Peste Nera

Io il motivo l'ho trovato nel mio piano di fuga. Sono frenato dal fare sciocchezze per via delle eventuali conseguenze legali che mi impedirebbero di espatriare.

Hor

Sono quasi le undici di mattina e già sto male.

incompresa88

Stai facendo la cosa giusta.
Per me qui o altrove cambierebbe poco alla fine. Non riesco a far pace con il mondo, quindi potrei trasferirmi pure al Polo Nord e continuerei a provare rabbia. Ormai sono troppo logorata dall'odio. Non riesco ad apprezzare nemmeno le cose belle e tutto mi crea ansia e stress. Non c'è rimedio per quelli come me. A te auguro tutto il bene del mondo con il tuo piano di fuga.

Masterplan92

Mi stanno tornando i disturbi alimentari..Cheppalle

Peste Nera

Io per calmarmi uso la musica e con me funziona, se ti piace puoi tentare anche tu. L'isolamento secondo me porterebbe la pace interiore e non sarebbe poco visti i tempi in cui viviamo. Grazie per l'augurio, ti abbraccio forte!

incompresa88

La musica aiuta, ma ovviamente non fa miracoli. L'isolamento a me ha portato solo a detestare ancora di più la gente, a soffrire perché non riuscirò mai ad apprezzare la vita come gli altri. La pace interiore posso ottenerla solo con la morte, purtroppo.
Ti ringrazio e ti abbraccio forte anch'io.

Peste Nera

Purtroppo all'isolamento sono abituato perché non ho mai avuto amici. Sul pensiero della morte secondo me sbagli, è difficile lo so, ma non darla vinta a chi ti vuole male. Ti riabbraccio forte incompresa88, se ti va di sfogarti io sono qui.

SamueleMitomane

Ieri ho detto che mi disprezzo, in un topic. Pensandoci, forse questo disprezzo è la maschera di un certo bene verso me stesso, dove questo "me stesso" sarebbe "quello che vorrei voluto aver essere", quel potenziale così inespresso che sembra ormai morto. E perciò sono sempre in lutto di quel potenziale, e vivere in quest'altra vita (perché non la sento mia, mi è aliena e mortificante) non fa altro che ricordarmi del cadavere dell'aver potuto, aver dovuto, e mi convince che non si può porre rimedio, che sarà sempre così, essendo la morte definitiva. Non so come uscire da questo nodo cognitivo/emotivo. Ci provo attraverso i pensieri, cercando di intrecciarli in modo tale da accettare tutto questo, ma quando quella delusione colpisce, quando quello schifoso pugnale ti si rigira nel petto senza che tu possa fare niente, non c'è modo di calmarmi se non distrarmi, con questo dannato internet, con attività passive che mi alleviano i dolori ma, allo stesso tempo mi assopiscono il cervello, rendendo la situazioni poi perfino peggiore a lungo andare, com'è successo infatti. Tutto quello che faccio è evitare di provare ad attuare quel potenziale, e mi disprezzo per questo ma è l'unica cosa che mi mantiene lontano dal dolore, perché non appena penso positivo, non appena provo ad essere la persona che voglio essere, mi sorgono questi sensi di colpa come fitte al torace. Vorrei solo che ci fosse un modo, un meccanismo di coping per questa delusione più efficiente, in modo da lasciare al tempo il resto del lavoro e nel frattempo non fottermi le poche opportunità che mi rimangono.

incompresa88

Ti capisco… gli amici non ho idea di cosa siano, né sarei in grado di averne a causa dei miei problemi.
Purtroppo per me la morte sarebbe davvero una liberazione, l'unico modo per raggiungere la pace interiore, perché la mia non è vita. Non riuscire a godersi nulla e provare perennemente rabbia e odio è logorante alla lunga. Posso fingere di essere sorridente e tutto, ma non è così. Non sono la persona che sembro ed è anche fastidioso dover fingere di essere normale, visto che nessuno capirebbe il malessere interiore che provo, né ci sarebbero persone disposte a sorbirsi le mie angosce.
Ti ringrazio tanto… ti scriverò poi in privato, quando me la sentirò.

