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Originariamente inviata da Leni Kollontaj
Il bello è proprio che nulla è fondamentalmente impossibile del tutto, al massimo può essere non fattibile al momento, ma ciò non significa che non sarà fattibile in futuro. Pensa solo a quante cose cambiano in un solo anno, a quante cose siamo in grado di fare.
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Mah. A me sembra una valutazione molto ottimistica e poco realista che è possibile solo ad una persona estremamente privilegiata o assai giovane, questa.
L'affermare che nulla è fondamentalmente impossibile, intendo, quando invece, a meno di non essere privilegiatissimi e stra-fortunati, ci son tantissime cose che di fatto lo sono, materialmente e del tutto al di fuori delle nostre possibilità.
E che con il passare del tempo lo diventano sempre più.
Anche l'affermazione che cambiano tante cose in un anno lascia il tempo che trova.
A me, ad esempio, nell'ultimo anno non è cambiato assolutamente niente (se non stare molto peggio, che non credo sia una cosa utile né positiva).
Cioè.. conoscenze, esperienze, di qualunque tipo (viaggi o anche solo uscire di casa).. zero di zero.. contatti umani (anche solo a distanza) zero.. fisso i muri o lo schermo di un computer... in silenzio da solo e senza interlocutori.. per tutto il tempo...
Ultimi 5 anni passati tutti così.
Per di più .. sì, il cambiamento... giusto.
Avviene sempre in qualche modo e forma.
Ma mica è necessariamente un miglioramento.
Lutti, malattie, perdite. Sì, quelli avvengono. Ne ho avuti persino io che non ho vissuto (d'altro) niente.
Ma non è d'aiuto un cambiamento del genere.
Lo subisci e ti riduce peggio.
Per cui..
Belle e sagge parole, le tue.. ma molto teoriche e astratte; comunque non applicabili, in senso positivo, ad ogni vita e contesto.
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Originariamente inviata da Leni Kollontaj
Più che la morte in sé, infatti, temiamo di sprecare e buttare la vita che abbiamo avuto prima di morire. Quindi non è che ne vale la pena o meno, semplicemente si vive, il tuo corpo vive suo malgrado fino alla fine;
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Su questo discorso posso pure concordare (fino ad un certo punto).
Che a prescindere dal desiderio o dal senso o scopo (che non c'è) si vive comunque da un punto alpha ad un punto omega .. e solo per questo sarebbe meglio usufruire di questo tempo al meglio che si può.. stando il meglio possibile.
Il punto è che spesso ciò non dipende assolutamente da noi.
Ci son contesti favorevoli (nascere da una famiglia decente, benestante, belli, sani) e altri che non lo sono affatto e che ti mettono fin da giovanissimo di fronte al fatto che sostanzialmente per cambiare in meglio il tuo stato non puoi fare granché.
Il discorso di sprecare o buttare via la vita spesso, infatti, non è una questione di scelta o preferenza o desiderio o voglia di sprecarla, quanto più che altro una semplice mancanza oggettiva di opzioni e possibilità concrete di ottenere qualcosa che possa migliorarla .. e dunque farti star meglio.