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04-05-2019, 22:46
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#91001
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,885
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Quote:
Originariamente inviata da silenzio
Una domanda per Itachi se ha voglia di rispondere.
Siccome so che hai una mente analitica dall'efficienza invidiabile, potresti per favore risolvere un enigma che non sono mai stato capace di spiegarmi?
Assumi l'esistenza di un gruppo di persone, assumi che quel gruppo siano gli unici esseri senzienti del Creato. Ognuno di loro ha il suo punto percettivo, la sua consapevolezza, per così dire. Ognuna di quella consapevolezze, di quei punti percettivi, di quelle coscienze è identica alle altre, non ha attributi distintivi perchè sta al di sopra di elementi come carattere, emotività, opinioni, ecc. Solo pura e semplice coscienza di esistere.
Tu sei l'osservatore, allora chi sei tu? Tu che immagini e costruisci quella situazione non puoi essere uno di loro perchè sei altro da loro, eppure percepisci il loro gruppo, ma non sei uno di loro perchè in tutto il Creato ci sono solo loro.
Allora chi sei tu, osservatore delle loro esistenze?
Ti prego, non dirmi Dio perchè sarebbe banale e in ogni caso, come detto, esistono solo loro, se sono dieci non esiste un undicesimo.
Allora chi è l'osservatore?
Se non ho spiegato bene la domanda puoi chiedermi di chiarire.
Grazie infinite!
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Per come l'hai esposta ho due opzioni:
• Sono uno dello stesso gruppo, considerato che la variabile è un'astrattezza di un concetto, quindi analizzabile dall'esterno anche se si è parte di esso (come la mera società, organo macroscopico di elementi che a loro volta, singolarmente, sono costituiti da famiglie, nuclei familiari etc, alla quale posso rivolgermi a essa anche divincolandola da me in quanto elemento). Ogni elemento di quel gruppo è un osservatore del gruppo stesso, visto che hanno le medesime consapevolezze degli oggetti delle dimensione nei quali sono immersi.
• Sono un osservatore non senziente (non è stato specificato che esseri non coscienti non esistano nell'universo del quesito proposto), poiché osservare ciò che succede non implica necessariamente capirlo.
--- Edit ---
Terza opzione: mi si è posto di "assumere"(per vero, a.k.a. "immagina di..."), quindi potrei anche essere colui che immagina di osservare un simile scenario.
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Ultima modifica di Jai; 04-05-2019 a 23:29.
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04-05-2019, 23:14
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#91002
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,477
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dente del giudizio morto/distrutto/marcio... voglio morire con lui
se non opero che succede
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04-05-2019, 23:30
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#91003
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Ubicazione: A volte in soffitta, a volte in cantina.
Messaggi: 6,934
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Quote:
Originariamente inviata da Itachi
Per come l'hai esposta ho due opzioni:
• Sono uno dello stesso gruppo, considerato che la variabile è un'astrattezza di un concetto, quindi analizzabile dall'esterno anche se si è parte di esso (come la mera società, organo macroscopico di elementi che a loro volta, singolarmente, sono costituiti da famiglie, nuclei familiari etc, alla quale posso rivolgermi a essa anche divincolandola da me in quanto elemento). Ogni elemento di quel gruppo è un osservatore del gruppo stesso, visto che hanno le medesime consapevolezze degli oggetti delle dimensione nei quali sono immersi.
• Sono un osservatore non senziente (non è stato specificato che esseri non coscienti non esistano nell'universo del quesito proposto), poiché osservare ciò che succede non implica necessariamente capirlo.
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Ti ringrazio della risposta, ma il problema è che - come sempre - non riesco a formulare la domanda in modo da permettere all'ascoltatore o lettore di distinguere un elemento del gruppo che di diverso non ha assolutamente nulla, eppure in lui c'è qualcosa di diverso.
Ogni coscienza di quel gruppo è singola e percepisce le altre riferendosi alla sua angolazione, non percepisce contemporaneamente tutte le coscienze, nonostante esse non si differenzino in nulla tra loro.
Ogni essere del creato, che ce ne siano miliardi o soltanto due, hanno la caratteristica di avere la stessa identica percezione, la stessa coscienza, intesa come punto percettivo, eppure ce n'è una che si distingue tra loro perchè è LA coscienza, quella principale, quella che detiene l'angolazione privilegiata, sebbene non abbia nulla di privilegiato, sebbene sia esattamente come tutte le altre, nè più nè meno. Eppure ce n'è una che è diversa e non è Dio.
