|
|
09-06-2013, 23:37
|
#1
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
|
Sull'ultimo Venerdì di Repubblica c'è un articolo titolato così.
Riassumo velocemente
Quote:
Se la timidezza non è un superpotere, poco ci manca. In molti casi rappresenta infatti un vero vantaggio evolutivo, capace di garantire la sopravvivenza.
|
A sostenere questa tesi ci sono una serie di studi svolti sugli animali, le salamandre più attive e estroverse hanno una mortalità più più alta perchè più esposte ai predatori; i macachi meno estroversi, quelli che impiegano più tempo ad allontanarsi dalla famiglia, hanno più possibilità di sopravvivere perchè lasciano il gruppo quando sono più grandi e saggi.
Per quanto riguarda gli umani, viene riportato uno studio su 545 adulti inglesi che ha dimostrato che le persone più estroverse, pur garantendosi un maggior numero di partner durante la vita, avevano più probabilità di finire all'ospedale per incidenti e malattie.
Tra le altre cose viene fuori che i manager timidi (cioè solo il 5%) possono essere migliori degli altri "soprattutto quando il contesto è dinamico, incerto e prevedibile"
Poi la classica domanda: timidi si nasce o si diventa? Esiste una componente genetica, ma l'ambiente familiare dove crescono i timidi gica una ruolo fondamentale: se questo è sfavorevole i bambini introversi tendono a svilupparsi meno degli altri, ma in quelli favorevoli si sviluppano di più.
Quote:
Circa il 15-20 per cento della popolazione si dichiara "molto timido": se davvero lo considerassimo un tratto negativo, ad attribuirselo sarebbe molta meno gente
|
Che ne pensate? Cosa già trite e ritrite? Pensate che l'ambiente familiare abbia condizionato la vostra timidezza o vi ritenete gli unici responsabili?
Conoscete delle persone che all'asilo erano supertimidi e che magari adesso sono dei manager alla Briatore? Io no
|
|
09-06-2013, 23:43
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
|
cose che ho sempre pensato.
il vantaggio evolutivo per quanto mi riguarda c'è ed è evidente.
la timidezza mi ha reso decisamente più intelligente e colto della media.
questo non serve a molto visto che vorrei essere più stupido e avere molti più affetti, ma pazienza...
|
|
09-06-2013, 23:45
|
#3
|
Intermedio
Qui dal: May 2013
Messaggi: 148
|
Del vantaggio evolutivo non so che farmene....visto che morirò di crepacuore e solo come un cane
|
|
09-06-2013, 23:58
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Ubicazione: TORINO
Messaggi: 687
|
SCIENZE - NON FACCIAMOCI NOTAREIl vantaggio di essere timidi
Perché, dalle salamandre alla specie umana, comportarsi da introversi può
aiutare a sopravvivere. E a risolvere le situazioni di crisi. Grazie alla
capacità di ascoltare gli altri
di GIULIANO ALUFFI
Difficile immaginare Clark Kent che, di fronte a una minaccia per
Metropolis, entra in una cabina telefonica, si trasforma in Superman e
rimane lì al riparo, per non farsi notare. Eppure, se la timidezza non è un
superpotere, poco ci manca. In molti casi rappresenta infatti un vero
vantaggio evolutivo, capace di garantire la sopravvivenza. A sostenerlo è
una serie di studi a cavallo tra psicologia, etologia e scienza del
management. Partendo, per così dire, dal basso, nel 1990 l'etologo Andrew
Sih, della University of California, riscontrò che le salamandre più
"estroverse" e aggressive crescono sì più in fretta delle altre perché
mangiano di più, ma sono meno attente ai predatori e hanno, quindi, una
mortalità più alta.
In zona più prossima alla specie umana, Stephen Suomi, psicologo dello
sviluppo alla University of Virginia, nel 2003 si accorse invece che i
macachi rhesus meno estroversi, quelli cioè che impiegano più tempo ad
allontanarsi dalla famiglia per avventurarsi nel mondo, hanno una mortalità
più bassa dei loro simili, perché lasciano il gruppo quando sono più grandi
e saggi. E l'uomo? Era il 2004 quando lo psicologo Daniel Nettle, della
Newcastle University, studiando 545 adulti inglesi, notò che
l'estroversione, pur garantendo un maggior numero di partner durante la
vita, era correlata a una maggiore probabilità di finire all'ospedale per
incidenti o malattie.
