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21-04-2017, 16:53
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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L'eroe non è quello che non ha paura e picchia tutti; l'eroe è quello che ha paura ma nonostante ciò tenta di sopravvivere alle difficoltà.
Il vero/a coraggioso/a non è colui/colei che non fa mai figuracce ma che le fa e dopo averle fatte cammina a testa altae con savoire faire.
Entrare nella metro vestiti elegantissimi e poi,fare un rutto, dicendo magari con un sorriso:"scusate ma ho perso una scommessa, dovevo farlo"
Insomma l'eroe e basta non esiste ; esiste il fobico: solo lui può diventare il vero "eroe" perché solo lui ha "figuracce" da superare. Perché alla fine, se sei un bullo che non ha paura, non sei un eroe: sei solo uno che non percepisce la paura. Ma solo solo chi percepisce la paura e nonostante questo la affronta è un eroe (se non hai timori da affrontare
non hai nemmeno un coraggio da mostrare.)
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21-04-2017, 17:38
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#2
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Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
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Mi sono perso il perché di questa immagine del bullo (o violento, prevaricatore... quello che vuoi) che non ha paura
Ne ha probabilmente in misura maggiore della sua vittima.
La paura porta anche ad essere aggressivi, adottare misure di difesa preventive. Non solo all'immobilismo e all'inerzia.
Se ti senti costantemente minacciato e costretto a difenderti (leggi : dover dare una certa immagine per non soccombere) c'è buona probabilità tu ricorra alla violenza - in senso lato.
Vedi solo quanto scassano le balle i cani di piccole dimensioni, che si sentono facilmente minacciati e come unica difesa hanno quella di mostrarsi particolarmente aggressivi.
Bulli & Co. sono INSICURI tanto quanto, e forse di più, di fobici ed affini.
( comunque ho capito che vuoi dire, è solo un appunto )
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Ultima modifica di The_Sleeper; 21-04-2017 a 17:43.
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21-04-2017, 18:20
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Il segreto di ciò è iniziare a non prendere sul serio nulla delle reazioni emotive nostre ed altrui, e iniziare a fregarsene dei dettagli, abolire i "se" ed i "ma".
Il fobico ha reazioni emozionali e/o ansiogene spropositate rispetto ad un determinato contesto (socialoso). Ciò non toglie che anche gli altri hanno delle paure da affrontare, anche se c'è da dire che il contesto socializzazione-->fobia--->giudizi altrui è quello che più calza a pennello con l'opposto estremo, ovvero colui che se ne infischia dei giudizi altrui ed è se stesso in qualunque situazione.
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22-04-2017, 00:48
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#4
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,038
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Si superando le prove e le debolezze si può crescere e diventare forti l'ho sperimentato in passato,il problema è il periodo di transizione che è troppo doloroso e poi è molto difficile da superare
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22-04-2017, 01:16
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#5
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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Quote:
Originariamente inviata da lifeisnow
Si superando le prove e le debolezze si può crescere e diventare forti l'ho sperimentato in passato,il problema è il periodo di transizione che è troppo doloroso e poi è molto difficile da superare
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Allora ti dichiaro eroe
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22-04-2017, 01:22
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#6
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,038
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Allora ti dichiaro eroe
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Eroe decaduto
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22-04-2017, 01:31
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#7
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Intermedio
Qui dal: Jan 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 245
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Non so se c'entra con quello che hai scritto, ma credo di sì.
Qualche anno fa, in un libro che avevo letto (Chi ha paura della paura?, Christophe André) il fare figuracce era indicato proprio come un modo di superare la fobia sociale. E tra gli altri c'era proprio l'esempio della metropolitana, in cui i partecipanti dovevano parlarsi da un capo all'altro del vagone. L'obiettivo non era cavarsela bene, non era non vergognarsi, ma rendersi conto che non sarebbe crollato niente, che gli altri se ne sarebbero fregati o al limite avrebbero lanciato qualche sguardo, insomma, ci si doveva abituare alle esperienze reputate difficoltose per far sì che ripetendole pesassero sempre di meno.
Quindi forse potevi cambiare il titolo della tua discussione in "il superamento della fobia sociale passa per le figuracce". :-) Ora ho banalizzato eccessivamente, però credo che abbia senso.
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22-04-2017, 01:51
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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Quote:
Originariamente inviata da Matte
Non so se c'entra con quello che hai scritto, ma credo di sì.
Qualche anno fa, in un libro che avevo letto (Chi ha paura della paura?, Christophe André) il fare figuracce era indicato proprio come un modo di superare la fobia sociale. E tra gli altri c'era proprio l'esempio della metropolitana, in cui i partecipanti dovevano parlarsi da un capo all'altro del vagone. L'obiettivo non era cavarsela bene, non era non vergognarsi, ma rendersi conto che non sarebbe crollato niente, che gli altri se ne sarebbero fregati o al limite avrebbero lanciato qualche sguardo, insomma, ci si doveva abituare alle esperienze reputate difficoltose per far sì che ripetendole pesassero sempre di meno.