Non trovi che non abbia senso che la coscienza principale, cioè quella che per prima è apparsa nell'Universo non appartenga al Creatore dell'Universo stesso? Non trovi che sia una cosa assurda?
Ecco, credo che l'origine e causa del mio dubbio sia insito nelle ultime due righe della domanda.
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Ultima modifica di silenzio; 04-05-2019 a 23:33.
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04-05-2019, 23:36
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#91004
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,651
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Sinceramente a me ultimamente sto forum mi stressa, leggo troppe stronzate e mi sono rotta i coglioni.
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04-05-2019, 23:50
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#91005
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Esperto
Qui dal: May 2010
Messaggi: 3,885
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Quote:
Originariamente inviata da silenzio
Ti ringrazio della risposta, ma il problema è che - come sempre - non riesco a formulare la domanda in modo da permettere all'ascoltatore o lettore di distinguere un elemento del gruppo che di diverso non ha assolutamente nulla, eppure in lui c'è qualcosa di diverso.
Ogni coscienza di quel gruppo è singola e percepisce le altre riferendosi alla sua angolazione, non percepisce contemporaneamente tutte le coscienze, nonostante esse non si differenzino in nulla tra loro.
Ogni essere del creato, che ce ne siano miliardi o soltanto due, hanno la caratteristica di avere la stessa identica percezione, la stessa coscienza, intesa come punto percettivo, eppure ce n'è una che si distingue tra loro perchè è LA coscienza, quella principale, quella che detiene l'angolazione privilegiata, sebbene non abbia nulla di privilegiato, sebbene sia esattamente come tutte le altre, nè più nè meno. Eppure ce n'è una che è diversa e non è Dio.
Non trovi che non abbia senso che la coscienza principale, cioè quella che per prima è apparsa nell'Universo non appartenga al Creatore dell'Universo stesso? Non trovi che sia una cosa assurda?
Ecco, credo che l'origine e causa del mio dubbio sia insito nelle ultime due righe della domanda.
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Se quanto scritto si riferisce all'idea astratta di un universo nel quale i "residenti" esistenti posseggono quelle caratteristiche, allora si ha una situazione contraddittoria nel definire il privilegiato.
Se, invece, con quanto scritto si cerca di proiettarne l'idea alla (multi)realtà nella quale ci troviamo, si hanno presupposti che non si dovrebbero considerare assiomatici.
In tal caso si dovrebbe dare una definizione consistente di cos'è la Coscienza, e cos'è la (multi)Realtà per poter definire cosa siano le Percezioni e i gradi delle stesse in una rete interazionale di esseri senzienti... il tutto collimerebbe nel poi definire cosa sia la vita e cosa sia la morte a livello sia epistemologico che epistemico.
Certamente un quesito tutt'altro che semplice, a meno di non intervenire in sola chiave speculativa.
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Ultima modifica di Jai; 04-05-2019 a 23:53.
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04-05-2019, 23:54
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#91006
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,147
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Quando ero più giovane mi dicevo più spesso che volevo morire, oggi mi chiedo invece più che altro come fare a sopravvivere. Paradossalmente il momento migliore sembra quello in cui ci si chiederà quanto tempo ancora resta da vivere
(da anziani intendo, quando non si vuole ancora finire)
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05-05-2019, 00:06
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#91007
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Teach83
Ma sei Interista Masterplan ? Credevo fossi juventino
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Purtroppo si..che sofferenza
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05-05-2019, 01:32
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#91008
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,605
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Ahahah, mio fratello ha appena fatto una scenata perché, nella camera da letto, "c'erano zanzare".
Secondo me invece è nervoso perché ieri non è potuto andare al compleanno della fidanzata, siccome aveva la febbre (lui), e probabilmente avranno litigato per questo.
Povera checca isterica
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05-05-2019, 05:40
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#91009
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Banned
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: care a lot
Messaggi: 9,237
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Evvai lavatrice alle 5 di domenica mattina
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05-05-2019, 08:52
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#91010
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Esperto
Qui dal: Feb 2018
Messaggi: 4,605
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Ultimamente non riesco a dormire più di 5 ore.
Sempre meglio prima, che non dormivo nemmeno un'ora.
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05-05-2019, 09:39
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#91011
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
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Quote:
Originariamente inviata da Headache94
Ogni volta che i miei litigano vengo colto da un'angoscia persistente,mi crolla il mondo addosso,non è possibile una cosa del genere
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Stessa cosa vale per me.
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05-05-2019, 09:50
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#91012
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,388
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Stamani mi sono svegliato con in testa le canzoni degli Who, chissà perché poi.
