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Vecchio 08-07-2023, 23:28   #21
Esperto
L'avatar di CamillePreakers
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Sei convinta di essere grassa nonostante tu sia normale. Ti dicono che il tuo pensiero è sbagliato (disfunzionale mi pare più o meno la stessa cosa in versione soft), ma tu sei convintissima che sia giusto.

Se credi a chi ti fa la diagnosi, come fai a non dubitare che il tuo cattivo giudizio riguardi anche gli altri ambiti?
Perchè mai dovresti? la diagnosi è di disturbo alimentare, no che sei psicotica e vedi i draghi verdi che attraversano le strisce sotto casa tua.
.
Più che altro, la domanda è un'altra....la ragazza che pesa 35 kg e si lascia morire di fame, nel tuo mondo ''anti psicologo'' cosa gli si dovrebbe dire? Che il suo pensiero è giusto e che deve ''centrarsi e individuarsi'' e tutto si risolve?
Vecchio 08-07-2023, 23:29   #22
Banned
 

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Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
facciamo l'esempio di una persona che sa che tra 10 ore verrà condannata a morte tramite fucilazione. Questa persona nelle 10 ore rimanenti può fare tanti pensieri corretti, del tipo: "verrò fucilato, perderò la mia cara vita, il mio corpo sarà pieno di sangue, non potrò più vedere mia moglie". Ora, questi pensieri, pur essendo corretti, sono anche funzionali? Direi di no, sarebbe più funzionale spostare il focus della mente su come usare al meglio le 10 ore di vita rimanenti.

Quindi, come vedi, corretto non vuole necessariamente dire funzionale. E scorretto non vuole dire disfunzionale.
Seguendoti in questo esempio, è scorretto il pensiero "pensare alle cose x nel tempo che mi rimane è una buona idea".
Vecchio 08-07-2023, 23:36   #23
Esperto
L'avatar di Darby Crash
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Seguendoti in questo esempio, è scorretto il pensiero "pensare alle cose x nel tempo che mi rimane è una buona idea".
successivamente ho aggiunto questa parte

Corretto = aderente alla realtà, verificabile.

Funzionale = utile per una vita soddisfacente, non solo a breve termine ma anche nel medio-lungo termine.


Buona/cattiva idea relativamente a come trascorrere del tempo libero è un qualcosa di relativo, quindi non esiste un criterio oggettivo per dire quale idea sia buona e quale cattiva. Perciò, non si può determinare se questo pensiero sia o meno corretto.

Se invece si ragiona su una buona/cattiva idea relativamente al montare un mobile IKEA, allora è possibile determinare quale idea sia buona e quale cattiva. La correttezza delle idee è verificabile consultando il manuale delle istruzioni.
Vecchio 08-07-2023, 23:39   #24
Super Moderator
L'avatar di Daytona
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Se credi a chi ti fa la diagnosi, come fai a non dubitare che il tuo cattivo giudizio riguardi anche gli altri ambiti?
Ribalterei la domanda al contrario, perchè dovremmo? Tra i pattern comuni di sintomi sono ricorrenti anche i tipi di pensieri disfunzionali. Come giá esposto sopra in molti disturbi si hanno difficoltá in aree circoscritte, non è un essere matti da manicomio, per la maggior parte di chi ha malattie, disturbi o neurodiversitá che siano
Vecchio 08-07-2023, 23:40   #25
Esperto
L'avatar di CamillePreakers
 

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Seguendoti in questo esempio, è scorretto il pensiero "pensare alle cose x nel tempo che mi rimane è una buona idea".
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Funzionale e disfunzionale non sono indicatori di scorretto o corretto.
Uno stesso pensiero può essere disfunzionale per una persona e funzionale per un altra.
Prendiamo due studentesse universitarie, chiamiamole Ludovica e Anna, entrambe che studiano la stessa cosa, entrambe della stessa età e con un livello simile di intelligenza e talento per il loro campo di studi.
Entrambe vorrebbero prendere esclusivamente 30, e vorrebbero dare il massimo, non solo all'università, ma facendo anche altre cose.
Anna è sempre stata una persona molto energica, poco ansiosa, e che non si abbatte facilmente. Ci riesce, con sforzo, ma ci riesce, e riesce pure a coltivare la sua vita sociale e sentimentale. Se ogni tanto non prende un trenta, o si ripresenta, o riesce ad accettare -anche se non ne è felice- un voto più basso.
Ludovica invece è una persona ansiosa, con molta meno energia, e con un metodo di studio più lento. La sua ansia inizia a peggiorare sempre di più, e molto spesso la paura di prendere un voto inferiore alle sue aspettative è talmente paralizzante che non si presenta a dare gli esami, pur avendoli preparati. Si sovraccarica oltre i suoi limiti, e non esce quasi più a divertirsi come un tempo con i suoi amici. Dopo un anno di università è fuoricorso di 5 materie, è infelice, esaurita, con l'ansia sempre in crescita.