Quindi forse potevi cambiare il titolo della tua discussione in "il superamento della fobia sociale passa per le figuracce". :-) Ora ho banalizzato eccessivamente, però credo che abbia senso.
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Esattamente. Comunque sono vere entrambe le cose: il coraggio che passa per le figuracce e il superamento della fobia sociale che passa ugualmente per le figuracce.
Le figuracce sono sopravvalutate: il segreto è farle diventare la propria forza.. la brutta figura nella maggioranza dei casi è vuota come la moda
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22-04-2017, 12:04
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#9
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Le figuraccie le temo molto ma non capisco perche dato che se pur molto amare danno un dolore specifico legato a quell determinato momento e non continuo (sopratutto quelle un po intenzionali ) invece il disagio continuo del fobico e qualcosa di generale e non ce nessun funny side.
E sicuro che fanno valutare meglio parecchie cose tipo ego, pretese, desideri, priorita ecc
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22-04-2017, 13:31
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#10
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Grazie,mi sento eroicissima
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22-04-2017, 14:26
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Grazie,mi sento eroicissima
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Ah, ah, aah
Capisco che sia una magra consolazione se si deve pagare con le figuracce e che faresti a meno di essere un eroe pur di vivere in pace.. ma per ottenere la pace bisogna fregarsene delle figuracce,vivere con un po' di pazzia. Se uno riescisse a fregarsene delle figuracce smetterebbe di essere fobico.
Non siamo perfetti, fanculo la perfezione, ok la "figuraccia" che altro non è se non umanità
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22-04-2017, 14:55
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,973
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Sinceramente lo scontrarsi contro la propria paura in un faccia a faccia d'impatto non l'ho mai considerato molto utile...anzi il più delle volte è controproducente.
E' come se ad uno che ha la fobia dell'aereo lo si fà salire su aerei che su 10 viaggi in tutti e dieci le volte decolla male, ci sono sballamenti, perturbazioni, rumori strani in volo e atterra da incubo; Alla fine dei 10 voli, dubito che questa persona provi una fobia del volare diminuita.
Se la paura è alimentata dal proiettarsi di eventi più o meno catastrofici nella propria mente, e poi questi eventi si avverano durante l'affrontare questa fobia, il risultato non sarà: "ah però sono ancora vivo quindi alla fine non'è così un incubo", ma sarà "è esattamente quello che pensavo di provare, non lo farò mai più".
Alleny esprime un concetto giusto in termini generali, l'avvicinamento alla forza e resistenza tipica dell'eroe passa per il rafforzare la tempra emotiva. Il punto è però che far fare delle figuracce ad un sociofobico è la stessa cosa che pugnalare una persona in una piaga.
Quello che si deve fare imho è creare una ambiente strutturato ad hoc, in cui la figura è piccolissima e ridotta al minimo, con zero possibilità che la cosa precipiti e prolungare la cosa per molto tempo.
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22-04-2017, 14:55
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#13
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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Cosa è troppo piacevole?
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22-04-2017, 15:06
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#14
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Sinceramente lo scontrarsi contro la propria paura in un faccia a faccia d'impatto non l'ho mai considerato molto utile...anzi il più delle volte è controproducente.
E' come se ad uno che ha la fobia dell'aereo lo si fà salire su aerei che su 10 viaggi in tutti e dieci le volte decolla male, ci sono sballamenti, perturbazioni, rumori strani in volo e atterra da incubo; Alla fine dei 10 voli, dubito che questa persona provi una fobia del volare diminuita.
Se la paura è alimentata dal proiettarsi di eventi più o meno catastrofici nella propria mente, e poi questi eventi si avverano durante l'affrontare questa fobia, il risultato non sarà: "ah però sono ancora vivo quindi alla fine non'è così un incubo", ma sarà "è esattamente quello che pensavo di provare, non lo farò mai più".
Alleny esprime un concetto giusto in termini generali, l'avvicinamento alla forza e resistenza tipica dell'eroe passa per il rafforzare la tempra emotiva. Il punto è però che far fare delle figuracce ad un sociofobico è la stessa cosa che pugnalare una persona in una piaga.
Quello che si deve fare imho è creare una ambiente strutturato ad hoc, in cui la figura è piccolissima e ridotta al minimo, con zero possibilità che la cosa precipiti e prolungare la cosa per molto tempo.
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Non voglio buttare nessun fobico nella fossa dei coccodrilli! Mi riferivo anche a piccole cose come guardare negli occhi un'interlocutore o fregarsene di diventare rossi salutando un gruppo di vecchi amici..