Oggi studi di questo genere si moltiplicano, tanto che, come fa il
settimanale New Scientist, in linguaggio darwiniano si comincia a parlare di
"sopravvivenza del più timido". "Del resto, considerando le società, è
evidente che funzionano meglio quelle dove c'è un assortimento di estroversi
e di introversi: se tutti sgomitassero per avere più visibilità, sarebbe il
caos. I gruppi umani con un mix di caratteri, sul lungo termine, sono
favoriti dall'evoluzione" commenta Robin Dunbar, docente di antropologia e
psicologia a Oxford diventato famoso per il "numero di Dunbar", ossia per
aver stimato il massimo numero di veri amici che possiamo avere. I timidi,
però, per quanto rivalutati dalle teorie evoluzionistiche, non paiono avere
vita facile: una ricerca del 2013 della Stagecoach Arts School indica che 4
adulti su 10 ritengono di aver perso promozioni e aumenti di salario a causa
della loro timidezza.
E la loro non sarebbe solo un'impressione. "Due numeri inquadrano la
discriminazione: circa il 50 per cento della popolazione ha un carattere
estroverso, ma tra i manager gli estroversi superano il 95 per cento" dice
Francesca Gino, che insegna scienze del comportamento alla Harvard Business
School. Dal suo punto vista, una vera ingiustizia. Sulla base di test
condotti negli ultimi due anni, lei sostiene infatti che gli introversi
possono essere manager migliori degli altri. "Soprattutto quando il contesto
è dinamico, incerto e imprevedibile. Perché allora diventano preziosi gli
input che arrivano da chi sta sotto nella gerarchia, ma è più vicino agli
eventi e al mercato.
Perché i suggerimenti dal basso portino l'azienda al successo serve però un
leader capace di ascoltare i suoi sottoposti, e un leader introverso è
l'ideale, perché i leader estroversi tendono a sentirsi minacciati dai
suggerimenti altrui". Quando si tratta di essere ricettivi, insomma, i
timidi hanno una marcia in più. "Riescono a percepire meglio gli aspetti
emotivi delle situazioni: sono più consci delle proprie emozioni e di quelle
altrui " spiega Anna Ogliari, docente di psicopatologia dello sviluppo e
responsabile di corsi per la terapia della timidezza patologica
all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
"Inoltre si è visto che i bambini introversi sono degli ottimi lettori degli
indizi emotivi espressi dai volti. In loro, infatti, funziona al meglio quel
meccanismo di difesa atavico che l'evoluzione ci ha dato per riconoscere i
segni di pericolo. Che non va confuso con la timidezza eccessiva e
patologica, che diventa un punto debole perché porta a sovrainterpretare
come ostili anche espressioni neutre, generando un'ansia immotivata che
paralizza". Ma timidi si nasce o si diventa? "C'è una componente genetica,
ma non bisogna sopravvalutarne il peso" risponde Anna Ogliari. "I disturbi
d'ansia, ossia l'aspetto estremo della timidezza, hanno una matrice genetica
comune. Sono gli stessi gruppi di geni a modulare il disturbo d'ansia
generalizzato, l'ansia da separazione e il panico. Ma i singoli effetti
ambientali, e specifici eventi nella vita, fanno sì che ognuno di noi
manifesti una patologia invece di un'altra".
E anche in questo caso il bicchiere della timidezza si rivela,
sorprendentemente, mezzo pieno. "Si è pensato per diverso tempo che questi
geni fossero geni della vulnerabilità, oggi però li si ritiene, più
correttamente, geni della plasticità. Perché, se l'ambiente in cui si cresce
è favorevole, possono predisporre al successo" sottolinea lo psicologo Jay
Belsky, docente alla University of California di Davis. "In ambienti
familiari sfavorevoli, i bambini introversi tendono infatti a svilupparsi
meno degli altri, ma in contesti favorevoli tendono a svilupparsi di più.
Sono più sensibili all'ambiente ". Lo conferma un altro luminare della
timidezza infantile, Nathan Fox, direttore del Child Development Lab
dell'Università del Maryland.
"La componente genetica, da sola, non basta. Il gene trasportatore della
serotonina (neurotrasmettitore che regola l'umore, il sonno e l'appetito)
5-HTT, ha due varianti, dette alleli, di lunghezza diversa. Gli individui
con l'allele corto non hanno molta serotonina e, se esposti a eventi
negativi, hanno maggior rischio di sviluppare timidezza e depressione. Ma
l'associazione tra l'allele corto e la timidezza non è forte di per sé:
diventa forte quando c'è un ambiente avverso". Del resto l'ambiente
influenza non solo l'insorgere della timidezza, ma anche il modo in cui
viene considerata: lo stigma sociale che colpisce le persone riservate e
taciturne non è assoluto, ma relativo e dipendente dalla cultura.
