Quando vedete il tempo passare e notate la vita altrui, non vi accorgete di quanto la percezione del tempo sia ovattata? di quanto la percezione del tempo è diversa rispetto agli altri?
Sarà il non saper stare al mondo o l'avere un passo diverso rispetto agli altri, qualcosa di intrinseco nell'introverso (o addirittura un effetto collaterale della depressione), ma da quando sto male gli anni diventano mesi, i mesi settimane, le settimane giorni e i giorni ore... e così via.
Cioè non è perfettamente logico quello che sto scrivendo, è più una sensazione.
Io ho la mia velocità, ma la velocità degli altri mi fa capire di quanto sia di un livello più basso.
È anche qualcosa che si affaccia al vivere: per me stare 4 giorni chiuso in casa è la normalità, per un'altra persona è follia pura.
Mi stanco solo a fare un'ora di allenamento fisico, per un'altra persona è la prima attività di una giornata intera.
Non solo, anche l'incontro con le persone, una frequentazione... rientrano nel caso dell'eccezionale e non nel normale.
Quando te ne accorgi ti senti veramente di merda, come se non appartenessi a questo mondo. È il circolo vizioso per antonomasia in quanto più ci pensi, più vai lento, più ci stai da schifo.