Se ludovica vuole vivere più serena, considerare il pensiero ''devo prendere solo il massimo'' disfunzionale e imparare ad accettare voti più bassi è funzionale, almeno se a ludovica importa di sentirsi serena e di non rimanere ulteriormente indietro.
Anna invece non ha un pensiero disfunzionale, perchè non le sta creando un problema nella sua vita.
''voglio prendere il massimo'' di base non è un pensiero sbagliato.
Vecchio 08-07-2023, 23:41   #26
Esperto
L'avatar di varykino
 

secondo me nn esistono i malati mentali , esistono delle situazioni diverse che impattano in un certo modo o in un altro nella psiche di diversi individui , poi usando le scorciatoie del cervello uno potrebbe classificarli come malati di mente . (senza contare ovviamente chi nn e' in grado di intendere e di volere)

Ultima modifica di varykino; 08-07-2023 a 23:44.
Vecchio 08-07-2023, 23:48   #27
Banned
 

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Originariamente inviata da Darby Crash Visualizza il messaggio
successivamente ho aggiunto questa parte

Corretto = aderente alla realtà, verificabile.

Funzionale = utile per una vita soddisfacente, non solo a breve termine ma anche nel medio-lungo termine.


Buona/cattiva idea relativamente a come trascorrere del tempo libero è un qualcosa di relativo, quindi non esiste un criterio oggettivo per dire quale idea sia buona e quale cattiva. Perciò, non si può determinare se questo pensiero sia o meno corretto.

Se invece si ragiona su una buona/cattiva idea relativamente al montare un mobile IKEA, allora è possibile determinare quale idea sia buona e quale cattiva. La correttezza delle idee è verificabile consultando il manuale delle istruzioni.
Ok, ma se i tuoi bisogni sono un dato di fatto, un pensiero disfunzionale (che nel complesso frustra i tuoi bisogni) è anche sbagliato.

Lo è, per rispondere anche a Gattaccia, non il pensiero "devo prendere un voto alto" ma "contando tutto, impegnarmi a prendere un voto alto mi fa bene".
Vecchio 08-07-2023, 23:52   #28
Banned
 

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Originariamente inviata da Daytona Visualizza il messaggio
Ribalterei la domanda al contrario, perchè dovremmo? Tra i pattern comuni di sintomi sono ricorrenti anche i tipi di pensieri disfunzionali. Come giá esposto sopra in molti disturbi si hanno difficoltá in aree circoscritte, non è un essere matti da manicomio, per la maggior parte di chi ha malattie, disturbi o neurodiversitá che siano
Ok, ma dunque è una questione di ipse dixit. Tra te e te, che strumenti di valutazione hai?
Vecchio 08-07-2023, 23:53   #29
Banned
 

io mi ritengo malato di mente
e penso che i malati d i mente non debbano prolificare
ci vorrebbe una legge statale,che chi ha il bencheminimo problema documentato ,gli deve essere tolta la facoltà di sposarsi e prolificare,se viene traasgredito cio,punizioni esemplari
Vecchio 08-07-2023, 23:54   #30
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Devi conoscere bene, ma molto bene, la storia delle persone per poter giudicare.
Esempio (che non riguarda necessariamente me, forse in parte ma vabbè): come fai a dire a una persona che ha vissuto 20 30 anni in un determinato modo, che deve cambiare? Non sa neanche come si fa. Sembra tutto facile cazzo...
Vecchio 09-07-2023, 00:00   #31
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Scott Visualizza il messaggio
io mi ritengo malato di mente
e penso che i malati d i mente non debbano prolificare
ci vorrebbe una legge statale,che chi ha il bencheminimo problema documentato ,gli deve essere tolta la facoltà di sposarsi e prolificare,se viene traasgredito cio,punizioni esemplari
Ma se sei malato di mente, questo tuo pensiero (anzi: il pensiero che pensare e credere a quanto sopra ti faccia bene) potrebbe essere disfunzionale/sbagliato.
Vecchio 09-07-2023, 00:02   #32
Esperto
L'avatar di Nightlights
 

Come quando dicono che ci vuole a fare nuove amicizie lo credono loro che sia facile se sei estroverso forse si ma per uno come me per i cazzi suoi e con gli sbalzi di umore proprio per niente. Sto quasi rinunciando ad andare in vacanza con gente che già conosco perché ho paura di rovinargli la vacanza dato che sto fuori fase ultimamente. Come faccio in questo stato ad andare in cerca di nuove amicizie non è il caso
Vecchio 09-07-2023, 00:04   #33
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Originariamente inviata da Daytona Visualizza il messaggio
Ribalterei la domanda al contrario, perchè dovremmo? Tra i pattern comuni di sintomi sono ricorrenti anche i tipi di pensieri disfunzionali. Come giá esposto sopra in molti disturbi si hanno difficoltá in aree circoscritte, non è un essere matti da manicomio, per la maggior parte di chi ha malattie, disturbi o neurodiversitá che siano
Tra l'altro abbi pazienza, ma la comorbidità è parecchio diffusa, le aree non sono mica tanto circoscritte.