"Il mio collega Xinyn Chen ha chiesto a genitori canadesi e cinesi di
giudicare il temperamento dei figli. Bene, i canadesi che consideravano i
loro figli timidi pensavano che quello fosse un problema. Invece i genitori
cinesi la ritenevano una cosa molto buona e auspicabile per lo sviluppo
sociale" spiega Nathan Fox. "Anche noi occidentali, però, rispettiamo la
timidezza. Circa il 15- 20 per cento della popolazione si dichiara "molto
timido": se davvero lo considerassimo un tratto negativo, ad attribuirselo
sarebbe molta meno gente".
|
|
10-06-2013, 00:02
|
#5
|
Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 310
|
Io da piccola ero timidissima, poi sono migliorata, anche se la timidezza non mi ha mai abbandonata completamente.
Non ho mai capito se sono nata cosi o se lo sono diventata in seguito a qualcosa che è successo ma che ho rimosso.
Chi è timido penso che nella maggior parte dei casi sia più riflessivo, meno superficiale e spesso più colto perchè si dedica maggiormente alla studio per evitare le brutte figure e perchè non ha molte distrazioni visto che le amicizie sono limitate.
Sinceramente avrei preferito avere qualche amicizia in più. essere più aperta e spigliata, senza strafare; diciamo che mi sarebbe piaciuto godermi di più la mia infanzia e giovinezza
|
|
10-06-2013, 00:03
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
|
AHahahahah Che spettacolo, ora pure questa: la timidezza è un superpotere.... ma andiamo, chi è timido ha poche conoscenze e poche ragazze, è già tanto se si riproduce...... Certo che rischia meno, non esce mai di cassa, difficilmente morirà in autostrada il Sabato sera. Ed intanto si perde tutti i divertimenti...
Se poi uno riesce a vivere dentro un bunker nucleare per sempre ed uscire con un carro armato quel minimo che gli basta per abbordare una, sedurla e riprodursi [metterla incinta quindi], bravissimo.
I thread che vogliono esaltare le qualità del fobico/timido sono alquanto assurdi. Non saremmo qua, soli come cani, vuoti dentro e con tanto dolore, ad augurare la morte degli altri, se fossimo effettivamente migliori.
|
|
10-06-2013, 00:23
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: nord est
Messaggi: 2,706
|
Quote:
Originariamente inviata da fabfab90
Per quanto riguarda gli umani, viene riportato uno studio su 545 adulti inglesi che ha dimostrato che le persone più estroverse, pur garantendosi un maggior numero di partner durante la vita, avevano più probabilità di finire all'ospedale per incidenti e malattie.
|
Quindi uno dovrebbe consolarsi del fatto che avrà meno probabilità di andare in ospedale per incidenti e malattie!Ma avere meno partner o non averne affatto
|
|
10-06-2013, 00:27
|
#8
|
Intermedio
Qui dal: May 2013
Ubicazione: Mondo onirico
Messaggi: 111
|
La timidezza ha ben pochi vantaggi, discorso diverso per l'introversione.
|
|
10-06-2013, 00:27
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
|
Quote:
Originariamente inviata da Kody
AHahahahah Che spettacolo, ora pure questa: la timidezza è un superpotere.... ma andiamo, chi è timido ha poche conoscenze e poche ragazze, è già tanto se si riproduce...... Certo che rischia meno, non esce mai di cassa, difficilmente morirà in autostrada il Sabato sera. Ed intanto si perde tutti i divertimenti...
|
Perde i divertimenti degli estroversi. Il piacere dell'introverso è far funzionare la mente e quel piacere non ce lo facciamo sfuggire.
Non tutto gira intorno alla farfalla.
|
|
10-06-2013, 00:36
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: nord est
Messaggi: 2,706
|
Per il giornalista autore dell'articolo:
hai detto!
Questo non sa neanche cosa dice,deve aver bevuto pesante prima di scrivere.Non ha neanche la pallida idea di cosa vuol dire avere la vita rovinata per anni e anni dalla timidezza.Non aggiungo altro che e' meglio va.
|
Ultima modifica di Van_Gogh; 10-06-2013 a 00:39.
|
10-06-2013, 00:39
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
|
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Perde i divertimenti degli estroversi. Il piacere dell'introverso è far funzionare la mente e quel piacere non ce lo facciamo sfuggire.
Non tutto gira intorno alla farfalla.
|
A me questo sta benissimo. L'importante è non lamentarsene.
|
|
10-06-2013, 00:43
|
#12
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2010
Messaggi: 191
|
Quote:
Originariamente inviata da wildflower71
Per il giornalista autore dell'articolo:
hai detto!