Concentrarsi sul fatto che quelle che consideriamo figuracce non lo sono veramente
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22-04-2017, 15:14
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#15
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Esperto
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,455
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22-04-2017, 16:02
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,881
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Quote:
Originariamente inviata da Locharb
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22-04-2017, 16:58
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#17
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Ah, ah, aah
Capisco che sia una magra consolazione se si deve pagare con le figuracce e che faresti a meno di essere un eroe pur di vivere in pace.. ma per ottenere la pace bisogna fregarsene delle figuracce,vivere con un po' di pazzia. Se uno riescisse a fregarsene delle figuracce smetterebbe di essere fobico.
Non siamo perfetti, fanculo la perfezione, ok la "figuraccia" che altro non è se non umanità
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Lo dico sempre che non rubiamo,non ammazziamo,non facciamo niente di male con le nostre figuracce.Io ieri ne ho fatte due.Sono stata male,ma non ho danneggiato nessuno!
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12-09-2018, 00:12
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,114
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Ho fatto una figura barbina, una vera figuraccia patetica a dichiararmi alla mia collega, palesemente non interessata, ma verso la quale avevo percepito un "qualcosa", un forte coinvolgimento.
Sono fiero di aver parlato chiaro e da uomo semi-vero (tramite messaggi vocali, a voce non sarei riuscito), però rimane comunque la risposta educata ma nettamente e definitivamente negativa.
Ora brucia, e brucerà ancora per un bel po'. Onestamente a ripensarci mi verrebbe voglia di buttarmi di sotto.. mi forzo a resistere, vediamo quanto duro.
La vedo ogni giorno e penserà che sono un patetico sfigato stronzo.. come avranno pensato tutte quelle prima di lei.
Mi dovevo togliere questo dubbio ed essere sicuro al 100% della risposta in modo da non avere rimpianti.. se solo riuscissi a capire meglio le intenzioni femminili non avrei bisogno di espormi così.
Non lo so se è coraggio vero, mi sembrano più che altro mosse dettate dalla disperazione e dalla necessità di placare un cervello che viaggia da solo ed è incontrollabile. E' come buttare un getto d'acqua su un reattore nucleare in fiamme.. lo sai che non serve a niente, e che magari rilasci pure vapore radioattivo, ma lo fai, perché qualcosa in quel momento devi fare.
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Ultima modifica di Keith; 12-09-2018 a 00:15.
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12-09-2018, 07:23
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#19
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Banned
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 1,222
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Ho fatto una figura barbina, una vera figuraccia patetica a dichiararmi alla mia collega, palesemente non interessata, ma verso la quale avevo percepito un "qualcosa", un forte coinvolgimento.
Sono fiero di aver parlato chiaro e da uomo semi-vero (tramite messaggi vocali, a voce non sarei riuscito), però rimane comunque la risposta educata ma nettamente e definitivamente negativa.
Ora brucia, e brucerà ancora per un bel po'. Onestamente a ripensarci mi verrebbe voglia di buttarmi di sotto.. mi forzo a resistere, vediamo quanto duro.
La vedo ogni giorno e penserà che sono un patetico sfigato stronzo.. come avranno pensato tutte quelle prima di lei.
Mi dovevo togliere questo dubbio ed essere sicuro al 100% della risposta in modo da non avere rimpianti.. se solo riuscissi a capire meglio le intenzioni femminili non avrei bisogno di espormi così.
Non lo so se è coraggio vero, mi sembrano più che altro mosse dettate dalla disperazione e dalla necessità di placare un cervello che viaggia da solo ed è incontrollabile. E' come buttare un getto d'acqua su un reattore nucleare in fiamme.. lo sai che non serve a niente, e che magari rilasci pure vapore radioattivo, ma lo fai, perché qualcosa in quel momento devi fare.
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Negli ultimi anni ho iniziato a farlo anch’io, un po’ per le stesse ragioni.
Togliersi il dubbio e smettere di farsi tanti strani pensieri, evitando di perdere inutilmente tempo di vita prezioso
Ma anche perché razionalmente non ci vedo più nulla di male a dire ad un’altra persona che ci piace. la figura di merda è solo nella nostra testa, se fatto educatamente all’alta persona in fondo non può che far piacere
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12-09-2018, 08:37
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#20
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Maca
Ma anche perché razionalmente non ci vedo più nulla di male a dire ad un’altra persona che ci piace. la figura di merda è solo nella nostra testa, se fatto educatamente all’alta persona in fondo non può che far piacere
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Ma anche no.
A non poca gente essere approcciati da persone che non reputano attraenti dà fastidio se non proprio repulsione.
E basta con 'sta storia che qui ci si fanno i film in testa, le figure di merda purtroppo esistono, non siamo dei visionari.
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