioni più eloquenti non mi pare il massimo; non è come insegnare a fischiare al pappagallo, anche se sembra fatto con lo stesso spirito.
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19-05-2019, 18:07
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,375
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Non so, spero che non fosse proprio quello lo spirito che ha ispirato il gioco, al di là degli effetti. Sarebbe stato interessante vedere anche cosa fa la mamma quando il bambino si dispera veramente. (E li si spera che non lo consideri un furbo lei stessa!)
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Ultima modifica di onisco; 19-05-2019 a 18:19.
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19-05-2019, 19:11
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#8
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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Quote:
Originariamente inviata da onisco
Credo che il bambino lo viva e voglia come gioco: io faccio questo a te (ti metto il ciuccio), adesso tu fallo a me. A me inquieta che la mamma gli dica "just take it" e non lo guardi molto (sembra presa solo dal suo gioco adulto che il bambino non può capire, e che quindi si prenda gioco di lui), e che manchi un segnale evidente che il bambino si stia divertendo e che non sia invece smarrito a causa di quel comportamento. Magari però c'è anche altro, 30 secondi prima o dopo, che nel video non si vede.
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I segnali di divertimento ci sono nei giochi medi. Una dimensione di gioco portata all'estremo (il gioco è tutto quello che c'è, non è una madre raggiungibile in altro modo, per questo il bambino lo desidera) in pratica non è più tale, infatti il sorriso e la risata della madre si contraggono quasi in una smorfia di crudeltà, in quel momento sta cercando di soffocare una parte di sé (non solo è in una posizione autistica nei confronti del figlio, ma anche di sé, altrimenti avrebbe un atteggiamento almeno in parte aperto e lieto e sarebbe in una direzione evolutiva, invece è chiaramente in una statica, non ci sono tracce di dubbi o consapevolezze nel suo compiacimento di sé) non di integrarla. Non sta sorridendo a, ma sta sorridendo di, dunque non sta sorridendo, perché il sorriso è comunicazione, altrimenti è una smorfia autistica.
Quando alla fine lo smolla anche quello è un gioco, una forma di peek a boo estremo in cui il bambino ora è guardato (esiste) e poi non è guardato (non esiste).
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19-05-2019, 20:15
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,375
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A margine, perché dici che il gioco è l'unico modo? Se un bambino piange sul serio, o mostra smarrimento di fronte a un gioco che è o sta diventando altro come forse è successo a quel bambino, non è anche quello un modo per essere raggiunto?
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19-05-2019, 21:33
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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Quote:
Originariamente inviata da onisco
A margine, perché dici che il gioco è l'unico modo? Se un bambino piange sul serio, o mostra smarrimento di fronte a un gioco che è o sta diventando altro come forse è successo a quel bambino, non è anche quello un modo per essere raggiunto?
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Il gioco probabilmente è praticamente l'unico modo con cui è contattabile quella madre in particolare (l'avevi letto "L'io diviso", no? Con questo video dovrebbe funzionare bene).
Comunque non so se ho capito cosa intendi, ma essere raggiunto rispetto a un disagio che riguarda un gioco è una cosa, essere raggiunto in senso assoluto rispetto a quello che il bambino è nella sua interezza è un altro.
È chiaro che nella misura in cui la seconda cosa non può avvenire ci sarà un investimento diverso rispetto alla prima, sul momento del gioco può anche venire investito ogni contenuto e dinamica psichica, ma a quel punto è tutto cifrato in simboli e viene vissuto nell'inconsapevolezza.
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La questione del prima e del dopo video è abbastanza relativa, 30 secondi di video sono ere geologiche in termini di analisi psicologiche, perché la dinamica che c'è in atto si ripropone a livello di insieme e di particolari in ogni momento e in ogni transizione fra momenti. È sempre la stessa cosa, la madre afferma sempre lo stesso disagio, il bambino afferma sempre lo stesso disagio, con ogni parte di sé, con ogni espressione di sé, con ogni relazione fra parti di sé ed espressioni di sé.
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19-05-2019, 23:49
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 1,375
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Ho frainteso alla grande la parentesi dove scrivevi "non è una madre raggiungibile in altro modo", è come se avessi letto "non esiste una madre ..."
Un tempo ero vicino di casa di una donna che, ogni volta che la figlia di pochi mesi piangeva, le urlava di smettere.
Avevo letto solo le prime pagine dell'Io diviso. Può essere l'occasione per riprenderlo, grazie.
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20-05-2019, 02:46
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Trapani
Messaggi: 2,594
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A me ha colpito un particolare, che potrebbe essere indicativo.
Appena la mamma piange, il bambino le da' il ciuccio immediatamente.
Sembra quasi che sia gia' abituato all'azione-reazione.
Ho l'impressione che si tratti di un caso di doppio imprinting:
fase 1: chi piange, deve ricevere il ciuccio
fase 2: chi non ha il ciuccio, piange
Quindi il bambino sente la mamma piangere, e passa alla fase 1: le da' il ciuccio.
Automaticamente, lui non ha il ciuccio e passa alla fase 2: comincia a piangere.
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20-05-2019, 03:24
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#13
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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non so perché mi ha ricordato un bambino "profugo" che piangeva e si contorceva solo quando la telecamera lo inquadrava. scimmie addestrate i bimbi
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20-05-2019, 06:41
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#14
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 607
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Quote:
Originariamente inviata da onisco
Un tempo ero vicino di casa di una donna che, ogni volta che la figlia di pochi mesi piangeva, le urlava di smettere.
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Probabilmente spesso avrà anche pianto apposta come unico modo per avere una reazione (significativa).
Quote:
Originariamente inviata da onisco
Avevo letto solo le prime pagine dell'Io diviso. Può essere l'occasione per riprenderlo, grazie.
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Già la parte in cui cita Freud che parla del nipote che gioca spiega molto.
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