Eracle

Mio fratello ha giustamente pensato di lasciare dalla nonna i due marmocchi, peccato che in questa casa ci sono anch'io e i marmocchi sono un uragano

Eracle

Ma che ca.... Ha scaricato?

CamillePreakers

Ho una voglia di pizza immane. Sono mesi che non mangio la pizza. Dico quella tonda, non quella al taglio.

Ezp97

secondo voi un iPhone con una buona autonomia?

Delta80

Io ho il 13 e mi dura quasi due giorni, ma non ci sto attaccato h24 a leggere cazzate e video ridicoli però

Maffo

Guarda video in 4k...

TheCopacabana

Sono talmente bravo a dormire, che riesco a farlo a occhi chiusi

Eracle

Ta taratatta ta tà

Kitsune

Penso che le orecchie da mezzelfo non siano così male come body modification se guariscono completamente senza cicatrici e lo dico io che non mi piace niente del genere, perfino i tatuaggi e i piercing non mi dicono nulla. Un'altra cosa che mi piace sempre se possiamo considerarla body modification sono le lenti da contatto strane e colorate.

juan

Affrontare i pensieri ossessivi negativi non consiste nel volgerli al positivo ma nell’eliminare la domanda. Se hai ad esempio il pensiero ossessivo di essere brutto, non devi convincerti di essere bello, ma smettere proprio di porti la domanda “e io come sono?” se hai il pensiero ossessivo che accada qualcosa di brutto non devi convincerti di vivere nel paradiso in terra ma arrivare a non chiederti più “e se accadesse qualcosa di brutto?”


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Krieg

Nessuno online.

Barracrudo

Umore a terra .. e arrivato il freddo fuori, si e rinfrescata l aria l estate e finita ora si guarda avanti .. fra poco e natale e poi 2024 che secondo me succede una catastrofe .. si vedrà sono giù di morale

IO&EVELYN

Dicono che per il 2025 arriverà un macello barra leggi qui

https://www.maurizioblondet.it/hanno-disperato-bisogno-della-nuova-pandemia/

anahí

È verissimo

Immagini allegate

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juan

Io sono il rettiliano. Mandibola pronunciata, occhi chiari con forma stretta e allungata.

Hor

Una cosa che mi ha dato fastidio dell'ultimo colloquio che ho avuto con la psichiatra è stato quando ho cercato di spiegare che io ho anche grosse difficoltà prima ad attivare e poi a portare avanti nel tempo rapporti anche tramite internet, e lei mi ha risposto che "sono cose che riguardano tutti" e che "fanno tutti difficoltà", e quando io ho cercato di spiegare che secondo me non è così, che in questo c'è una differenza tra me e gli altri, lei invece insisteva con la sua posizione.
Ora, sono decennî che utilizzo internet, ho frequentato un sacco di ambienti virtuali diversi sin dall'epoca dei newsgroup (si parla della seconda metà degli anni Novanta), e ho potuto constatare una marcata differenza tra come gli altri interagiscono (molto) e come interagisco io (poco). Sono cose che si potrebbero anche misurare oggettivamente in base alla quantità di interazioni, di risposte e di reazioni che si ricevono, di rapporti che si riescono a portare dal virtuale al reale, e così via.
Non capisco quindi perché negare in questo modo o sminuire le difficoltà che ho in questo ambito.

Comunque in generale è sempre una cosa che mi ha dato moltissimo fastidio quando cerco di spiegare ad altre persone (che siano psicologi, psichiatri, o persone comuni) determinati problemi che ho, e mi viene risposto: "Sì, ma è così per tutti", "Ma sono cose normali".
Mi sembra sempre un modo per minimizzare e un atteggiamento che non mostra affatto un tentativo di comprendere che c'è un problema e, magari, partire da lì per cercare di risolverlo.

pokorny

fagli assegnare un IP fisso con l'indirizzo MAC e poi un profilo limitato a cui la assegnerai...

juan

Come quando la psicologa mi ha detto ''Gli sbalzi d'umore li abbiamo tutti''.
Sì, ma se sento il bisogno di parlarne in terapia è perché mi creano disagio. Se poi sono uguali a quelli degli altri, ma loro sono bravi e sopportano mentre io sono un vile che si lamenta questo è un altro discorso. La terapia deve essere incentrata sul mio disagio, senza confronti con ''tutti''.

bukowskiii

Guccini e gin tonic

Kitsune

Gli psichiatri e psicologi hanno quasi sempre a che fare con pazienti che hanno una percezione distorta di se stessi e degli altri e proiettano questo presupposto in tutti i pazienti. Se nelle vostre sedute emerge quanta scarsa consapevolezza hai dei tuoi sentimenti e della tua identità non ti ritiene una persona critica e affidabile oggettivamente. Poi sì capitano anche anche quelli che non sanno ascoltare e capire.