E' anche una rule of thumb empirica che un modo cattivo di pensare in un ambito sia indicativo di qualcosa di più generale e profondo. Non è solo un pregiudizio.
Vecchio 09-07-2023, 00:14   #34
Esperto
L'avatar di Varano
 

folle non lo sono ancora diventato, anche se avverto che la linea è sottile...vivo forse in modo troppo razionale
Vecchio 09-07-2023, 00:18   #35
Esperto
L'avatar di Barracrudo
 

A volte fanno discorsi giusti i matti alle fermate dei bus altre volte sono solo deliri, e tutto relativo anche le definizioni stesse di malati mentali lo sono caro Angus ... Considera che di solito se sei diverso dalla massa e dalla società ti becchi una bella etichetta di strambo o malato di mente .. sei caduto nella trappola logica del giusto o sbagliato, e una realtà relativa quella in cui siamo dipende da che punto la osservi
Vecchio 09-07-2023, 02:39   #36
Banned
 

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Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Ma se sei malato di mente, questo tuo pensiero (anzi: il pensiero che pensare e credere a quanto sopra ti faccia bene) potrebbe essere disfunzionale/sbagliato.
anche una forma di nevrosi è malattia mentale per come la vedo.
Vecchio 09-07-2023, 02:48   #37
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Quale sarebbe il paradosso? Spiegatemi meglio in parole più povere.
Vecchio 09-07-2023, 06:02   #38
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Angus Visualizza il messaggio
Tutti qui, o quasi, si considerano o accettano di essere considerati malati di mente.

Tratto comune dello stereotipo, soprattutto secondo la lettura cognitivista, è un cattivo rapporto con la corretta valutazione delle cose, che porta a distorsioni del pensiero più o meno rilevanti.

Ciò nonostante, ho l'impressione che gli utenti tendano a restare aggrappati come cozze al proprio modo di vedere il mondo, rifiutando caparbiamente di mettere in discussione le proprie idee.

Concordate con questa mia osservazione? Se sì, come vi spiegate l'incongruenza?
Per me essere disagiati mentali significa non essere ben inseriti in ambito sociale e in vari altri contesti in modo elevato.

C'è uno scontro tra un certo tipo di identità e un certo contesto, bisogna trovare una soluzione che vada abbastanza bene per la persona, e secondo me non è affatto chiaro da cosa dipende e se anche c'è una soluzione.

Non dico che non si possa provare a proporre visioni alternative per adattarsi, ma deve essere una proposta e non una pretesa.

Mettere in discussione non si capisce bene che significa, si è sempre in discussione, con gli altri si comunica, quindi uno può anche cambiare idea, sempre, ma non è che poi se non la cambia si può accusare che non l'ha voluta cambiare o che non vuole guarire e cose simili.

Io credo che queste cose non siano proprio malattie, qua il problema consiste nel fare trovare un modo di vivere in questi contesti (o magari provare proprio a costruirne altri) che vada bene a queste persone disadattate, non aggiustare delle idee scorrette.

È un problema non solo mentale ma anche sociale, quindi non è ben definita la soluzione come capita con le malattie vere e proprie "hai il raffreddore, bisogna ripristinare lo stato di salute prima che ti ammalassi".

Qua non si capisce chi ha il raffreddore e anche che stato bisognerebbe ripristinare per fare inserire quella persona e nemmeno se esiste questo stato. Si può capire solo che quel tipo si discosta da una certa norma, che il problema consista nel normalizzare non ê affatto chiaro.

Per me si è frainteso a livello categorico questo tipo di problemi, ripeto non è che sia sbagliato in assoluto cambiare idee, è scorretto ritenere che il problema per ogni forma di disadattamento elevato possa tradursi in questa formula qua.

Quelli che vengono definiti malati mentali sono persone molto emarginate per me e non stanno bene, come si risolve l'emarginazione?

Uno può provare a suggerire certi punti di vista e valori alternativi, va anche bene per me, ma bisogna lasciare che le proposte restino proposte, se la persona le rigetta non è corretto rinfacciarle che non vuole stare bene e cose simili perché non è ben definito quale sia lo stato di salute da ripristinare.

