|
18-12-2011, 03:47
|
#1
|
Principiante
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 11
|
Tutto sembra andare per il meglio, si da il meglio di se, si lavora sodo e si ricevono enormi ricambi affettivi e professionali mai prima ricevuti.
Ho detto sembra.
C'è sempre una piccola parte che rifiuta tutto ciò.
Perchè non l'ha mai conosciuta questa gioia, lha sempre respinta.
Senti come mancare qualcosa.
Ma è proprio la mancanza di questa conoscienza del gioire dei propri risultati.
Del porsi obiettivi, del crederci, del rilassarsi, (. . . .) dell'amare.
Imparare a vivere così è una cosa che sto scoprendo poco per volta.
a volte spaventa, a volte affascina .)
C'è l'impegno e c'è anche quella piccola parte (piccola per ora .) che mi sega le gambe di tanto in tanto.
Crea disordine.
Crea.?
|
|
18-12-2011, 08:29
|
#2
|
Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
|
La propositività genera sempre risultati positivi,e in campo lavorativo dei profitti,quindi dei benefici da amici e familiari che vorrebbero attingere al nostro evidente benessere=affetto e profusioni di apprezzamento,stima.
Ma bisogna stare attenti,perchè come per il mago di Oz quel benessere può venire a mancare in un periodo di ribasso e crisi lavorativa e tutto quel che si credeva ormai conquistato può sparire in una nube di fumo.
|
Ultima modifica di TrueLover; 18-12-2011 a 08:32.
|
18-12-2011, 10:37
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: Ravenna
Messaggi: 1,415
|
Quote:
Originariamente inviata da Izel
Senti come mancare qualcosa.
|
Manca sempre qualcosa.. è ciò che rende l'essere umano una creatura triste e autodistruttiva.. u.u
|
|
18-12-2011, 12:40
|
#4
|
Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
|
Non s'impara a vivere, casomai ci si fa l'abitudine, piano, lentamente, con il tempo.
|
|
18-12-2011, 14:32
|
#5
|
Intermedio
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Ne la Città dolente fra la perduta gente
Messaggi: 134
|
Quote:
Originariamente inviata da maury25
Non s'impara a vivere, casomai ci si fa l'abitudine, piano, lentamente, con il tempo.
|
Concordo in pieno, purtroppo ci sono spesso tempi differenti, in quanto alcuni sono più rapidi e reattivi, mentre altri più lenti, ma sicuramente la vita, con le sue gioie e dolori, è qualcosa che la si capisce con il tempo.... penso sia proprio inevitabile.
|
|
18-12-2011, 14:38
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
|
Io non credo che sia questione di imparare a vivere ma di adattarsi a vivere.
|
|
18-12-2011, 16:08
|
#7
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 220
|
Quote:
Originariamente inviata da Izel
Imparare a vivere così è una cosa che sto scoprendo poco per volta.
a volte spaventa, a volte affascina .)
|
puo spaventare perche una volta raggiunta l ebbrezza del vivere con gioia, hai potenzialmente qualcosa di importante da perdere...
ti auguro di non demordere e cavalcare questa scia positiva fino ad abituarti alle tue nuove gratificazioni
|
|
18-12-2011, 20:51
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 884
|
Per sapere il mio parere a tal proposito , basta leggere la mia firma
|
|
18-12-2011, 23:18
|
#9
|
Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 220
|
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Già, la "paura" di vincere la partita... come quando una squadra più debole sta vincendo su una più forte e spesso, per timore riverenziale, comincia a giocar male, quasi fosse un affrontto battere il team più blasonato...
Nel calcio succede spesso...
E penso che per noi avvenga una cosa simile: se arriviamo vicino alla soluzione (o quasi) dei nostri problemi potrebbe prenderci un senso di paura, quasi come se fossimo intimoriti dal poter vivere senza complessi e disagi.
|
è probabile cmq come diceva un utente in precedenza che sia una questione di abitudine... se per molti anni siamo stati abituati a vivere una vita sotto la mediocrità sarà anche difficile amministrare i momenti positivi, soprattutto perche ci siamo "allenati" tutta la vita ad essere l opposto... è come se gli anticorpi della fobia si ribbellassero e l inesperienza fa il resto
|
|
19-12-2011, 10:42
|
#10
|
Principiante
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 11
|
Quote:
Originariamente inviata da ABARTH
puo spaventare perche una volta raggiunta l ebbrezza del vivere con gioia, hai potenzialmente qualcosa di importante da perdere...
ti auguro di non demordere e cavalcare questa scia positiva fino ad abituarti alle tue nuove gratificazioni
|
hai perfettamente ragione.
è una bella sfida, te lo assicuro.
|
|
19-12-2011, 12:32
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 1,339
|
Quote:
Originariamente inviata da Chained to dust
Manca sempre qualcosa.. è ciò che rende l'essere umano una creatura triste e autodistruttiva.. u.u
|
L'essere umano, è imperfetto per definizione, quindi gli mancherà sempre qualcosa.
ma penso che quando uno scopre cosa sia effettivamente quel qualcosa, anche se non può raggiungerlo, riesce a trovare il giusto equilibrio. La perfettibilità è la condizione dell'equilibrio.
|
|
17-07-2015, 08:30
|
#12
|
Principiante
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 11
|
Quote:
Originariamente inviata da shady74
Già, la "paura" di vincere la partita... come quando una squadra più debole sta vincendo su una più forte e spesso, per timore riverenziale, comincia a giocar male, quasi fosse un affrontto battere il team più blasonato...
Nel calcio succede spesso...
E penso che per noi avvenga una cosa simile: se arriviamo vicino alla soluzione (o quasi) dei nostri problemi potrebbe prenderci un senso di paura, quasi come se fossimo intimoriti dal poter vivere senza complessi e disagi.
|
Basterebbe provare una volta la giusta ebrezza da piccoli per continuare a provarla.. Se provi quella sbagliata poi non ne bastano 100 di giuste per dimenticartela
In ogni caso credo sia vero questo strano atteggiamento e comprovato in diverse attività in cui c'era un accanita sfida con qualcuno.
Mi fa sorridere pensare che mi capitava sia in complesse situazioni affettive sia giocando a fifa!
Mi fa riflettere molto il fatto che lo facevo per lasciar più terreno all' avversario, magari quando ero in vantaggio (nel caso di fifa).
Perche?
E riconducendomi al filo,
dopo 3, 4 anni (quale filo?):
Cosa e' quella piccola cosa che tutti abbiamo e che tutti abbiamo in comune..
..quella piccola strnz*etta che ci dice che che siamo ancora troppo lontani, distanti, stanchi, stanchissimi.
Cosa ci manca a noi per vivere senza di questi problemi?
A me di sicuro una dormita, ora .)
A voi?
Una buona giornata fobici
|
Ultima modifica di Izel; 17-07-2015 a 08:32.
|
|
|