Peste Nera

Non ti preoccupare, scrivimi quando te la sentirai senza problemi e io cercherò di aiutarti come potrò, spesso una parola gentile aiuta più di tante altre cose e vedo che abbiamo molti aspetti caratteriali e sensazioni in comune. Ti auguro tutto il bene del mondo.

claire

Incompresa,io mi sento come te ma la mia non è depressione endogena come penso sia la tua.
Io volevo vivere, non odio la vita, da piccola ho subito vari traumi ed avevo problemi psicologici sí,ma non volevo morire.
Odio quello che mi è successo in vita e le circostanze in cui mi trovo.Vorrei amare la vita ancora,ma si è resa intollerabile.
Mi dispiace per te, comunque.
Il tempo sistemerá le cose, a desiderare la morte non si sbaglia mai,saremo tutti accontentati, almeno questo.

Keith

tutti al mare, tutti ai parchi, tutti a prendere il sole.. sono stato anche invitato ma non posso andare per palese inadeguatezza fisica. quest'anno è un po' meglio dell'anno scorso ma ancora lontano da una condizione decente in cui ci si può scoprire.. amen, altra estate persa.

Warner84

Come immaginavo è stata una serata di merda...non capisco perchè continuo a fare queste uscite. Anzi forse lo so, spero sempre che uscendo possa conoscere qualcheduna ma ormai dopo tanti anni dovrei averlo capito che tanto non capita e se capita è come se non capitasse perchè tanto sono invisibile per il mondo femminile.

incompresa88

Ciao Claire, grazie per il messaggio. Io sono sempre stata depressa. Sono nata fragile e spaventata da tutto, da piccola avevo paura anche della mia ombra e questo purtroppo non è cambiato. Sono sempre stata chiusa in me stessa, spaventata dal prossimo e ipersensibile. Ho subito delle ingiustizie (cose nemmeno troppo gravi, comunque) che mi hanno portata a odiare la vita e le persone ulteriormente.
Tirare avanti per me è diventato sempre più insostenibile anche perché vedo che anche se mi succede qualcosa di positivo non riesco ad apprezzarlo. La sera sto sempre malissimo e non so bene come affrontare le giornate. Sono costretta a simulare una felicità che non mi appartiene e non sento mia.
A me sembri una persona molto forte, lo penso sempre, quando ti leggo. Poi, certo, sapere di essere forti alla fine non cambia le cose, se le circostanze sono quelle che sono e non si può fare niente.
Io ho sempre odiato vivere, anche da piccolissima, avevo già dei pensieri nerissimi per una bambina di quell'età. Per me è tutto stressante, un peso, una sofferenza, anche cose piacevoli finiscono per diventare motivo di stress e angoscia.
Pensa che ho un problema di salute che potrebbe causarmi problemi cardiovascolari, e da quando l'ho scoperto spero sempre che sia la volta buona e che mi venga un bell'infarto, ma finora ancora niente. Questo per farti capire come sto messa… Il desiderio di morire così, all'improvviso, è l'unica cosa confortante ormai.

claire

Anche a me conforta quello.
Ci si spera.
Io vivo con fobie,dolori fisici cronici e traumi reiterati,da troppi anni,in una situazione di isolamento e necessitá, senza autonomia.
La libertà di fare quello che ha fatto Noa, io non ce l'ho.

E allora si spera solo che accada.
No quote.

incompresa88

Noa ha fatto la cosa giusta, Claire, anche se molti non saranno d'accordo.
Io non ho la forza per fare quello che ha fatto lei, però, anche perché vivo con i miei e loro non mi lascerebbero morire. Solo che vivere così non è vita, è solo sopravvivenza, tirare avanti per dovere, fingere di stare bene e far felici gli altri.

Masterplan92

Misantropia portami via

claire

Sí,lo penso anch'io.
Sono stanca di curarmi per malattie croniche che non hanno cure, lo faccio solo per gli altri, a me non interessa piú vivere cosí.

Nightlights

Sono troppo un rottame appena sveglio

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Clover

Ciao , non ti conosco ma ho letto i tuoi messaggi ... in parte davvero ti capisco ..anche io ho una base genetica ansiosa non modificabile e anche di depressione o meglio distimia ...quindi quando dici che ti senti stanca che non godi di nulla e che hai vissuto nella paura e rabbia ..per me è stato così per tantissimo tempo ...ora sono più apatica ma ho subito cose che mi hanno causato numerosi traumi ..quello che voglio dirti è che mi dispiace molto che stai male e che comprendo non sia facile ,ma spero vivamente che starai meglio te lo auguro davvero...anche per me spesso questa non è vita ma il classico andare avanti ..un vuoto che è difficile riempire ..