Si associa la mente a queste problematiche perchè a differenza del dolore fisico che è localizzabile fisicamente in qualche parte del corpo questo tipo di disagio non è localizzabile in qualche punto preciso e rimane nella mente, detto questo non è affatto chiaro che si abbia a che fare con una malattia analoga a queste altre cose.

Che un certo disagio sia localizzato nella mente di qualcuno non ci dà alcuna informazione riguardo a cosa debba essere modificato per farlo sparire, la cosa resta appesa e un po' vaga.

Magari la persona riesce ad individuare degli stati in cui sparirebbe, bisogna però vedere se può accedervi e se dipende da lei la costruzione di questi stati, può darsi anche che una persona non può "guarire".

Per me qua il problema consiste nel trovare un modo di vivere che vada bene a chi viene etichettato come malato di mente, se si riesce a trovare questa quadratura del cerchio questa forma di disadattamento dovrebbe ridursi o sparire, che si possa fare questa cosa o che sia anche individuabile a livello teorico questo modo, restano problemi appesi.

Col sistema della catalogazione delle malattie mentali pare già risolto a monte tutto "qua questa emozione non funziona bisogna correggerla", secondo me è un'impostazione sbagliata, non che non si possano catalogare le persone in base a certe caratteristiche ma non supporre poi che la catalogazione individua anche la disfunzione

persone che hanno fobie fuori norma -> soluzione del disagio togliere la paura

Per me è proprio scorretto impostare le cose in generale così. Se si vivesse in una società guerrafondaia e uno avesse paura di andare in guerra si direbbe poi che il problema di disadattamento di questa persona consiste nell'aver una paura elevata e paralizzante, ma secondo me non è affatto chiaro che sia questo il problema per quella persona.

Un tizio in Russia si è suicidato per non andare al fronte.
Questi modi di fare sono fuori norma, di sicuro una persona ha idee diverse se si comporta così, ma farlo star bene consiste nel cambiare queste idee?
Per me non è affatto chiaro e scontato questo.

Ultima modifica di XL; 09-07-2023 a 07:07.
Vecchio 09-07-2023, 07:04   #39
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

I meccanismi di difesa psicologica si innescano per impedire il collasso delle funzioni psichiche a protezione dell'ego. Non si può semplicemente sbattere in faccia la realtà al malato di mente perché non è in grado di sopportare la realtà ci sta già scappando, la realtà gli crea sofferenza e disagio mentre le sue visioni distorte sono rassicuranti.
Vanno prima di tutto riconosciuti i meccanismi di difesa e poi si elabora un piano per combatterli per guarire o di mitigarne gli effetti negativi il tutto non per essere "normale" ma per migliorare la qualità della vita, se questo non è possibile l'ammalato è meglio che resti ammalato o rischia di diventare qualcosa di ancora peggio.
Vecchio 09-07-2023, 07:17   #40
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Quote:
Originariamente inviata da Kitsune Visualizza il messaggio
I meccanismi di difesa psicologica si innescano per impedire il collasso delle funzioni psichiche a protezione dell'ego. Non si può semplicemente sbattere in faccia la realtà al malato di mente perché non è in grado di sopportare la realtà ci sta già scappando, la realtà gli crea sofferenza e disagio mentre le sue visioni distorte sono rassicuranti.
Vanno prima di tutto riconosciuti i meccanismi di difesa e poi si elabora un piano per combatterli per guarire o di mitigarne gli effetti negativi il tutto non per essere "normale" ma per migliorare la qualità della vita, se questo non è possibile l'ammalato è meglio che resti ammalato o rischia di diventare qualcosa di ancora peggio.
Ma è poco chiaro anche chi si sta difendendo.
Tra l'ateo e il credente chi è che si sta difendendo dalla realtà?
Perché anche Freud ad un certo punto ha iniziato a sostenere che quelli che pensavano sostenesse fregnacce stavano usando dei meccanismi di difesa per non accettarle.
Per me anche questa impostazione qua è discutibile.
Anche questa definizione del disagio altrui potrebbe essere fallace.
Secondo me queste cose dovrebbero tornare là dove sono nate, in ambito filosofico esistenziale, dove vengono proposte varie visioni della vita, dove ci sono gli stoici, gli edonisti, i pessimisti, i religiosi, i cinici, gli atei e cosí via e non è mai davvero chiaro chi abbia ragione o abbia la ragione.

Per me resta tutto un po' appeso, non è la guarigione da un qualche morbo che si cerca quando si afferma di voler vivere bene.

Altri possono vendere visioni della vita e cose simili però per me spacciarle per medicine è una cosa abbastanza assurda.

Ultima modifica di XL; 09-07-2023 a 07:32.
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