Nightlights

Talvolta, quando si parla di rapporti amorosi, viene usata questa espressione.
Ma francamente io trovo questo concetto della "messa in discussione" piuttosto fumoso e astratto.
Cosa vuol dire esattamente "mettersi in discussione"?
Vuol dire ammettere di aver sbagliato in qualcosa?
Ci può stare.
Ma dall'altra parte ci si mette in discussione? La cosa è reciproca? O c'è solo una parte che giudica e l'altra deve adattarsi?
E ancora: quando si tira fuori questo concetto del "mettersi in discussione" spesso e volentieri vuol dire che ci sono caratteristiche della persona che non piacciono.
"Sto con lui/lei ma ha questo questo e quest'altro che non va"
Ma allora (dico io) perché si sta insieme a qualcuno se poi di questo qualcuno non piace quasi niente?
Se vuoi cambiare il 90% della persona con cui stai non sarebbe più sensato rivolgersi a qualcun'altro?
A voi...

CamillePreakers

Secondo me significa solo che ti stanno chiedendo di essere disponibile al dialogo e al riflettere sui tuoi comportamenti, ammettendo la possibilità di sbagliare o di impegnarsi a cambiare determinate cose (non tutte).
E' fondamentale, perché anche se ti piace una persona non significa che ti vadano bene tutti i suoi comportamenti e/o caratteristiche.
Tipo, magari mi piace uno ma lo ritengo eccessivamente geloso.
Poi ovviamente ci sono anche persone che ti chiedono di ''metterti in discussione'' ma non ammettono la possibilità di fare altrettanto, ma li ci sta un problema. La possibilità di mettersi in discussione deve venire da entrambi.

varykino

in genere e'un modo per dire , "sei sicuro che hai sempre ragione come credi? cerca di fare autocritica ogni tanto" io penso

Syd90

Um modo meno diretto di dire che devi cambiare perchè non è abbastanza

Nightlights

Ecco è proprio in questo senso qua che le trovo affermazioni che vogliono dire tutto e niente.
Stai con me ma "devo cambiare".
Ma allora, se uno deve cambiare, perché non ti cerchi qualcuno come vuoi tu?

Keith

Esatto, un modo più edulcorato per dire che come sei non va bene.

sparatemi

saper fare autocritica sulla propria persona, anche interpretando critiche ricevute da altri

Maffo

Certe volte è anche una frase che dice chi vuole provare a manipolati

Nightlights

Si, ma critiche riguardanti cosa esattamente?
Perché un conto è una critica del tipo:
"Ti sei comportato in maniera inopportuna in una certa situazione"
Allora si, posso ragionarci e posso anche dire di aver sbagliato.
Ci sta.
Ma su una critica del tipo "non mi piace come vivi, devi cambiare" in cosa devo mettermi in discussione esattamente?
Dovrei vivere nel modo che piace a questa persona?
Quello non vuol dire mettersi in discussione, vuol dire semplicemente accontentare qualcuno.
Cioè dipende da come viene interpretato questo fatto della messa in discussione.

Xchénnpossoreg?

Il post di apertura mi fa pensare, più che altro, alle recriminazioni. A un litigio in una coppia di fidanzati piuttosto che di amanti.

Mettersi in discussione, invece, comporta un processo personale, quasi intimo. Una riflessione.
A mio avviso non dovrebbe essere un atto suggerito da terzi. Non vedo nemmeno la necessità di un parallelismo tra soggetti proprio perché lo considero un momento proprio e unico di crescita.

Nightlights

Si in effetti io con questo topic ho preso in esame in modo particolare i casi in cui c'è qualcun'altro che ci dice che ci dobbiamo mettere in discussione.
Se parte da una propria decisione è sicuramente condivisibile.

varykino

beh ma dipende da chi viene sta cosa , se è una persona a te cara , ci sarebbe da ragionarci su , 2 domande me le farei se mi viene detta , non liquidandola solo come "offesa" .... se viene da un coglione è ovvio che nn ha rilevanza

Xchénnpossoreg?

Prova, però, ad accantonare momentaneamente la questione della reciprocità.
Pensa alle motivazioni.
Solitamente, la richiesta di "mettersi in discussione" si verifica durante un litigo ed è segno di frustrazione. Evidentemente, c'è qualcosa di ripetuto nel corso di settimane o mesi (anni?) che non va e cresce fino a diventare incontenibile.
Secondo me, sul momento, è opportuno depotenziare. Non si può ragionare per bene con il nervoso addosso, il rischio è quello di finire per accusarsi reciprocamente di ogni male.
E' meglio fare un passo indietro e prendersi del tempo per riflettere.. poi se ne riparlerà nei modi consoni. Senza Rimproveri. Della serie "è vero, ho fatto questo e quello. Il mio comportamento, però, è dipeso da X e Y. Ho sbagliato, ma se tu potessi venirmi incontro accettando e/o modificando ecc ecc".
Una cosa del genere è un'opportunità perché una tua riflessione sincera può, in seguito, portare l'altra persona a rivalutare le sue opinioni e la situazione generale.
Certo, non funziona sempre così. A volte i punti di vista sono inconciliabili, in altri casi l'esasperazione è troppa. E poi c'è sempre qualcuno che ghosta perché impegnato a farsi bellamente i cavoli propri.
Però mi pare la strada giusta..

Laurie

Perché comunque iniziare una relazione non è facile.... Ci sono molte cose in gioco e bisogna vedere se ci sono i requisiti....

AvolteRitorno

Tralasciando per un momento la mia personale convinzione che di solito la prima persona che tira fuori questo "mettersi in discussione" è la prima a non farlo; se questo "rimprovero" è riferito ad un episodio in particolare, secondo me ci sta. Confrontarsi quotidianamente, in special modo con il partner, dovrebbe essere la norma, non l'eccezione.

Il discorso cambia se "mettersi in discussione" è utilizzato in modo generico ("non ti metti mai in discussione") in questo caso a mio modo di vedere può essere sintomo di qualcosa che non torna nella coppia, ma detto con questa frase fatta non ha senso. Quando le cose non vanno, se sono risolvibili con l'impegno di entrambi, bisognerebbe parlare apertamente e cercare di venirsi incontro. Se non sono risolvibili o lo sono solo rivoluzionando completamente uno dei due in favore dell'altro, allora forse è il caso di chiudere.

Tutto questo, se le cose vanno male, porta ad un'altra frase assurda per eccellenza: "prendiamoci una pausa di riflessione".