Questo non sa neanche cosa dice,deve aver bevuto pesante prima di scrivere.Non ha neanche la pallida idea di cosa vuol dire avere la vita rovinata per anni e anni dalla timidezza.Non aggiungo altro che e' meglio va.
|
Infatti è la stessa cosa che ho pensato anch'io.
Poi la cosa che gli estroversi hanno più incidenti mia ha fatto sganasciare. E anche quello delle salamandre. Certo se stai fermo e chiuso in caso e eviti di certo vai sul sicuro... ma che vita di m..
|
|
10-06-2013, 01:13
|
#13
|
Banned
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Partito dell'Eterno Rancore
Messaggi: 2,833
|
Sinceramente, io preferirei essere un semi ritardato con la licenza media ma piacere alle ragazze piuttosto che essere quasi laureato ma solo come un cane come sono ora.
|
|
10-06-2013, 01:15
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,727
|
Quote:
Originariamente inviata da Kody
A me questo sta benissimo. L'importante è non lamentarsene.
|
Credo che sia impossibile, a causa della scarsa consapevolezza dell'introversione. Il mondo costruito su misura degli estroversi, ci porta a sentirci mezze persone, poiché adottiamo quel metodo di giudizio. E' un'analisi fredda, senza voler dare colpe a nessuno.
|
|
10-06-2013, 01:39
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
|
(Al pennivendolo) tojeteie er vino!!
|
Ultima modifica di super unknown; 10-06-2013 a 01:41.
|
10-06-2013, 02:40
|
#16
|
Intermedio
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 275
|
Un titolo del genere mi ha subito fatto pensare "Che sarebbe sta c.....a??", così come alcuni commenti più riflessivi mi hanno fatto vedere anche un possibile aspetto positivo.
Comunque a mio parere non c'è nulla da guadagnare nel campare più a lungo se poi la qualità della vita è tanto scarsa da non farti apprezzare quegli anni in più che avresti. Preferirei regredire allo stadio animale e vivere quel poco tempo ma senza i pensieri e i problemi che mi faccio ogni giorno.
|
|
10-06-2013, 06:48
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: nord est
Messaggi: 2,706
|
Quote:
Originariamente inviata da Warlordmaniac
Non tutto gira intorno alla farfalla.
|
Infatti avere una compagna con cui ti trovi bene e vai d'accordo(se ci litighi spesso e non c'e' feeling il discorso cambia) non migliora la tua vita solo perche' fai sesso son regolarità ecc...C'e' tutto il resto, che e' anche piu' importante.Quando avrai 80-90 anni mica potrai fare sesso ma aver costruito una famiglia nel tempo farà in modo che la tua vecchiaia sarà comunque molto piacevole.Ma la tendenza attuale e' diversa e ci saranno milioni di single nel mondo.Quando poi saranno vecchi e non piu' autosufficenti,sentiranno il peso della solitudine non avendo nessuno intorno vedremo come andrà a finire,io prevedo parecchi problemi per questo.
Quote:
Originariamente inviata da MeStessa93
È bellissimo vivere più a lungo quando hai una vita di m***a.
|
Infatti!Spesso negli anni riesci a migliorare,a perdere la timidezza o per larga parte.Ma recuperare gli anni persi in molti casi e' molto difficile e non tutti ci riescono.E questo vale per tutti i campi.Qui pensano tutti sempre solo agli svantaggi in campo affettivo ma anche in quello lavorativo spesso poi non recuperi piu'.Anche se diventi normale a livello caratteriale anni e anni persi a livello di esperienza segnano comunque anche tutto il resto della tua vita quando quei problemi non li hai piu'.Non per tutti ma per alcuni e' cosi.Sarebbe stato meglio avere un carattere normale,vivevi qualche anno di meno ma sai anche quanta sofferenza in meno.L'autore di questo articolo non ha neanche la piu' pallida idea di cosa dice.
|
|
10-06-2013, 07:00
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: nord est
Messaggi: 2,706
|
Che poi le statistiche parlano sempre di droga,alcol,ecc...e di quante persone abbiano la vita rovinata da queste cose.Se sapessero la timidezza quante vite rovina,e non e' che uno decide di diventare timido.Ma di questo nessuno ne parla mai.Ne' credo lo faranno in futuro.
|
|
10-06-2013, 08:54
|
#19
|
Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
|
Io non vedo nessun vantaggo nell'essere timidi.
|
|
10-06-2013, 09:28
|
#20
|
Principiante
Qui dal: Aug 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 10
|
Solo se uno è fobico allora si, è meglio essere timidi.
|
|
|
|
|