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05-05-2019, 10:01
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#91013
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Che rabbia che provo..
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05-05-2019, 10:08
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#91014
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da Masterplan92
Che rabbia che provo..
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Idem.
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05-05-2019, 10:24
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#91015
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,398
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MI rendo conto di essere stato un ragazzo fortunato, da una famiglia dove i miei si amavano, ho potuto studiare , non mi è mai mancato nulla e in una area di civiltà superiore a molti posti nel mondo...
In piu' ho vissuto in un periodo 'felice' per l'Italia , che cosa sia andato storto poi nella mia vita non lo so, prob ero poco socievole e timido fin da piccolo, anche se nemmeno a livelli di sociopatia.
comunque sia l'ho pagata veramente cara
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05-05-2019, 11:04
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#91016
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,388
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Una bellissima storia JericoRose. La tua ultima frase poi sarebbe da incorniciare.
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Ultima modifica di Peste Nera; 05-05-2019 a 11:27.
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05-05-2019, 11:07
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#91017
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,151
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
MI rendo conto di essere stato un ragazzo fortunato, da una famiglia dove i miei si amavano, ho potuto studiare , non mi è mai mancato nulla e in una area di civiltà superiore a molti posti nel mondo...
In piu' ho vissuto in un periodo 'felice' per l'Italia , che cosa sia andato storto poi nella mia vita non lo so, prob ero poco socievole e timido fin da piccolo, anche se nemmeno a livelli di sociopatia.
comunque sia l'ho pagata veramente cara
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Anche la mia famiglia è abbastanza nella norma come la tua, penso che in alcuni casi come i nostri entrino in gioco fattori genetici.
Poi ci possono essere pure traumi rimossi ( da bambini piccoli), mio fratellino per esempio è la prova che nel mio caso non si tratta di una cosa familiare, lui è normalissimo. Non bisogna mai generalizzare.
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05-05-2019, 11:22
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#91018
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Quote:
Originariamente inviata da tersite
MI rendo conto di essere stato un ragazzo fortunato, da una famiglia dove i miei si amavano, ho potuto studiare , non mi è mai mancato nulla e in una area di civiltà superiore a molti posti nel mondo...
In piu' ho vissuto in un periodo 'felice' per l'Italia , che cosa sia andato storto poi nella mia vita non lo so, prob ero poco socievole e timido fin da piccolo, anche se nemmeno a livelli di sociopatia.
comunque sia l'ho pagata veramente cara
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La mia storia è simile alla tua. Genitori normali, nessun problema familiare. Io do la colpa in parte alla genetica (infatti, ho effettivamente un problema di salute che fatalità comporta problemi psichici) e in parte all'ambiente (scuola soprattutto). Sono sempre stata timidissima, ma la mia non era una timidezza normale. Troppo introspettiva, ipersensibile, troppo principessina delicata e perbene. Penso che se avessi avuto genitori disfunzionali e fossi vissuta in strada invece di passare tutto il tempo in casa a studiare, sarei stata sicuramente più apprezzata. Ma ahimè, io sono questa. Sembro davvero una principessina fragile e delicata, solo che non esiste il principe per me. E anche se passano gli anni, continuo a non capire il mondo, le persone continuano a farmi paura e continuo a preferire la quiete di casa mia.
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05-05-2019, 11:30
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#91019
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,388
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Quote:
Originariamente inviata da incompresa88
La mia storia è simile alla tua. Genitori normali, nessun problema familiare. Io do la colpa in parte alla genetica (infatti, ho effettivamente un problema di salute che fatalità comporta problemi psichici) e in parte all'ambiente (scuola soprattutto). Sono sempre stata timidissima, ma la mia non era una timidezza normale. Troppo introspettiva, ipersensibile, troppo principessina delicata e perbene. Penso che se avessi avuto genitori disfunzionali e fossi vissuta in strada invece di passare tutto il tempo in casa a studiare, sarei stata sicuramente più apprezzata. Ma ahimè, io sono questa. Sembro davvero una principessina fragile e delicata, solo che non esiste il principe per me. E anche se passano gli anni, continuo a non capire il mondo, le persone continuano a farmi paura e continuo a preferire la quiete di casa mia.
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Da questo punto di vista sei stata più fortunata di me se hai avuto dei genitori normali. Parte dei miei problemi derivano dal fatto di avere una famiglia disastrata per vari motivi, se poi ci aggiungo la sfortuna che ho avuto in ambito amici/ragazze la frittata è fatta.
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05-05-2019, 11:33
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#91020
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,316
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È proprio vero che invecchiando la gente peggiora.
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