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Mike Patton 25-06-2016 17:13

Il tempo e la vita altrui: l'effetto ovatta
 
Quando vedete il tempo passare e notate la vita altrui, non vi accorgete di quanto la percezione del tempo sia ovattata? di quanto la percezione del tempo è diversa rispetto agli altri?

Sarà il non saper stare al mondo o l'avere un passo diverso rispetto agli altri, qualcosa di intrinseco nell'introverso (o addirittura un effetto collaterale della depressione), ma da quando sto male gli anni diventano mesi, i mesi settimane, le settimane giorni e i giorni ore... e così via.

Cioè non è perfettamente logico quello che sto scrivendo, è più una sensazione.

Io ho la mia velocità, ma la velocità degli altri mi fa capire di quanto sia di un livello più basso.

È anche qualcosa che si affaccia al vivere: per me stare 4 giorni chiuso in casa è la normalità, per un'altra persona è follia pura.

Mi stanco solo a fare un'ora di allenamento fisico, per un'altra persona è la prima attività di una giornata intera.

Non solo, anche l'incontro con le persone, una frequentazione... rientrano nel caso dell'eccezionale e non nel normale.

Quando te ne accorgi ti senti veramente di merda, come se non appartenessi a questo mondo. È il circolo vizioso per antonomasia in quanto più ci pensi, più vai lento, più ci stai da schifo.

Suttree 25-06-2016 17:23

Re: Il tempo e la vita altrui: l'effetto ovatta
 
E' così anche per me:bene:

Non riuscirei a reggere il ritmo della vita moderna neanche se stessi bene però:pensando:
Negli ultimi due anni sono migliorato ma resto sempre lento rispetto agli altri..sarà che aspetto sempre le condizioni ottimali per fare qualcosa e tendo a procrastinare mentre gli altri si "buttano".

Intanto il tempo scorre..i giorni sono sempre uguali e monotoni e mi trovo ad aver sprecato anni interi senza concludere quasi nulla.

Pensieroso 25-06-2016 18:26

Re: Il tempo e la vita altrui: l'effetto ovatta
 
La stessa cosa vale per me, anzi col passare degli anni e perdendo punti di riferimento, questa situazione si accentua sempre più; oramai il senso di normalità del tempo credo di averlo perso...

Gufetto 25-06-2016 18:56

Re: Il tempo e la vita altrui: l'effetto ovatta
 
Non ho capito il discorso..comunque di me chi ha detto ha sempre detto che sono "lento", ho un altro ritmo rispetto agli altri e quindi non ce la faccio a stare dietro alla società..ho 32 anni ma per certe cose è come se ne avessi anche 10 di meno, se non più...
Poi invecchiando cambia la percezione del tempo...mi sono accorto di quanto sia cambiato il ritmo delle giornate da quando non sono più ragazzino...:( Da lì forse nasce l'ansia...

Vale90 25-06-2016 19:49

Re: Il tempo e la vita altrui: l'effetto ovatta
 
Quote:

Originariamente inviata da Harold Finch (Messaggio 1746546)
Quando vedete il tempo passare e notate la vita altrui, non vi accorgete di quanto la percezione del tempo sia ovattata? di quanto la percezione del tempo è diversa rispetto agli altri?

Sarà il non saper stare al mondo o l'avere un passo diverso rispetto agli altri, qualcosa di intrinseco nell'introverso (o addirittura un effetto collaterale della depressione), ma da quando sto male gli anni diventano mesi, i mesi settimane, le settimane giorni e i giorni ore... e così via.

Cioè non è perfettamente logico quello che sto scrivendo, è più una sensazione.

Io ho la mia velocità, ma la velocità degli altri mi fa capire di quanto sia di un livello più basso.

È anche qualcosa che si affaccia al vivere: per me stare 4 giorni chiuso in casa è la normalità, per un'altra persona è follia pura.

Mi stanco solo a fare un'ora di allenamento fisico, per un'altra persona è la prima attività di una giornata intera.

Non solo, anche l'incontro con le persone, una frequentazione... rientrano nel caso dell'eccezionale e non nel normale.

Quando te ne accorgi ti senti veramente di merda, come se non appartenessi a questo mondo. È il circolo vizioso per antonomasia in quanto più ci pensi, più vai lento, più ci stai da schifo.

Stessa identica cosa!

Ilsaggio 25-06-2016 21:21

Re: Il tempo e la vita altrui: l'effetto ovatta
 
Condivido in pieno tutto.. meno che una...per me il tempo non ha più un'unità di misura..
Se dici un anno un mese o un giorno per mè è uguale..è una sensazioni stranissima che non so se riesco a spiegare...un po' come se la vita fosse infinita,come se non ci fosse una scadenza è quindi nessuna necessità di scandire il tempo..:nonso::nonso:


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